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Autore: Meramadia94    19/04/2020    1 recensioni
Dominick Carisi jr aka Sonny, è un giovane aspirante avvocato che per mantenersi agli studi ha ripiegato sul '' mestiere più vecchio del mondo''. Rafaèl Barba è un procuratore di successo, annoiato che non ha una propria vita privata. I due si incontreranno e sconvolgeranno l'uno il mondo dell'altro fino diventarne parte integrante
Genere: Angst, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Amanda Rollins, Odafin Tutuola, Olivia Benson, Rafael Barba
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera Sonny era a casa da solo. Mike aveva il turno di notte al distretto e nessuno aveva bisogno della sua compagnia. Almeno per il momento. Teneva il suo cellulare '' per il lavoro'' accanto nel caso suonasse all'improvviso. Nel frattempo si era steso a pancia in giù sul suo letto guardando sul suo portatile '' La parola ai giurati'' mangiando la specialità cinese che preferiva: spaghetti saltati con uova, gamberetti e verdure miste, ripensando all'incontro che aveva avuto con il procuratore. 
Gli credeva quando diceva che avrebbe mantenuto il suo segreto. In  fondo rivelare che quando capitava si prostituiva, implicava rivelare che un procuratore andasse a prostitute e non ci avrebbe fatto una bella figura... quello che lo aveva scosso era la premura dell'avvocato e la sua insistenza nel sapere se qualcuno gli aveva fatto qualcosa che lo aveva fatto sentire a disagio o se fosse stato violento. 
Non c'era abituato alle persone che si prendevano cura di lui.  O a quelle che lo pressavano per sapere se stava bene o c'era qualcosa che gli logorasse l'anima.
Nemmeno suo padre si era mai preoccupato troppo di quello che poteva avere dentro.
Era stato un buon genitore, non poteva dire che lo avesse punito troppo ne troppo eccessivamente e nemmeno che gli avesse fatto mancare qualcosa... ma era talmente preso dai problemi delle figlie che quasi non si accorgeva che anche lui aveva bisogno dell'attenzione di suo padre. 
Ricordava ancora quando il bullo della scuola,Bobby Bianchi lo aveva afferrato alle spalle e lo aveva sbattuto con tanta forza contro il vetro di una finestra tanto da riempirgli la faccia di tagli... di quel momento ricordava il dolore, la paura, la rabbia, la vergogna... e Bobby che lo afferrava per la collottola dicendo '' Non dirlo a nessuno o questo è niente in confronto a quello che ti farò''. 
A casa raccontò che un pony express lo aveva quasi travolto e di essere caduto sul marciapiede. Ma se suo padre invece di dirgli '' cerca di stare più attento d'ora in poi'' lo avesse confinato in quella stanza fino a quando non si decideva ad ammettere quello che gli era successo... e lui lo avrebbe fatto. Avrebbe trovato  il coraggio di ammettere tutto, se suo padre si fosse accorto di quanto quell'indifferenza e quell'orgoglio di avere un figlio perfettamente in grado di occuparsi di sè stesso lo facesse star male.
Per questo gli faceva così strano che uno, per una scopata, improvvisamente sentisse di avere piena responsabilità verso di lui. 
Il suo telefono ufficiale squillò. 
Numero sconosciuto. 
- Pronto?- 
'' Ciao Sonny sono io... Tommy.''
Sonny alzò gli occhi. Il futuro marito di sua sorella... che Dio solo sapeva cosa ci trovava Bella in quel tizio che combinava tanti casini quanti giorni l'Onnipotente aveva mandato in terra, fino al punto di accettare di sposarlo e di farci un figlio. 
E qualcosa gli diceva che non lo stava chiamando per chiedergli di fargli da testimone al matrimonio o per farsi aiutare a scrivere le partecipazioni. 
'' Senti lo so che sei impegnato, ma potresti venire a prendermi? Sono all'undicesimo distretto.''
