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Autore: ZarxielZerg    20/04/2020    0 recensioni
Questa fanfiction è un remake dell'originale Pokémon Ghost, con la fanfiction principale e lo spin-off uniti in una sola fanction dove i personaggi sono studiati in maniera più ampia e i Pokémon hanno più spazio. La fanfiction originale non verrà interrotta, ma seguirà di pari passo con questo remake.
Genere: Avventura, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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“Erano... umani?” Chiese Clefairy. Era vero che l’attacco era strano, provocato da Pokémon insolitamente violenti i quali non si limitavano alle semplici lotte territoriali, ma riusciva a malapena a crederci che gli umani sarebbero arrivati a tanto. Si girò arrabbiata verso Bulbasaur “E’ questo quello che fanno gli umani come lei?”
“No.” Rispose Bulbasaur “Questo è sbagliato. I nostri allevatori ci hanno spiegato le regole che gli umani devono seguire. E’ importante, anche perché molti Pokémon selvatici non lo sanno e si suppone che i Pokémon allenati dagli umani li istruiscano.” Sospirò “Gli umani non possono catturare Pokémon selvatici che si rifiutano di affrontarli. Se un Pokémon si dimostra chiaramente impaurito o angosciato in battaglia, l’allenatore dovrebbe cessare la lotta e lasciarlo andare. Inoltre, ci sono dei limiti sul fino a dove possono spingersi. Catturare un intero clan di Clefairy è contro la legge. La vostra specie non è rara solo perché non deponete molte uova.”
“Gli umani ci danno la caccia?”
 “Venite venduti a buon prezzo come Pokémon domestici. Dovresti essere felice di non essere un Farfetch’d o un Lapras.” Rispose Bulbasaur “Il punto è che questo non è ciò che gli allenatori fanno in genere. Tutto questo è stato fatto da qualcuno che non ha problemi ad andare contro la legge.”
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Giuls guardò i due Pokémon discutere su qualcosa. Era difficile capire quale fosse l’argomento, ma Bulbasaur stava parlando parecchio.
Poi Clefairy annuì e... si sedette. Dopo poco tempo iniziò a singhiozzare. Il suono era struggente, probabilmente perché il suono proveniva da un verso che qualsiasi persona avrebbe trovato incredibilmente tenero. Giuls si chiese cose stesse provando Clefairy, aveva appena perso tutta la sua famiglia e tutti i suoi cari.
‘Dovrei catturarla?’ Pensò. L’idea le venne in mente in un istante, poi si rese conto di starlo considerando sul serio, d’altronde la Clefairy l’aveva attaccata. Ora le era permesso catturarla, giusto? A scuola ha sempre ritenuto che i Clefairy fossero Pokémon bellissimi, averne uno era stato il suo sogno da un po’, subito dopo aver ricevuto una Pokébambola di Clefairy dal padre. Ed ora ne aveva uno vero davanti...
Si mise una mano sulla tasca della borsa, in cerca di quello di cui aveva bisogno.
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Clefairy notò Giuls alle sue spalle, ma solo quando la toccò si rese conto che aveva qualcosa in mano. Guardò di riflesso Bulbasaur ‘Tutte menzogne dunque. Mi catturerà! Gli umani sono i peggiori!’ Pensò preparandosi per combattere...
In quel momento Giuls mise a terra la Pietralunare e alcune bacche sorridendo “Mi dispiace per quello che è successo. Per quello che quelle persone ti hanno fatto. Non posso fare più di così, ma almeno in questo modo potrai sopravvivere più a lungo ed evolverti quando necessario. Sono sicura che te la caverai a giudicare da ciò che hai fatto alla stanza vicino al lago.”
