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Autore: Ellygattina    28/04/2020    1 recensioni
Anche se questo non sarebbe proprio il periodo giusto (XD), ecco a voi una raccolta di storie AU su diversi personaggi di Edens Zero alle prese con la stregoneria.
Attenzione: la storia 5 contiene spoiler per chi non segue le scan online. Scusate l'inconveniente e godetevi tranquilli il resto, se vi va.
Day 1: Candela/Cristallo
Day 2: Famiglio/Demone (leggermente erotica)
Day 3: Magia nera
Day 4: Tarocchi
Day 5: Divinazione
Day 6: Ostara/Samhain
Day 7:
[…]
*Questa raccolta partecipa alla Writing Week 2020 indetta dal sito fanwriter.it*
(Raccolta presente anche su AO3 e Wattpad con lo stesso nickname.)
Genere: Comico, Erotico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Homura, Rebecca, Shiki Granbell, Weisz Steiner
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Day 2: Famiglio/Demone

Rebecca trattenne il respiro e osservò il frutto dei suoi sforzi prendere pian piano forma nella stanza segreta che usava per i riti magici con il cuore che le batteva forte per l'emozione e un pizzico di timore. Era consuetudine infatti per le streghe adulte evocare il demone che le avrebbe servite per tutta la vita alla prima notte favorevole dopo la cerimonia di iniziazione ed era quindi arrivato anche per lei il momento di dimostrare, una volta di più, il proprio valore. Più l'essere evocato sarebbe stato potente, infatti, maggiori sarebbero stati il suo prestigio e le possibilità che avrebbe avuto nella sua vita futura, e la ragazza non aveva alcuna intenzione di sfigurare dopo quel primo momento di gloria in cui aveva stupito tutti con capacità magiche che quasi nessuno, probabilmente, si sarebbe aspettato.
Dopo ore di lavoro, sembrava che il complicato incantesimo avesse fatto effetto e adesso non le restava altro da fare che attendere pazientemente sotto la supervisione del suo gatto, che osservava attento la scena a qualche metro di distanza. Era lui il suo primo famiglio, quello che sua madre aveva evocato per proteggerla poco dopo la sua nascita come accadeva sempre nelle famiglie più nobili, ma adesso toccava a lei darsi da fare, come tutte le streghe della sua età. Chissà che aspetto avrebbe avuto il loro nuovo alleato?
Mentre era immersa in questi pensieri, l'aria nella stanza cominciò a muoversi vorticosamente e ben presto Rebecca, con i capelli e i vestiti mossi da quello strano vento, si sentì quasi schiacciata dalla potente aura demoniaca che proveniva dal centro esatto del cerchio magico tracciato sul pavimento. Sembrava che il suo desiderio fosse stato esaudito e la ragazza si domandò per un attimo come avesse fatto. Lo stregone che l'aveva cresciuta aveva sempre detto, in realtà, che lei aveva un enorme potenziale nascosto, ma non gli aveva mai creduto. Del resto era difficile esserne convinti, visto che i suoi risultati erano sempre stati abbastanza mediocri prima della cerimonia di iniziazione, ma a quanto pareva, avrebbe dovuto porgergli le sue scuse...
Stupita, osservò le tenebre condensarsi intorno a quel punto e prendere infine la forma apparentemente umana di un ragazzo dai capelli neri e gli occhi blu che la guardava con una strana espressione sul volto, come se la stesse valutando.
I capelli, i vestiti e persino le fiammelle delle candele si fermarono di colpo come se tutto intorno a loro stesse trattenendo il respiro e Rebecca, che pian piano si stava abituando a quell'ingombrante presenza, ricambiò lo sguardo con fermezza, cercando di mostrargli in silenzio la propria forza. Sapeva infatti che il difficile, in realtà, sarebbe iniziato adesso, perché la maggior parte dei demoni non si piegava facilmente al suo nuovo padrone, che già debilitato dal rito, doveva spesso costringerlo con la forza all'obbedienza. Stranamente il suo non aveva ancora proferito parola o fatto il minimo gesto, a parte guardarla, ma l'istinto le diceva di non abbassare la guardia per nessun motivo e tenersi pronta.
