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Autore: MackenziePhoenix94    16/04/2020    1 recensioni
“E adesso?”
“Adesso reggiti forte”
“Che vuoi fare?”
“Ti fidi di me?” le chiese di getto lui; le aveva già rivolto quella stessa domanda nel corso della notte trascorsa sopra il tetto di casa Anderson e, come in quella occasione, Ginger rispose senza esitare.
“Sono uscita di casa in piena notte di nascosto, ho preso un treno per Cambridge e ti ho appena aiutato a rubare una bici dalla casa di tua madre: pensi che avrei fatto tutte queste cose se non mi fidassi ciecamente di te, Syd Barrett?”.
Le labbra del ragazzo si dischiusero in un sorriso.
“Allora reggiti forte, perché stiamo per prendere il volo”.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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1970, aprile.


 
Ginger dimenticò in fretta l’episodio imbarazzante dello scatto rubato al ragazzo sconosciuto, talmente era indaffarata a dividersi tra il lavoro ed il piccolo Keith, e probabilmente non ci avrebbe pensato mai più se lui, due settimane più tardi, non si fosse presentato in negozio proprio mentre lei era l’addetta al bancone.

Quando se lo ritrovò dinanzi a sé, Ginger reagì con un sussulto di sorpresa, ma ne approfittò per osservarlo con più attenzione, dato che a casa di Rick aveva schivato con cura il suo sguardo e lo aveva liquidato in fretta: era alto, magro e indossava un paio di scarpe da ginnastica, dei jeans scuri ed una giacca in pelle marrone, col colletto di pelo bianco; lunghi capelli biondo scuro, che scendevano fino a metà petto, incorniciavano un viso dalla forma ovale, su cui spiccavano delle labbra carnose, un naso dalla forma leggermente aquilina ed un paio di occhi azzurri.

Non erano chiari come quelli di Waters; le iridi del cupo bassista ricordavano la sfumatura azzurra e fredda del ghiaccio, quelle delle sconosciuto, invece, più rassicuranti e calde, erano color lapislazzulo.

Dopo Syd, era senza alcuna ombra di dubbio il ragazzo più bello che avesse mai visto; ed era altrettanto certa che le ragazze si buttassero a fiotti ai suoi piedi.

Benché non si fosse ancora presentato, la rossa era certa di trovarsi di fronte al nuovo chitarrista del gruppo.

Finse di non riconoscerlo per vedere come si sarebbe comportato di conseguenza.

“Buon pomeriggio, in cosa posso esserti utile?”

“Sono passato di qui per fare un giro” rispose lui, infilando le mani nelle tasche della giacca “io… Ci siamo visti poco tempo fa alla festa a casa di Rick, ricordi?”

“Ohh, sì, ora ricordo. Sei il ragazzo che ha fatto scappare la farfalla che stavo cercando di fotografare”

“E tu sei la ragazza che mi ha scattato una foto di nascosto e poi si è inventata la storia dello scoiattolo immaginario” il giovane incurvò all’insù l’angolo sinistro della bocca, in un mezzo sorriso; non c’era alcuna traccia di arroganza nella sua voce, e Ginger pensò che, evidentemente, quello era stato un tentativo di strapparle una risata.

O almeno un sorriso.

“Come facevi a sapere che lavoro proprio in questo negozio?”

“Me lo ha detto Rick”

“Ahh!” esclamò Ginger colta alla sprovvista; si appuntò mentalmente di dire a Richard che non doveva mai più fornire sue informazioni personali a degli sconosciuti, anche se erano suoi amici e compagni di band “e come mai hai chiesto a Rick dove potermi trovarmi?”

“Ci tenevo a chiederti scusa per il piccolo screzio che abbiamo avuto alla festa, perché non era assolutamente mia intenzione offenderti in alcun modo possibile”

“Non era necessario. Pensa che mi ero completamente dimenticata della faccenda della foto” la giovane spostò il peso del corpo da un piede all’altro e tamburellò le dita della mano destra sulla superficie del bancone “se sei venuto qui solo per dirmi questo, sei libero di andare. Non fraintendere le mie parole, non voglio cacciarti dal negozio, ma ho tanto lavoro di cui occuparmi ed immagino che lo stesso valga anche per te”

“A dire la verità, sono qui anche in qualità di cliente. Realizzate delle composizioni floreali?”

“Non immagini neppure quanto siano richieste per ogni occasione, soprattutto adesso che è arrivata la primavera. Quando posso, me ne occupo io personalmente. Di cosa hai bisogno? Avevi già in mente un’idea precisa?”

“Purtroppo no. Sono una totale frana per quanto riguarda queste cose, infatti speravo in un piccolo aiuto femminile da parte tua”

“Nel tuo caso qual è l’occasione?”