Sonny sbuffò esasperato. 
- Senti, non so cosa tu abbia combinato stavolta, ma non dire una parola finchè non arrivo io, ok?-
...
...
...
La mattina dopo, Sonny si recò al SVU, il reparto di polizia con il quale l'avvocato Barba collaborava da un po' per parlargli di quello che il cognato gli aveva riferito la sera prima. Tommy si era ubriacato in un bar dopo aver avuto il controllo settimanale con il suo agente di controllo per poi essere arrestato per disturbo della quiete pubblica.
Ed avevano litigato. Lo aveva mandato in bestia il fatto che Tommy non fosse minimamente preoccupato dal far sapere ciò al suo agente di controllo e di tornare in carcere, dando così un dolore e l'ennesima delusione a sua sorella. 
E si era arrabbiato ancora di più quando gli aveva detto che aveva avuto un rapporto sessuale con la sua agente di controllo. Poi Tommy gli aveva detto che il rapporto, almeno per lui non era stato consensuale, come per liberarsi di un peso, per poi pregarlo di non dire niente a Bella o ad altri. 
Solo che quel pensiero, quel tarlo, e quegli occhi che sembravano sinceramente spaventati e traumatizzati lo avevano assillato tutta la notte senza fargli chiudere occhio. Vero, stava studiando da avvocato ed ogni conversazione che aveva con un cliente era coperta da segreto professionale... ma in fondo non era ancora un avvocato. Inoltre aveva bisogno di capire. Di qualcuno che lo aiutasse a capre. 
Barba lo vide quasi subito quella mattina.
- Dominick.- fece Barba sentendosi improvvisamente immerso in una piscina d''acqua gelida vendendo lì il suo amante di una notte. Al SVU. Un posto in cui la gente non andava a meno che non fosse stata coinvolta in qualcosa di sessuale contro la sua volontà o se nel migliore dei casi era testimone di un crimine orribile. Lo guardò: non aveva segni di lividi o di percosse, ma non significava che non gli fosse successo qualcosa. Anche suo padre sapeva dove picchiare senza far vedere i lividi.
Gli andò incontro, preoccupato. 
- La tua offerta di ieri è ancora valida?-
- Che è successo?-fece Barba - Por favor, non dirmi che...- 
- No io sto bene...- fece Sonny - però... una persona che conosco potrebbe aver bisogno di aiuto.- 
- Potrebbe?- fece Barba - in che senso?- 
- Che non sono sicuro di cosa stia succedendo, insomma... ho bisogno di parlarne con qualcuno che sa di cosa sto parlando...- 
Barba gli fece cenno di seguirlo nella break room. 
- Parliamone davanti ad un caffè, vuoi?- fece Barba. 
...
...
...
- Quindi, il futuro marito di tua sorella dice di aver subito violenza da parte del suo agente di controllo.- fece Barba versandogli un caffelatte con quattro tazzine di espresso - ma tu... non gli credi.- 
- Non lo so cosa credo, a dire il vero.- fece Sonny - Lui e Bella si sono conosciuti dieci anni fa, e da allora non ricordo un solo giorno di tranquillità in casa. Liti, recriminazioni, discussioni...- 
- E' un uomo violento?- 
- Chi, Tommy? No, se per caso provasse a dare un pugno a qualcuno inciamperebbe nel tavolo e finirebbe lui in ospedale.- fece Sonny - però sta finendo di scontare una condanna di cinque anni per possesso e spaccio d'erba, quindi come immaginerai i miei non sono proprio entusiasti di questo matrimonio... ha ottenuto la libertà vigilata per gli ultimi tre anni, lui e mia sorella hanno fissato la data del matrimonio, aspettano un figlio, lui ha appena ricevuto una promozione sul lavoro...- 
- Insomma, mi pare che si stia comportando bene.- fece Barba - dimmi di questo stupro.- 
- Lui dice che dopo un test delle urine, la sua agente di controllo, ha preso una pistola e gli intimato di sdraiarsi a terra, che lo ha ammanettato alla scrivania e che poi lo ha costretto a penetrarla.- fece Sonny - lo so, è da folli... la prima cosa che mi viene in mente è che abbia tradito mia sorella...- 
- Te lo ha detto lei questo?- 
- Lei non sa niente.- fece Sonny - Mike, il mio coinquilino, fa il poliziotto alla omicidi e ha saputo che Tommy era stato portato all'undicesimo distretto per disturbo delle quiete pubblica in stato di ebbrezza e gli ha detto di chiamarmi. Sono andato a prenderlo, abbiamo litigato e mi ha detto questa storia.-
- Allora c'è qualcosa che non quadra non trovi?- fece Barba sorseggiando il suo caffè - Le bugie sui tradimenti si inventano dopo che gli altarini sono saltati fuori, perchè uno dovrebbe dire al fratello iper-protettivo della sua ragazza, a pochi giorni dalle nozze, a cui per altro non piace troppo, che ha tradito la sua fidanzata?- 
- Beh Tommy non è esattamente un genio...- fece Sonny. 