«E così sei stata tu a evocarmi» disse infine il demone, con un'espressione che non prometteva nulla di buono.
«Sì» rispose lei con sicurezza, i muscoli già pronti a scattare per schivare il colpo che, ne era certa, sarebbe arrivato di lì a poco.
«Interessante» momorò tra sé la creatura, prima di arrivarle addosso a una tale velocità che Rebecca colse a malapena il movimento.
Un secondo dopo, i loro corpi erano fin troppo vicini e il demone le teneva saldamente il mento per costringerla a guardarlo, impedendole con l'altro braccio di allontanarsi.
«Lasciami subito!» gli intimò la giovane, divincolandosi dalla sua stretta e incenerendolo con un'occhiataccia mentre imprecava tra sé. Non aveva previsto che lui cercasse di bloccarla in quel modo, e se da un lato era contenta che la creatura non sembrasse intenzionata a combattere, dall'altro era tutto fuorchè tranquilla. Il suo sguardo non era minaccioso, ma la metteva comunque parecchio a disagio, e la cosa avrebbe potuto crearle non pochi problemi. Finché il contratto non veniva stipulato, ponendo fine al rituale, il demone avrebbe potuto pretendere qualunque cosa e persino uccidere chi l'aveva evocato, se questi non fosse stato all'altezza delle sue aspettative, e lei al momento, detestava ammetterlo, non aveva la forza di reggere a lungo un qualsiasi confronto.
«Non credo proprio» ribatté il demone per tutta risposta, allargando quel suo strano sorriso e aumentando la stretta fin quasi a farle male.
«Smettila di giocare e dimmi subito che cosa vuoi!» gli ordinò severamente Rebecca, cercando a tutti i costi di mantenere un minimo di controllo su quell'essere decisamente atipico per la sua razza. In effetti, ora che ci pensava, lo stregone che l'aveva adottata da bambina l'aveva avvertita di stare attenta a ciò che desiderava, perché un famiglio potente sarebbe stato un grosso problema da gestire in quel momento delicato, ma sapeva anche che la volontà della strega contava solo fino a un certo punto nella cerimonia di evocazione, e ognuna di loro avrebbe avuto in realtà la creatura che il fato aveva deciso da tempo.
«Pensavo lo sapessi: una prova del tuo valore» le rispose l'essere, senza accennare a lasciarla.
A quel punto la giovane perse la pazienza, e capendo all'improvviso cosa significasse quell'assurda scena, rilasciò parte della sua magia contro il suo petto, costringendolo a indietreggiare.
«Vedo che cominci a capire. Dimostrami quanto vali, streghetta» la stuzzicò l'altro, allargando il ghigno e preparandosi ad attaccare di nuovo mentre la ragazza, sia pure irritata dal nomignolo, decideva di soprassedere. Aveva già corso un bel rischio evitando di reagire come avrebbe dovuto e non era il caso di dargli ulteriori motivi per desiderare di ucciderla e tornare libero negli Inferi. Avrebbe avuto tempo più avanti di insegnargli l'educazione...
Si scambiarono quindi alcuni colpi muovendosi rapidi nella stanza illuminata solo dalle candele e dalla cupa luce rossastra emanata dal cerchio magico ancora attivo. Doveva sbrigarsi a sconfiggerlo o le fiammelle si sarebbero consumate, lasciandola praticamente al buio. Non voleva nemmeno immaginare di combattere una creatura così potente nell'oscurità quasi totale e quella era l'unica situazione in cui Happy, il suo precedente famiglio, non avrebbe potuto aiutarla. Sebbene provenisse da una famiglia nobile, per quella notte sarebbe stata uguale a tutte le altre streghe, e questo significava ottenere con le sue sole forze il potere che il nuovo alleato avrebbe potuto offrirle.
