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Autore: Miharu_phos    28/04/2020    0 recensioni
[Kyouten/Takuran]
Riccardo e Victor si sono appena messi insieme, e Arion e Gabi dovranno fare i conti con i loro sentimenti.
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kirino Ranmaru, Matsukaze Tenma, Shindou Takuto, Tsurugi Kyousuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arion restò immobile quando quella scena si presentò davanti a lui, una scena dolorosa, inaspettata, una scena che lo annientò.

 

Victor, il capocannoniere della Raimon, teneva il mento del capitano Riccardo mentre lo guardava negli occhi con un ghigno sulle labbra.

 

Il castano ricambiava lo sguardo e gli sorrideva complice, mentre curvava appena la testa per andare incontro a quella mano che gli teneva il mento.

 

Arion restò a guardare i due ragazzi, nonostante vederli in un atteggiamento così intimo gli stesse facendo veramente molto male; non capiva perché ma, anche se sapeva benissimo che qualunque relazione intercorresse fra i due non sarebbero stati affari suoi, non riusciva a staccare lo sguardo da quella coppietta che si era appartata dietro ad un muretto poco prima degli allenamenti.

 

Parlavano a bassa voce, l'uno sulla bocca dell'altro.

 

Arion non riusciva a capire cosa si stessero dicendo; ma guardare Riccardo con il volto rivolto verso l'alto, mentre Victor teneva la testa leggermente inclinata per poter guardare negli occhi il ragazzo più basso, gli stava provocando un inaspettato dolore al petto.

 

"Perché mi sento così? Victor e Riccardo sono miei amici. Non devo essere geloso."

 

Tentava di convincersi che si, infondo non c'era nulla di male se quei due sembravano ad un tratto più intimi del solito; non era detto che fra loro due ci fosse qualcosa di sentimentale, eppure proprio non riusciva a smettere di soffrire per quella loro vicinanza.

 

Ma il colpo di grazia arrivò quando Victor si sporse maggiormente sulle labbra del capitano.

 

Quest'ultimo portò immediatamente una mano sul collo del più alto per spingerlo ancora di più contro di sé, mentre il blu abbandonò il suo mento per stringere con le mani la vita del castano, attirandolo così contro il proprio corpo.

 

Arion avvertì una dolorosa fitta al cuore.

 

"No. Non è possibile, loro due non...Victor...Victor!"

 

Si coprì la bocca per evitare di emettere anche solo un fiato che avrebbe potuto attirare su di lui l'attenzione dei due ragazzi.

 

Riusciva distintamente a vedere le loro lingue scivolare fuori dalle bocche premute in modo famelico l'una contro l'altra.

 

Ad un certo punto Victor lasciò la vita del castano per piegarsi ed afferrare le sue cosce, che fece combaciare contro il proprio bacino, mentre spingeva Riccardo contro il muro per aiutarsi nel sostenerlo.

 

Arion non riuscì a trattenere le lacrime e le sue labbra cominciarono a tremare mentre il magone che gli si era creato in gola si faceva sempre più doloroso.

 

Il suo viso cominciò a contrarsi in smorfie di pura sofferenza; sostenere quella vista era a dir poco straziante.

 

"Victor perché! Victor!"

 

Avrebbe tanto voluto fermarli. Ma per dirgli cosa? Che vederli pomiciare gli stava facendo venire il disgusto? Che inaspettatamente stava realizzando di provare gelosia nei confronti di chiunque toccasse Victor? E perché mai poi?

 

Riccardo era così bello, così popolare... e Victor non era da meno. Si completavano a vicenda, dopotutto.

 

Due stelle brillanti, il massimo della perfezione, due punte di diamante che si univano.

 

Era giusto così.

 

Quando Riccardo mugolò di desiderio nella bocca del blu, Arion non riuscì più a sostenere la vista di quella scena terribile e dovette fuggire via, in lacrime.

 

Cominciò a correre, incapace di trattenere oltre i suoi singhiozzi.

 

Perché vederli insieme gli stava facendo così male?

 

Cosa provava realmente nei confronti di Victor?

 

Non era mica innamorato di lui, no? Era impossibile.

