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Autore: Lara714    29/04/2020    1 recensioni
Dal testo:
Al suo risveglio Sakura, frustrata dal fatto che Sasuke le avesse sottratto un lasso di tempo non indifferente di quegli anni di spensieratezza e fanciullezza, fece calare un’atmosfera nefasta tra le mura di Villa Uchiha.
Sasuke percependo l’ingiustificata nonché insolita aria pesante che aleggiava in salone, guardava sua moglie pulire la vetrina e i soprammobili di sottecchi, convinto dal fatto che di lì a poco qualcosa di inevitabile sarebbe successo.
{One-Shot – Uchiha Family}
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clan Uchiha, Sakura Haruno, Sarada Uchiha, Sasuke Uchiha, Sorpresa | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Missing Moments

 

 


Quando Sasuke rientrò a casa dopo un breve periodo di assenza per raccogliere delle informazioni in un piccolo villaggio vicino alla Foglia, la signora Uchiha fece un sogno nel quale ricordò una vecchia missione con il suo amato e nostalgico Team 7. 

Un sogno pieno di sfuriate contro Naruto ma al contempo arricchito da momenti romantici mancati tra lei e il suo amato marito quando erano ancora dei puri e piccoli genin.

 

Al suo risveglio Sakura, frustrata dal fatto che Sasuke le avesse sottratto un lasso di tempo non indifferente di quegli anni di spensieratezza e fanciullezza, fece calare un’atmosfera nefasta tra le mura di Villa Uchiha.

Sasuke percependo l’ingiustificata nonché insolita aria pesante che aleggiava in salone, guardava sua moglie pulire la vetrina e i soprammobili di sottecchi, convinto dal fatto che di lì a poco qualcosa di inevitabile sarebbe successo.

Infatti, quando Sakura puntò il suo sguardo sulle foto esposte al di sopra del davanzale di legno che stava per pulire con uno straccio, si fermò di colpo, abbandonando le faccende domestiche e prendendo delicatamente in mano l’emblematica foto che ritraeva il suo Team al momento della sua formazione.

 

-Restituiscimeli…- iniziò lei con voce sibilante e riposizionando lentamente la foto al suo posto.

Sasuke sentendola ma non capendo a cosa si riferisse decise di far finta di nulla.

-Ho detto… restituiscimeli- alzò poco la voce lei puntando ora lo sguardo verso il marito seduto comodamente sul divano a leggere un giornale.

-Cosa dovrei restituirti?- chiese innocentemente lui facendole capire che non aveva la minima idea di cosa dovesse restituire.

-Tutti i nostri momenti mancati di effusioni romantiche quando eravamo genin idiota!- iniziò ad urlare lei dirigendosi verso di lui per poi strappargli il giornale da mano e buttarlo in malo modo sul divano.

-Sakura ma cosa stai dicendo… che ti prende?- chiese lui serio alzandosi.

 

I due iniziarono a litigare vivacemente sulla faccenda. 

Da una parte c’era Sakura che pretendeva che Sasuke colmasse tutti i suoi romantic missing moments, dall’altra Sasuke che cercava invano di farla ragionare.

-Sakura non possiamo tornare indietro nel tempo, stai diventando noiosa- disse lui spazientito da quella discussione.

Lei infervorata ancora di più dalla parola noiosa, decise di fargli quella folle richiesta.

-Hai ragione, non possiamo tornare indietro nel tempo. Ma possiamo compensare la mancanza in un altro modo più pratico e veloce…- iniziò lei guardando gli occhi confusi ma attenti del marito -puoi usare la tecnica della trasformazione del corpo per tornare ad essere la tua versione genin che tanto mi hai fatto mancare e desiderare in tutti quegli anni che hai dato di matto- disse lei seria avvicinandosi maggiormente a lui.

Sasuke scettico e irritato da tale idea si rifiutava di acconsentire a quella folle richiesta, ma conoscendo la testardaggine della moglie, acuitasi con l’avanzare dell’età, per scampare da quella stramba idea iniziò a ricattarla manifestando anche lui una sua importante mancanza che aveva tenuto segretamente nascosta.

-Credi che io sia l’unico della coppia che impartisce futili sofferenze per effimere mancanze… devi sapere che il tuo taglio corto di capelli non mi soddisfa per niente. Dov’è la Sakura dai lunghi capelli che pendeva dalle mie labbra per qualsiasi cosa dicessi?- rispose lui con tono innervosito facendole presente quanto lo irritasse quel taglio corto che si ostinava a portare.

 

Convinto di averla scansata, datosi che i capelli non crescono dall’oggi al domani, rimase sbalordito quando Sakura, con sguardo furbo e con i palmi delle mani infusi di un chakra verde, passandosi le mani tra i suoi capelli li fece crescere fino all’altezza del suo fondoschiena.

L’Uchiha, dopo il gesto di Sakura fatto con una grazia impeccabile, si diede mentalmente dell’idiota per avere trascurato un piccolo dettaglio di sua moglie, discepola della Principessa Tsunade, una delle poche persone nella storia ad aver attivato il Byakugo nonché attuale ninja medico più importate e influente di tutte le cinque grandi terre.

