Film > Pirati dei caraibi
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Autore: JennyPotter99    22/04/2020    0 recensioni
SEQUEL DI "AT WORLD'S END"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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I tre entrarono nella locanda e si sedettero ad un tavolo per prendere qualcosa da bere.
-Gira voce che sei diretto alla fonte.- esordì Teague.
-Le voci girano veloci in questa città.- commentò il figlio.
-Ci sei stato?- gli chiese Alice.
-Stellina, ti sembro uno che è stato alla fonte?- borbottò l’altro.- Avete i due calici?-
Alice e Jack si guardarono confusi.- I che?-
-Per il rito profano, so che servono due calici d’argento dalla nave di Ponce de Leon prima di salpare. E state attenti, la fonte vi mette alla prova, ragazzi.-
-Salpare? Magari. Non abbiamo né nave né ciurma.-
A quel punto, Teague indicò un gruppo di uomini e donne che cantava allegramente insieme ad un ometto cicciottello che suonava un ukulele. -Loro hanno una nave.-
Alice e Jack si voltarono a guardarli e quando proseguirono a bere col capitano, Teague sparì improvvisamente.
Così, si avvicinarono al musicista.
-So che state reclutando una ciurma.- gli disse Jack.
Egli si voltò a guardarlo accigliato.- L’audacia non ti manca! Come osi venire vestito in questo modo?! Cosa sei, un vile impostore?!-
-Ma tu lo sai chi sono io, ometto?- borbottò Jack.
A quel punto, un marinaio uscì dalle cucine.- Ehi, sentite un po', mi imbarco con Sparrow!-
Dietro le sue spalle, Alice notò un’ombra identica a quella di Jack.
Così gli diede un colpetto e gliela indicò.- Ehi, guarda lì.-
Ormai troppo infastidito che qualcuno si stesse letteralmente spacciando per se, Jack entrò in quella stanza dove un grosso maialino si stava cuocendo sul fuoco e intorno aveva barili di vino.
Jack tirò subito fuori la spada.- Avete rubato il mio me e sono venuto a riprendermelo!-
Anche l’impostore fece la stessa cosa e iniziarono a prendersi a sciabolate.
La camera era troppo buia, solo illuminata dal fuoco, per capire chi fosse sotto le treccine e il cappello da capitano.
Alice li lasciò combattere, trovando alquanto strano che l’altro sapeva mimare ogni mossa di Jack.
Doveva essere per forza qualcuno che lo conosceva molto bene.
Pochi istanti dopo, Jack si ritrovò disarmato, con la lama puntata al collo.- C’è solo una persona che conosca quella mossa!- esclamò, prima di dargli un calcio sulla mano e facendogli perdere la presa sulla spada. Allora il suo volto venne alla luce.- Ciao, Angelica.-
Alice si avvicinò quando Jack strappò una finta barba e dei finti baffi dal volto di una giovane donna.
-Ciao Jack.- rispose lei, togliendosi cappello e parrucca.
-Inizio a domandarmi il perché di tutta questa falsa.-
-Perché eri l’unico pirata per la quale potessi spacciarmi. Sei sorpreso?- ribatté lei, notando Alice.- Mh, nuova fiamma? Sempre più giovani.-
-Sì, sono sorpreso, ma desidererei essere impersonato come Capitano la prossima volta, non ammetto obiezioni.-
-Per questo ci vuole una nave ed una ciurma.- continuò Angelica, slegandosi la chioma marrone. -E non so se oggi me la sento.-
-Quindi stavate insieme?- chiese Alice.
-Sì, ma non si deve preoccupare, l’ho perdonato ormai da tempo.-
-Per cosa? Per averti lasciato?-
Lei ridacchiò.- Guarda che ti ho lasciato io.- replicò.- Ero ingenua all’epoca e tu mi hai tradito, seducendomi ed usandomi.-
Anche Alice fece una ridarella.- Benvenuta nel club.-
-Comunque, potresti portarci con te e potrei usare vari modi per convincerti.- mormorò Jack, prendendole delicatamente le spalle.
-Mi dispiace per te, Jack, ho cambiato lato molto tempo fa.- affermò Angelica, facendo un occhiolino malizioso ad Alice.
Jack sbiancò in viso.- Ah.-
D’improvviso, il musicista entrò in fretta.- Signora, di là ci sono persone di poca marinaresca natura!-
Alice, Jack ed Alice fecero capolino nella caverna, notando un gruppo di guardie inglesi.
-Amici vostri?- domandò Alice.
-Dovremmo aver offeso un re, a quanto pare.- rispose Jack, mentre l’omino si apprestava a sigillare con delle casse di legno.
-Come fai a dire che ti ho tradita?-
Angelica sbuffò.- Ero pronta a prendere i voti!-
Alice estrasse la spada e spalancò gli occhi.- Dovevate sposarvi?!-
-E tu che diavolo ci facevi in un convento spagnolo?!-
-L’ho scambiato per un bordello, ero in buona fede!-
Inevitabilmente la porta cedette e le guardie entrarono, circondandoli.
-Stiamo per essere sopraffatti!- esclamò Angelica.
-Per favore tesoro, sono il Capitano Jack Sparrow!- ribatté lui, stappando i barili di vino e lanciandoli addosso alle guardie.
Con il liquido sul pavimento, presero a scivolare e a cadere, ma non ad arrendersi.
Alice si guardò intorno, notando una leva accanto a se.- Questa a che serve?- si chiese, azionandola.
A quel punto, una botola sotto i loro piedi si aprì e loro ci precipitarono dentro, riemergendo nel fiume della città.
Nuotarono fino a rive e Jack si tolse l’acqua dagli stivali.
-Allora dì…Cosa sai della fonte?- gli domandò Angelica.
-Non è che per caso sei in possesso di due calici d’argento dalla nave di Ponce de Leon?-
-No, perché?-
Jack cercò di giocarsela bene per capire cosa aspettarsi alla fonte.- Beh, girano voci…Tu sai del rituale, no?-
-Sì.-
-E cosa occorre?-
In quello stesso istante, sia Jack che Alice si sentirono pizzicare al collo, ritrovandosi una fialetta con una strana sostanza all’interno che li fece addormentare subito.
-Una sirena, Jack.-
***
Il giorno dopo, Alice e Jack riaprirono gli occhi ritrovandosi su un’amaca, nella stiva di una nave.
I raggi del sole li fecero svegliare, mentre un marinaio li spinse a terra.- Al lavoro!-
Senza capire dove si trovassero, né il perché, raggiunsero il ponte con il musicista e gli fu dato uno spazzolone per pulire per terra.
-Ma che succede? Io non dovrei essere qui.- esordì Jack, guardandosi intorno.
-Sta tranquillo, più di un uomo o…Beh.. Di una donna.. Si sono risvegliati il giorno dopo senza ricordarsi il come o il quando si sono arruolati e bevuto tutti i soldi dell’ingaggio.- spiegò l’altro.
-No, non hai capito, io sono il capitan Jack Sparrow.-
-Scrum, molto piacere.-
-Alice.- esordì la ragazza, agitando la mano.
Mentre pulivano i pavimenti della stiva, Alice osservò una strana teca di vetro, grande abbastanza per tenere sdraiato una persona.- Scrum, quello che cos’è?-
-Ho l’aria di uno che ne sa qualcosa?- rispose l’altro, con alito disgustoso.
-Almeno sai dove siamo?-
-Ah, giusto, mi ero dimenticato di darvi il benvenuto sulla Queen Anne’s Revenge.-
Jack sapeva benissimo a chi appartenesse quella nave.- Barbanera.-
   
 
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