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Autore: Anown    15/04/2020    1 recensioni
Questa è una raccolta di oneshot accomunate dalla presenza di una coppia non canonica su cui si concentrano. Le storie potrebbero non incentrarsi esclusivamente su una coppia e alcune potrebbero non essere particolarmente romantiche.
Spero che la raccolta possa interessarvi.
cap 1 -Jo/Lighting(AU scolastico)
cap 2 -Scott/Zoey(una sorta di missing moment...)
cap 3 -Samey/Brick(AU scolastico)
cap 4 -Leshawna&Gwen Gwen/Courtney
cap 5 -Gwen/Geoff... e DJ
cap 6 -Dave/Ella
cap 7 -Courtney&Trent
cap 8 -Noah&Owen
cap 9 -Sky/???
cap 10 -Dawn/Scott (what if/ missing moments)
cap 11 -Heather&Harold
cap 12 -Duncan&Crimson
cap 13 -Mickey&Kitty
cap 14 -Spud/???
cap 15 -Alejandro/Courtney (missing moment)
cap 16 -Alejandro/??? (what if dopo TDWT)
cap 17 -Noah&Izzy
cap 18 -Lightning/??? (AU scolastico)
cap 19 -AnneMaria&Zoey
cap 20 -Beverly/Dawn (missing moment/what if)
cap 21 -(Scary Girl)Lauren/Damien
cap 22 -Zee&MK
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Il cimitero diventava un luogo di aggregazione solo durante i giorni dedicati ai morti, in cui si riempiva del colore dei fiori e delle voci di grandi e piccini, gli altri era perlopiù deserto. E Crimson lo preferiva in quel modo, le appariva molto più naturale. Del resto era un luogo sacro dedicato ai morti, non a quei vivi rumorosi che li evitavano e ignoravano la morte per gran parte dell'anno. Le era sembrato il posto migliore per dare appuntamento ad un demone come quello che si era avvicinato a lei quattro giorni prima.

Quella sera era emerso dalla folla, probabilmente evocato dalla musica, e si era diretto verso di lei con andatura sgraziata e barcollante. Le fece tornare in mente la severa voce della nonna“Il diavolo è zoppo!” Sua nonna aveva scordato di aggiungere cose come “Ha un alito pestilenziale che sa di vomito.” e “Si capisce poco e niente di quello che dice, parla come un ubriaco.”
Alla fine Crimson, paralizzata dalla paura, non aveva potuto fare a meno di rispondere di sì con un cenno della testa alle domande dell'oscura creatura e si erano scambiati il numero di telefono.

Ne era consapevole, non poteva essere davvero un demone, Crimson doveva essersi fatta suggestionare dall'atmosfera del locale e, intimidita dall'improvviso approccio del ragazzo, aveva lavorato troppo di fantasia. Ma uscire con quel ragazzo poteva essere una buona occasione per sbarazzarsi di quella timidezza tutt'altro che adatta ad una creatura della notte come lei. In realtà gli aveva dato appuntamento al cimitero anche perchè era uno dei pochi luoghi in cui si sentiva sicura e a suo agio durante il giorno...
Cominciò a sentire il trillo del diavolo di Tartini, era la sua suoneria. Non era davvero lugubre come il nome suggeriva e qualcuno si sarebbe stupito di sentirla partire dal suo telefono al posto di qualche brano metal, ma aveva un che di poetico... era così assorta nell'ascolto che quasi si scordò di rispondere. “Forse dovrei cambiarla...” -Pronto...-
-Dove cazzo sei?!- esclamò una voce esasperata al telefono. Era il demonio.
-Sono seduta sulla lapide di tua nonna, pensavo che in questo modo mi avresti trovata più facilmente.- rispose Crimson con il suo solito tono monocorde.
-E chi se lo ricorda dove sta la tomba di mia nonna! Aspe'... Tu come cazzo hai fatto a scoprire dove si trovava?- sembrava troppo angosciato per non essere un umano... la sua prima impressione doveva essere stata sbagliata, forse nonostante l'apparenza era un ragazzo normale, troppo normale...
