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Autore: My fair lady    15/04/2020    0 recensioni
"Tiriamo le somme Argo, mia madre è un'alcolista, mia suocera è una stronza e il mio quasi sposo mi lascia con la sua madre psicopatica."
Questa storia è una gigantesca What if, che racconta i giorni prima del matrimonio di Harry e Draco.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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Salve a tutti. Questo è il penultimo capitolo di questa storia, ma non disperatevi.
Ci sarà un Sequel, con più capitoli, nuovi personaggi esplosivi e nuove emozioni. Si in fin dei conti sono un romanticone.
Spero che questa storia vi stia piacendo e vi do appuntamento per il gran finale.


Capitolo 4 – Amore e cani

Mancavano pochi giorni al matrimonio, e in casa Potter-Malfoy era un continuo di gufi che venivano e andavano, per decidere gli ultimi preparativi.
Solo durante i pasti, la situazione si calmava, almeno apparentemente.
“Che fiori scegliamo?” sospirò Harry.
Harry, Draco e Narcissa erano in sala da pranzo, a consumare la cena.
“Dovreste scegliere le Ortensie” propose Narcissa, dopo aver ingoiato un boccone di roastbeff.
Draco prese il libro sul linguaggio dei fuori, e poi scosse la testa “Negativo. Significano ‘separazione e morte’. Non mi sembra un bel messaggio per un matrimonio.”
“Non sono male le Dalie…cosa dice il libro?”
Draco aprì il libro ad una pagina e rispose “Lussuria.”
Harry ironizzò “Allora sono perfette per noi.”
La battuta fece quasi strozzare Narcissa con un broccolo, e causò l’arrossamento di Draco.
L’uomo biondo si portò una mano ai capelli “E’ assurdo. Non abbiamo ancora i fiori! Sarebbe molto più semplice se tua madre non si smaterializzasse ogni ora per vedere se abbiamo trovato Argo.”
“Non dare sempre la colpa a mia madre.”
Narcissa scosse la testa “Ma guardatevi. Voi non avete bisogno di sposarvi. Vi comportate già come una vecchia coppia di sposi.” Si accese una sigaretta.
“Da quanto fumi, madre?”
“L’ho visto fare in televisione e mi ero incuriosita. Pare che molte casalinghe fumino.”
Harry ironizzò “Narcissa tu non sei una casalinga. Non pulisci nulla. Sei un parassit…ehm Ospite.”
Draco rimproverò con lo sguardo Harry, con uno dei suoi sguardi gelidi.
“Non mi sei mai piaciuto Harry, e vivendo con te capisco anche il perché” sospirò Narcissa laconica. “Lily mi ha invitato stasera ad andare al cinema. È una cosa babbana, dove pare che ci siano delle immagini in movimento come nelle nostre foto.”
La donna finì la sua cena e si alzò, senza neanche togliere il piatto per andare a cambiarsi.
Rimasti soli Draco sbuffò “Perché tratti male mia madre?”
“Perché è un incubo! Sono già cinque giorni che sta in casa nostra! E non alza un dito!” sospirò esasperato il suo fidanzato.
“Non preoccuparti…sto escogitando un piano per levarcela di torno.” Sorrise Draco.
“Quale?”
Draco si avvicinò e parlò sottovoce “Ho in mente di far tornare insieme mio padre e mia madre.”
Harry urlò “Ma ti ha punto un velenottero?”
“Io sono convinto che mio padre ami ancora mia madre, e se solo glielo dicesse le cose potrebbero tonare a posto.”
Harry guardò di nuovo Draco, per assicurarsi che fosse sano di mente. “Non credo che sia così facile.”
Narcissa uscì di casa, senza salutare ovviamente. E ad Harry non parve vero avere la casa tutta per loro.
“Siamo soli…” disse in tono suadente al suo fidanzato.
I giorni di astinenza iniziavano a farsi sentire, per entrambi. Harry mise una mano sull’interno coscia di Draco, e già questo, bastò a farlo fremere.
Senza perdere tempo, Harry sparecchiò con un gesto della bacchetta, e poi si appoggiò sul tavolo, seguito da Draco.
Volarono, e senza magia, magliette, cinture, jeans, calzini...La passione cresceva tra i due, ed erano pronti ad andare al passo successivo, quando una sagoma si materializzò nel soggiorno, e i due recuperarono in fretta i vestiti.
Era Lucius. Non appena vide i due mezzi nudi, si girò dall’altra parte, con evidente disagio “Scusatemi se ho interrotto qualcosa.”
“Deve essere una prerogativa della famiglia Malfoy riuscire a comparire nei momenti giusti.” Ironizzò Harry.
“Ho bisogno di parlarti Draco.” Disse semplicemente Lucius.
Draco annuì “Ok, ma non girarti ancora.” E poi pronunciò “Accio Mutande!”
I due furono costretti a rivestirsi, e poi Draco fece accomodare il padre “Vuoi qualcosa da bere?”
La domanda era superflua, dopo ciò che aveva visto Lucius, quindi Draco preparò un bel cocktail forte.
“Non sapevo sapessi fare i cocktail”
