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Autore: lmpaoli94    28/04/2020    1 recensioni
Paperon De Peperoni, costruendo la sua fortuna con azzeccati investimenti e sulle sue influenze mondiali, trascorre gli anni della sua vita nel meraviglioso castello di Schwerin in Germania.
Nella sua grandissima dimora ha tutto quello che può desiderare: degli ottimi nipoti e una consolidata salute che non lo mette in pericolo dinanzi a niente.
Ma il suo passato sta per tornare a bussare alla sua porta e la sua fortunata ricchezza sta per essere messa a dura prova a causa di alcuni individui della sua famiglia e non che faranno di tutto per impossessarsene e togliere di mezzo il papero più ricco del mondo.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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< Amelia… E’ da molto tempo che non ci vediamo > fece Nonna Papera.
< Felice di rivedermi, cara nonna? Come stanno i tuoi nipoti? >
< Molto bene > rispose la vecchia a denti stretti < Che cosa vuoi da noi? >
< Oh, io niente… Ma ora che Paperone si è tolto di mezzo dal suo castello, sono io che lo sostituirò: per sempre. >
< Nonna, chi è questa donna? > domandò Gaia spaventata.
< Nessuno, tesoro. La signora se ne stava andando. >
< Non credo proprio. Siete voi che toglierete il disturbo immediatamente, o le mie arti magiche vi faranno pentire della vostra resistenza. >
< C’è una bambina in tua presenza: non spaventarla! >
< Tesoro, perché non mi lasci da sola con tua nonna? Dobbiamo parlare dei nostri fatti passati. Oppure di quando Zio Paperone mi ha fatto bandire facendomi rinchiudere in una speciale prigione posta in mezzo al mare… Ma per sua sfortuna io sono tornata. Dovevate farmi fuori quando ne avevate l’occasione. Adesso è troppo tardi. >
< Gaia, raduna i tuoi fratelli e uscite subito dal castello insieme alla vigilanza. È importante. >
< Esatto, Nonna Papera… La vigilanza ormai è sotto la mia supervisione. Scorterà la tua famiglia fuori di qui in pochi minuti. >
< Non c’è bisogno che tu faccia la rude. Abbiamo capito che non abbiamo nessuna possibilità contro di te… Ma quando tornerà Paperone… >
< Ecco! È qui che volevo arrivare! Vi devo dare una brutta notizia sul papero più ricco del mondo. Mentre si stava dirigendo insieme al suo capo vigilante, il suo aereo è precipitato malamente nelle fredde acqua vicino a Carcassonne. Temo che per lui e per la sua guardia del corpo non ci sia stato niente da fare. >
< No, non è vero. Tu menti! >
< Ne sei sicura? Hai letto le prime pagine dei giornali di stamani? Ecco a te > fece Amelia lanciando l’oggetto con fare malefico.
Leggendo accuratamente come gli aveva consigliato la papera, Nonna Papera rimase sconvolta da quelle parole.
< Nonna, che succede? Dov’è Paperone? >
< In un luogo migliore di questo, mia cara > fece Amelia rispondendo al posto della vecchia < Ormai mettetevi l’animo in pace: non potete fare niente al riguardo e come sua erede, rivendicherò il castello e molto presto tutti i suoi finanziamenti. >
< Non finché io sarò in vita! > gridò Nonna Papera.
Vedendo come la situazione si stava evolvendo in maniera molto grave, la povera Nonna Papera cadde a terra malamente per un attacco di cuore.
< Nonna, che cos’hai stai male? >
< Non ti preoccupare, Gaia. Mi sento solo mancare le forze > rispose la vecchia con tono flebile < Ma andrà tutto bene. Tu fai come ti dice Amelia e vedrai che non ti succederà niente di male. >
< Che cosa sta succedendo qui in cucina? > domandò Paperino irrompendo con i suoi tre nipoti.
< Nonna! Che cosa fai? > domandò Qua accorrendo verso di lei.
< E’ tutta colpa di questa estranea > rispose Gaia indicando verso Amelia < Vuole cacciarci tutti dal castello, ma non glielo permetterò mai. >
< E come pensi di fare? Sei suolo una paperella inutile come tutti i presenti. >
< Bada a come parli a mia nipote, Amelia. >
< Paperino… Vedo che il tuo coraggio è aumentato nel corso degli anni. Ma non so se potrà servirti in questo frangente… Allora, non ve lo ripeterò una seconda volta: o ve ne andate con le buone, o il vostro vecchio corpo di sicurezza ci metterà pochissimo tempo a cacciarvi tutti malamente. A voi la scelta. >
< Non hai nessun diritto di reclamare le proprietà di Paperone. Tu non fai parte della famiglia! >
< E’ vero, ma la mia influenza di maga recita il contrario… Caro Paperino, non vorrai mica che i tuoi piccoli nipoti possano incorrere in qualche grave incidente, spero. Mi sono allenata molto durante il periodo del mio isolamento e non ti conviene scherzare con me. >
Non sapendo cosa fare, Paperino issò bandiera bianca dicendo che se ne sarebbe andato insieme alla sua famiglia molto presto.
< Avete solo mezz’ora per sgomberare tutte le vostre cose. Vi consiglio di muovervi. >
Paperino, sconsolato e preoccupato per le sorti di Nonna Papera, chiese se la vecchia signora del castello potesse essere condotta in ospedale.
< Se la caverà. Non è niente di male. E adesso, fuori di qui! >
< Paperino, perché non la cacciamo prima noi? > domandò Gaia con tono coraggioso.
