Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
Segui la storia  |       
Autore: arashinosora5927    16/04/2020    2 recensioni
Lo stesso momento può essere vissuto in maniera completamente diversa da due persone o forse no
Welcome a tutti, questa è la prima delle mie storie che vedrà una nuova luce direttamente dal 2015 riscritta col mio stile e le mie capacità attuali, spero la apprezzerete.
Voglio dedicarla alla mia amica Marianna perché merita solo cose belle, ma soprattutto perché non sono ancora riuscita a trovarle il regalo che vorrebbe e nel frattempo le dedico questa storia sperando che le piaccia almeno quanto a me è piaciuto esplorarla e riscriverla.
[5927]
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hayato Gokudera, Tsunayoshi Sawada
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
All'alba dei suoi sedici anni Tsuna iniziò a uscire con Kyoko, quello fu il momento in cui Gokudera decise davvero di accantonare ogni pensiero. Nonostante cercasse di smetterla continuava ad aggrapparsi al ricordo di quel pomeriggio insieme, gli sembrava impossibile e troppo doloroso farlo svanire.

Ogni istante con Tsuna era speciale e conservato in uno scrigno che Gokudera si vedeva aprire in faccia come un pugno ogni qualvolta i suoi occhi scorgevano le dita della persona che amava intrecciate con quelle che non erano le sue.

Doveva dimenticarlo e lo sapeva, ma non ci riusciva e non stava facendo niente per riuscirci. Non riusciva a capacitarsi di come avevano potuto vivere un momento simile senza che Tsuna provasse niente per lui. Perché la vita doveva averlo preso a calci in questo modo?
Sapeva che era stupido, in fondo non era successo niente di strano, niente di romantico, ma nel suo cuore per un attimo ci aveva davvero sperato, aveva sperato nel miracolo.

La relazione con Kyoko durò esattamente due mesi e quando si lasciarono Gokudera stappò una bottiglia e brindò con se stesso perché almeno non c'era qualcun altro.

Cominciò a capire che se non poteva averlo lui allora non voleva lasciarlo a nessuno. Il che era stupido ed egoistico, se ne rendeva conto, ma lui era innamorato e per una volta aveva deciso di trattarsi come priorità.

"Ti va se vengo a lavoro con te, oggi?"

Tsuna non glielo aveva più chiesto, Gokudera sperava di essersi liberato almeno di un problema come mostrargli la sua miseria, ma alla fine si era convinto che amarlo significava anche mostrargli le cose che lo rendevano fragile.

Si voltò verso di lui accennando un sorriso, quasi tutti erano usciti dalla classe e Yamamoto era assente. Tsuna doveva aver avuto intuito o scoperto i suoi turni, non c'era altra spiegazione sennò di un simile tempismo.

"D'accordo" acconsentì.

Il kombini brulicava di gente, le casse erano due e in una c'era una bellissima ragazza dai capelli azzurri che si occupava dei clienti.

Tsuna rimase folgorato, credette per la prima volta di aver conosciuto il significato di amore a prima vista.

È umana?! pensò.

"Juudaime, io vado a cambiarmi. Voi restate pure se volete, ma non è molto divertente qui quindi vi consiglierei di andare a casa" gli disse distratto, così tanto da non notare che cosa gli stava accadendo.

"Sì sì, Gokudera-kun" rispose Tsuna senza aver ascoltato una parola.

Non appena l'amico non fu più nelle vicinanze si approcciò alla cassa tenendo solo un pacchetto di gomme tra le mani.

La sua prima ragazza lo aveva reso molto più sicuro di sé.
Non si fece fermare più dalla timidezza di un tempo e con la massima gentilezza cercò di fare colpo su di lei puntando sulla simpatia.

La cassiera gli disse prima di star bloccando la fila, poi gli disse di mettersi accanto a lei se voleva continuare a parlare.

Quando Gokudera tornò Tsuna si rese conto indossavano la stessa divisa ed era diretto verso l'altra cassa. Ricordò il motivo per cui era venuto e decise di essere un buon amico, un migliore amico valido.

Si scusò con la ragazza che apprese chiamarsi Imiko e raggiunse Gokudera.

Hayato aveva già capito tutto, gli era bastato un attimo, gli era bastato vedere quel sorriso sulle labbra di Tsuna dopo le settimane passate a piangere perché con Kyoko non aveva funzionato.

Non aveva fatto in tempo a liberarsi di una ragazza che Tsuna già ne aveva trovato un'altra.