“Un regalo per una ragazza”.

Ginger inarcò entrambe le sopracciglia: a quanto pareva, Richard non si era informato così bene sul suo conto come credeva.

Si appuntò anche di dirgli che era arrivato il momento di farsi gli affari suoi perché non era più una bambina che aveva bisogno di qualcuno pronto a coprirle le spalle in qualunque occasione.

“Quindi si tratta di un regalo galante per una persona con cui ti stai frequentando?”

“Una persona su cui vorrei fare colpo, più che altro. Avevo pensato ad un bouquet di rose rosse, ma temo che possa essere un po’ troppo audace. Non vorrei apparire spavaldo”

“Sì, forse nel tuo caso le rose rosse non sono la scelta migliore, ma se credi che questo fiore possa fare al caso tuo, puoi regalare a questa ragazza delle rose rosa. Secondo me sono molto più belle e delicate delle rose rosse. Quelle rosse hanno un aspetto troppo aggressivo per i miei gusti. E poi, il loro significato è sempre collegato all’amore. Posso farti un piccolo bouquet e come decorazione posso metterci un fiocco rosa”

“Credo sia perfetto” commentò il giovane distendendo le labbra carnose in un sorriso che avrebbe fatto tremare le gambe a qualunque ragazza.

Ginger non sentì le gambe diventare improvvisamente gelatina, ma avvertì comunque un piccolo tuffo al cuore perché era impossibile restare impassibili davanti ad una bellezza maschile così sfolgorante; lasciò in fretta da parte quello sciocco turbamento (perché non poteva essere definito in nessun altro modo) e si concentrò sulla piccola e graziosa composizione floreale che doveva realizzare per il nuovo chitarrista del gruppo.

Ancora non gli aveva chiesto il suo nome, ma era un particolare da poco conto.

“Ecco fatto” disse dopo aver arricciato l’estremità del fiocco con la lama di una forbice “dici che alla tua ragazza potrebbe piacere?”

“È quello che mi auguro”

“Se vuoi, lì ci sono delle buste e dei bigliettini colorati” gli disse ancora Ginger, indicando un piccolo dispenser posizionato sopra al bancone, di lato.

“Dici che potrebbe farle piacere?”

“Un mazzo di fiori scelti con cura ed un bigliettino scritto con altrettanta cura sono la combinazione perfetta per conquistare qualcuno. Qualunque donna di qualunque età desidera segretamente di ricevere un dono simile un giorno”

“Allora credo proprio che seguirò il tuo consiglio” il ragazzo sorrise, pagò il bouquet e salutò Ginger “ci vediamo in giro”

“Ci vediamo” rispose lei, guardandolo uscire dal negozio e sparire dietro l’angolo sinistro.

Scosse la testa.

Era certa che le loro strade non si sarebbero mai più incrociate.



 
La ragazza accantonò la strana visita dell’amico di Rick per occuparsi dei clienti del negozio e delle composizioni floreali che dovevano essere confezionate e recapitate, ma al suo ritorno a casa si ritrovò a fare i conti con una sorpresa del tutto inaspettata: posato sopra la cassetta della posta, c’era un piccolo e grazioso bouquet di rose rosa.

E non era un bouquet di rose rosa qualunque.

Non appena lo prese in mano, Ginger riconobbe subito la composizione floreale che lei stessa aveva confezionato per l’amico di Rick, destinata ad una ragazza che sperava di conquistare.

Pamela e Jennifer erano in cucina insieme al piccolo Keith, ed a nessuna delle due sfuggì il regalo che Ginger aveva in mano e la sua espressione perplessa.

“E quello da dove arriva? Chi te lo ha fatto?” domandò subito Jennifer sgranando gli occhi “hai un ammiratore segreto?”

“Temo proprio di essere incappata in qualcosa di simile” rispose lei, fissando i fiori con uno sguardo turbato “alla festa di Rick ho scambiato qualche parola con un ragazzo, e oggi è venuto in negozio perché aveva bisogno di un bouquet di rose per una ragazza e… Sono stata io a confezionarlo. Ed ora l’ho trovato sopra la cassetta della posta”.

Jen appoggiò le mani alle guance e lanciò un piccolo strillo, guadagnandosi un’occhiata curiosa da parte di Keith.