Clefairy guardò quel sorriso. L’umana era... gentile? Guardò la Pietralunare e la raccolse. La osservò attentamente. La Pokémon rosa non aveva bisogno dell’oggetto, ma avrebbe reso la sua vita ben più semplice, semmai avesse avuto bisogno di diventare più forte bastava usarla. Ma... c’era davvero un umana disposta a lasciarla andare via senza problemi anche dopo averla derubata, attaccata e poi chiesto il suo aiuto?
Giuls si alzò e sospirò “Beh, suppongo dovremmo andare Bulbasaur. Dovrò trovare un modo però per aggirare quella parete rocciosa, poi riferirò tutto alla polizia. Spero che possano scoprire più di quanto io abbia fatto.” Si rivolse di nuovo verso Clefairy “Mettiti al sicuro Clefairy. Semmai dovessi scoprire cosa fosse successo alla tua famiglia, ti riporterò indietro.”
Clefairy era scioccata. Era davvero così? Non voleva catturarla? Gli ha dato quel dono e sarebbe partita?
“Vedi? Ci sono molte cose che non mi piacciono di Giuls.” Disse Bulbasaur “Non ha stile, cerca di darmi ordini, è noiosa... ma penso ci sia una cosa buona in lei. E’ gentile.”
“Andiamo Bulbasaur, dobbiamo trovare una strada. Ho davvero bisogno di dormire stanotte.” La chiamò Giuls sbadigliando.
Bulbasaur sbuffò “Vedi cosa voglio dire quando dico che cerca di darmi ordini? Che razza di allenatrice, cosa farebbe se non ci fossi io?” Però iniziò a camminare sbadigliando per un momento, poi si rivolse a Clefairy “Oh, giusto, un attimo.” Il Pokémon Erba chiuse gli occhi e Clefairy sentì la costante perdita di energie arrestarsi “Ti ho tolto i Parassisemi. Sarebbero caduti comunque fra una decina di minuti, ma non vedo perché farti aspettare.” Detto questo il Pokémon Erba si allontanò seguendo la sua allenatrice.
Clefairy le guardò entrambi andarsene.
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Due ore dopo Giuls dormiva sul suo letto. Inizialmente il proprietario cercò di cacciarla, ma Giuls aveva dimostrato di non possedere alcun Pokémon in grado di usare un attacco di quella potenza e aveva spiegato cosa fosse successo con la Clefairy. Insieme  avevano chiamato la polizia, la quale aveva promesso di venire ad indagare. Successivamente il proprietario le aveva dato una stanza.
Bulbasaur d’altro canto non stava dormendo, era impegnata a pensare cose fosse successo quella sera. ‘Se solo avesse voluto, avrebbe potuto uccidere me, lei o entrambi.’ Pensò con l’immagine delle dita che si agitavano seguita da quella di una potente esplosione. ‘Mi chiedo come facesse a sapere cosa avrebbe usato. Metronomo scaglia una mossa casuale, a meno che non mi abbiano spiegato come funzioni in maniera errata.’ Ripensò ai tempi nel centro d’allevamento e poi scosse la testa. No, era impossibile, era più probabile che la convinzione di Clefairy era data dal puro azzardo dal fatto che usasse spesso Metronomo ‘A pensarci, ci sono molte mosse che avrebbero potuto saltare fuori in grado di causare gli stessi danni o addirittura maggiori. Immagino stesse semplicemente sperando che uscisse una di queste.’ Si ricordò delle storie raccontate da Venusaur, la più bella era quella di un Togepi che riuscì ad usare una mossa di un Leggendario scagliando un Magmaclisma. La cosa era divertente perché era avvenuto in mare, se fosse successo sulla terraferma avrebbe potuto anche bruciare una foresta.
