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Autore: Meramadia94    13/04/2020    0 recensioni
Ispirata a '' Knock Knock'' del 2015.
La squadra deve affrontare un caso delicato. Devono assicurare alla giustizia e alla giovane Lauren Winstone, che le artefice della fine della sua famiglia non resteranno impunite.
Barba lotterà come un leone per assicurare alla ragazza la giustizia che si è vista negare per anni, e allo stesso tempo la squadra dovrà difenderla dalle due donne che si auto ritengono paladine delle donne tradite ed abbandonate che non vedono di buon occhio che qualcuno interferisca con la loro malata missione di punizione.
Genere: Angst, Avventura, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amanda Rollins, Nuovo personaggio, Odafin Tutuola, Olivia Benson, Rafael Barba
Note: nessuna | Avvertimenti: Non-con
Capitoli:
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- Ancora niente?- fece Barba.
Liv scosse la testa. 
- Stiamo ancora verificando...- fece Liv - Per ora non ci sono testimoni, e le telecamere non hanno ripreso niente di sospetto.- 
Barba si versò un bicchiere di caffè prima di dire - E' colpa mia.-
Liv lo guardò - Ma che dici?- 
- Dovevo immaginarmelo che quelle due non si sarebbero arrese tanto facilmente.- fece Barba - dovevo proteggerli. Entrambi. Dovevo difendere sia lui che Lauren...- 
- Rafaèl.- fece Liv - Carisi è adulto. Non è un bambino che necessita di controllo costante ogni secondo, e non era tuo il compito di sorvegliare Bel e Genesis. Era di Buchanan. E non solo non l'ha fatto, ma ha detto loro che il processo non ci sarebbe stato se Lauren fosse morta prima che si potesse fare.- 
- Quanto è vero Iddio...- fece Barba - se è successo loro qualcosa, prima lo denuncio all'ordine degli avvocati per violazione del segreto professionale, e poi lo poterò alla sbarra come complice per omicidio.- 
In quel momento vennero raggiunti da Amanda, trafelata e con un'espressione di gioiosa incredulità. 
- Olivia! Forse ci si siamo.- fece la bionda - Abbiamo ricevuto una segnalazione dal distretto di zona a Soho. Carisi li ha contattati dicendo di aver bisogno di supporto e di chiamare noi.- 
Barba quasi saltò in piedi - Ci sono feriti?- 
- No.- fece Amanda - Fin ha detto agli agenti di non fare nulla finchè non arriviamo noi.- 
- Andiamo allora.- fece Liv.
...
...
...
Lauren stava giocando con la pistola. Inseriva e toglieva la sicura e i proiettili, divertendosi a contarli, mentre Bel e Genesis la guardavano terrorizzate chiedendosi se e quando avrebbe deciso di usarla contro di loro. 
Carisi si affacciò per dire - Ho chiamato Liv e gli altri. Arriveranno a minuti.- 
Lauren annuì - Bene. Ottimo.- 
Genesis tentò - Dovrei usare il bagno.- 
- Prego, falla pure.- fece Lauren - chi te lo impedisce?- 
- Scherzi vero?- fece Geneisi sgranando gli occhi - Mica vorrai che pisci sul pavimento!- 
- Non lamentarti. E' un favore al confronto.- fece Lauren - Mio padre non vi ha forse supplicato di avere almeno le sue medicine? Non vi ha forse detto di prendere tutti gli oggetti di valore che c'erano in casa, i soldi, la combinazione della cassaforte, non vi ha offerto forse l'orologio d'oro che portava, tutto... pur di avere almeno le sue medicine???-fece andando contro di loro con la pistola per poi guardare Sonny - Ha implorato, ha supplicato... e queste due streghe gli hanno negato di potersi salvare la vita.- 
- Non pensavamo che dicesse la verità!- fece Bel - pensavamo che...- 
- Non è vero...- fece Lauren - sta zitta o ti scarico la pistola in testa. Ci avete tenuto d'occhio per almeno due mesi... sapevate delle lenzuola d'organza, quindi non potevate non sapere dei suoi problemi.- 
- La situazione c'è sfuggita di mano, ok.- fece Genesis - Nessuno degli uomini con cui abbiamo giocato è mai morto, non doveva morire nemmeno lui, volevamo solo che tua madre si rendesse conto con chi era sposata.- 
- Ok.- fece Sonny - a quello che ho sentito... è arrivata una confessione. - fece il poliziotto allungando una mano verso Lauren - su...dammi la pistola.- 
Lauren dissentì. 
