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Autore: Khailea    20/04/2020    0 recensioni
[Beastars]
In questo mondo in cui erbivori e carnivori convivono in un apparente stato di pace, possono venire a crearsi molte più storie di quelle che si possono immaginare; come quella di un'improbabile amicizia che tenterà di superare il confine di due mondi così distanti, eppure così vicini.
ATTENZIONE: La storia contiene al 99% personaggi di mia invenzione, ci saranno però piccoli riferimenti alla storia originale, e verso gli ultimi capitoli uno spoiler se non si è almeno arrivati al volume 124 della storia originale di Beastars.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La saletta per il karaoke, rispetto a tante altre in cui siamo state, non è niente male.
Il parquet rosso è in perfetta linea con i muri marroni, e le luci che sono state installate ai lati permettono di creare un’atmosfera rilassante.
Ci sono poi ben tre divani neri, con al centro un tavolino dove abbiamo appoggiato le nostre borse e le bevande che abbiamo ordinato, ma la cosa migliore è senz’altro il gigantesco televisore appeso al muro, collegato alla console per cantare.
I microfoni sono poi quattro, quindi non abbiamo avuto problemi a fare anche canzoni in gruppo.
-Ahaha, adoro queste serate!-
Chiyo è facile da accontentare, soprattutto quando beve così tanto; poco ci manca che salga sul tavolino per ballare fino allo sfinimento.
-Ok Chiyo, direi che puoi riposarti un po’.-
Hatsuyo cerca di farla stare buona mentre Emi armeggia un po’ per cercare una nuova canzone, visti però i suoi gusti non so se metterà qualcosa potrebbe piacermi o meno.
In generale la musica è bella, ma i testi che sceglie certe volte mi mettono a disagio.
-Masuy facciamo qualcosa noi due questa volta?-
-Certo.-
Non me la sento di rifiutare, così mi preparo per qualsiasi cosa abbia scelto.
Sullo schermo compare così la scritta Apex Predator- Original Broadway Cast of Mean Girls.
Per fortuna è Emi ad iniziare, così posso cercare di convincermi non sarà poi così male.
-Don't be fooled by the pink.
She is not playing dolls
.
She is stalking the halls.
For the thrill of the kill.

Every person in school.
Is aware of her stare.

When she tosses her hair.
They go perfectly still.

All their eyes say, don't attack me.
Watch them sweat and pant and shake.

Every food chain has its acme.
Regina George eats steak.

She's the queen of beasts.
She can smell your fear.

In this biosphere.
She’s the apex predator.
Like a lioness.

Only with less fur.
Do not mess with her.

She’s the apex predator.-
Non conosco bene la canzone, però spero comunque la mia parte non alluda troppo ai predatori…
-At the watering hole.

See the girls who weren't nice.
Have to scatter like mice.
From a jungle cat.

And though Janis is great.
She does not have this power.
People literally cower.
Janis can’t do that.

See us mark our territory.
As I follow in her train.
I was victim, I was quarry.

Now I shake my mane.
She's the queen of beasts.

And I’m in her pride.
I have hitched a ride.
With the apex predator.

And it's kinda fun.
When she bares her claws.
When I'm safe because.
I'm with the apex predator.

Did I think I'd be protected by my new exotic pet.
Not a chance if she suspected.

I was any kind of reproductive threat.
But she doesn't know yet.-
Quando arriva il coro la mia voce è già più bassa, mentre lei è completamente persa nel ritmo.

Non so come mai queste cose le piacciano tanto.
-No, she doesn't know yet.
She's the queen of beasts.
At this beastly school.
Gotta keep things cool.
With the apex predator.-

Intuisco siamo ormai alla fine quando le parti si intervallano in una serie di frasi solo per me e per lei, arrivando ad un altro coretto.
-So I'm kinda friends.-
-But you're kind of prey
.-
-Jesus, what a day.-
-With the apex predator.

Will she braid your hair.
Will she eat your heart.
How can you outsmart.
The apex predator.-

