Film > Disney
Segui la storia  |       
Autore: lmpaoli94    20/04/2020    1 recensioni
Paperon De Peperoni, costruendo la sua fortuna con azzeccati investimenti e sulle sue influenze mondiali, trascorre gli anni della sua vita nel meraviglioso castello di Schwerin in Germania.
Nella sua grandissima dimora ha tutto quello che può desiderare: degli ottimi nipoti e una consolidata salute che non lo mette in pericolo dinanzi a niente.
Ma il suo passato sta per tornare a bussare alla sua porta e la sua fortunata ricchezza sta per essere messa a dura prova a causa di alcuni individui della sua famiglia e non che faranno di tutto per impossessarsene e togliere di mezzo il papero più ricco del mondo.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mentre Paperon De Paperoni e Jet McQuack erano ancora sull’aereo che li avrebbe portati a Carcassonne, il vecchio papero non riusciva lo stesso a stare in compagnia del suo sorvegliante personale.
I suoi modi di fare e la presunta voglia di non arrivare mai al castello, stavano rendendo Paperone molto nervoso.
< A quest’ora dovremmo essere già arrivati da un bel pezzo, Jet > mormorò Paperone spazientito < Si può sapere cosa stai facendo? >
< Il tempo è molto brutta sopra lo stato francese, signore. Devo andare molto piano se vogliamo non correre rischi. >
< Dobbiamo giungere al più presto in quel dannato castello per imputare Cuordipietra Faredoro. E tu vai paino come se fosse un volo di piacere? >
< E’ per la nostra incolumità, signore. >
< Tu non m’incanti, Jet! Cosa mi stai nascondendo? >
< Signore, io non le sto nascondendo proprio niente… >
< Se arriverò a sapere che tu sei uno dei traditori minatori che vogliono farmi fuori, non avrò pietà assoluta per te. Mi sono allontanato dal mio castello solo per andare alla ricerca della verità… Ma forse era meglio non essere mai partiti. Adesso che ci penso come mai un mio nemico dovrebbe scomodarsi da così lontano solo per scrivermi una lettera? Secondo me tutto questo è stato un espediente per lasciare Schwerin. Perché non ci ho pensato prima? >
< Signore, ormai è troppo tardi per tornare indietro. >
< Fai silenzio. Se vorrò tornare al mio castello, lo farò anche senza i tuoi consigli… Quanto manca per arrivare? Non ce la faccio più a rimanere rinchiuso in questo aereo. >
< Mancano pochi minuti e finalmente saremo arrivati. Ancora un po’ di pazienza, signore. >
< Pazienza… La mia pazienza si è esaurita da un bel pezzo. >
Ma mentre Jet e Paperone stavano sorvolando i boschi di Cacassonne, l’aereo cominciò ad avere problemi.
< Jet, che sta succedendo? >
< Non lo so, Paperone. C’è qualche problema al primo motore. >
< Che significa qualche problema? >
< Ha smesso improvvisamente di funzionare… Oh no! Sta prendendo fuoco! >
Mentre l’aereo stava perdendo potenza e precipitando ad una velocità considerevole, Paperone si stava preoccupando se a bordo aveva qualche paracadute che l’avrebbe potuto salvare.
< Qui c’è ogni genere di lusso, ma niente che possa salvarmi! Dove sono i paracadute, Jet? >
< Non lo so, signore. >
< Questo è l’aereo che dovevi controllare prima di partire Perché non hai visto se ci fosse tutto l’occorrente?! >
< Non ne ho avuto il tempo, signore. Dovevamo partire alla svelta. >
< Stupide scuse! Adesso è grazie a te se moriremo precipitando. >
< Ancora tutto non è perduto… Posso fare un atterraggio di fortuna. >
< E come pensi di fare? >
Cercando di riprendere il controllo, Jet abbassò la velocità dell’aereo cercando di farlo risollevare.