- Non funzionerà... il modo per cavarsela lo troveranno, e qualcun altro soffrirà. Altri bambini si ritroveranno da soli o con la famiglia a pezzi...- fece Lauren - ho commesso l'errore di lasciarle in vita una volta... stavolta non sbaglio.-
Le due per la prima volta si spaventarono davvero.
- Cazzo cazzo, fermala, ci vuole uccidere!- piagnucolò Genesis. 
- Non la biasimo!- fece Sonny. 
- Ma che razza di poliziotto sei? Perchè difendi lei e non noi, chi è la pazza con la pistola tra noi???- urlò Bel. 
- STATE ZITTE!- urlò Lauren facendo sobbalzare persino Carisi  - Se riaprite la bocca anche solo per respirare, vi sparo.-e l'avrebbe fatto volentieri, con un gran sorriso su quelle fottute labbra... ma dove sarebbe stato il divertimento? Suo padre e suo fratello avevano sofferto le pene dell'inferno per un giorno ed una notte prima che la morte raggiungesse suo padre e le convincessero a scappare, non prima di aver devastato la loro casa con graffiti e distrutto soprammobili e qualunque altra cosa ci fosse in giro per casa. Era indecisa se costringerle a salire su una sedia dopo averle bendate e legato le mani dietro la schiena, scuotendo la sedia minacciando di farle cadere e farle sfracellare ad un metro da terra... o buttar loro addosso carta e benzina minacciando di bruciare la casa con loro dentro, come avevano fatto con suo padre e suo fratello. 
- Dite addio al mondo e pregate se avete un Dio, puttane!- fece Lauren.
Bang!
Bang!
Bang!
Bang!
Bang!
Bang!
Bang!
In breve la parete fu presa d'assalto dai proiettili, mentre le due tremarono ad ogni colpo esploso. 
- Me ne è rimasto uno solo in canna.- fece Lauren guardandole con uno sguardo di ghiaccio - e con questo ad una di voi apro la testa.-
- Lauren no, aspetta.- fece Sonny. Se non gliele toglieva dalle mani le avrebbe ammazzate davvero. E che il cielo lo assolvesse, non gli sarebbe dispiaciuto, ma poi avrebbe dovuto arrestarla - non ti conviene ucciderle... diventerebbero loro le vittime, e nessuno saprebbe cosa ti hanno fatto... anche se ti vendichi la tua famiglia non tornerà in vita.- 
- Lo so, ma non m'importa!- fece Lauren - Non c'è più niente per me in questo mondo, niente! Sono già morta dentro, da almeno sei anni, posso anche morire in prigione!-
- No, ascolta... tu non sei affatto morta dentro.- fece Sonny - Ascolta: se lo fossi stata, queste due sarebbero all'obitorio, crivellate di colpi da un pezzo... potevi prenderti la tua vendetta, ma hai chiesto giustizia. 
Hai ancora speranze per il futuro... sei stata bravissima finora, non buttare via tutto adesso che il traguardo è così vicino da poterlo toccare.- 
Lauren parve non averlo ascoltato e poi si rivolse a Genesis - Ti lascio la scelta... o ti apro la testa con un proiettile... o uccido la tua collega.- 
- Cosa...?- fece Genesis terrorizzata come non mai in vita sua - No... non puoi farlo!- 
- Perchè no? Tu non ti sei fatta problemi a dirgli di stuprarmi o di farsi stuprare...- fece Lauren - Eh si... il vostro gioco non è così divertente vero?- 
- Per favore...- fece Genesis - Non farlo... ce ne andiamo via ok? Non verremo più a romperti le palle, ci ricorderemo il tuo nome, ti lasceremo in pace, te, il tuo futuro marito e i bambini ma per favore per favore... non ci uccidere!- 
- E' troppo tardi.- fece Lauren - Voi vi siete prese la mia vita, adesso tocca a voi essere messe sotto torchio da un tribunale fai da te.- 
- Lauren ascolta, così facendo i tuoi genitori e tuo fratello non torneranno in te.- 
Lauren lo guardò con gli occhi pieni di lacrime - E...e.... come posso riaverli indietro....? Ti prego dimmi come devo fare per...-
Sonny guardò addolorata - Non li riavrai indietro Lauren. E credimi quando ti dico che mi venderei l'anima se questo potesse riportare indietro il tempo a quel Novembre... ma non posso. Quello che però posso fare è metterle in prigione ed aiutarti a ricominciare da capo. 