 

Victor era il suo migliore amico, tanto per cominciare; non sapeva neanche che a lui piacessero i ragazzi, meno che meno Riccardo, che fino a poco tempo prima era addirittura fidanzato con Rosie.

 

E poi anche se fosse Arion non era di certo gay; non gli piaceva nessuna ragazza, era vero, ma non aveva mai provato attrazione per i maschi.

 

Eppure, guardare Victor mentre baciava un ragazzo che non era lui lo aveva bruscamente gettato in un abisso di tristezza e gelosia, mai provata prima di allora.

 

Perché gli aveva fatto quell'effetto? Cosa provava realmente nei confronti di Victor?

 

Da quando avevano cominciato a giocare insieme lui ne era stato irrimediabilmente attratto, ma solo come giocatore; la sua personalità scostante poi lo aveva sempre rapito, tanto da renderlo felice anche solo quando riceveva da lui un saluto o una parola gentile.

 

Dopotutto lo considerava ormai il suo migliore amico, anche se il blu non si era mai espresso al riguardo, molto probabilmente perché considerava le amicizie esclusive qualcosa di stupido e infantile.

 

Eppure trovarsi di fronte ad una scena del genere lo aveva annientato, lo aveva ferito nel profondo.

 

Sentiva di desiderare Victor tutto per sé, e provò, pentendosene subito dopo, un forte astio verso Riccardo.

 

"E se fossi davvero innamorato di lui?" Si chiese mentre correva, sconvolto dai suoi stessi pensieri.

 

Una cosa era certa: al posto di Riccardo avrebbe tanto voluto esserci lui.

 

Corse d'istinto fino a casa, senza neanche rendersene conto.

 

Non appena la zia aprì la porta d'ingresso lui le si fiondò fra le braccia, disperato.

 

-Oh no, Arion! Che cosa ti è successo tesoro? Perché stai piangendo in questa maniera?-

 

-I-io- singhiozzò il ragazzo fuori di sé -io penso di essere omosessuale, zia!- biascicò di colpo.

 

Silvia restò a dir poco scioccata dalla dichiarazione del nipotino.

 

Aveva soltanto dodici anni; com'era possibile che fosse già giunto ad una conclusione simile? E poi perché tutto ciò lo stava facendo piangere in quel modo?

 

Arion premeva la propria testa sul seno della zia, che gli ricordava tanto quello materno; da quando aveva dovuto separarsi dalla sua mamma aveva trovato naturale attaccarsi particolarmente a sua zia, unica figura familiare che gli era rimasta.

 

Soffocava i singhiozzi sul maglione di Silvia e lei, teneramente, gli accarezzava i capelli dispiaciuta.

 

-Da quanto tempo sei convinto di questa cosa Arion? È per questo che stai piangendo?-

 

Lui scosse la testa provando a calmare il pianto e Silvia gli alzò delicatamente il viso per vedere meglio il suo faccino sconvolto.

 

-Victor...- singhiozzò -Victor ha baciato Riccardo zia! Sono innamorati!- disse con tono allarmato.

 

Silvia sorrise, accarezzando il piccolo viso del nipote che la guardava in cerca d'aiuto.

 

-E fammi indovinare, vederli insieme ti ha ferito, non è vero? Volevi Victor tutto per te, non è così?-

 

Arion abbassò lo sguardo senza smettere di piangere e prese a guardare oltre le spalle della zia.

 

-Forse...io volevo solo che lui restasse mio amico! Ma perché fa così male, zia Silvia?! Perché mi sento così? Sono gay anch'io?-

 

A Silvia scappò una risata intenerita e non riuscì a trattenersi dallo stringere il suo adorabile nipote fra le braccia.

 

-Penso che sia ancora troppo presto per scoprirlo, Arion. I tuoi sentimenti sono forti, fanno male, e certamente c'è una valida spiegazione dietro. Ma non affrettarti ad etichettare le tue emozioni, aspetta, prova ad incontrare ancora i tuoi amici e cerca di capire quello che senti, va bene? Dopo sarà tutto più chiaro. Magari sei solo geloso perché il tuo migliore amico sta dando attenzioni a qualcun altro- spiegò la donna, ed Arion annuì tirando su col naso mentre cercava di calmarsi.

