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Autore: Allen Glassred    23/04/2020    2 recensioni
Simona si sta allenando con Owen, scoprendo l'origine dei propri poteri... e di quelli dell'eterno rivale, Christian. E dei dubbi la assalgono improvvisamente. Di cosa si tratterà? Leggete e lo saprete!
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Ankoku no namida'
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Sono passati cinque anni da quando Simona ha incontrato il suo maestro, Owen. La bionda è rimasta piuttosto turbata: sopo tutto, l'uomo porta il nome di suo padre, scomparso chissà dove molti anni fa. In oltre pensa, chi si celerà realmente dietro quella amschera che non ha mai voluto togliere? Mille domande ronzano nella mente della bionda, domande che per ora sono destinate a non aver risposta: il suo maestro fa il suo ingresso nella sala dell'allenamento e la osserva da sotto la maschera, compiaciuto. " Simona ". La chiama, per poi proseguire il proprio discorso di li a poco. " Ti faccio i miei complimenti: vedo che sai padroneggiare il fuoco con grande maestria, oramai ". Si compiace mentre l'allieva annuisce, avvicinandosi di qualche passo ed afferrando la bottiglietta d'acqua per poter bere qualche sorso. 

" Si, ma devo tutto ciò a voi soltanto, maestro ". Fa la giovane Knight avvicinandosi lentamente e sorridendo. " Se non fosse stato per voi sono sicura che sarei morta al primo scontro con gli scagnozzi di Christian ". Commenta non potendo fare a meno di riflettere sul nome del suo odiato nemico: un nome così particolare per la sua epoca, un nome che forse none sisteva nemmeno. Come mai sua madre avrà deciso di chiamarlo così? Come avrà fatto a conoscere un tale nome? Il maestro la osserva un momento per poi prendere parola. 

" Simona, ti vedo turbata: qualcosa non va? ". Chiede. La donna scuote il capo per poi prendere aprola di li a poco.

" Nulla di importante, Maestro: pensavo a Christian e sua madre. Pensavo a come portasse un nome a dir poco raro per la loro epoca, così come d'altronde sua madre, Mi chiedevo perchè Anita Ajibana avesse scelto un simile nome per il figlio? ". Chiede più a sè stessa. Il maestro le pone una mano sulla spalla per poi riprendere parola.

" Forse proprio come te, Anita aveva dei poteri speciali che noi ignoriamo. Forse aveva visto il futuro, questo spiegherebbe la scelta di questo nome. E forse era un potere ereditato dalla sua famiglia, che da sempre era composta da maghi e streghe ". Maghi e streghe, ancora non ci può credere e fatica ad abituarsi alla parola pensa la bionda: ma è così. Lei è una strega. E' una strega e serba in lei un potere immenso, un potere che ha scoperto da poco ma che le fa così paura. Chissà se anche Anita provava le stesse sensazioni, quando scoprì di essere una strega? 

" Maestro, ho paura: ho da poco scoperto i miei poteri, ma se dovessi lasciarmi tentare da essi e finire per fare la stessa fine di Christian? Se finissi per diventare ciò che più odio al mondo? Una strega oscura? ". Chiede. Owen riflette un momento per poi sospirare pesantemente e riprendere parola di li a poco. 

" E' vero: tu e Christian siete due gocce d'acqua. Forti, determinati e possessori di un potere equivalente ma allo stesso tempo opposto. Detenete la possibilità di distruggere il mondo intero con un solo dito ". Spiega perentorio l'uomo. Vedendo Simona abbassare lo sguardo triste, egli le pone le mani sulle spalle. " Ma c'è una cosa che vi differenzia: la fonte del vostro potere ". La donna lo guarda in attesa che prosegua, cosa che avviene di li a poco. " Lui ha lasciato che l'oscurità del suo potere corrompesse il suo cuore: era solo a quell'epoca, nessuno lo aiutò a non sprofondare nelle Tenebre. Ma tu non sei sola: hai me, hai Annika, Yoh, Ilaria, Alessio e tutti coloro che ti amano. Tu userai solamente la luce che il tuo straordinario potere ti ha donato. La scoprirai piano piano, durante la tua crescita come strega e come donna. Ed in fine, saprai debellare definitivamente le forze oscure ". La rassicura. Simona annuisce un pò più convinta per poi abbracciare forte il maestro. 

" Grazie, maestro. Vi voglio bene ". Commenta solamente mentre lui annuisce, ricambiando l'abbraccio di li a poco. 

" Te ne voglio anche io, Simona. Te ne voglio anche io ". La ragazza annuisce per poi scioglere l'abbraccio di li a poco.

" Un giorno vedrò mai il vostro volto? ". Chiede mentre lui rimane vago nella risposta. 

" Scopri i tuoi poteri ed affinali. E forse, un giorno potrai vedere il mio volto ". Le risponde e, prima che lei possa risponderle l'uomo scompare in un turbine di fuoco. La bionda porta una mano al cuore: ha una strana, nostalgica e bellissima sensazione che ora la pervade. E sente i suoi poteri scorrerle dentro come un fiume in piena. 

 
Simona ha scoperto parte del mistero legato alla fonte dei suoi poteri, ma riuscirà a scoprire anche l'altra parte di questa intricata storia? Lo scopriremo prossimamente! Spero la breve storia vi sia piaciuta, un abbraccio ed alla prossima!
   
 
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