- Ma se non gli credessi, almeno un po', tu non saresti qui.- fece Barba - Ok, ecco cosa farai. Chiama tuo cognato e digli di andare in ospedale... non ha fatto la doccia vero?-
Sonny fece cenno di no con il capo. 
- Ottimo. Digli di fare tutti gli esami per malattie sessualmente trasmissibili, avvertirò un'infermiera forense di fare i tamponi e di prendere in consegna gli abiti che indossava quel giorno per farli analizzare.- fece Barba - e se salta fuori qualcosa inchiodiamo questa signora per violenza sessuale... e dovresti farlo venire qui, per verbalizzare.- 
- Quello lui non lo farà mai.- fece Sonny - è ancora parecchio su di giri, e non vuole assolutamente dirlo a mia sorella... ti ho dato tutti i dettagli, non potete...?- 
- Studi legge, se non sbaglio.- fece Barba - e quindi saprai, che non si può sostenere un'accusa di violenza carnale con un sentito dire. Inoltre, molte vittime tendono ad omettere dei dettagli per timore di essere giudicati. Mi spiace. Tuo cognato deve venire qui e denunciare il fatto. Oppure non possiamo fare niente.- 
Sonny annuì. Quella faccenda iniziava a non piacergli.
...
...
...
Chi aveva detto '' Peggio di così le cose non possono andare'', doveva avere un contorto senso dell'humor. 
Dopo la sua segnalazione, gli agenti dell'Unità Speciale erano andati a parlare con Tommy Sullivan riguardo l'aggressione riportata dal cognato.
Tommy aveva negato e li aveva mandati via con una scusa, per poi dirigersi come una furia verso la casa dell'unica persona che poteva aver messo in giro una storia simile.
- INSOMMA, TI HO DETTO DI NON DIRLO AD ANIMA VIVA, E TU VAI A SBANDIERARE LA COSA AI QUATTRO VENTI?!?!?- urlò Tommy fuori di sè quando seppe che il futuro cognato era andato al reparto crimini sessuali di New York per dire quello che gli aveva riferito - La prossima volta ti dirò di fare un annuncio in mondovisione, così magari per una volta te ne stai zitto!- 
- Tommy calmati.- fece Sonny. 
- Calmarmi, certo, tu la fai facile, non sei tu quello che ha dovuto sdraiarsi per terra mentre una gli si metteva sopra per scopare.- 
'' Ti sbagli, l'ho fatto. Con la differenza che io ero consenziente.'' 
