Percy sentiva le mura dell’aula di Divinazione farsi sempre più sottili, i gemiti di Penelope stavano quasi per bucarle.
“Dobbiamo fare meno casino, Penny” sussurrò il prefetto di Grifondoro una volta che ebbero finito mentre abbottonava la camicetta
alla ragazza, “mi sento osservato quando veniamo qui. Non sai mai chi potrebbe entrare e ultimamente ci sono tanti…”
“Non essere sciocco,” lo interuppe prendendogli le mani e avvicinandosi di nuovo a lui, appoggiato sulla cattedra “l’abbiamo fatto
insieme, ricordi?”
Prima che Percy potesse aprir bocca, Penelope gli poggiò due dita sulle labbra.
Si sfilò per la seconda volta la bacchetta dallo stivale e mormorò: “Finite Incantatem”
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