-Dimostrare interesse per i tuoi morti mi sembrava un'idea appropriata.- avrebbe dovuto capirlo dai capelli fra l'azzurrino e il verde acqua del tipo che non era poi così minaccioso, chi altri avrebbe scelto un colore che richiamava pericolosamente la calma interiore? Anche gli occhi del ragazzo, ora che ci pensava, erano di un disgustoso azzurro acqua marina, forse tradivano la sua anima...

Duncan sgranò gli occhi, rimase in silenzio a riflettere. Perchè si trovava li? Chi glielo aveva fatto fare?!
-Ehi, ci sei?- chiese la voce priva di emozioni.
“Forse dovrei mollarla qua e andarmene...” si disse massaggiandosi le tempie. Magari era anche una serial killer e l'aveva trascinato in un cimitero deserto per ucciderlo.
-Sì, ci sono. Aspettami, in un modo o nell'altro ti troverò!- sbuffò. “Non esiste che io mi faccia intimorire da una ragazza pelle e ossa! Sono stato pure in galera!”
Quattro giorni prima, durante una serata dedicata al metal nel suo locale preferito, aveva “un po'” alzato il gomito e i suoi amici lo avevano sfidato a chiedere il numero di telefono ad una goth a caso... o almeno questo era quello che gli avevano spiegato gli amici dopo che si era svegliato con i postumi della sbornia e questo numero di telefono scritto lungo il braccio.
Aveva accettato di uscire con questa Crimson, di cui non ricordava bene neanche l'aspetto, più per curiosità. Che tipa doveva essere una che gli scriveva un numero di telefono utilizzando i numeri romani e con una calligrafia tutta fronzoli? Doveva averci messo un'eternità per scriverglielo...
Certo, dopo aver passato un'ora a cercare sta tipa al cimitero cominciava a pensare che non valeva la pena sprecare tutta quest'energia per conoscere meglio una stramboide... forse gli mancavano i tipi strani che aveva conosciuto al reality ed era stato guidato dalla nostalgia, per quanto trovasse fastidioso ammetterlo.
Finalmente la trovò e i ricordi del loro primo incontro cominciarono a riaffiorare , Crimson aveva dei lunghi capelli bianchi davanti, neri nella zona posteriore e lo stesso trucco pesante di quella sera sul viso dai lineamenti dolci e tondeggianti. Sulla pelle portava una spaventosa quantità di cerone... si chiamava cerone quello con cui si truccavano le donne? Forse era cipria? Amianto? “Chi se ne frega del make up e tutta quell'altra roba... ma comunque... no, decisamente non è amianto...” pensò divertito ricordando che si trattava di materiale cancerogeno. Appena lo vide accennare un sorriso, Crimson lo guardò in modo strano, Duncan ricambiò con uno sguardo torvo. “Ma che vuole 'sta qua? Non si può nemmeno più sorridere?” per un attimo ebbe l'impressione che la sua occhiataccia avesse provocato un'espressione rilassata sul viso di quella strana tipa...

Duncan era riuscito a convincerla ad uscire dal cimitero, in teoria Crimson era d'accordo, ma mentre la conduceva per mano, il ragazzo aveva l'impressione che si fosse fatta rigida come una pietra e che puntasse i tacchi sul terreno come se stesse opponendo resistenza e non volesse davvero spostarsi...
-Eh...- sospirò. -Tutto ok?- chiese perplesso. Lei rispose chinando una volta il capo. Il viso della giovane sembrava in ceramica e la sua espressione non variava di una virgola apparentemente. Se non avesse sbattuto ogni tanto le palpebre coperte di nero l'avrebbe presa per morta...
Il volto di Crimson era di suo poco caloroso, ma sembrò diventare man mano più corrucciato... Mentre uscivano dal cimitero cominciarono a sentire delle voci infantili e più si allontanavano, più si facevano forti. Duncan lo collegò intuitivamente con l'umore nero della ragazza.
Cominciò a ridacchiare “Ed io che credevo che Courtney fosse rigida!” rise anche per i ragazzini, erano quattro, fra gli otto e dieci anni. Giocavano lanciandosi gavettoni, correvano e sfruttavano occasionalmente le auto per ripararsi.
Crimson, attraverso i lunghi guanti rosso scuro, gli piantò le unghie sul braccio e quasi si nascose dietro di lui.
