Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: __Lily    26/04/2020    3 recensioni
E se Daenerys non fosse impazzita e Jon l'avesse uccisa ad Approdo del re?
Cosa sarebbe successo?
Genere: Avventura, Drammatico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cersei Lannister, Daenerys Targaryen, Jaime Lannister, Jon Snow, Sansa Stark
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

TRENTACINQUE








JON

«Cosa? Cavalcarlo? Daenerys io non posso!»
«Rhaegal lo vuole, io… è strano da spiegare ma lo sento e non capisco ma è ciò che lui vuole.»
Jon guardò sbalordito Daenerys e Rhaegal che ancora stava chinato ad attendere che lui salisse sul suo dorso.
«Jon sali.»
«E’ assurdo non ho idea di come si cavalchi un drago!»
«Non lo saprai finché non lo avrai fatto, nemmeno io sapevo cosa fare quando sono salita sul dorso di Drogon. Devi solo tenerti stretto a lui, il resto lo farà Rhaegal.»
«E’ una follia.»
«Forse lo è davvero ma so ciò che vuole mio figlio anche se non riesco a spiegarmelo.»
Il vento soffiava impietoso, la notte la neve aveva cessato di cadere ma il cielo era così bianco che Jon era certo che entro sera avrebbe nuovamente nevicato.
«Devi fidarti di me Jon.»
Jon la guardò, aveva le guance rosse e i capelli raccolti in una singola treccia mezza sfatta, gli occhi che viola che osservavano uno dei suoi tre terribili figli senza capire ma a dire il vero nemmeno Jon capiva.
Come può volere che io lo cavalchi?
«Mi fido di te» rispose e così alla fine si fece coraggio mentre tutti guardavano silenziosamente, aspettavano di vedere cosa sarebbe accaduto, se il drago si sarebbe ribellato o se davvero quello di essere cavalcato era il suo volere.
Molto tempo fa Daenerys gli aveva detto che un drago non è uno schiavo, però la sua sottomissione a lui non aveva senso.
Sam osservava Jon assieme agli altri così piano piano salì su quel grande essere a squame, era caldo almeno non sarebbe congelato volando.
Il drago sollevò la testa.
«Alcuni andranno con lui, gli altri con me» disse Daenerys osservando quel gruppetto di gente pressoché sconosciuta.
«Sam ti aspetto a Grande Inverno.»
«Ci sarò Jon, a presto amico mio e nel frattempo abbi cura di mio fratello.»
«Lo farò, a presto.»
Tormund, Davos e Beric salirono su Rhaegal assieme a Jon mentre il resto cavalcò Drogon assieme a Daenerys al non-morto che avrebbero portato ad Approdo del re da Cersei Lannister.
Quando il drago si alzò da terra fu una sensazione strana, le sue grandi ali scossero la neve dal terreno ghiacciato poi non appena suo fratello fu in volto lui lo seguì e altrettanto fece Viserion.
Daenerys si voltò verso Jon e gli sorrise, non era arrabbiata ma come lui non capiva.
Il calore del corpo del drago gli impedì davvero di congelare e di questo fu infinitamente grato a Rhaegal perché nonostante gli abiti pesi a quella quota il freddo si sentiva e non poco, da lassù Jon si sentiva come il padrone del mondo se solo fosse stato un drago avrebbe ucciso ogni estraneo, avrebbe ucciso il Re della notte e almeno quella guerra la guerra più importante sarebbe finita.
Per qualche istante perse Daenerys tra la nebbia ma non era preoccupato dato che intravedeva la coda di Drogon e Viserion volava affianco a Rhaegal.
Volarono per molto tempo finché Dany non gli fece cenno di atterrare anche i draghi dovevano riposare e anche i loro cavalieri.
Scendere fu molto più strano che librarsi in aria, sentì come un vuoto allo stomaco ma mai aveva provato sensazioni simili invita sua.
«Come ti senti?» chiese Daenerys una volta che furono a terra.
«E’ stato fantastico, mai lo avrei creduto possibile.»
«Lo è, soprattutto la prima volta» rispose lei facendo una carezza a Viserion che verso Jon era molto più restio del fratello.