< E’ tutto inutile. Dobbiamo buttarci. >
< E come faremo, signore? Non ci sono i paracadute? >
< Se fossimo in un’altra era, saresti tu che dovevi sacrificarti per me… Fortunatamente sotto di noi c’è un lago che potrebbe attutire la nostra caduta. Dobbiamo solo aspettare di essere più vicini. >
Ascoltando la richiesta di Paperone, Jet abbandonò i comandi per poi gettarsi subito dopo insieme al vecchio papero nelle fredde acque di un lago vicino al castello mentre l’aereo si era schiantato in mezzo alla foresta causando svariati danni.>
I due paperi non tornarono in superficie molto presto, vagando a galla completamente svenuti credendo in cuor loro di essere morti in quel fatale incidente.
 
 
Gaia non faceva altro che attendere una lettera da sua zio Paperon all’arrivo nel castello di Carcassonne.
< Gaia, non so se nostro zio potrà scriverti > fece Qui andando incontro a sua sorella < E’ in terra nemica. Dovrà stare molto attento se non vuole rischiare la sua vita. >
< Ma deve scrivermi. Me l’ha promesso. >
< Non penso proprio che ne abbia avuto il tempo, Gaia > disse invece Quo < Mettiti l’animo in pace e cerca di stare tranquilla, ok? Ormai è molto tardi e noi quattro dovremmo essere a dormire. >
< Chi ha voglia di dormire tra di voi? > domandò Qua < Adesso che non c’è nostro zio vorrei divertirmi un po’ scorrazzando nelle sue stanze private. >
< Non dire sciocchezze, Qua. Lo sai che non possiamo farlo > lo redarguì Gaia < Dobbiamo fare i bravi in sua assenza e aiutare Nonna Papera nelle faccende domestiche. >
< Nonna Papera ha la servitù a suo seguito. Non ha bisogno del nostro aiuto. >
< Fa lo stesso. Noi l’aiuteremo volentieri. >
< Parla per te, Gaia. Noi non siamo fatti per le faccende domestiche > ribatté Qui disgustato < I nostri videogiochi ci attendono. Se non vuoi venire nelle stanze private di Paperone, vorrà dire che ci andremo da soli stando molto attenti a non venire beccati. >
< Non la passerete liscia. Io farò la spia. >
< Oseresti davvero tradirci? Lo sai che possiamo renderti la vita impossibile se vogliamo? >
Ma Gaia non fu per niente intimorita dalle parole dei suoi tre fratelli, rimanendo lo stesso sui suoi passi.
< Che cosa sta succedendo qui? > fece Paperino andando incontro ai suoi nipoti.
< Zio Paperino, stavamo giocando a nascondino con Gaia. Adesso toccava a lei fare la conta > fece Qua.
< A quest’ora? È molto tardi ragazzi e voi dovreste essere già a letto. >
< Lo sappiamo, ma è più divertente giocare a nascondino nel buio della notte invece che di giorno. E soprattutto dopo che la servitù è andata a dormire. >
< No ragazzi, non se ne parla nemmeno. Voi andrete nelle vostre rispettive camere e ci rimarrete fino a domattina. E se vi sorprenderò scorrazzare senza permesso nei corridoi del castello, rimarrete rinchiusi nelle vostre stanze per una settimana almeno. Sono stato abbastanza chiaro? >
< Uffa! Perché tutti vogliono rovinarci il divertimento? >
< Perché non è il momento di giocare. Anche se Paperone non c’è, dovete lo stesso tenere un contegno adatto alla vostra posizione. Smettetela di fare i bambini viziati. >
< Ma noi siamo bambini viziati! > protestò Qui.
< Adesso basta discutere e filate a letto > fece Paperino senza sentire altre lamentela da parte dei suoi tre nipoti.
< Che noia! Di solito nostro zio è in compagnia di Paperina. Perché stasera vuole dare fastidio a noi? > si domandò Qua.
< Forse perché quella bella papera l’ha mollato definitivamente. >
< Guarda che ti ho sentito, Quo > fece Paperino con tono risoluto < E mi dispiace per te, ma la vostra futura zia non mi ha mollato affatto. Adesso tornate nelle vostre camere prima che vi prenda a calci. >
Rimanendo da solo con Gaia, la piccolina non poteva farsi sfuggire l’occasione di parlare con suo zio della sua nuova fiamma.