Uno dei gavettoni dei bambini lo colpì. Il colpevole gli corse incontro e quando per fare scena Duncan gli diede un'occhiata feroce il bambino si intimidì e fece qualche passo indietro. Poi il ragazzo ghignò.
-Beh, bel colpo, marmocchio!- scherzò.
-G-grazie...- mormorò il bambino imbarazzato.
-Mi daresti qualcuno dei tuoi proiettili?-
-Eh? Umh... si...- un po' confuso gli concesse qualche palloncino pieno d'acqua.
Crimson lo guardò stranita.
-Così, in caso incrociassimo qualcuno che valga la pena bersagliare...- disse divertito, pensò a diverse persone con cui gli avrebbe fatto piacere divertirsi, anche nel contesto del reality gli veniva in mente qualche persona... “Perchè oggi mi sento così nostalgico?!” si chiese.
Crimson per un attimo schiuse le labbra nere, ma sbattè le palpebre e rimase in silenzio.
-Cosa c'è?- domandò Duncan. La ragazza scosse impercettibilmente le spalle.
-Niente...- ancora silenzio. -La tua energia positiva è sorprendente...- ammise in fine.
-...La mia che?-
-Sei così luminoso quando ridi... Mi riempi di sconforto...- confessò. Duncan la guardò rassegnato, poi ghignò e cominciò a far oscillare un gavettone, come se volesse... Una volta capito Crimson indietreggiò, ma prima che potesse cominciare a correre Duncan le tirò due palloncini, mirò alla faccia.  La ragazza gettò un urlo, si accovacciò e si coprì il viso.
-Dai... era solamente uno scherzo! Non è mica acqua santa!- disse Duncan esasperato. Preoccupato si chinò e le pose una mano sulla spalla. -Ehi... Ehi, stai bene?- lei gli colpì la mano.
-Ti sembra che vada tutto bene?!- esclamò scoprendosi il viso per un attimo. Guardandola in faccia, Duncan, non riuscì a non scoppiare a ridere. Il mascara, la cipria e il fondo tinta, forse cerone o chissà cos'altro si stavano sciogliendo rendendole il viso un ammasso di macchie sfocate nere, bianche e grigie. Crimson con orrore tornò a coprirsi il viso e il ragazzo provò a riacquistare compostezza.
Notando che la povera ragazza continuava a stare accovacciata mormorando senza sosta qualcosa di incomprensibile il ragazzo cercò di aiutarla ad alzarsi.
-Vuoi che ti porti a casa, vero?- annuì agitata e gli si attacco al braccio. Per tutto il percorso per arrivare dov'era posteggiata la moto, Crimson fece il possibile per nascondersi dietro la sua schiena.
Trovare casa delle ragazza seguendo le sue indicazioni confuse e imbarazzate non fu facilissimo, ma alla fine arrivarono a destinazione.
Una volta in casa Crimson si fiondò in bagno urlando sotto lo sguardo stranito di Duncan e quello rassegnato di una donna di mezza età con un maglione rosa che vedendo la faccia di Crimson capì immediatamente.
-Problemi col trucco? Di nuovo?- Duncan confermò. -Questa è la prima e ultima volta che ti vedrò, giusto?- chiese la donna portandosi una sigaretta alla bocca.
-Non che ci sia qualcosa che non va in quella che credo sia sua figlia...- la rossa annuì. -Ma non voglio darle false speranza, Crimson non è il mio tipo e no, non credo mi rivedrà più.- disse schietto.
-Se ti fermi alla prima impressione non sei degno di lei, meglio averlo capito subito.- rispose la donna dopo aver buttato fuori del fumo in viso a Duncan, si sarebbe sorpreso se non fosse stato fatto a posta. -Ma in ogni caso, grazie per averla riaccompagnata.-

Crimson uscì dal bagno priva del pallore che le donava il make up e con la parrucca in mano lasciando scoperti i suoi capelli corti e rossi, fu sorpresa di trovare Duncan ad aspettarla.
-Come mai ancora qui?- chiese indossando una maschera da medico della peste precedentemente appesa al muro.
