Anime & Manga > Ranma
Segui la storia  |       
Autore: lmpaoli94    21/04/2020    0 recensioni
Castello di Sonnino, Livorno: un prigioniero molto pericoloso viene rinchiuso in un castello posto in cima ad uno strapiombo mozzafiato dove al di sotto il mare si schianta contro i suoi scogli.
Un uomo che non ha niente da perdere, nemmeno la vita.
Ma cosa mai potrebbe succedere una volta riuscito a scappare e seminare il terrore nella piccola cittadina? Chi poteva salvarlo dal suo oblio? E soprattutto, riuscirà a dimostrare la sua agognata libertà?
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Ryoga Hibiki, Tatewaki Kuno, Tofu Ono
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ono Tofu si muoveva nei dintorni del castello con le guardie che gli stavano alle costole.
< Circondante immediatamente il perimetro! Non deve allontanarsi per nessun motivo! >
< Capitano Soun Tendo, e se si fosse gettato dallo strapiombo che dà sul mare? >
< E’ impossibile. Non sarebbe sopravvissuto da tale altezza. >
< Il Capitano ha ragione, Ryoga. Secondo me è ancora vivo e si aggira qui nei dintorni > replicò Takewaki < Ma noi non ci faremo cogliere impreparati. >
< Spero che lei abbia ragione, Takewaki. Non si vede niente qui. >
< E’ colpa sua, Capitano. Non ha portato nemmeno le torce. >
< Non volevo che la gente si spaventasse. Ci sono molti villeggianti qui nei dintorni. >
< Benissimo. Ora però dovranno vedersela con un serial killer professionista. >
< Ono Tofu è uno scienziato. Non uno spietato criminale. >
< C’è forse differenza, Capitano? >
< Metta da parte il suo astio nei suoi confronti. La rabbia non ha mai portato da nessuna parte. >
< Capitano Tendo, le vorrei dire che i suoi uomini stanno sbagliando tutto… Ono Tofu vuole proprio questo. >
< Che intendi dire? >
< Dobbiamo disperderci. Solo così avremmo qualche possibilità di trovarlo. >
< Tenente Saotome! Non avrà intenzione di seguirlo… >
< Takewaki ha ragione. Rimanere qui non servirà a niente. >
< Sono io il Capitano e prendo io le decisioni! Fermatevi tutti, altrimenti… >
Ma senza accorgersene, il Capitano Tendo fu attaccato dietro le spalle, imbavagliato e legato.
< Takewaki, che cosa ne facciamo di lui? >
< Gettatelo nella torre dov’era rinchiuso Ono Tofu. Noi prenderemo in mano la situazione. >
< Molto bene. Come vuole lei, Capitano Takewaki. >
< Ryoga! Tu rimani qui insieme ad altri uomini per sorvegliare l’area. Noi andremo fino in pineta. >
< Ma Capitano, non so se Ono Tofu… >
< Controlla la zona e non fare domande, dannazione! >
< Va bene, come vuoi lei. >
< Siete pronti, ragazzi? Questa è la missione più importante della nostra vita. E non possiamo fallire. Per le nostre famiglie e il nostro onore. >
< Sì Capitano! >
< Metterete a repentaglio anche la vostra vita per proteggere la giustizia e gli abitanti di questo posto! >
< Sì, Capitano! >
< Allora siete degni di partecipare a questo “gioco”… Ma mi raccomando: non sparate se non vi dò l’ordine. >
< Sì, Capitano! > dissero infine in coro il gruppo di guardie capitanate da Tawewaki.
“So che sei qui nei dintorni, Ono Tofu. Fiuto già la tua presenza.”
 
 
Mentre Ono Tofu era riuscito a sfuggire dall’area del castello, decise di confondersi tra la folla presente in vacanza a Castiglioncello per non farsi riconoscere.
“Con addosso questi stracci non andrò molto lontano. Se solo avessi con me alcuni vestiti puliti.”
Vedendo una bancarella nelle vicinanze, Ono Tofu si avvicinò con circospezione cercando di non farsi vedere da nessuno.
< Ha bisogno d’aiuto, per caso? > gli domandò una commessa spaventandolo.