«Anche per te è stato così?»
«Se intendi fantastico sì, ma il monto è stato molto più pericoloso. Ero ancora a Meeren e Drogon era sparito da settimane finché un giorno durante dei combattimenti nella Baia degli schiavisti lui fece il suo ritorno, nel frattempo i Figli dell’Arpia si levarono contro di me. Drogon ne uccise molti ma uccise anche degli innocenti, un drago non sa fare distinzioni come noi per questo sono stata costretta a rinchiudere Rhaegal e Viserion per un po’ di tempo mentre mi trovavo a Meeren. Sono corsa nell’arena perché aveva una lancia conficcata nel petto, ero così furiosa Jon e lui percepiva la mia ira così come i suoi fratelli anche se non potevo vederli così dopo aver estratto la lancia con fatica sono salita sul suo dorso e gli ho detto di volare via, non è stato facile domarlo. I miei antenati sapevano farlo ed erano in molti io non avevo idea di cosa fare e di come farlo.»
«Sei scesa in un’arena con persone che ti volevano morta, sei la donna più unica che io conosca.»
«Potresti avere qualunque lady se solo lo volessi.»
«Io non voglio nessuna lady ma solo una donna dai capelli come la luna e occhi come pietre preziose» disse poi incurante dei presenti la baciò.
Daenerys non lo respinse ma era molto più rigida e trattenuta rispetto al giorno prima.
«Non riesco a spiegarmelo Jon, non capisco perché mio figlio ti abbia permesso una cosa simile.»
«Vorrei poterti dare una risposta ma non ce l’ho. Una volta quando ero bambino feci un sogno e in quel sogno c’era un drago e io lo stavo cavalcando. Vidi anche una donna dai capelli scuri e gli occhi grigi assomigliava ad Arya ma non era lei, all’epoca Arya era poco più di una neonata, quando mi svegliai mio padre era al mio capezzale e ricordo che chiamò subito il maestro. Più tardi mi raccontò che ero stato male ed ero salvo per miracolo ma quando gli parlai del mio sogno il suo sguardo si rabbuiò mi disse di non parlarne più e che i draghi non esistevano, oh se potesse vedermi adesso» disse Jon e Daenerys strinse la sua mano, sapeva quanto lo addolorasse parlare di suo padre, «anche mio zio Benjen era tornato a Grande Inverno e con lui era più facile parlare, glielo raccontati gli dissi del drago e che lo stavo cavalcando e di quella donna dagli occhi grigi come una tempesta che mi chiamava, lui mi guardò e restò in silenzio poi mi strinse a sè. Mi chiese di non parlarne più con mio padre e per la prima volta vidi mio zio piangere gli chiesi il perché ma non volle dirmelo mi disse che era felice che io fossi ancora vivo. Avrei così tante domande da fargli da fare a mio padre.»
«E ora lo hai cavalcato davvero un drago. Mi dispiace vorrei aiutarti ma non posso, essere regina non mi da questi poteri se li avessi anche io avrei risposte alle mie domande.»
Si riposarono ancora un po’ e nel frattempo la regina argenta si recò dal suo cavaliere assicurandosi che stesse bene ma Jorah Mormont era solido come una quercia nonostante l’età la lunga marcia la battaglia e il volo su un drago. Si sarebbe fatto infilzare da mille lame piuttosto che ferire la sua regina ancora una volta.
Quando fecero ritorno a Roccia del Drago era ormai il tramonto nonostante fosse pallido come quello visto alla Barriera e la neve aveva ripreso a cadere fitta e copiosa.
Atterrarono sull’altura più vicina alla fortezza e subito furono accolti da Missandei e da Tyrion Lannister.
«Mia regina finalmente siete tornati.»
«E’ accaduto qualcosa in mia assenza?»
«Molte a cose a dire il vero, inoltre…» disse Tyrion posando i suoi occhi su Jon «abbiamo un’altra visita dal Nord, Sansa Stark è qui.»
In quel momento il cuore di Jon perse un battito.