-Ero solo curioso di che aspetto potessi avere senza trucco.- confessò Duncan. -Come pensavo, l'unico tratto che riconosco è la tua faccia tonda e... non mi aspettavo avessi gli occhi azzurri...-  la ragazza emise un ringhio da dietro la maschera. -Guardami bene.- sorrise Duncan. -Il mio look fa spavento e non ci rinuncerei, ma mica entrerei in crisi se mi ritrovassi senza piercing e con i capelli al naturale.- Crimson ringhiò di nuovo mentre si metteva con le braccia conserte.
-Ti faresti vedere nudo da qualcuno che conosci appena? Ecco, per me è la stessa cosa.- sbuffò.
-Non vedo il problema.- rise Duncan. “Porco” gli sembrò di sentire dalla ragazza. -Non mi sembra la stessa cosa... Ma... beh, alla fine ognuno ha la sua armatura, se la tua è il trucco... ok...- scosse le spalle e si mise le mani in tasca con fare indifferente.
-Grazie...- mormorò Crimson. -Sei stato gentile ad aiutarmi a tornare a casa...- ammise. -Non che non ci sarei riuscita altrimenti... un modo lo avrei trovato...-
-Sicuro! Dai nell'occhio normalmente, non ci sarebbe stata tutta questa differenza.- la prese in giro.
-Vuoi farmi delle prediche sul mio abbigliamento?- chiese perplessa. -Non sei mica mia madre...-
-No, figuriamoci! E si tratta anche di un atteggiamento che davvero non sopporto, ognuno può vestirsi come gli pare... certo, il mondo sarebbe meno divertente senza tutte quelle persone che si scandalizzano... Sono talmente insicuri da pensare che un ragazzo che si tinge i capelli e porta gli orecchini sia abbastanza per mettere in crisi i costumi e la società.- disse provocatorio. -Si creativa nel vestirti come vuoi, può uscirne fuori qualcosa di strano, ma quando mai strano significa sbagliato? Il tuo obbiettivo non è piacere a me o a chiunque altro. Vuoi essere libera di esprimerti, dico bene?-
Il suo spirito scherzoso era profondamente irritante, ma riusciva ad essere gentile in qualche modo... o forse stava impazzendo! In ogni caso non sapeva come reagire... Crimson non credeva che i tipi come lui potessero essere rassicuranti e non avrebbe mai avuto il coraggio di avvicinarcisi senza quella che lui aveva definito armatura... era vero, il make up, la faceva sentire più a suo agio quando era in mezzo alla gente. E la faceva sentire fra i suoi simili quando incontrava persone con i suoi stessi gusti nell'ambito della moda.
-Esatto...- confermò. -Il corpo è come una tela...-
-Trovo comunque un po' strano che ti senta a disagio quando sei al naturale.- la interruppe. -In teoria dovresti essere capace di andartene in giro fieramente anche con un merluzzo in testa!-
-No, no sei il mio tipo...- disse prendendolo alla sprovvista. -E probabilmente non saremmo compatibili neanche come amici, non voglio essere scortese, ma non funzionerebbe...-
-Beh, il sentimento è reciproco sorella!-
-E' che sei troppo solare...-
-S-solare?!- disse allibito, nessuno lo aveva mai definito così. “Certo, dal suo punto di vista qualunque cosa potrebbe essere definita solare...”
-Immagini troppe cose esilaranti...-
-Se posso dirlo, detta da te la parola esilarante suona davvero strana! E poi un merluzzo in testa non mi sembra un'immagine così divertente, è umorismo da bambini al massimo.-
-Guarda... sei anche modesto e autocritico...- non sembrava un complimento.
-O... ok...- sospirò e si sedette sul divano. Voleva riposarsi un po' prima di ripartire e tutto sommato, nonostante fosse d'accordo con la ragazza sulla loro incompatibilità, non si sentiva tanto a disagio da avvertire il bisogno di scappare. Anzi, continuava a mantene una certa curiosità nei confronti di Crimson.
-Tu cosa ne penseresti del partecipare ad un reality?- domandò Crimson.
-Flashback del Vietnam...- commentò lui senza neanche pensarci.
-In che senso?- Duncan avrebbe voluto studiare il suo viso, ma continuava a portare quella maschera.