< Oh, no. Stavo solo guardando. >
< Questi sono abiti femminili. Lei avrebbe bisogno di una camicia e di un paio di pantaloni. Sono sicura che gli starebbero molto bene. >
< Infatti è quello che ho pensato anch’io > replicò Ono Tofu mettendosi a ridere < Dove posso trovarli? >
< Qua dietro. Sono sicura che troverà quello che cerca. >
< La ringrazio… Dov’è che posso provarmeli? >
< Il camerino è laggiù in fondo. >
< Grazie ancora. Lei è molto gentile. >
< Sì figuri. >
Una volta rimasto solo, Ono Tofu si vestì immediatamente della merce che aveva rubato, guardandosi intorno e assicurandosi che non ci fosse nessuno.
“E’ il momento di fuggire.”
Ma appena Ono Tofu uscì dal camerino, fu bloccato da un altro commesso che non aveva mai smesso di tenerlo d’occhio.
< Dove voleva andare tanto di fretta? >
< A pagare questi magnifici vestiti > replicò Ono Tofu cercando di non peggiorare la situazione.
< Bravo. Deve tornare indietro per il conto. >
< Ok, grazie. >
Spaventato, Ono Tofu corse verso la commessa per farsi dire quanto spendeva.
< Sono venti euro, grazie. >
< Mi scusi, credo che la stiano chiamando laggiù in fondo. >
Appena la commessa fu distratta per pochi secondi, Ono Tofu cominciò a correre con tutta l’energia che aveva in corpo.
< Fermati! Ladro! >
Facendosi largo tra la gente, Ono Tofu si nascose dietro le panchine non illuminate cercando un minimo di protezione.
“Ci mancava pure Takewaki.”
< Capitano, non si trova nemmeno in pineta. >
< Eppure deve trovarsi da qualche parte… Genma Saotome, hai controllato il versante sud? >
< Sì, ma di lui nessuna traccia. >
< Continuiamo a perlustrare la zona. Non può essere andato lontano. >
Appena le guardie che davano la caccia allo scienziato si furono allontanate, Ono Tofu adocchiò una gruppetto di ragazze che si stava avvicinando verso di lui.
“Perché devono proprio venire in questa direzione?”
Non sapendo bene cosa fare, lo scienziato si affacciò sul bancone dove sotto di lui c’era una ripida discesa verso la spiaggia di Castiglioncello.
“Se mi butto da questa altezza rischio di farmi seriamente del male.”
Non sapendo bene cosa fare, Ono Tofu rimase immobile nell’oscurità senza fare niente.
< E’ davvero un bel vestito quello che ti sei comprato, Akane. >
< Credi davvero, Nabiki? Non è troppo appariscente? >
< Sei incantevole. E poi si adatta molto ai tuoi capelli celesti. >
< Ti ringrazio… E tu Kasumi? Non hai intenzione di comprarti niente? >
< No. Non ho trovato niente che poteva interessarmi. >
< Eppure quel vestitino verde smeraldo sarebbe andato a pennello per te. >
< Lo so Akane, ma ho fin troppi vestiti in casa. Ho bisogno di fare un po’ di pulizia se voglio comprarmi qualcos’altro. >
< Ma figurati. Indossi sempre la solita roba. >
< Questo non è vero! > obiettò Kasumi.
Le tre giovani ragazze marciarono verso la pineta senza pensare che da lì a poco sarebbero iniziati i loro guai.
< Sorelle, forse è meglio se indietreggiamo > propose Kasumi.
< Perché? Che cosa ti prende? >
< Quell’angolo dove ci sono le panchine è poco illuminato. Rischiamo di fare delle brutte sorprese. >
< Ma cosa stai dicendo? >
< Akane ha ragione. Non può succederci nulla, Kasumi > ribatté Nabiki.
< Sarà. Ma quel posto non mi fa sentire a mio agio. >
< Stai zitta e vieni con noi. >
 < Ma io… >
< Non è che vuoi tornare immediatamente a casa, vero? >
< Certo che sì. Nostro padre ci starà sicuramente aspettando. >
< Nostro padre è a fare la guardia a un criminale da strapazzo di cui ignoro il nome. Quindi abbiamo tutta la notte libera! > fece Nabiki al colmo della gioia.