E' questo che devi fare. Mantieni vivo il loro ricordo, ricordali come una famiglia unita ed amorevole, e vai avanti... ed io ti giuro sarà come se fossero sempre li con te.- 
Lauren a quel punto crollò in ginocchio tenendo stretta la pistola scoppiando in un pianto disperato. Il piano che aveva represso da sempre e da anni. Carisi la prese tra le braccia cercando di consolarla come poteva. Sapeva che non avrebbe sparato. Gli anni di isolamento, di sofferenza e di autodistruzione psicologica non avevano avuto ripercussioni sul suo animo buono e generoso. La strinse forte come se fosse un naufrago in mezzo alla tempesta mentre la conduceva fuori dalla casa che poteva diventare il loro mattatoio. Fuori c'erano Liv, Fin ed Amanda. A questi ultimi fece cenno di entrare in casa per arrestare Bel e Genesis. 
- Lauren...- fece Liv abbracciandola -Come va, tutto a posto?- 
Lauren annuì tremante. 
- Non sono stata nemmeno capace di ammazzarle...- 
Liv la coccolò come se fosse una bambina piccola, un piccolo esserino che non sapeva nulla del mondo in cui era appena capitato su cui vegliare e proteggere - No. Tu non hai sparato perchè sapevi che non era giusto.- 
BANG!
Fu un attimo, ma bastò. 
Genesis aveva ripreso la pistola di Carisi dall'agente di pattuglia che la stava scortando fuori ed aveva sparato l'ultimo colpo rimasto in canna, dritto dritto alla spalla di Lauren che cadde a terra senza un grido. Nel quartiere si scatenò subito un fuggi fuggi generale di gente terrorizzata che chiamava aiuto, cercava rifugio e cercava di tenere stretti a loro i figli.
- LAUREN!- urlò Olivia con gli occhi vitrei. La ragazza era stesa a terra mentre una pozza di sangue si allargava sotto di lei, aprendo la bocca per dire qualcosa, ma riuscì solo a boccheggiare come un pesce rosso - PRESTO, UN'AMBULANZA, FERITA DA ARMA DA FUOCO!-
- MA CHE CAZZO HAI FATTO, SGUALDRINA?!?!?!??- urlò Amanda afferrando Genesis interrompendo così le risate sguaiate delle due che avevano trovato esilarante il modo in cui Lauren era caduta a terra. 
- L'ho solo accontentata!- fece Genesis - è da quando l'abbiamo incontrata che non fa che frignare su quanto le manchino i suoi genitori e suo fratello, voleva sapere cosa fare per riavere indietro, adesso li rivedrà, tutti felici.- 
La bionda le torse il braccio dietro la schiena spingendola contro la macchina - Io... ti potrei rompere il braccio, e tutte le altre ossa che ti rimangono. Sia a te che alla tua socia a delinquere... ma sai cosa? Lascerò che sia Barba a farvi male. Tanto male.- 
Carisi prese la sua giacca - Lauren ascolta, dobbiamo bloccarti l'emorragia... ti farà male.- e nel dir così premette la giacca sulla ferita. Lauren cacciò un urlo, aggrappandosi alle braccia del poliziotto, mentre Liv tentava di calmarla carezzandole la fronte. 
- Ehy, confermo quanto detto prima.- fece Sonny mentre la sirena dell'ambulanza si faceva sempre più vicina - sei stata eccezionale finora. Non mollare.- 
Fu l'ultima cosa che la ragazzina sentì prima di svenire.
  
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