“Qui non abbiamo elfi domestici, quindi…ho imparato a fare tante cose.” Sospirò, pensando che in effetti a volte trovava ridicola la decisione di Harry di non volere elfi domestici, ma sapeva quanto lui era stato legato a Dobby. “Qual è il motivo della tua visita?”
Lucius bevve il suo cocktail tutto d’un fiato, come fosse acqua, e poi disse “Io credo che…sì insomma…penso che… mi manchi tua madre.”
Draco non fece in tempo a dire altro, che in quel momento si smaterializzarono Lily e Narcissa.
Narcissa si accorse subito della presenza del marito “Cosa ci fai qui?”
Lily come sempre, sovrastò le altre voci “Ho ricevuto una chiamata sul mio numero babbano di qualcuno che ha visto Argo. Dobbiamo andare a cercarlo. TUTTI!”
Poi puntò lo sguardo su Draco, con una vena di sadismo negli occhi “Ci divideremo in gruppi. Tu con me! Harry con James!”
“Non posso andare con Harry?”
“Tu hai perso Argo, quindi tu lo ritroverai, e io ti aiuterò!”
Draco piagnucolò, ma Lily gli afferrò la mano e si smaterializzarono.
Riapparvero vicini al punto in cui Argo era scappato.
“Io credo che tu provi piacere nel vedermi soffrire.” Disse solo Draco alla sua futura suocera.
Lei gli diede uno scappellotto leggero e rispose “Io credo che tu sia bello però tonto come un bolide!”
“Grazie.”
“Non volevi fare in modo che i tuoi genitori si chiarissero? Ecco ora possono farlo.”
Draco comprese e sorrise “Allora forse non è poi così…”
“Stronza? Se ho tirato su un figlio come Harry direi di no. Comunque, la chiamata l’ho ricevuta per davvero, quindi dovremo comunque cercare il mio povero cucciolo!”
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Lucius si era accomodato in cucina, aveva rifiutato di sedersi vicino al tavolo in soggiorno dopo aver visto suo figlio e il suo fidanzato in atteggiamenti intimi. Non sapeva come iniziare il discorso. “Sei molto…bella oggi.”
Banale, ma sperava efficace.
“Vuoi bere qualcosa?” chiese Lucius
“No grazie. Ho già avuto la mia quota di alcol. Mi sono ubriacata la prima sera che sono venuta qui, e ho dato spettacolo. Mi sono persino lasciata sfuggire che Draco è stato un figlio ‘imprevisto’.”
Lucius e Narcissa ripensarono al momento della nascita di Draco.
“Allora eravamo felici.” Disse Lucius, con voce atona.
Narcissa sospirò. “Forse. Anche se io ricordo anche che Draco era debole quando nacque, e mentre combatteva per la vita, tu dissi che non te ne importava, e che solo i più forti potevano essere degni della casata Malfoy.”
Lucius abbassò lo sguardo, colpevole. “Ho fatto del male, sia a Draco che a te, ma non è troppo tardi per rimediare. So che sarà difficile, ma sto cercando di essere un padre migliore per Draco…e vorrei essere un marito migliore per te.”
Narcissa quasi rise, in modo isterico. “Apprezzo le tue intenzioni, e so che sono sincere, ma non so se basta voler cambiare. L’importante è farlo veramente.”
“Tu non provi più nulla per me?”
Narcissa rimase in silenzio diversi secondi. Poi sospirò “Non lo so… Forse sì, ma non so se è affetto, o il fatto che comunque sei il padre di mio figlio… Il nostro problema è che la nostra vita è fatta di ricordi, Lucius.”
“E qual’è il problema?” chiese Lucius speranzoso.
“Che i ricordi non sono emozioni. Non ti scaldano il letto, non ti fanno sentire meno sola. Ed è così che mi sono sentita per tanto tempo.”
Lucius era in crisi. Non sapeva cosa fare. Forse, anche se non l’aveva mai fatto, era arrivato il momento di assecondare il cuore.
Si inginocchiò davanti a Narcissa e disse solenne. “Se tu me lo permetti, riempirò la tua vita di emozioni. E costruiremo altri ricordi, ricordi più vivi...”
Narcissa era totalmente impreparata a quello che aveva appena visto. Lucius aveva uno sguardo diverso negli occhi, un calore che non aveva mai visto. Ma non sapeva cosa rispondere.
“Narcissa Lestrange, vuoi non divorziare da me?”
La donna sospirò, e fece alzare suo marito. Non disse niente, ma lo baciò. Lucius ricambiò quel bacio con passione.
“Possiamo riprovarci…” rispose lei.
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James ed Harry avevano acceso le loro bacchette con ‘lumos’ e stavano perlustrano i vicoli del loro angolo di città.
James sorrise “Sei pronto per il grande giorno?”
“Non so…penso di sì…L’importante è che sposo la persona che amo.” Rispose nervoso Harry.
“Quando mi hai detto che eri gay mi stava benissimo, ma quando ho scoperto che stavi con un Malfoy…è stata dura. Ma credo che alla fine sia la persona giusta per te.”
Harry era quasi commosso. Con gli occhi lucidi disse solo “Grazie papà. Per volermi bene e per avermi trasmesso la tua bravura come giocatore di Quidditch.”
James inarcò un sopracciglio “E’ solo per quello che mi vuoi bene, figlio ingrato?”