"Avevi ragione, Kyoko non mi meritava, però forse con lei può funzionare" gli disse Tsuna a bassa voce.

Gokudera sembrava più irritabile del solito e in effetti lo era.

"Lavora con me... non so molto di lei sinceramente...” Gokudera cercò di evadere l'argomento.

"Pensavo di chiederle di uscire con me..." provò Tsuna timidamente.

“Chiodo scaccia chiodo?” chiese Gokudera con un tono acido.

"Vi siete appena lasciato con Kyoko e già..."

"Ci siamo lasciati quattro mesi fa!" ribatté Tsuna sentendosi attaccato.

Gokudera si rese conto dell'atteggiamento che stava avendo continuando a occuparsi della cassa e fece un passo indietro.

"Dico solo che forse è presto per iniziare una nuova relazione..."

Tsuna scosse la testa.

"Non mi ero mai sentito così prima d'ora. Deve essere un colpo di fulmine..." confessò.

"E poi una ragazza così bella mi ha parlato e ha persino riso a quello che ho detto..."

Gokudera sentì il bisogno di dare un pugno contro qualcosa, ma si trattenne.

"Allora suppongo vada bene..." disse.

Tsuna sospirò, desiderava essere supportato maggiormente, ma Gokudera doveva essere sotto stress in quell'ambiente.

Si sedette vicino a lui e rimase in silenzio a guardare la cassiera. Imiko era più grande di lui di solo un anno e aveva dei bellissimi occhi verdi. Si scambiarono sorrisi per tutta la durata del turno.

Tsuna era a settimo cielo.
Hayato all'inferno.

Quando il turno finì Gokudera se ne andò lasciandoli da soli. Era ovvio come sarebbe andata a finire.

Tsuna avrebbe potuto fare tutto da solo invece quando si rividero il giorno dopo Imiko lo affiancò.

"Il tuo amico è proprio carino" disse.

Gokudera sospirò profondamente prese una penna e scarabocchiò rapidamente su uno scontrino.

“Già, tieni il suo numero e siate felici!” le disse lasciandoglielo sul rullo.

“E non ringraziarmi, mi basta che lo rendi felice. Spezzagli il cuore e io ti spezzo le ossa."

Lo sguardo di Gokudera l'aveva lasciata senza parole, era spaventata, ciò nonostante lo ringraziò ugualmente proprio come non le era stato chiesto.

Dopo Imiko, Gokudera si rese conto che tutte le relazioni di Tsuna seguivano un pattern ben preciso, relazioni che duravano massimo un anno, Tsuna che iniziava a lamentarsi che non funzionava più e che le lasciava.

Aveva messo fine lui a tutte le sue relazioni e Hayato si chiedeva perché, ma soprattutto si chiedeva perché diavolo non riusciva ad andare avanti a cercare qualcuno di cui potersi innamorare e da cui essere ricambiato.

La risposta era proprio in quel pattern, nel fatto che in fondo non aveva funzionato con nessuna.

Con me funzionerebbe continuava a ripetersi e non c'era modo di distoglierlo da quella convinzione.

Dopo Imiko Tsuna ebbe così tante ragazze che Gokudera si era persino scocciato di contarle e di starci male. Era come se non riuscisse a stare solo per più di cinque mesi, come se poi dovesse immediatamente colmare quel vuoto da single.

Non aveva più paura di niente, con nessuna avrebbe mai funzionato. Si sarebbero lasciati, sempre e Tsuna un giorno sarebbe stato suo, doveva solo aspettare ancora un po'.

Poi arrivò Mari e qualunque speranza di Gokudera andò in frantumi. Un anno, due anni, tre, quattro. Gokudera si arrese, stavolta era definitiva.

Non si sorprese quando Tsuna gli disse di avere intenzione di sposarla, solo che fece ancora più male di quanto poteva immaginare.

"Ma ne sei sicuro?" gli domandò facendosi forza.

"Sì, ormai stiamo insieme da parecchio e ho ventotto anni, credo sia il momento giusto e la persona giusta..." gli rispose Tsuna.

"Allora sposala..." mormorò Gokudera.

"Potresti anche mostrare un po' di entusiasmo..." sbuffò Tsuna.

"Lo sai che non mi è mai piaciuta..." commentò Gokudera.

"E quando mai no? Non ti è mai piaciuta una sola ragazza con cui sono uscito, mai una volta che avessi la tua approvazione..." ribatté innervosito.

"E avevo torto? Vi siete sempre lasciati..." sospirò Gokudera.