“Non mi ha riconosciuto? Pensavo fosse una domanda per capire se ero davvero io...”
-Sono tv spazzatura e ti fanno sentire disgusto e morte quando li guardi... non in senso buono...- continuò Crimson. Duncan alzò un sopracciglio sentendo l'ultima parte della frase. -Però mi piacerebbe mostrare dei goth seri nella televisione mainstream... e anche vincere non sarebbe male... avevo adocchiato un programma, ma mi servirebbe qualcuno con cui partec...-
-Me ne tiro fuori!-
-Ok...- se era delusa non era possibile saperlo a causa del tono di voce e del viso nascosto.
-Comunque ce ne sono già stati personaggi goth... non so hai mai visto a tutto reality, ma per esempio come goth c'era Gwen...-
-Oh... si c'è l'ho presente... ma lei era più sul pastel goth...-
-Eh?-
-Non ne sono certa visto che ho sempre preferito evitare l'approfondimento della conoscenza con quello stile... per me il pastel goth è eresia...- marcò particolarmente l'ultima parola. -Non quanto il gothic lolita... ma è comunque un eresia...- osservò il viso perplesso di Duncan. -Non sei informato sugli stili?-
-Beh, mi sembra che anche te non ti sia voluta informare... Però no... non me ne frega granchè delle mode... non è che se voglio usare i piercing vado ad informarmi sulla storia dei piercing...-
-Oh... capisco...-
-Non era un goth, ma che ne pensi invece del mio omonimo?- chiese curioso.
-Scarpette rosse da clown, una maglietta nera e crema e un'inguardabile cresta verde speranza...- descrisse inorridita. Duncan ne era abbastanza divertito. -Poi se erano attori, i personaggi erano caratterizzati male... erano due cuori di panna, poi quella Gwen con i suoi sogni su soffici pony e nuvole di marshmallow...- disse a fatica visibilmente destabilizzata. -Il suo non voler essere vista come cattiva... era anche una caratterizzazione incoerente considerando la Gwen della prima stagione se ne sarebbe fregata di ciò che pensavano gli altri di lei.-
“Sì, che diamine è successo a Gwen vorrei saperlo anche io... l'interesse per Courtney deve averle fatto marcire il cervello...” erano passati due anni e non era più riuscito a ricontattarla, se era finita era stata anche colpa sua, si era accorto che lei era importante solo durante la sua permanenza in prigione. Era riuscito a dimenticarla, ma sentire parlare di lei in quel modo lo disturbava... anche se in fondo non aveva detto nulla di sbagliato. -Non ti sembra di giudicare un po' troppo le persone dallo stile?- la provocò il ragazzo.
-Non ho nulla contro le persone col cuore di panna...- precisò Crimson. -Senza la luce non ci sarebbero le ombre... ma le persone così, mi inquietano e gettano nello sconforto, non in senso positivo...-  sembrò riflettere per qualche momento. -Anche se a volte può essere rinvigorente costringersi a confrontarsi con qualcuno di troppo luminoso, ma essere troppo esposti alla luce ti fa sentire voglia di rintanarti al buio in una caverna...-
-Ok...- Duncan continuava a non riuscire a capirla.