< Sì, nostra sorella ha ragione. Quella donna non ha nessun diritto di passarla liscia. >
< Come hai detto, piccoletto? >
< Avanti, perché non mi fai vedere le tue arti magiche > rispose Qui facendo arrabbiare visibilmente la loro nemica < O forse non sei quello che dici di essere? >
< Molto bene: hai scatenato la mia furia dentro di me e tutta la tua famiglia ne pagherà le conseguenze. >
Con le sue arti psichiche, Amelia cacciò malamente una volta per tutte tutti i membri della sua famiglia oltre il giardino del castello mentre la sorveglianza stava per fare il resto.
< Ma cos’è successo? Io non ci capisco niente. >
< Bella mossa, Qui. Adesso ce ne siamo andati senza le nostre cose > rispose Quo inorridito.
< Invece di pensare alle vostre cose materiali, Nonna Papera ha assolutamente bisogno di aiuto. >
< Portiamola subito in ospedale. Lì ci sarà Paperina che potrà curarla. >
< Cosa? la tua fidanzata è un’infermiera, zio? >
< Sì. Fortunatamente sì. >
 
 
Mentre Paperon De Paperoni e Jet McQuack stavano preparando la resistenza contro il signore di Carcassonne, il suo sguardo furbo e lesto intravide Gastone Paperone avvicinarsi verso la dimora dei contadini.
< Che cosa ci fa Gastone in mezzo alla povera gente di Carcassonne? > domandò Jet.
< Non lo so Jet, ma qualcosa qui mi puzza. E non sono io… Meglio seguirlo. >
< Paperone, noi intanto che cosa dovremmo afre? > domandò il capo famiglia.
< Raduna tutte le persone che sposeranno la nostra causa. Dovete tornare ad appropriarvi delle vostre terre oltre le mura del castello. >
< D’accordo. Faremo come ha detto lei. >
< Chiamami Paperone. In questo momento non amo le formalità. >
< Come vuoi tu, Paperone. >
Mentre Paperone era partito all’inseguimento sotto copertura di Gastone, Jet stava cercando di ricostruire l’intera situazione.
< Signore, e se fosse lui il traditore che stiamo cercando con tanta difficoltà? >
< Ma quale difficoltà? Con la caduta dell’aereo, non abbiamo nemmeno avuto il tempo di indagare come si deve. Quindi, occhi bene aperti. >
< Signore, secondo me abbiamo il nostro papero: è lui il traditore. >
< Fai silenzio! Dobbiamo seguirlo e basta! >
Mentre Gastone si muoveva tra i vicoli della città, la gente non faceva altro che fissarlo malamente.
< Secondo me è una spia del signore di Carcassonne > sussurravano alcuni abitanti mentre Gastone gli passava vicino.
< Che cosa volete dalla mia persona? > domandò Gastone inorridito < Un papero non può circolare come se niente fosse in una città francese? >
< Le sue intenzioni non ci piacciono per niente > fece un contadino avvicinandosi con il forcone < Dite immediatamente chi è e forse gli risparmieremo la vita. >
< Non accetterei le vostre minacce > rispose duramente il papero < E abbassa immediatamente il tuo forcone. Qualcuno potrebbe farsi del male. >
< Certo… E sari tu che ti farai del male in maniera molto grave se non rispondi alla domanda. >
Mentre una folla inferocita si stava avvicinando verso Gastone e il contadino, nell’aria si stava sentendo aria di sfida.
Carcassonne non era abituata a vedere in una lotta senza esclusioni di colpi i paperi della nobiltà contro i poveri abitanti che avevano poco per vivere.
< Allora papero da strapazzo, come ti difenderai? >
< Che cosa? Io non ho intenzione di combattere con nessuno di voi. >
< Allora dicci immediatamente che cosa fa qui, altrimenti… >
< Ma è naturale, amici miei > fece Paperone andando incontro al suo parente < Il nostro papero qui presente non è altro che una spia di Faredoro. >
< Paperone, ma cosa diavolo stai dicendo? >
< Ora non puoi più nasconderti, mio caro… Portami immediatamente dal padrone della città e più tardi discuteremo della tua posizione. >
< Io non devo discutere niente con te > gli sussurrò Gastone prima di venire preso per il collo da Paperone.
< Devo ancora spiegare il perchè sei fuggito da Schwerin come un volgare ladro… >
< Ok ok, stai tranquillo. Ti spiegherò tutte le mie intenzioni… Ma puoi per favore salvarmi da questa banda inferocita? Ho paura che vogliono tagliare la mia povera testa regale. >
< E non sarai solo, papero da strapazzo: anche il tuo amico farà una brutta fine. >
< Gastone, sarebbe meglio che tu cominciassi a correre verso il castello… Jet! Salvaci! >
Mentre i tre paperi stavano incorrendo verso il castello di Carcassonne, riuscirono ad addentrarsi dentro le mura prima che la folla inferocita potesse appiccare l’incendio intorno alle torri.
La furia della folla fu appianata dall’arrivo dei soldati di Faredoro che subito dopo scortarono i tre paperi verso la sala del trono.
< Bravo Paperone, ci hai salvati tutti. Adesso sei pronto per rivedere una tua vecchia conoscenza? >
< Non aspettavo altro, Gastone… Poi mi dovrai dire perchè ti sei alleato con il mio peggior nemico. >
< Io non mi sono alleato con nessuno > protestò Gastone.
< Ne discuteremo più tardi. Ora meno parliamo meglio è. >
Mentre il cuore gli batteva all’impazzata, Paperone non poteva immaginare che un giorno sarebbe tornato in quel maestoso castello.
< Paperone… Finalmente ci rivediamo > fece Cuordipietra Faredoro vedendo entrare i suoi tre ospiti più importanti.
< Faredoro… La nostra ennesima resa dei conti sta per cominciare. >
   
 
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