“Ohh, mio dio, che gesto romantico e dolcissimo!” commentò, poi, con un sospiro “quanto vorrei ricevere anch’io un regalo simile”

“Non credo che Waters sia il tipo da compiere gesti simili. Al massimo potrebbe regalarti un mazzo di carrube, dato che i cavalli ne sono ghiotti” ribatté in tono acido la rossa; Jennifer, in tutta risposta, le mostrò la lingua “e comunque non è una cosa né romantica né dolcissima, ma terribilmente inquietante. Pensaci un momento: un completo sconosciuto non solo si presenta nel posto in cui lavori, ma lascia anche un mazzo di fiori davanti al cancello di casa tua. Mette i brividi”

“Se era alla festa di Rick, vuol dire che si tratta di una persona che lui conosce… Quindi, avrà chiesto a lui qualche informazione sul tuo conto”

“È quello che ho pensato anch’io, infatti dopo voglio chiamarlo per mettere in chiaro alcune cose. Non deve mai più permettersi di dare informazioni mie così personali a degli sconosciuti”

“Ma perché devi sempre e solo guardare il lato negativo delle cose, Ginger? Perché non ti concentri sul fatto che questo ragazzo ha chiesto aiuto a Rick perché è interessato a te?”

“Perché io non sono interessata a lui” rispose in tono secco la giovane; guardò ancora una volta il bouquet di rose rosa e si accorse solo in quel momento della piccola busta fermata con una molletta all’altezza del fiocco “infatti non aprirò neppure il bigliettino. Terrò con me i fiori perché sono bellissimi, ma non ho alcuna intenzione d’incoraggiare il suo corteggiamento”

“Ma chi è questo ragazzo?”

“Non lo so. Probabilmente un nuovo vicino di Richard. Te l’ho detto: non m’interessa assolutamente conoscere altri ragazzi in questo momento. Nel mio cuore c’è spazio solo per un piccolo nano” Ginger spostò lo sguardo dai fiori a Keith, e sulle sue labbra apparve un sorriso luminoso.

Jen roteò gli occhi e sbuffò, esprimendo il proprio disappunto nei confronti della sorella maggiore: secondo lei, stava commettendo un grave errore ad accantonare in modo così brusco un ragazzo palesemente interessato a conoscerla e frequentarla.

Ginger aveva accuratamente evitato di rivelare che, molto probabilmente, quel ragazzo palesemente interessato a conoscerla e frequentarla era il nuovo chitarrista dei Pink Floyd, altrimenti la sorella minore le avrebbe perforato i timpani delle orecchie con le sue urla.

Dopo cena, e dopo aver sistemato lo scomodo regalo dentro un elegante vaso di vetro, la giovane, come lei stessa aveva detto, chiamò Richard per mettere un punto definitivo all’imbarazzante situazione che si stava creando, e gli raccontò l’episodio della visita a sorpresa e del bouquet floreale.

“E non sei contenta?” chiese lui, a fine racconto, mettendo a dura prova i nervi già tesi della sua migliore amica.

Ginger si trattenne dall’esplodere solo perché non voleva che la loro conversazione arrivasse alle orecchie di Pamela, di Jennifer o di entrambe.

“Ovvio che non sono contenta!” sbottò, cercando di ridurre la propria voce ad un sussurro “credevo di essere stata abbastanza chiara alla festa, e invece non solo le mie parole ti sono entrare da un orecchio e ti sono uscite dall’altro, Richard William Wright, ma hai anche avuto la brillante idea di dire ad un completo sconosciuto dove lavoro e dove abito”

“Non si tratta di uno sconosciuto”

“Per me lo è”.

Il tastierista emise un sospiro frustrato.

Ginger, io…

“No” replicò, secca, la giovane senza lasciargli il tempo di continuare “qualunque cosa tu stia per dire non la voglio sentire perché non m’interessa. Richard, io ti ringrazio per il tuo interessamento e per il modo in cui ti preoccupi per me, ma devi capire che non sono più una bambina e sono benissimo in grado di pensare a me stessa. E per quanto apprezzi i tuoi sforzi, non ho bisogno di qualcuno che mi organizzi un appuntamento al buio”.

Rick rimase in silenzio per un po’, e la giovane pensò che fosse caduta la linea.

Hai ragione” disse alla fine, dimostrandosi improvvisamente condiscendente “hai perfettamente ragione, Ginger. Mi sono intromesso in faccende che non mi riguardano e mi dispiace per questo, ma continuo a pensare che sbagli ad isolarti in questo modo e che ti farebbe bene avere qualcuno a tuo fianco. Andrò a parlare a…

“Non è necessario. Credo che il tuo amico capirà benissimo il messaggio da solo quando non vedrà arrivare alcuna risposta al mazzo di fiori. Non è una questione personale, Rick, solo… Non è il momento. E anche se lo fosse, non sono intenzionata a frequentare ancora qualcuno che faccia parte del vostro mondo. Spero che tu capisca”

Sì, capisco” mormorò Wright, ed emise un profondo sospiro “peccato, però. Sareste stati proprio una bella coppia, a mio parere”.
   
 
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