-Quei capelli verdi, bluastri... te li sei fatti in suo onore?-
-In onore di chi?!-
-Di Gwen... ci ho pensato quando hai nominato il programma, ma tu sei quello di A tutto reality, giusto? Inizialmente ho pensato di rimanere al gioco ed essere discreta visto che non me lo hai detto esplicitamente, ma ci ho pensato e non mi va di passare per stupida.-
-E' una coincidenza, non c'entrano con Gwen e poi sono di una tonalità differente, non vedi?- sbuffò. La verità è che non ci aveva proprio fatto caso quando aveva scelto il colore. -Comunque no, non eravamo attori, non so perchè la mia ex sia diventata così insicura e bisognosa di compiacere gli altri...- “Courtney!” -...durante l'ultima stagione.-
-Non penso che siamo così in confidenza da parlare di ex e simili...- disse Crimson turbata dalla possibilità di eccessivi slanci emotivi da parte del ragazzo che lei non avrebbe saputo come gestire. -Però suppongo che il reality abbia potuto finire per stressarla e farla preoccupare abbastanza della sua immagine pubblica. Anche tu ne sembravi fissato anche se in modo diverso.-
-Flashback del Vietnam parte due...- sospirò “E' a causa di questo che sono finito in carcere...” -Se vuoi un consiglio da amico, per quanto dubito che ci rivedremo mai...- disse stiracchiandosi prima di alzarsi dal divano. -Non partecipare a nessun reality...- gli mancava quell'ambiente pieno di stramboidi, ma visti certi meccanismi non era un'esperienza che si sentiva di consigliare. “Com'è che andando avanti sono diventato tanto sentimentale?” -E non attaccarti troppo alla tua immagine di creatura oscura. Prendi i cambiamenti come vengono, anche sapersi adattare è una dote...- “Oggi mi sento tanto vecchio saggio dispensa consigli... Forse molto, ma molto, molto, davvero molto alla lontana... 'sta stramba mi ricorda un po' me...”
-Non è la mia immagine, sono oscura proprio all'interno...- affermò. -Ma grazie comunque...-
-Attenzione, tutta questa gratitudine mi fa sentire in imbarazzo!- sorrise Duncan.
-Ah... ah... ah...- probabilmente Crimson stava cercando di simulare una risata.
-Bene...- sospirò Duncan. -Io allora andrei...-
-Sì... ciao...- chiusa la porta Crimson andò a cancellare il numero del cellulare, ma si fermò... non era il suo tipo, non erano compatibili... ma forse non sarebbe stato male tenere il suo numero per sicurezza. Avrebbe potuto avere bisogno di altre delucidazioni riguardo i reality, o di una persona solare e positiva con cui confrontarsi.
Neanche Duncan cancellò il numero... era come se stesse facendo collezione di numeri di telefono di svitati che non avrebbe più avuto il coraggio di richiamare col rischio di ammettere di esserci un po' affezionato.
“Forse una parte di me ha bisogno di persone poco normali di cui circondarsi...”


Note:
-In realtà Crimson e Ennui si frequentano da tre anni nel cartone mentre in questa storia che si verifica un anno prima di missione cosmo ridicola non si fa accenno al ragazzo. Potete interpretarlo come un what if e pensare che ci sia la possibilità che Crimson ascolti il consiglio di Duncan e decida di non partecipare, per quanto riguarda Ennui, lo conoscerà più avanti (è anche una delle poche coppie che mi piacciono.)
-Vista la mancanza della componente kawaii e il fatto che le sue ciocche di capelli rimangono comunque troppo scure, non penso che Gwen possa essere associata al pastel goth(anche se ce la potrei vedere con uno stile un po' più soft e qualche elemento pastello) ho inserito questa associazione solo perchè Gwen ha un look più leggero rispetto a Crimson.  Per la serie, cose che nessuno voleva sapere, ma preferisco precisare.

Angolo dell'autrice:
Sono tornata con la prima storia del 2020! (In realtà ne ho pubblicata un'altra quest'anno, ma era stata scritta durante il 2019)
Spero che la mia raccolta possa ancora interessarvi e che questa oneshot sia di vostro gusto(ci ho fatto caso ora... ma tecnicamente sarebbe “DxC”)
Ho voluto rendere Crimson un po' più immatura e inesperta, come se fosse da poco che debutta come goth, infatti il suo trucco si scioglie facilmente, mentre nella serie finchè non viene prima sciolto dalla sauna non si scioglie a contatto con l'acqua.
Spero comunque che questa Crimson possa esservi piaciuta, per me è stata abbastanza divertente da gestire, mi piacciono le creepy girl in realtà insicure alla Sunako di Perfet girl evolution (shojo un po' ripetitivo che conosco solo io forse...)
Chi più, chi meno, in realtà ho apprezzato un po' tutto il cast di missione cosmo ridicola, però ho poca ispirazione per quanto riguarda il loro inserimento nelle storie...
Che ne pensate delle storia e che ne pensate di Crimson? E Duncan? Vi è piaciuto non vi è piaciuto?
Se avrete voglia di lasciare una recensione sarò più che lieta di ascoltarvi.
  
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