Rebecca, nonostante la stanchezza, fu quindi costretta a schivare pugni, calci e sfere oscure non bene identificate a ritmo serrato, rispondendo ogni volta con incantesimi di vario tipo che lo mancavano clamorosamente. Quanto era veloce quella creatura dall'energia all'apparenza inesauribile?
«Sei già stanca?» la schernì a un certo punto il demone, dopo l'ennesimo colpo andato a vuoto che doveva aver distrutto chissà cosa. I rumori di oggetti finiti in frantumi o rovinati sul pavimento si susseguivano a velocità preoccupante ma la ragazza, dopo un primo tentativo di protesta totalmente vano, aveva smesso di parlare. Non poteva lasciarsi distrarre o sarebbe stata la fine. Il suo avversario era troppo pericoloso per permettersi di badare a piccolezze del genere, a cui l'avrebbe comunque costretto a rimediare di lì a poco.
«Certo che no!» gli rispose in automatico lei, augurandosi che non l'avesse sentita ansimare. Una battaglia simile era l'ultima cosa che le ci voleva quella notte, ma tirarsi indietro era fuori discussione.
«Io sì» ribatté invece, inaspettatamente, il demone, saltandole addosso di colpo con tanta foga da farle perdere l'equilibrio.
Un attimo dopo, Rebecca era stesa a terra sotto di lui con le mani bloccate sopra la testa.
«Ma cosa...» iniziò stupita, prima che la stretta più forte sui polsi le facesse mancare il respiro per la stilettata di dolore inaspettato.
Esausta e sconfitta, non poté far altro che guardarlo leggermente impaurita, maledicendosi mentalmente per non essere stata in grado di batterlo. Il suo sogno di diventare una strega potente come sua madre era appena svanito e non era difficile immaginare quale sarebbe stato adesso il suo destino. Sperava solo che il demone le regalasse una morte rapida e non troppo dolorosa, ma non osava crederci troppo. Qualcosa nel suo sguardo le faceva venire i brividi, e per quanto cercasse di nasconderlo, aveva una gran paura che il demone se ne fosse accorto.
«Mi piaci, ragazzina» le disse un attimo dopo, tenendola ben stretta mentre lei lo guardava con gli occhi sgranati.
«Ma io ho perso» ribatté confusa Rebecca.
«Non c'è dubbio, ma non era questa la prova che avevo in mente.»
«Come sarebbe a dire? Mi sei saltato addosso all'improvviso e hai cercato di colpirmi!»
«Sei stata tu ad attaccarmi, ragazzina, e io non sono il tipo che si tira indietro quando si tratta di una sfida.»
«Stavi solo giocando!» protestò indignata. Non poteva credere di aver quasi distrutto la stanza e aver perso così tante energie per niente!
«Non eri poi così male, ma la disparità di forze iniziava ad annoiarmi e non ci resta più molto tempo prima che il rito svanisca, no?» le ricordò lui con un sorrisetto malizioso.
«Smettila di prendermi in giro e dimmi che prova vorresti!» sbottò lei innervosita. Purtroppo quell'essere odioso aveva ragione: se alle prime luci dell'alba non fosse stato ancora stipulato un contratto, la creatura evocata sarebbe scomparsa e il suo nome, già abbastanza in bilico per essere una strega di nobile famiglia, ne avrebbe sofferto ulteriormente. La cerimonia di evocazione poteva essere ripetuta, certo, ma era sempre uno smacco indicibile per i pochi che fallivano e sopravvivevano, e Rebecca non aveva alcuna intenzione di provare di nuovo una faticaccia simile. Già una volta era più che sufficiente per i suoi gusti.
«Non ti facevo così innocente» la prese in giro il demone.
«Intendi forse...» cominciò la ragazza incredula, iniziando a capire.
