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Autore: lmpaoli94    17/04/2020    0 recensioni
Castello di Sonnino, Livorno: un prigioniero molto pericoloso viene rinchiuso in un castello posto in cima ad uno strapiombo mozzafiato dove al di sotto il mare si schianta contro i suoi scogli.
Un uomo che non ha niente da perdere, nemmeno la vita.
Ma cosa mai potrebbe succedere una volta riuscito a scappare e seminare il terrore nella piccola cittadina? Chi poteva salvarlo dal suo oblio? E soprattutto, riuscirà a dimostrare la sua agognata libertà?
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Ryoga Hibiki, Tatewaki Kuno, Tofu Ono
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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I paesini che si affacciavano lungo il litorale livornese erano stracolme di persone che da molto tempo avevano aspettato la stagione calda tanto agognata.
Tutti sembravano felici in mezzo al quelle moltitudine di feste circondate da un mare bellissimo.
Ma non tutti sapevano della leggenda di uno scienziato pazzo rinchiuso nel castello in quei giorni d’estate.
Il celebre uomo, accusato di aver ucciso alcune persone a causa di una sostanza inquinante da lui inventata, era stato isolato in uno dei momenti più belli del paesino toscano in attesa di essere trasportato in prigione.
< Non avrai vita facile, stupido scienziato pazzo > gli fecero le guardine senza perderlo di vista nemmeno per un secondo < Meriteresti la pena di morte dopo tutte le persone che hai ucciso. >
Ma il giovane scienziato pazzo non accennava a rispondere agli insulti e alle provocazioni, elaborando un piano di fuga per tornare nel suo paese d’origine: il Giappone.
un lungo viaggio ricco d’insidie per un uomo pericoloso come lui.
Ma il giovane scienziato non si sarebbe mai arreso di fronte a niente e nessuno, mettendo a repentaglio anche la sua esistenza.
< Hai fame? È da molti giorni che non mangi. Ecco qua la tua cena. >
< Non ho appetito > replicò lo scienziato con tono grave.
< Mangia, ti ho detto! Devi essere in forze per il tuo processo. Anche se tutti sappiamo quale sarà il tuo destino. >
< Davvero? Peccato che nessuno a parte me, saprà quale sarà il tuo di destino. >
< Che cosa intendi dire? >
< Ahahah stavo facendo solo una supposizione. Non preoccuparti > rispose l’uomo con ghigno malefico < Sei un giovane inesperto in confronto a me e per di più fai un lavoro molto pericoloso. Ma chi te l’ha fatto fare? Finire per fare la guardia ad un pazzo come me. Molto strano, non trovi? >
< Mi stai forse facendo il lavaggio del cervello? >
< Oh, certo che no. Stiamo solo parlando in maniera amichevole come due perfetti amici che si conoscono da molti anni. >
< Io non ho nessuna intenzione di essere tuo amico. >
< Peccato. Saremmo andati molto d’accordo… Magari in un’altra vita… Chissà. >
< Adesso basta parlare. Se non vuoi consumare la tua cena, vattene immediatamente a letto. Questa sera è la tua ultima notte in questo castello. >
< Ancora non capisco perché mi abbiate rinchiuso qua dentro. >
< Tutte le celle sono piene a causa di criminali spietati come te… >
< Ma non ero un soggetto molto pericoloso rispetto ad altri detenuti? Vuoi forse dirmi che sono così importante da essere rinchiuso in un castello? Vi ringrazio del regalo. >
< Tatewaki! Cosa stai facendo?! > gridò il superiore della guardia beccandolo sul fatto a parlare con il detenuto.
< Niente, signore. Stavo solo dando la cena al nostro “ospite”. >
< Ci stavi parlando. Non puoi parlare con i detenuti. Te l’abbiamo già spiegato, ricordi? >
< Mi dispiace. Non succederà più. >
< Capisco che sei molto stanco ma non puoi farti raggirare da questo scienziato. È completamente pazzo e vuole usarti contro di noi. >
< Andiamo. Non arriverei mai a tanto. >
< Fai silenzio! >
< Se credete di farmi paura sappiate che non ci riuscirete mai. Io sono innocente! Non sono io il responsabile di quei poveri morti. >
< Certo, vallo a spiegare al giudice. Nessuno ti crederà, professor Ono Tofu. Ormai il tuo destino è segnato… Andiamo, Roberto. Qui abbiamo finito > disse infine la guardia lasciando da solo il prigioniero.