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Draco camminava con le mani in tasca, irritato.
Lui e Lily stavano seguendo le tracce del cane, tramite un incantesimo, che aveva fatto apparire una scia luminosa.
“Forse sarebbe più semplice se volassi sulla scopa…” disse Draco seccato.
“Sì, ottima idea. Peccato che questo sia un quartiere babbano. Come pensi che reagiranno alla vista di uno sbarbatello su un manico di scopa?”
Lily sorrise “E poi quel completo non è troppo elegante e costoso per volare?”
“C’è una cosa che devo riconoscere ai babbani. Hanno un gusto per la moda molto migliore dei maghi. Questo è un Dolce e Gabbana. Pagato 2500 sterline.”
“Non posso credere che Harry stia per sposare un tipo così vanitoso e superficiale.”
Draco si fermò, e sentendosi offeso ribatté “Cosa ne sai tu di me? Se Harry mi ama ci sarà un motivo, no?”
“Sicuramente, ma saresti disposto a rinunciare a tutto per lui?”
“L’ho già fatto. Ho rinunciato all’onore della mia casata, e i primi tempi, anche ai soldi di mio padre. Ho perso molti ‘amici’ per il mio amore con Harry.”
Lily sembrava averlo ascoltato a malapena, infatti riprese a parlare di tutt’altro “Com’è evidente che hai avuto poco amore in vita tua, mio caro.”
Draco sbuffò “E questo che diavolo c’entra?”
Lily fece una cosa inaspettata. Afferrò Draco e lo trascinò in un abbraccio.
Il giovane mago per qualche secondo rimase basito, poi lentamente iniziò a sciogliersi al calore di quell’abbraccio, dato dalla persona che meno si aspettava.
Si sciolsero e Lily sorrise “Io sono una madre. Capisco quando un ragazzo ha bisogno di affetto…anche quando ne ho davanti uno dalla capacità di espressione emotiva di uno Schiopodo.” Rise della sua battuta, e poi continuò “Hai alzato una barriera contro il mondo, che Harry riesce in qualche modo ad aggirare, ma tutti gli altri no…E forse è arrivato il momento di abbassarla un pochino. Non trovi?”
I due rimasero in silenzio per qualche secondo, mentre continuavano a camminare seguendo la scia luminosa. Draco non aveva mai trovato una persona che lo comprendesse, a parte Harry, e ora era rimasto scioccato, ma forse anche sollevato.
“Ci proverò. Proverò ad abbassarla.”
Lily sorrise, poi gli diede un forte strattone al braccio “Per la barba di Merlino! E’ lui!”
Draco si voltò e vide un grosso cane che rovistava tra i rifiuti. La pelliccia era arruffata e sporca ma era Argo, e sembrava anche stare bene.
Lily lo chiamò e lui corse verso di loro.
Draco pensò che andasse a schiantarsi dalla padrona, ma invece per qualche motivo, in un balzo saltò addosso a Draco, facendolo cadere rovinosamente all’indietro.
Il giovane mago serrò gli occhi, convinto che il cane volesse vendicarsi, invece sentì una lingua calda che gli leccava il naso, le orecchie, la faccia.
Draco aprì gli occhi, e capì che la sua paura dei cani, era passata. Circondò con le braccia il grosso cane e lo accarezzò. Era contento che Argo fosse tornato a casa, ma si sentiva anche lui stesso come se fosse tornato a casa dopo un lungo viaggio.
 
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I quattro Maghi si ricongiunsero, davanti a casa Potter e si salutarono.
Harry fece per smaterializzarsi, quando Draco gli propose una passeggiata.
I due si incamminarono, mano nella mano.
“Sembri strano…e puzzi di cane!” sbuffò Harry “E ti sei strappato il vestito di Dolce e Gabbana!”
Draco rise “Non mi interessa il vestito…Credo che forse da adesso…darò più attenzione alle cose giuste.”
“Mia madre ti ha fatto la maledizione Imperio?”
“No, però in qualche modo c’entra anche lei. È una donna saggia, stronza, ma saggia.”
Harry rise e continuarono la loro camminata.
Arrivati a casa, Draco sentiva l’urgente necessità di farsi una doccia, e passando per la camera degli ospiti fece una scoperta, per lui inquietante.
Lucius e Narcissa dormivano avvolti dalle coperte e dai vestiti per terra, si poteva presumere che fossero nudi.
“Per favore Harry, obliviami.”
Harry raggiunse il suo fidanzato e sorrise “Però sono carini…”
“Hai una strana idea di carino quanto Hagrid ne ha di innocuo.”
I due si baciarono e spensero la luce, andando a dormire.
  
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