< Zio paperino, davvero sei innamorata di Paperina? >
< Ecco beh, per ora ci stiamo frequentando > rispose il papero diventando rosso < Poi vedremo cosa succede. >
< L’ho vista solo una volta, ma devo dire che mi ha colpito in quanto a bellezza. Saresti un papero fortunato se riuscissi a sposarla. >
< Gaia! È troppo presto per parlare di matrimonio? >
< E perché? Ormai sei giunto all’età giusta per sposarti. >
< Lo vedremo con il tempo… Tornando a te, i tuoi fratelli ti stanno dando fastidio? >
< No… Anche se volevano entrare nelle stanze private di Paperone. Conoscendo nostro zio, non sarebbe affatto contento se qui tre monellacci potessero fare una cosa del genere. >
< Dirò alla servitù di tenerli d’occhio… Tu piuttosto, hai ricevuto notizie da Paperone? >
< Purtroppo no. A quest’ora dovrebbe essere arrivato a Carcassonne, ma non mi ha ancora fatto sapere niente. Sinceramente mi sto preoccupando molto. >
< Purtroppo non posso avvertire il ramo della sua famiglia dicendogli che gli avrebbe fatto visita. Sarebbe un errore stupido e scatenerei solo l’ira di Cuoridipietra Faredoro. >
< Lo so, infatti devi lasciar perdere. Aspetterò due giorni e se non avrò nessuna notizia di lui, cercherò di avvertire un membro di quella famiglia che non ce l’abbia con noi. >
< Non credo che ci sia, Gaia. I membri di Carcassonne ci odiano tutti. >
< Non ti pensar, Paperino. Una volta Paperone mi ha fatto vedere una lista con scritto tutti coloro di cui ci si può fidare e altri membri nemici che vogliono distruggere la nostra famiglia. La nostra fortuna è che nella lista ci fosse una vecchia fiamma di Paperone che nostro zio non ha mai dimenticato: Doretta Doremì. >
< Non ne ho mai sentita parlare. Fa parte di quella famiglia? >
< Credo di sì. Paperone mi ha raccontato che quando si sono lasciati a causa delle diatribe che li aveva colpiti, si erano ripromessi di tenersi sempre in contatto. Ma con il passare degli anni i due non si sono più scritti e credo fermamente che Doretta Doremì farebbe di tutto per sapere che fine ha fatto il suo amante. >
< Quindi se Paperone è giunto al castello di Faredoro, vuol dire che si incontreranno. >
< Non è detto. Doretta Doremì abita in un castello in Italia che adesso mi sfugge il nome. Però in alcuni mesi dell’anno fa visita alla famiglia Faredoro. Spero solo di potermi mettere in contatto con lei grazie anche alla servitù. >
< E se la servitù fosse tutta fedele a Cuordipietra? >
< E’ impossibile. Ho imparato che nelle case nobiliari c’è sempre qualcuno che cerca un attimo di rivalsa contro il suo padrone. E sarà lì che dovremmo fare man forte. >
< Gaia, è troppo pericoloso. Potremmo finire in guai molto seri. >
< Vedremmo cosa faremo al momento opportuno, ok? >
< Sì. Adesso meglio dormire sogni tranquilli > fece Paperino una volta giunti dinanzi la stanza della piccola Gaia < Vuoi che ti legga una storia prima di metterti a letto? >
< No. Sono già abbastanza stanca. Grazie lo stesso, zio Paperino. >
< Figurati. Buonanotte, piccola Gaia. >
< Notte e sogni d’oro anche a te, Paperino… Ah, posso farti un’ultima richiesta? >
< Dimmi, Gaia. >
< Quando ti rincontrerai con la tua amata, potresti presentarmela? >
< Ecco, io… >
In quel momento Paperino fu molto imbarazzato alla richiesta fatta di sua nipote, ma come poteva dirgli di no?
< Scusami, zio. Ti ho fatto diventare ancora paonazzo per l’imbarazzo. >
< Nessun problema. È solo che quando parlo di Paperino, il cuore mi batte all’impazzata… Sarò davvero lieto di presentartela, Gaia. >
< Davvero? Grazie, zio. Sei davvero molto buono con me > rispose la paperella abbracciandolo.
< Adesso però a dormire. O vuoi che ti brontoli come i tuoi fratelli? >
< Recepito il messaggio. Ci vediamo domani. >
< A domani, piccolina. >
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Disney / Vai alla pagina dell'autore: lmpaoli94