Fermò quella scia di ricordi con una breve risatina per poi fissò la finestra, le stelle stavano sbiadendo mentre la notte faceva spazio all’alba e Bulbasaur si preoccupò ‘Nonostante non mi piaccia molto, è pur sempre la mia allenatrice.’ Pensò riflettendo sul da farsi. Dopo aver combattuto contro quel maledetto Doduo aveva riunciato all’idea di essere perfetta. Quello era stato probabilmente uno dei giorni più difficili di tutta la sua vita. Poteva ancora sentire i becchi del Pokémon colpirla ancora ed ancora, e la sensazione di svenimento. Prima di allora pensava che solo un Pokémon Fuoco come Charmander potesse sconfiggerla, siccome si trattava di uno svantaggio ingiusto. Ma Doduo aveva fatto ricorso principalmente a mosse di tipo Normale ed era riuscita a colpirlo solo una volta. Recentemente si era anche resa conto di come fosse difficile affrontare in battaglie uno contro uno nemici più duri che erano resistenti alle sue mosse.
Quel secondo flusso di pensieri fu interrotto dal suono della finestra che si apriva. Vide... entrare un’ombra a forma di stella. D’istinto fece finta di dormire solo per vedere una Clefairy, la stessa che avevano lasciato nel boschetto, entrare ‘Beh, questo si che è un deja-vu.’ Decise di tenerla d’occhio anziché partire subito all’offensiva e vide la Pokémon aprire la borsa per prendere una Poké Ball, poi iniziò a premere ripetutamente il pulsante. Non accadde nulla e Bulbasaur capì cosa stesse accadendo.
“Funziona solo se tenuta da un umano o se lanciata da esso.” Spiegò. Clefairy fece un balzo indietro lanciando un grido acuto, prima di calmarsi. Bulbasaur ridacchiò e la Pokémon Normale mise il muso.
“E’ stupido, perché non potrei catturarmi?”
“I modelli più vecchi possono farlo, ma ci sono stati problemi con persone che predisponevano trappole con le Ball per evitare di combattere finendo per catturare Pokémon che non volevano per poi essere venduti o scambiati, truffando altra gente. Quindi le hanno cambiate in modo che funzionino solo in presenza attiva dell’umano.” Bulbasaur sorrise notando l’espressione di Clefairy ‘D’altronde ero pur sempre la più intelligente del centro d’allevamento.’ Pensò con il suo solito orgoglio.
“Quindi, che posso fare?”
“Non puoi aspettare che si svegli e ti catturi? Pottremmo anche fare una bella lotta.” Rispose la Pokémon Erba “Voglio ancora pestarti per quell’esplosione di fuoco.”
“Solo nei tuoi sogni.” Rispose Clefairy con un sorriso “Comunque no, vorrei solo unirmi a voi ed aiutarla d’ora in avanti.”
“Beh, allora non abbiamo altra scelta.” Bulbasaur prese la Poké Ball con le sue liane e la mise in mano a Giuls. Clefairy annuì e saltò sul letto per poi premere il pulsante. Con un lampo di luce fu assorbita. La Poké Ball si mosse per alcuni secondi e poi si fermò. Dopo un breve momento Clefairy uscì fuori.
“Beh, è stato interessante.” Disse la Pokémon grattandosi la testa “Non so che fare adesso.”
“Che ne hai fatto delle cose che ti ha lasciato Giuls?” Chiese Bulbasaur “Potrebbero tornare utili.”
Clefairy annuì prima di mostrare la Pietralunare a Bulbasaur “La lascio qui e vado a prendere il resto. Se si sveglia...”
“Si, non preoccuparti. Gli umani dormono otto ore al giorno se possibile. A volte anche di più. Non si sveglierà tanto presto.”
“Capisco. Bene, torno fra un’oretta.” Disse Clefairy uscendo di nuovo dalla finestra.
‘Dovrei insegnarle come si usano le porte.’ Pensò Bulbasaur riprendendo la Poké Ball dalla mano di Giuls e appendendola alla cintura.
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“Si, un’allenatrice ha confermato che un gruppo di Clefairy è scomparso durante la notte, mentre un altro ha attaccato la sua locanda. E’ davvero sicuro... Si signore, capisco che sia alquanto problematico. Si ho capito... Si... Molto bene, faremo partire un’indagine. Grazie.” L’agente di polizia riattaccò il telefono e sospirò.