“Questo è tutto da vedere… Ormai l’ora sta per giungere. La luna è alta nel cielo e io sono a pochi passi dalla mia libertà.”
Mentre il silenzio stava riempiendo l’aria, Ono Tofu era pronto per mettere in pratica il suo piano di fuga.
“Una guardia sta dormendo in vice di controllarmi… Ottima pensata.”
Una volta riuscito a scassinare la porta della cella che lo teneva rinchiuso, Ono Tufo si muoveva per il castello senza fare il minimo rumore.
“Ci deve essere una riunione in questo grande salone. Sono sicuro che parleranno di me… Ho tutto il tempo per la mia fuga.”
< Domani mattina sarà il giorno che Ono Tofu verrà trasferito in una prigione di massima sicurezza dove passerà gli ultimi anni della sua vita > fece Soun Tendo, capo delle guardie < Presto non sarà più un problema per noi. >
< Ha ucciso le nostre famiglie solo per uno stupido esperimento > replicò il Genma Saotome con le lacrime agli occhi per la disperazione < Deve soffrire e morire com’è successo ai nostri cari. >
< Avrà il solito destino, tranquillo Ryoga. La morte di tua moglie e dei tuoi figli non rimarrà impunita. >
< Capitano Soun, ma se verrà trasferito in una cella di massima sicurezza, noi non lo rivedremo mai più… >
< E questo ti dispiace, Hikaru? >
< No. Ma se vogliamo vendicarci, dovremmo ucciderlo con le nostre mani. >
< Noi siamo gli addetti a fare la guardia ad un criminale ricercato in tutto il mondo. Non abbiamo nessun diritto di ucciderlo. >
< E’ qui che si sbaglia, Capitano. >
< Tatewaki… Che cosa vuoi dire? >
< Sappiamo che è una persona subdola e senza cuore. Non si merita di marcire in una cella. Deve morire per il nostro volere. E sono convinto che tutti siate d’accordo con me. >
Guardandosi intorno, il Capitano Soun guadagnò con una sola frase la fiducia di tutti i suoi colleghi per linciare e togliere di mezzo colui che aveva segnato le vite di questi ragazzi.
< Capitano, manca solo lei… Se non accetta il nostro volere, è totalmente contro di noi. Sarebbe una scelta imperdonabile > mormorò Tatewaki < Si fidi di noi. Non le faremo rimpiangere la sua posizione. Nessuno saprà di questo delitto. >
< E la giustizia che si occupa del caso? Quando non lo vedranno arrivare in aula che cosa diranno? Verranno a conoscenza che è solo colpa nostra e saremo tutti incriminati. >
< Magari qualcuno di noi potrebbe prendere il suo posto… Magari io, Capitano. >
< Tu, Tatewaki? >
< Sono quello a cui gli assomiglia di più. Mi guardi negli occhi. >
Riflettendo sul piano dei suoi sottoposti, alla fine il Capitano incaricato per sorvegliare la sorte di un detenuto altamente pericoloso, acconsentì alla richiesta dei suoi uomini.
< Va bene, ma facciamo in fretta. Abbiamo parlato fin troppo. >
< Sarà colpito da una scarica di pallottole che non riuscirà nemmeno a capire da dove provengano. >
Una volta usciti da salone, Ono Tofu si rinchiuse in un mobile dove erano contenuti armamenti molto antichi.
“Vedrete che bella sorpresa quando non mi troverete nella mia cella… Vorrei tanto vedere le vostre facce, ma purtroppo non ho così tanto tempo.”
Appena arrivati di fronte alla cella dello scienziato, Tatewaki si bloccò improvvisamente colpito dai sensi di colpa.
< Ragazzi, secondo me stiamo sbagliando. >
< Capitano, se lei non vuole commettere questo atto di rivolta è libero di starne fuori… Ma per noi non si torna indietro. La preghiamo di aprirci la cella. >
In mezzo ad un ammutinamento contro la sorte di un prigioniero, le guardie designati per la sua protezione erano pronti per sparargli.
Ma quando videro che la cella era completamente vuota, il panico e l’allarme si riversarono in tutto il castello.
< Dobbiamo ritrovarlo! All’istante! > gridò Tatewaki < Voi! Venite con me! >
< Tatewaki, cosa stai facendo? Non sei tu il capitano di questa spedizione! >
< E lei non ha più nessun potere contro di noi > replicò il ragazzo con disprezzo < Il prigioniero non può essere andato molto lontano… O lei ci da’ una mano, o faremo da soli. A lei la scelta. >
   
 
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