“Criminale da strapazzo? Ma senti questa! Glielo farei vedere io…”
< Ok, ma possiamo andare in un luogo in cui ci sia più gente? >
< Non ti facevo così fifona, Kasumi. Sei la più grande tra di noi. un po’ di spina dorsale, per favore. >
< Senti chi parla. Non sono io che quando era piccola aveva paura dei mostri nel suo armadio. >
< Ero piccola e non capivo nulla della vita > replicò Akane facendogli la linguaccia.
< E credi che adesso sia cambiato qualcosa? >
< Come scusa?! >
< Adesso basta voi due. State diventando ridicole. >
Vedendo alcune persone aggirarsi tra la folla armate fino ai denti, le tre sorelle sospettarono che fosse successo qualcosa di molto grosso.
< Vedi, Kasumi? È meglio se stiamo alla larga in quella zona dove ci sono le bancarelle. >
< Nabiki ha ragione. Credo che stiano cercando un presunto ladro. >
< Oh cielo! Se è così potremmo essere in mezzo ad una spietata ricerca! Ma dove mi avete portato voi due? >
< Finiscila, Kasumi. Stai diventando ridicola. >
< Forse sarebbe meglio avvertire nostro padre sulla situazione > fece Akane prendendo il suo cellulare in mano.
Ma dopo aver composto il numero del padre, il suo cellulare non dava segni di vita.
< Mi dice che è spento o irraggiungibile. Strano. >
< Starà inseguendo quel presunto malfattore… Infatti Akane se guardi meglio, quei giovani ragazzi hanno la stessa divisa che porta nostro padre quando va al lavoro. >
< Magari potremmo parlare con loro… >
< Non credo che sia una buona idea, ragazze. >
< Perché no, Kasumi? >
< Perché sono nel bel mezzo di una ricerca. Sicuramente non si farebbero avvicinare. >
< Non hai tutti i torti. >
< Comunque che co0sa facciamo noi? non possiamo rimanere imbambolate come tre statue > fece Nabiki con tono scocciato.
< Quei ricercatori… Si stanno dirigendo verso di noi. >
“E’ il momento di uscire allo scoperto.”
Saltando fuori dall’ombra, Ono Tofu andò incontro alle tre ragazze urtandole con la sua velocità e rischiando di fargli seriamente del male.
< Ragazze! Come state? > fece Ryoga accorrendo verso di loro.
< Stiamo bene, per fortuna > replicò Kasumi.
< E’ lui l’individuo che state cercando? > domandò Akane.
< Ryoga! Che diavolo stai facendo?!> tuonò Takewaki.
< Stavo soccorrendo queste povere ragazze, Capitano. >
< Non c’è tempo da perdere! Il nostro uomo sta scappando, stupido! >
< Vado immediatamente… Con permesso, signorine. >
Una volta lasciate sole le tre ragazze, Ryoga ripresa la rincorsa di Ono Tofu.
Ma Takewaki e i suoi compagni non poterono pensare che si stava nascondendo ancora sotto il loro naso.
< Dannazione! C’è sfuggito ancora! >
< Non può essere andato lontano, Capitano. Era qui fino a un attimo fa’. >
< Ah sì? È colpa tua se ci è sfuggito, Ryoga. Hai rallentato me e i tuoi compagni. Ti rendi conto che stai mandando all’aria la nostra missione?! >
< Ma Capitano, io… >
< Non ci sono ma che tengano! O rintracci subito Ono Tofu o domani sera andrai a fare compagnia al vecchio Soun Tendo. Sono stato chiaro? >
< Sì, Capitano. >
< Da questo momento per 24 ore Ryoga è il nuovo responsabile della missione. Qualunque ordine vi imponga, siete pregati di ascoltarlo. Io ritorno alla Torre di Sonnino per sbrigare faccende più importanti. Ci vediamo domani mattina per nuovi sviluppi > disse infine Takewaki prima di scomparire verso il tragitto che l’avrebbe portato al Castello.
“Sono sicuro che torturerà il mio vecchio compagno, Ranma… Non ti preoccupare, ragazzo. Non mi sono dimenticato di te.”
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: lmpaoli94