“Cos’è successo con i Clefairy?” Si voltò a guardare il proprio collega. Entrambi venivano spesso fermati lì per rispondere alle chiamate, quindi si conoscevano bene.
“Ah, niente, solo un allenatrice che ha seguito un Clefairy selvatico che ha causato danni ad una proprietà e ha scoperto un caso sospetto di cattura illegale al Monte Luna. Probabilmente un’idiota che ha pensato di poter catturare facilmente dei Clefairy scegliendo di affrontare un’intero clan per aggirare il problema della loro indole timida.”
“Non sembra una bella cosa.”
“Sembra una cosa stupida piuttosto. E’ una seccatura indagarvici. Ora dovremmo monitorare la gran parte dei Pokémon depositati da Plumbeopoli e Celestiopoli per settimane per cercare di trovare un’insolita quantità di quella specie.” Inoltrò un email all’amministratore dei server di Scambio e del Sistema Memoria Pokémon di Kanto, poi fece una smorfia “Giusto, non abbiano neppure risolto il disastro causato dal Team Rocket.”
Prese il telefono e fece una chiamata.
“Si, signor Bill Veeren? Pronto? Si, mi spiace chiamarla così tardi. Si, so che ore sono, sarebbe più corretto dire, chiamarla così presto.  Bene, ci serve l’accesso a qualsiasi ritiro o deposito avvenuto a Celestopoli e Plumbeopoli. Si lo so, ma dobbiamo concentrarci solamente sui Clefairy, il che riduce il lavoro. Dovremmo controllare qualsiasi trasferimento sospetto di Clefairy siano essi ritirati o depositati. Si, incluso il server del Monte Luna, non è lo stesso di Plumbeopoli? Non lo è più da mesi? Siamo spiacenti, non ci informano di tutto. Si grazie. Grazie davvero, arrivederla.” Riattaccò il telefono e posò la schiena sullo schienale della sedia. “Beh, ecco tutto. Ora dovremo tenere d’occhio i server. Dopodiche compilerò un file ed un investigatore si occuperà di controllare l’area. Dovrebbe essere facile da sistemare.”
“Non sembra male.” Disse il secondo dando un’occhiata al suo telefono e scuotendo la testa per spostare una ciocca di capelli neri dal viso “Mi spiace, ma dovrei fare una pausa per andare in bagno, mi sta disturbando la cosa e ho bisogno d’acqua. Pensi di potertela cavare da solo?”
“Certo, vai pure, tanto è una notte alquanto noiosa.” Disse l’agente. L’altro sorrise ad andò in bagno. Prese il telefono e squillò tre volte, poi una voce parlò dall’altro lato.”
“Codice e pass. Nomi in codice del contatto.”
“I134, Cloyster17. Vileplume Bianca.”
La voce dall’altro lato fece una pausa, poi una voce femminile disse “Si, I134?”
“Abbiamo un problema. L’incursione di Clefairy è stata scoperta. Degli investigatori verranno mandati domani.”
La voce dall’altra parte si interruppe “Come ci hanno scoperto?”
“Non so i dettagli, è stato un altro a rispondere. Ha qualcosa a che vedere con un Clefairy ladro che ha condotto un allenatrice là.” Rispose “Inoltrerò l’intero caso una volta che il rapporto sarà pronto.”
“Fallo al più presto. Vileplume Bianca chiude.” Atena quasi danneggiò il telefono per la sua stretta. Si fermò solo perché averne uno nuovo avrebbe richiesto del tempo e al momento non poteva sprecarlo “Passami Archer.” Disse alla voce che le rispose. Mise una mano sul microfono ed indicò una recluta “E portami Domino, dobbiamo fare delle modifiche al piano.”
   
 
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