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Autore: la_pazza_di_fantasy    20/04/2020    0 recensioni
Il re di Ur, Walter, vuole essere l'unico grande re. Per farlo però deve mettere fine alle due dinastire che governano le città limitrofe. Così chiederà l'auito degli assassini della Stella della Roccia.
Ed è proprio per volere di Walter che Lucas, figlio del capo degli assassini, sarà mandato a Lagas per uccidere i principi ereditari, ma qualcosa andrà storto.
Genere: Fantasy, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nuove dinastie'
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-alla buon ora!- disse l’uomo vendendo entrare i due ragazzi all’interno della grotta.
-tutta colpa del signorino- disse Marc assestando un colpo dietro la testa del fratello che borbottò indignato.
-di nuovo?- chiese Goran sospirando.
-ma che c’è di male! L’importante che i nostri obbiettivi muoiano- disse Lucas mettendosi una ciocca di capelli neri dietro l’orecchio.
-si, ma ogni volta ci dobbiamo subire i tuoi inutili teatrini quando potremmo tornare subito alla basa senza aver paura di essere scoperti fratellino- disse Marc guardando storto il fratello minore.
-ma è così brutto uccidere le persone senza pietà! Almeno gli do una speranza prima di morire-
-sei tu quello senza pietà tesoro-
-va bene basta, non voglio sentirvi litigare come al solito. L’importante che il nobile Eruk è stato ucciso- disse Goran interrompendo i due.
-ovvio, qual è la prossima missione? Chi dobbiamo uccidere adesso?- chiese Lucas che non vedeva l’ora di mettersi nuovamente all’opera.
-per il momento non abbiamo ancora altre missioni. Appena ho novità ti avviserò- disse Goran sorridendo al secondogenito che rispetto a Marc aveva davvero molta più voglia di essere un assassino.
-grazie-
-ora andate a riposare- disse infine Goran lasciando che i due figli uscissero dalla sala scavata nella roccia per poi prendere un foglio e scrivere la lettera al suo re.
Appena finito chiamò il suo messaggero e gli fece avere la lettera, senza che Goran dicesse niente all’uomo esso uscì dalla sala sapendo perfettamente dove doveva andare.
Era vero che Goran era il capo della Stella della roccia, associazione di assassini che seguivano gli ordini di chiunque offrisse di più, ma da quasi vent’anni aveva fatto un accordo fisso con il re Walter di Ur che voleva sopraffare tutti i re a lui vicini in modo da governare su un ampio regno. Goran aveva volentieri accettato quell’accordo anche perché lui aveva solo da guadagnarci, soprattutto quando il suo figlio minore amava commettere omicidi. Poi, più alto era il rango delle sue vittime più Lucas ne era estremamente felice. A volte sembrava veramente un bambino al quale si metteva davanti il giocattolo tanto desiderato.
Marc invece faceva il suo lavoro con molta più tranquillità e a volte senza entusiasmo. Erano davvero diversi i suoi figli, ma c’era una cosa importante da considerare. Marc aveva vissuto i primi cinque anni di vita completamente protetto dalla madre e non si era subito affacciato agli affari del padre. Per Lucas era stato diverso. La madre era morta due giorni dopo averlo dato alla luce e il bambino si era subito trovato a giocare con le armi. Marc aveva storto il naso nonostante fosse solo un bambino, ma non aveva potuto fare niente per impedire al fratello di diventare quel pazzo assassino che era a soli diciannove anni.
-sei pensieroso- disse Lucas affiancandosi al fratello mentre entrambi andavano verso le loro camere. Stava iniziando a fare giorno, ma entrambi avevano bisogno di dormire visto che la loro vita era di notte.
-sono solo stanco- disse Marc mettendo un braccio intorno alle spalle del ragazzo.
-sei arrabbiato con me- disse Lucas sospirando.
-cosa te lo fa pensare?-
-il fatto che sei così tenebroso fratellone. So che odi perdere tempo, ma io devo pure trovare un modo per divertirmi!-
-sei ancora sporco di sangue sul viso- disse Marc fermandosi e cercando di togliere il sangue rappreso dal volto bellissimo del ragazzo.
-smettila Marc- disse il ragazzo spostandosi dalla presa del fratello. -appena in camera mi faccio un bagno caldo-
-okay ma per favore non annegare- disse Marc arrendendosi alla decisione del fratello. -buonanotte- salutò poi rifugiandosi nella sua camera.
Lucas seguì il suo esempio e si infilò nella sua piccola, ma comoda, stanza dove, dopo aver ovviamente chiuso la porta a chiave conoscendo perfettamente bene le persone che vivevano nella loro base, iniziò a spogliarsi lanciando nel camino ricavato dalla roccia i vestiti sporchi di sangue per poi entrare nel bagno. Anche la vasca li presente era stata ricavata dalla roccia, tutto in quella base era scavato nella roccia e Lucas adorava quella cosa.
Il ragazzo si immerse nell’acqua calda e sospirò di sollievo mentre piano piano si toglieva il sangue su tutto il corpo. Anche se la maggior parte del sangue era finito sui vestiti essi non avevano protetto del tutto la pelle che si era comunque sporcata.
Lucas sbuffò non appena vide l’acqua colorassi di rosso sangue, proprio come i suoi occhi. Odiava dover cambiare la l’acqua perché doveva aspettare sempre molto per riaverla calda come piaceva a lui. Anche quando le temperature all’esterno erano calde il ragazzo preferiva assolutamente l’acqua calda.
Per sua fortuna non ci volle molto come aveva pensato e poté godersi la sua bella oretta di acqua calda. Rimase nella vasca fino a quando l’acqua non divenne fredda. Poi si asciugò buttandosi sul letto completamente nudo mentre i suoi capelli lunghi erano ancora bagnati.
Mentre il solo era già spuntato il ragazzo si addormentò nella sua camera grazie anche al fatto che il sole non poteva entrare all’interno di quella grotta. Alcune volte era molto triste come cosa non poter vedere il sole, ma per altre era molto comodo. Per gli assassini era come se la notte diventasse il giorno e viceversa.
Nel mentre era appena arrivato un messaggero, questa volta del re Walter, arrivò alla Base delle Stelle della roccia e porse il suo biglietto ancora sigillato con lo stemma del re a Goran che lo guardò curioso di sapere quale sarebbe stata la prossima vittima. Goran non perse tempo e ruppe subito il sigillo in ceralacca e lesse velocemente il messaggio mentre un sorriso, prima di stupore poi di felicità, si andava ad allargare sul suo volto.
La prossima missione sarebbe stata molto difficile e la preda molto alta e ambita. E Goran sapeva già a quale assassino sarebbe toccato quel compito, sicuro, come ogni volta che lo mandava in missione, che non avrebbe fallito. Si, ci avrebbe messo molto tempo rispetto al solito, ma ci sarebbe riuscito. Ne era sicurissimo.

 
   
 
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