 

-E se dovessi scoprire di esserlo davvero? Se dovessi scoprire di provare attrazione verso i ragazzi, zia? Che dovrei fare dopo?-

 

Silvia sorrise e lo abbracciò ancora baciandogli la testa.

 

-Penso che in quel caso dovresti cominciare proprio a cercarti un fidanzato- scherzò, facendo arrossire il nipotino.

 

Dopo la chiacchierata con sua zia Arion cominciò a sentirsi decisamente meglio, anche se non riusciva a smettere di pensare ai due piccioncini che si baciavano amorevolmente dietro al muretto.

 

Erano fidanzati? Stavano insieme? Come l'avrebbe presa Gabi, che da sempre era innamorato del suo migliore amico?

 

Arion sospirò, e dopo aver preso la sua tracolla ed il pallone salutò la zia ed uscì di casa, non prima di aver salutato il suo adorato Spotter.

 

Giunto al campo al fiume dove intendeva allenarsi, restò sorpreso dal litigio inaspettato che stava avvenendo proprio nel bel mezzo del campo: Gabi stava prendendo a pugni Riccardo mentre Victor cercava disperatamente di dividere i due litiganti.

 

-Ragazzi ma che state facendo! Fermatevi!- gridò a pieni polmoni.

 

Arion senza pensarci due volte corse dai suoi amici, sperando di riuscire a dividerli, ma venne subito fermato da Victor che lo spinse infastidito per cercare di allontanarlo.

 

-Vattene Sherwind! Che cosa sei venuto a fare qui, non ti intromettere!-

 

Il tono duro e rabbioso di Victor ferì ulteriormente il castano che, determinato, lo guardò con uno sguardo pieno di sfida ed ignorò il suo ordine per poi fiondarsi su Gabi e trascinarlo via dal corpo esanime di Riccardo.

 

-Gabi ma che ti prende! Voi due siete migliori amici, perché stai facendo una cosa del genere?!-

 

-Lasciami stare Arion! Non ti intromettere!- gridò il rosa, e solo in quel momento il castano notò il piccolo volto dell'amico completamente rosso, singhiozzante ed invaso dalle lacrime.

 

-Gabi...-

 

Senza il bisogno di alcuna spiegazione Arion comprese al volo i sentimenti del rosa; dopotutto erano anche i suoi.

 

Inaspettatamente abbracciò il ragazzino di fronte a lui, lasciando di stucco sia lo stesso Gabi, sia gli altri due ragazzi.

 

Victor lo guardò inarcando un sopracciglio e Riccardo, mentre si rialzava con il volto pieno di sangue, si mise a ridere.

 

-Andiamocene Vic, questi due sono proprio strani- ridacchiò con cattiveria.

 

-Non esiste! Devo dare una lezione a Gabi, è quello che si merita per averti preso a pugni!- rispose il blu avvicinandosi al rosa, ma Arion si parò davanti al compagno facendogli scudo col suo corpo.

 

-Ma non lo capisci che sta soffrendo?! Voi due, non ci arrivate?!- gridò determinato, sorprendendo i due ragazzi che lo guardarono straniti.

 

Gabi si coprì il viso singhiozzante e si rannicchiò per terra incapace di proferire alcuna parola.

 

-Gabi...- lo chiamò Arion piegandosi su di lui per accarezzargli la schiena.

 

-Io sono innamorato di te, Riccardo! Lo capisci adesso?!-

 

Il castano spalancò gli occhi sconvolto e Victor gli prese la mano, guardando il rosa con rabbia.

 

-Stagli alla larga! Adesso lui è il mio ragazzo!- gridò con fare territoriale.

 

Arion avvertì l'ennesima fitta al cuore e guardò quelle mani strette l'una nell'altra, impotente.

 

-Questo lo sappiamo, Victor!- gridò a sua volta con voce leggermente incrinata -ma loro due sono amici da anni! Lascia che chiariscano!- 

 

Victor sembrò sorpreso dal tono di Arion ma non si zittì, continuando ad infierire.

 

-Che c'è Sherwind adesso ti metti anche tu a fare il sentimentale? A te che cosa interessa dopotutto? Non centri niente in questa storia, quindi vedi di andartene!-

 

-Come puoi parlarmi così, Victor sei il mio migliore amico!- mormorò Arion in preda al dolore, senza più riuscire a trattenere le lacrime.