- Hai ragione non lo so come ti senti, e non posso saperlo...- fece Sonny - ma qual'è l'alternativa? Tornare dal tuo agente di controllo la prossima settimana, e per i prossimi tre mesi sperando che non ricapiti più? Perchè se le cose stanno così fattelo dire, non è un gran piano.- 
- E' l'unico che ho.- fece Tommy - Guardiamo in faccia la realtà. Io sono un avanzo di galera, lei un agente stimata. La giuria guarda me e poi lei, secondo te chi sceglie?- 
- Ma se quella donna ti ha forzato a fare qualcosa che non volevi è lei che deve essere punita, non tu.- fece Sonny - Ha oltrepassato un limite. Comportarsi come se nulla fosse, è come darle il permesso di rifarlo. Senti, non devi decidere adesso... ma quella donna potrebbe avere qualche malattia sessualmente trasmissibile e non saperlo. Almeno vai in ospedale per farti controllare. Se non vuoi farlo per te, fallo almeno per Bella e vostro figlio.- 
Tommy annuì. Il pensiero di essere stato contagiato con qualche infezione da quella donna e che avrebbe potuto attaccarla a Bella o al figlio in arrivo lo atterriva. Non gli importava molto di essere creduto o meno ma il pensiero che per colpa di quella donna la sua famiglia potesse soffrire lo nauseava.
- Fino ad allora ti prego... taci.- fece Tommy uscendo da casa del cognato, scontrandosi con Mike. 
- Interrompo qualcosa?- 
- Nulla di importante.- fece Sonny. 
- Ha a che vedere con l'arresto?- fece Mike - Senti, ok che ha infranto la legge, ma non ha fatto niente di così grave... se vuoi posso mettere una buona parola con mio padre e faccio sparire la faccenda.- 
Sonny fece cenno di no con il capo. 
- Non preoccuparti... risolveremo la faccenda... però qualcosa che potresti fare ci sarebbe.- 
- A tua disposizione.- fece Mike mettendo in tavola il cinese da asporto che aveva preso lungo la strada. 
- Quando Tommy era sotto la vostra custodia hai notato niente di insolito nel suo comportamento?- fece Sonny. 
- E' una domanda un po' difficile a cui dare una risposta.- fece Mike versando una birra rossa in due bicchieri - io non lo conosco bene, non posso sapere cosa intendi dire per '' qualcosa di strano''.
- Ti è sembrato turbato, spaventato, come se non gli importasse molto di essere stato arrestato di nuovo?- fece Sonny. 
Mike fece mente locale e dopo qualche secondo rispose. 
- Ora che ci penso si.- fece Mike - Un mio collega gli ha letto i suoi diritti, ed io gli ho suggerito di chiamarti, ma prima che lo facesse abbiamo controllato i suoi precedenti ed abbiamo visto che aveva violato la condizionale... gli abbiamo detto che avevamo l'obbligo di dirlo al suo agente di controllo, e lui non ha fatto un piega. 
I detenuti fuori su cauzione sono un po' come gli adolescenti colti a farsi uno spinello, supplicano, implorano e promettono il mondo purchè non venga riferito ai genitori, tuo cognato invece non ha fatto una piega.- 
Sonny non potè fare a meno di pensare a quel particolare. 
Tommy sembrava terrorizzato al pensiero di far sapere alla sua ragazza che aveva combinato un altro casino, ma quando gli aveva rimproverato che il suo agente di controllo non gliel'avrebbe fatta passare liscia prima gli aveva  detto '' Non credo che me la farà pagare'' e poi era venuta fuori tutta la storia.  
Iniziava a credere che Tommy gli avesse raccontato la verità su quanto era accaduto. Rimaneva solo un problema. Dirlo a sua sorella. Non osava nemmeno immaginare come l'avrebbe presa. Incinta, stressata per il matrimonio, con la speranza che ormai gli errori di Tommy fossero fantasmi del passato, come avrebbe fatto a gestire tranquillamente la notizia che il suo promesso sposo aveva avuto un rapporto sessuale con un'altra donna? 
- Qualcosa non va?- chiese Mike.
- Non lo so... te lo dirò tra un paio di giorni.- 
  
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