«Ovvio. Dimostrami che vale la pena averti come compagna» confermò la creatura con un'espressione che le diede i brividi. Sapeva che i demoni di nobile rango chiedevano spesso ai loro padroni di unirsi in quel senso per creare un profondo legame di aiuto e rispetto reciproco che non di rado si trasformava con il tempo in qualcosa di più, ma non credeva che sarebbe mai stata in grado di evocarne uno. Questa però era l'unica spiegazione plausibile per quella strana richiesta, e per quanto la cosa la lasciasse decisamente sconcertata, era meglio sbrigarsi a dargli una risposta. Cosa avrebbe dovuto fare? Non era così che aveva immaginato la sua prima volta, ma forse ne sarebbe valsa la pena. In fondo l'essere davanti a lei non era poi così male, ora che lo guardava bene, e doveva ammettere che quel corpo tonico, alla debole luce danzante delle candele, le faceva anche un certo effetto. Senza contare che un rifiuto avrebbe comportato un'altra lotta come minimo, e in quelle condizioni era abbastanza sicura di non poter sopportare uno scontro in piena regola. Dopo ciò che le aveva detto qualche minuto prima, era abbastanza ovvio che finora si fosse trattenuto e lei non era riuscita a mettere a segno neanche un colpo prima di essere atterrata.
«Chi sei?» domandò alla fine in un sussurro.
«Sono Shiki, il nipote del grande Re Demone Ziggy» rispose lui con fierezza, facendole spalancare un attimo gli occhi per la sorpresa. Nemmeno nei suoi sogni più folli avrebbe mai sperato in una fortuna del genere. Se davvero fosse riuscita ad ottenere la sua fedeltà, sarebbero state ben poche le cose in grado di spaventarla. Sì, il prezzo da pagare era decisamente onesto, e tutto sommato era contenta di potersi unire alla schiera di streghe e stregoni che avevano “sposato il demonio”, come diceva la gente. Senza contare che per realizzare il suo sogno avrebbe avuto bisogno di un enorme potere e l'alleanza con Shiki era un ottimo punto di partenza...
«Il mio nome è Rebecca Bluegarden e accetto la prova» disse infine solenne.
«Saggia decisione, ragazzina» approvò il demone con un sorrisetto di trionfo, affrettandosi a zittirla con un bacio famelico.
La giovane strega avrebbe voluto risponderli per le rime, ma le sue mani sul suo corpo e quella lingua vogliosa che le esplorava la bocca la costrinsero presto a capitolare, e in poco tempo la stanza si riempì di gemiti e sospiri, al termine dei quali Shiki accettò di collaborare, lasciandole sul corpo il marchio della famiglia di demoni più potente dell'Inferno.
Il rito era stato compiuto con successo e solo il tempo avrebbe mostrato al mondo gli effetti di quello scoppio di passione improvviso.


Angolo autrice:
Ciao a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! Non chiedetemi come mi sia venuta in mente una cosa del genere, ma la scena del demone Shiki che cerca subito di sedurre la sua evocatrice mi frullava in testa da quando ho letto il prompt e mi piaceva troppo per non usarla. XD
Probabilmente Shiki mi è venuto parecchio OOC, ma mi sono divertita un sacco a scrivere questa storia e spero che a voi abbia fatto lo stesso effetto leggerla. Fatemi sapere che ne pensate, se vi va, e grazie di cuore a tutti per il tempo che mi avete dedicato anche solo leggendo. <3
Se a qualcuno interessa, vi ricordo di aver fondato tempo fa un gruppo facebook principalmente su Fairy Tail ed Edens Zero, ma anche sugli anime e manga in generale. Se volete conoscere altri fan di queste bellissime opere, saremo ben felici di accogliervi qui. Vi aspettiamo numerosi! :)
Penso di non avere altro da aggiungere, quindi per ora mi dileguo. Appuntamento a domani con la prossima storia e buonanotte per dopo!
Un bacio,
Ellygattina

  
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