 

Riccardo schiuse leggermente le labbra, intuendo quello che stava per accadere fra i due; lasciò gentilmente la mano del fidanzato e si avvicinò piano a Gabi, scusandosi subito.

 

-Riccardo!- lo rimproverò il suo ragazzo ma il castano lo fermò.

 

-Lo so, Vic, sta tranquillo. Voglio solo parlare con lui- spiegò.

 

Aiutò il suo migliore amico ad alzarsi e dopo aver dato un ultimo sguardo agli altri due cinse la vita di Gabi e lo aiutò a camminare, finché non ebbero raggiunto gli scalini, dove il povero Gabi scoppiò in lacrime sul grembo di Riccardo.

 

Leggere lo sguardo di gelosia negli occhi di Victor ferì maggiormente Arion, che si asciugò l'ennesima lacrima ormai sconfitto.

 

-E tu perché stai piangendo, me lo vuoi spiegare? Di un po', non è che anche tu sei innamorato di Riccardo adesso?!-

 

Il suo tono era derisorio e contribuì ad aumentare il dolore del povero Arion, che con la bocca tremante abbassò lo sguardo.

 

Perché tutto ad un tratto Victor sembrava odiarlo così tanto? Eppure sembrava che stesse cominciando a volergli bene...spesso si era anche preoccupato per lui.

 

Perché sembrava tutto cambiato?

 

-Lascia stare- soffiò distrutto, ormai incapace di sopportare ancora quel tono ostile da parte di quel ragazzo, ragazzo che era stato per lui come un punto di riferimento da quando si era unito alla squadra.

 

Cominciò a camminare con il cuore in pezzi, stando ben attento a tenersi alla larga da Victor mentre passava; quel ragazzo era solamente capace di ferirlo.

 

-Aspetta! Mi vuoi dire che ti prende?! Cazzo Arion parla!-

 

Il suo tono si era fatto ancora più arrabbiato e stavolta non si era limitato alle parole: lo aveva afferrato per un polso, per poi farlo voltare verso di lui e afferrarlo violentemente per le spalle.

 

-Ti prego lasciami- singhiozzò il castano con un filo di voce.

 

-No, devi prima dirmi che cosa ti ho fatto! Perché stai facendo così Arion! Perché!- gli gridò in faccia scuotendolo per le spalle senza un grammo di delicatezza.

 

-No! Lasciami ho detto, non voglio parlarti Victor!- mormorò il povero Arion fra le lacrime.

 

-Ma...dici sempre che siamo amici...!-

 

-Adesso non più, Victor. Non possiamo più esserlo. Non potrò mai più essere tuo amico- biascicò il castano con il dolore dipinto negli occhi.

 

Provò a staccarsi dalla presa forte del blu ma Victor rinforzò la presa e lo scosse nuovamente per le spalle.

 

-Perché?!- gridò ormai fuori di sé.

 

Arion si spinse sulle sue labbra, rubandogli un bacio casto ma violento, che sconvolse entrambi.

 

Stringeva gli occhi mentre premeva con forza la propria bocca contro quella di Victor, il quale invece teneva gli occhi spalancati, incredulo di fronte al gesto di quel ragazzo che aveva sempre considerato fin troppo innocente.

 

Si staccò abbassando subito il viso e si allontanò dal blu di qualche passo.

 

-Arion...-

 

Il castano non disse nulla, ma cominciò ad incamminarsi verso le scale, sotto lo sguardo ancora sorpreso del ragazzo più alto.

 

-Arion aspetta! Io sto con Riccardo adesso! Arion!- provò a fermarlo correndogli dietro, ma Arion si distanziò ancora.

 

-Questo lo so- mormorò tremante, sforzando un sorriso nel pianto, mentre rivolgeva al ragazzo che amava un ultimo sguardo.

 

-Tanti auguri- soffiò infine con voce rotta, per poi deglutire e voltarsi verso le scale in preda allo sconforto più profondo.

 

-Arion!- insisté ancora Victor, ma il castano non si fermò e continuò a camminare, ignorando il ragazzo dietro di sé che lo guardava allontanarsi, consapevole di avergli spezzato il cuore in modo irreparabile.

   
 
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