Daiky, Chiyo ed Hatsuyo mentre cantavamo hanno ballato per tutto il tempo, ma non appena finisco lascio il microfono in modo possano continuare loro.
-Ahah, Masuy non ti è piaciuta molto la canzone eh?-
Visto il suo stato Chiyo non si fa problemi a dire tutto ciò che le passa per la mente.
-Non tanto, non capisco come ad Emi piacciano le cose che riguardano i predatori.-
-La loro cultura in generale è interessante, ed anche tutte le loro tradizioni.-
Tante volte ha provato ad aprire argomenti simili, ma ho sempre fatto di tutto per evitarli. Li avrei sicuramente ascoltati se avessero riguardato modi per evitare i predatori.
-Credo non dormirei la notte se ne sapessi tanto quanto te.-
Tentò comunque di sdrammatizzare per non metterla a disagio, anche se so bene non si fa problemi simili.
-Non credo, però dai certe cose sono veramente interessanti. Grazie a loro le case per le nostre dimensioni vengono costruite in meno di una settimana. E avete mai visto i lavori per la loro distruzione? Un elefante professionista può farlo con un solo piede.-
Ed ora passerò settimane a controllare alla finestra se uno di loro è nei paraggi.
-Andiamo Emi, non ci servono ancor più motivi per avere paura degli animali più grandi di noi.-
Per fortuna Hatsuyo sa quando le cose iniziano ad essere un po’ troppo, ed è l’unica che effettivamente lo dice.
Continuiamo almeno con altre cinque o sei canzoni, prima di fermarci.
Le due ore che avevamo prenotato sono terminate, quindi è il momento per tornare a casa.
-E’ stata una serata fantastica, non vedo l’ora di rifarla.-
Hatsuyo sprizza allegria da tutti i pori, ma contrariamente a come fa di solito non si muove verso la stazione dove devo andare anche io.
-Hatsuyo non vai a casa?-
Chiedo quindi confusa mentre ormai le altre tre stanno già andando via; abitando vicino non hanno bisogno di prendere molti mezzi.
-Oh, stavolta vado a dormire a casa del mio ragazzo.-
Mi risponde con un sorriso molto felice, ma io non posso fare lo stesso.
-Ma…non è sicuro muoversi da sole.-
Le possibilità sarebbero tre: lei mi accompagna fino alla stazione e poi torna da sola, io l’accompagno a casa del suo ragazzo e torno indietro da sola, o entrambe ci muoviamo da sole.
Non posso ammettere ad alta voce che vorrei si realizzasse la prima.
-Andrà tutto bene, vive qua vicino, e per la stazione non ci vuole molto. Sono sicura non avrai problemi.-
Vorrei dire qualcosa per convincerla, ma ormai è già andata.
Il solo fatto di rendermi conto d’esser sola basta per farmi tremare; ci sono altri animali in giro sì, ma non delle mie dimensioni, ed è questo il problema.
Potrei chiamare casa per stare con loro al telefono tutto il tempo, ma così è molto più probabile qualcuno mi noti.
Alla fine non posso fare altro che stringermi nella mia giacchetta e camminare quanto più velocemente possibile, sperando di confondermi con i muri dei palazzi vicini.
-Non guardare nessuno e continua a camminare…-
Per tentare di far passare il tempo più velocemente cerco perfino di ripensare nel dettaglio alla lezione di oggi, ma dopo un po’ mi rendo conto che la strada sto seguendo non ha niente a che fare con quella da cui sono venuta.
-Oh no, avrò sbagliato incrocio? E’ meglio usare il navigatore.-
Come accendo il telefono però mi rendo conto è soltanto al 5% di carica; non basterebbe mai ad aiutarmi a tornare in stazione, e se capitasse qualcosa e sprecassi la batteria non potrei usarlo per chiamare la polizia.
-Lo sapevo che dovevo insistere di più per farmi accompagnare!-
Prima di farmi prendere dal panico decido di tornare sui miei passi per raggiungere il karaoke.
Lì potranno sicuramente darmi qualche indicazione ed è un posto relativamente sicuro.
Più cammino però meno riconosco la zona, e prima non ho prestato nemmeno un briciolo di attenzione alla strada visto mi fissavo i piedi.
Non ho la minima idea dei punti in cui ho svoltato, e nemmeno per quanto sono andata avanti.
Anche se passassi l’intera notte fuori non sarebbe un problema, a patto di sopravvivere, però non saprei dove nascondermi ed il problema del tornare a casa rimarrebbe, anche se ovviamente di giorno sarebbe molto più facile.
Basterebbe trovare un erbivoro.
Di notte però questi non escono molto, al contrario purtroppo di felini e carnivori, che sono proprio il principale motivo per cui i primi rimangono in casa.
Infondo è paragonabile all’incontrarli nel loro elemento naturale.
-Sembra quasi ci sia sempre meno luce…chissà in quale zona della città sono finita.-
Ci sono perfino meno persone di prima, e non sono sicura se questo sia un bene o un male.
Non molto distante da me noto però, sotto un ponte oltre una breve scalinata, ci sono almeno cinque animali raggruppati vicino ad una vecchia antilope saiga.
Riconosco due iene, un furetto, un tasso ed un ghiottone.
Una delle iene porge dei soldi all’antilope, e mi viene da pensare sia un semplice gesto di carità.
Quando però quest’ultima gli porge una mano, mi rendo conto con orrore di ciò che sta accadendo sotto i miei occhi.
Con un solo morso la iena gli stacca di netto un dito, mangiandolo.
-Hiiiiiiiii!-
Non sono riuscita a trattenere un urlo, e questo mi costa molto caro.
Tutti quanti mi vedono immediatamente, e sotto i loro sguardi famelici mi sento quasi sul punto di vomitare.
E’ l’antilope però ad indicarmi con la mano mozza.
-Prendetela, o racconterà alla polizia quello che ha visto!-
Ancor prima che la mia mente realizzi il significato di quelle parole il mio corpo ha già reagito, e mi trovo a correre senza meta nel disperato tentativo di allontanarmi.
L’unica cosa che sento è questa paura cieca, ed ogni cellula del mio corpo che urla di correre più velocemente.
Non voglio morire.
Non voglio che uno di loro mi mangi.
Non è in questo modo che voglio la mia vita finisca.
Non ora, non qui.
   
 
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