Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Nymeria87    25/04/2020    4 recensioni
dal testo:
“Ti sta bene tutto questo?” le chiese d’un tratto in un sussurro indicando con la mano le tavolate difronte a loro.
Sansa lo guardò curiosa soppesando per un momento la sua espressione costernata mentre cercava di comprendere il significato delle parole di Jon.
[...] “sei un uomo di valore Jon, ti meriti tutto questo, lo hai dimostrato sul campo di battaglia!”,
“Sono quasi morto sul campo di battaglia, e lo sarei se non fosse stato per te!”.
“Hai rischiato tutto per il Nord, è questo quello che loro vedono, un uomo che darebbe la vita per la sua terra e la sua gente...”
Per il Nord, certo, ma avrei dato la vita anche solo per te Sansa, sei stata il mio ultimo pensiero prima dell’impatto con le armate Bolton.
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Ripartiamo dalla settima stagione ripercorrendo gli eventi visti nella serie ma andando a scavare un pò piu’ a fondo, attraverso i gesti e le espressioni che hanno fatto galoppare la mia mente molto lontano, a coltivare congetture e ad immaginare ciò che (ahimè) non abbiamo potuto vedere.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jon Snow, Sansa Stark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incest
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Aveva lasciato Jon nel solarium con Ser Davos a discutere; aveva imparato ad essere diffidente negli anni, ma il Cavaliere delle Cipolle iniziava a piacerle, solo non riusciva a non soccombere al desiderio che Jon potesse tenere in considerazione le sue parole come faceva con quelle di Davos; quando i due iniziavano a parlare tra loro, lei preferiva lasciarli alle loro discussioni, evitando la possibilità di interferire in maniera impulsiva e quindi infastidire Jon.
Stava camminando lungo i porticati esterni quando vide nel costrile sottostante Brienne, intenta ad allenare Podrick; era così grata di avere almeno lei a cui confidare le sue preoccupazioni: Brienne era colei a cui si sarebbe affidata senza esitazione, non potendo diventare cavaliere avrebbe sempre fatto di tutto per essere considerata alla pari se non migliore di loro, ma rimaneva pur sempre una donna, incredibilmente riservata, gentile e protettiva. Brienne era come un ultimo regalo da parte di sua madre, e Sansa non avrebbe mai potuto chiedere di meglio.

“Ho sentito che ha sconfitto il Mastino in duello” la voce di Petyr Baelish risuonò carezzevole come velluto mentre le si avvicinò lentamente, “è una donna veramente eccezionale” le sussurrò accostandosi a sua volta al parapetto.
Sansa era immobile, negandogli volutamente ogni possibile accoglienza, voleva si rendesse conto di quanto ancora non si fidasse di lui...
*Tu non hai alcun potere su di me!
“Che cosa vuoi Lord Baelish?” chiese senza troppe cerimonie; Ditocorto si voltò per incontrare il suo viso, appoggiandosi al parapetto, come in contemplazione di lei: “voglio che tu sia felice” le rispose semplicemente lui, “voglio che tu sia al sicuro”.
“Io sono al sicuro” lo contrastò lei incurante delle sue viscide parole, “sono a casa, circondata da amici,” inspirò facendo un live cenno con il viso verso il cortile, “Brienne ha il compito di proteggermi da chiunque voglia farmi del male...” continuò la ragazza, per niente disposta a mostrare il fianco a quel subdolo piccolo uomo.
“E rispetto alla felicità?” chiese lui specchiandosi nelle iridi di vetro di lei, il viso totalmente privo da qualunque espressione, “perchè non sei felice? Cosa desideri che ancora non possiedi?”.
Sempre pronto ai tuoi possibili complotti e macchinazioni,
“al momento? Pace e tranquillità” rispose apatica Sansa, sperando di risultare il più esplicita possibile.
Petyr la soppesò per un momento prima che entrambi udissero il rumore di passi pesanti che andava incedendo verso di loro; si voltarono entrambi per riconoscere la figura di Brienne che si apprestava verso la sua Lady. Ditocorto si rivolse celermente verso Sansa, prima che la ragazza lo interrompesse senza lasciargli il tempo di proferir parola: “non è necessario tu abbia l’ultima parola Lord Baelish. Farò finta che sia stato qualcosa di arguto” lo zittì tagliente, prima di rivolgere la sua completa attenzione a Brienne.
Petyr Baelish si congedò dalle due donne, sotto gli occhi diamante di entrambe ed il loro sguardo diffidente.
“Perchè è ancora qui?” chiese infastidita la donna in armatura.
Sansa accolse le sue parole con un sospiro snervato: “abbiamo bisogno dei suoi uomini. Senza i cavalieri della Valle, Ramsey Bolton difenderebbe ancora questo castello”, era un’amara ammissione ma era la verità, “Ditocorto ci ha salvati” concluse consapevole la ragazza. Brienne acconsentì in silenzio prima di tornare a scutare la figura dell’uomo che si allontanava percorrendo il cortile: “vuole qualcosa” asserì decisa. Sansa aveva seguito il suo sguardo e non riuscì a mentire alla sua spada giurata sentendo il suono delle sue parole; si voltò ad osservare anche lei, soppesando quella figura con freddo distacco: “so esattamente quello che vuole” concluse ferma, mentre la sua mente iniziava a lavorare.
 
 


*piccolo omaggio al film Labyrinth- Dove tutto è possibile
   
 
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