"Sì, ma stavolta è diverso. Io e Mari stiamo insieme da quattro anni, sono quattro anni di relazione non quattro mesi e tu non sei capace neanche di farmi le congratulazioni per aver preso una decisione così importante. Perché non ti piace mai nessuno, Hayato?" gli disse quasi urlando, Gokudera non lo aveva mai visto agire in modo simile.

"Non sono persone alla vostra altezza..." rispose Gokudera senza scomporsi.

"E chi sarebbe alla mia altezza? E Kyoko non mi meritava, Imiko non faceva per me. Nessuno è mai alla mia altezza. Non esiste questa persona alla mia altezza. Mi sembra quasi che tu mi voglia single e infelice come te!"

Tsuna fece un passo indietro, si mise le mani sulla bocca e rimase in silenzio. Non si erano mai scontrati con questa violenza prima di allora.

"Scusami Hayato... io..."

Vide le lacrime nei suoi occhi e si odiò profondamente.

"No no, hai ragione" ribatté Gokudera.

"Sono esattamente come mi hai descritto e tu non hai bisogno della mia approvazione per sceglierti una moglie."

Gokudera non gli diede neanche il tempo di replicare che lasciò la stanza sbattendo la porta.

Tsuna si rese conto di quanto lo avesse ferito, in effetti Gokudera aveva difficoltà relazionali e lui lo aveva attaccato proprio nel suo punto debole. Non si spiegava come avesse fatto a rimanere single per tutti quegli anni, come avesse fatto a non avere mai una relazione.

Diceva di essere sposato col suo lavoro, di non avere bisogno di altro, che nel loro rapporto sentiva già di avere tutto il necessario e Tsuna non si capacitava di quanto fossero diversi.

Forse Gokudera lo voleva tutto per sé, era così possessivo da non riuscire a sopportare il pensiero che Tsuna avesse qualcuno al suo fianco perché gli sembrava di perdere spazio. Eppure lo sapeva che non era il suo unico migliore amico, che tutti i guardiani avevano per lui un posto speciale. Allora quale era la differenza con una relazione sentimentale?

Forse dopotutto era geloso che qualcuno potesse avere di più con Tsuna, forse non riusciva a capire che erano amori diversi quello che provava per i suoi guardiani rispetto a quello che provava per la sua futura moglie.

Forse Hayato davvero esercitava una sua proprietà su Tsuna e non riusciva a crescere.

Forse Tsuna stava solo delirando in quei pensieri e Hayato stava davvero bene da single.

Nei giorni seguenti cercò di parlare con Gokudera di scusarsi, sentiva che qualcosa tra loro si era spezzato e che non c'era modo di aggiustarla.

Era talmente a pezzi che non riuscì nemmeno realmente a gioire quando Mari gli rispose di sì.

Gli ci volle tutta la sua forza per affrontarlo nuovamente.

"Ti prego, Hayato io non posso perderti. Cerchiamo la colla insieme e rimettiamo a posto i pezzi di quello che eravamo..." gli disse un giorno presentandosi in lacrime nella sua stanza.

Gokudera sembrò spiazzato, Tsuna aveva davvero pensato che lo avrebbe abbandonato per così poco?

Non lo fece neanche finire di parlare e lo strinse forte in un abbraccio.

"Non permetterei neanche alla morte di separarci..." disse semplicemente.

Tutto sembrava tornato alla normalità, anzi anche più che alla normalità. Il loro rapporto dopo aver resistito a tanto sembrava persino diventato più saldo e soddisfacente.

"Vuoi essere il mio testimone?" gli domandò Tsuna mentre stavano lavorando.

Gokudera sentì il bisogno di evadere. Per quanto ancora avrebbe continuato a fare finta di niente?

"Come?"

"Lo so che Mari non ti piace, ma sei stato il mio primo amico, vorrei davvero che fossi tu... se non ti va lo chiedo a Takeshi..." cercò di spiegare Tsuna.

"No no, va bene. Lo faccio io!" ribattè accennando un sorriso.

"E se Mari diventerà la Madonna dei Vongola dovrò per forza farmela piacere, quindi almeno cerco di iniziare..." convenne con se stesso.

Tsuna gli sorrise, i suoi occhi divennero lucidi mentre lo abbracciava.

"Hayato, tu non hai idea di quanto significhi tutto questo per me..."

E il tanto temuto giorno arrivò, il giorno in cui gli avrebbe detto addio definitivamente.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn / Vai alla pagina dell'autore: arashinosora5927