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Autore: Dear_Harry_Potter    16/04/2020    1 recensioni
Terzo anno di scuola per Rose, primo per Hugo. Il giovane mago è vittima del famoso panico da Hogwarts che gli impedisce di dormire; tutta la famiglia si riunisce per cercare di rasserenarlo e Ron gli racconterà alcuni dei momenti passati ad Hogwarts. Questa sarà però anche la sua occasione per confidare a Hermione quello che all’epoca non aveva mai avuto il coraggio di dirle.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Hugo Weasley, Ron Weasley, Rose Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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“Ti ricordi quando eravamo noi a preparare i bauli?” chiese Hermione al marito, mentre appoggiava sul letto della loro primogenita una pila di abiti babbani accuratamente piegati.
“Scusa ‘Mione, ma mi spieghi adesso noi cosa staremmo facendo?” le rispose il marito, guadagnandosi un’occhiataccia pari a quando la interrompeva dal leggere un libro.
“Ronald, per le mutande di Merlino, che c’entra? Non sono i nostri; sono di Rose e Hugo!” lo rimbeccò la moglie calcando la voce sul nome del secondogenito, come per essere ben sicura che anche lui quest’anno avrebbe lasciato il nido per frequentare la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
“Hai ragione, sembra passata un’eternità; un po’ mi manca la scuola  –ammise Ron, cedendo anche lui ai sentimentalismi di Hermione- ancora di più da quando l’ha iniziata Rosie… Miseriaccia! Possibile che questa serratura non funzioni mai come dovrebbe?!” sbuffò il mago, asciugando con una mano il sudore che gli imperlava la fronte, dovuto all’aver trasportato alla babbana i bauli dei figli dallo scantinato.
Hermione sorrise; era quello il Ron che amava, un po’ pasticcione e sempre pronto al suo inconfondibile miseriaccia. “Aspetta -gli disse la giovane strega afferrando la bacchetta -Alohomora!” e la serratura si aprì di scatto. Ron si passò la mano dietro la testa, mentre le orecchie si imporporavano appena per non aver pensato ad un incantesimo così banale; la moglie gli sorrise con affetto. Finirono insieme di sistemare abiti e libri scolastici nei bauli dei due ragazzi; Hermione impose poi un controllo finale per essere sicura di non dover spedire gufi con la roba dimenticata per le due settimane successive.

Finiti i bagagli, la coppia raggiunse il soggiorno dove avevano lasciato i figli circa un tre ore prima, appena tornati da Diagon Alley. Lì avevano fatti gli ultimi acquisti scolastici, tra cui la tanto agognata bacchetta di Hugo: 10 pollici, legno di faggio con interno di crine di unicorno, abbastanza flessibile. Hugo ne era così contento che appena entrato in casa si era messo a raccontare alla sorella, che si trovava nel negozio dello zio George a scegliere, con sommo terrore di Hermione, il regalo di inizio scuola, come era andato l’acquisto e a vantarsi delle qualità della sua bacchetta. Era stato subito però messo a tacere dalla sorella che gli aveva aspramente ricordato che lui non sapeva nulla di magia e che quindi non ci avrebbe potuto fare un bel niente. Hugo aveva le messo il broncio e non si erano più fatti sentire per tutto il pomeriggio.

Ron si affacciò dalla porta mentre Hermione si appoggiò allo stipite opposto e si godettero per pochi secondi quella scena di tranquillità: Hugo stava ancora ammirando la sua nuova bacchetta mentre Rose era china sul libro di artimanzia con la testa tra le mani, intenta a finire i 30 centimetri di pergamena richiesti dalla professoressa Vector sulle proprietà del numero 7. Rose, senza dubbio, possedeva il cervello di sua madre tuttavia, di fronte agli argomenti più noiosi, prendeva in lei il sopravvento la pigrizia e la tendenza a rimandare del padre. I due genitori, dopo essersi scambiati un’occhiata, presero due strade diverse: Hermione prese una sedia e si mise accanto a Rose per rivedere il tema finito mentre Ron si sedette sul tappeto e si fece raccontare da Hugo per l’ennesima volta di come la bacchetta lo avesse scelto. Appena finita la correzione del tema, il quale, come a prova che la sua scrittrice possedesse un cervello degno di quello di Hermione Granger, era stato lasciato intonso, Rose esibì alla famiglia Tilly, un’adorabile puffola pigmea lilla che le era stata donata dallo zio quel pomeriggio come compagna di Wisky e Ally, i rispettivi gufi dei ragazzi Weasley, e Croockshanks II, il nuovo gatto di Hermione.

Come a voler smentire ogni timore dei genitori, mezz’ora dopo i bambini erano nei rispettivi letti e un’ora dopo tutti gli abitanti della casa erano ormai immersi nel mondo dei sogni.
   
 
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