 






 

DAENERYS

Una delle sorelle dell’uomo che amava e che era il re del Nord si trovava a Roccia del Drago e lei veniva a saperlo solo ora.
«Perché nessuno mi ha avvisata del suo arrivo?» chiese al suo consigliere.
«Ho ritenuto opportuno non disturbare la vostra impresa, inoltre…»
«Parla» lo esortò Daenerys.
«Yara Greyjoy è arrivata poco dopo lady Sansa, ferita ma viva.»
«Mia sorella sta bene?» chiese Jon preoccupato.
«Sì più che bene, è arrivata assieme a Brienne di Tarth.»
Jon sembrò tranquillizzarsi a sentire quel nome.
«Brienne di Tarth? Non ho mai sentito questo nome.»
«Lei…» disse Tyrion ma poi osservando il piccolo gruppo non poté credere ai suoi occhi «che mi venga un colpo, Sandor Clegane.»
«Folletto, sei vivo.»
«Già a quanto pare sono vivo e anche tu, l’ultima volta che ti ho visto stavi scappando dalla battaglia alle acque nere se non sbaglio.»
Il Mastino fece un verso misto a un rantolo, forse una risata giudicò Daenerys.
«Cosa fai qui?»
«E’ una lunga storia, hai detto che Brienne di Tarth è qui.»
«Sì è così.»
«E anche l’uccellino, alla fine si è liberato.»
«Tyrion di a Yara e anche a lady Sansa di andare nella sala del tavolo, noi arriveremo subito. Immagino che vorrà rivedere suo fratello.»
«Sì maestà» rispose il nano chinando la testa.
Missandei si avvicinò alla sua regina e lei la abbracciò così come avrebbe abbracciato una sorella se solo ne avesse avuta una.
«Maestà lady Yara è molto provata, lord Tyrion non vi ha detto tutto ma forse vuole che sia lei a farlo.»
«Presto mi dirà lei ogni cosa, Jon andiamo.»
Jon seguì Daenerys dentro la fortezza dopo aver salutato Rhaegal, osservò tre draghi spiccare il volo ma Daenerys continuò a camminare dritta sapeva già che sarebbe andati a caccia ed era dunque inutile preoccuparsi ora inoltre aveva questioni più urgenti e incontrare Sansa Stark la intimoriva non poco.
I passi riecheggiarono nei corridoi di Roccia del Drago, si voltò verso Jon per cercare il suo sguardo e lui prese la sua mano e la strinse.
Quando entrarono le torce erano già state accese così come il grande camino e tre figure stavano in piedi ad attenderla quasi con impazienza.
Conosceva già Yara ma il suo volto era stanco e provato, ferita.
«Yara» disse andandole incontro.
«Maestà» rispose lei inginocchiandosi alla sua regina ma Daenerys la aiutò subito a rialzarsi.
«Cosa ti hanno fatto?»
Lei chinò il capo, Jon si fece avanti e Sansa dopo essersi brevemente inchinata a lui gli corse incontro e lo abbracciò.
«Jon!»
«Stai bene?» chiese lui accarezzandole il volto.
«Ora che sei qui molto meglio.»
Jon sorrise a sua sorella e poi prendendola per mano la condusse fino a Deanerys.
«Altezza lei è mia sorella Sansa Stark principessa di Grande Inverno.»
«Principessa Sansa ho sentito molto parlare di te.»
«E io di te vostra grazia» rispose.
Aveva gli occhi azzurri come il cielo in una giornata di caldo intenso, i capelli ramati che alla luce del fuoco splendevano ancora di più.
«Lei è Brienne di Tarth, è al mio servizio.»
«Lady Brienne sei la benvenuta.»
«Grazie maestà» rispose la donna sgraziata in armatura.
«Principessa Sansa, re Jon e mia regina dovete sapere che… che mio fratello il principe Theon Greyjoy è morto.»
Yara cercò di restare impassibile nel dare quella notizia ma Daenerys vide i suoi occhi diventare lucidi e le sue labbra contrarsi.
«Come?» domandò lei.
«Nostro zio Euron è stato lui ad ucciderlo così come ha ucciso Ellaria Sand e sua figlia, mi ha risparmiata solo per attirare Theon. Non volevo lasciarlo e ora il suo corpo non potrà riposare tre le profondità del mare, non potrà banchettare nel grandi sale del Dio Abissale.»
«Theon mi ha salvata da Ramsay mi dispiace per la sua morte» disse Sansa restando al fianco di Jon.
«Anche se in passato non ci amavamo è stato comunque un fratello per me così come lo era per Robb, ha salvato Sansa e ha salvato Bran e Rickon. Mi dispiace Yara.»
«Ti giuro che la sua morte non sarà vana noi sconfiggeremo Euron Greyjoy e pagherà per quello che ha fatto assieme a Cersei Lannister» disse Danerys stringendo la mano a Yara «siete venuti da me a Meeren a chiedere aiuto e io manterrò la promessa, tuo fratello prima o poi giacerà con i suoi avi nelle sale del vostro dio.»














 

Eccomi! Non ricordo nemmeno più da quanto non aggiorno questa storia maaaa in ogni caso ogni tanto rispunto un po' come i fughi ahah. 
Come sempre spero che stiate bene e se avete voglia fatemi sapere cosa ne pensate!!
Un bacio a tutti Lily.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: __Lily