-Ora caro Sasuke è il tuo turno…- disse la moglie con sguardo fiero e impaziente nel vedere la trasformazione di suo marito nel piccolo e giovane Shinobi di cui era tanto innamorata.

 

 

 

Quando Sarada rientrò a casa dopo una missione di tre giorni con il suo team annunciandosi con il suo solito e pacato -Sono a casa...- sulla porta d’ingresso, una volta entrata in salone fu scioccata dal vedere sua madre, con degli insoliti e improvvisi capelli lunghi, avvinghiata a suo padre versione genin.

-Mamma!- disse urlando richiamando l’attenzione dei genitori.

I due si separarono di colpo rossi in volto per l’imbarazzo.

-Mamma! Stai nuovamente utilizzando la tecnica della trasformazione del corpo per avere papà in casa?- chiese diretta la figlia.

-Che cosa?- disse Sasuke ancora in versione genin per poi sciogliere la tecnica poco prima menzionata.

-Papà! Sei veramente tu!- urlò incredula Sarada constatando che il padre fosse effettivamente tornato a casa.

-Cosa sta dicendo Sakura?- disse lui serio verso la moglie.

-Sarada!- iniziò di rimando lei con tono rimproverante verso la figlia per aver svelato una sua innocente abitudine che attuava ogni tanto per sentirsi meno sola quando suo marito era fuori in missione.

-Sakura!- la richiamò nuovamente Sasuke in cerca di spiegazioni.

Dall’altra parte lei, vistosamente infastidita dalla situazione si spazientì.

-È solo colpa tua idiota!- iniziò ad urlare verso il marito che deglutì sonoramente a seguito della sua esclamazione.

-Sarada prestami un kunai- disse Sakura nei confronti della figlia con tono autoritario.

-Ma… Mamma…- rispose lei titubante.

-Sarada!- continuò la madre con tono ancor più fermo di prima e avvicinandosi lentamente a lei.

Appena Sakura ebbe in mano il kunai con un movimento fulmineo e secco, accompagnato da una naturale grazia, si taglio di scatto i lunghi capelli che flebilmente caddero a terra sotto gli occhi sbalorditi della figlia e disperati di Sasuke.

-Maledizione Sakura…- si lasciò scappare amaramente lui.

-Così impari… Uchiha- rispose lei di rimando al marito.

 

 

 

La sera stessa, dopo il litigio, la signora Uchiha ebbe un altro sogno…

 

Era una splendente giornata di sole e si trovava seduta elegantemente su un tatami rivestito con materiali pregiati, indossava un’elegante kimono estivo di colore azzurro pastello ed aveva caldo, un gran caldo. 

Qualcosa di inspiegabilmente rovente le opprimeva il corpo, ma soprattutto le spalle. Portandosi le mani al collo e nell’alzare i suoi capelli notò come fossero insolitamente pesanti ma soprattutto lunghissimi. 

Quella consapevolezza le fece sentire ancor più calore al punto da farle grondare le prime goccioline di sudore dalla fronte. 

Esasperata da quella situazione sbuffò appoggiando le mani sul tatami per alzarsi, ma nel farlo, la mano destra toccò qualcosa di piacevolmente freddo, era un kunai.

Senza pensarci troppo lo afferrò convinta nel fare quel drastico gesto che più volte è stata costretta a compiere nella vita. 

Si sistemò meglio sul pregiato tatami prendendo con la mano libera i suoi lunghi capelli con l’intento di prepararli al loro triste destino, mentre l’altra mano impugnava l’oggetto che l’avrebbe compiuto a breve.

Tutto era pronto. 

Spalancò i suoi occhi verde pastello con sguardo determinato iniziando a muoversi con l’intento di tagliare quando…

-Quante volte ancora hai intenzione di disonorare gli Uchiha con questo deplorevole gesto?- le intimò una voce cupa e arrogante alle sue spalle bloccandola fulmineamente prima che potesse tagliare i suoi lunghi capelli rosa.

-Ma… Madara…- sussurrò lei intimorita girandosi appena per incrociare gli occhi scarlatti e ipnotici del leggendario capoclan degli Uchiha.

-I capelli corti mi disgustano- concluse infine Madara con tono cinico e sprezzante.

 

 

 

Il giorno dopo quando Sarada entrò in cucina per fare colazione trovò la madre nuovamente con i capelli lunghi fino all’altezza del fondoschiena.

-Mamma ti sei fatta ricrescere di nuovo i capelli? Come mai?- chiese la figlia curiosa e sorpresa pensando al litigio dei suoi genitori avvenuto la sera prima in salone.

Sakura alle parole della figlia si girò prima sorridendole per poi dirle un secco -Siediti, dobbiamo parlare- con tono serio e intimidatorio.

Una volta sedute entrambe, Sarada poteva avvertire la tensione nell’aria schiacciarla su quella sedia in attesa delle fatidiche parole della madre.

-Sarada da oggi porterai i capelli lunghi- disse lei seriamente e lentamente alla figlia sorridendole appena.

-Ehhh? Ma non voglio… i capelli lunghi sono scomodi per una Kunoichi- si lamentò prontamente la piccola Uchiha.

-Sarada…- rispose di rimando lei con tono rimproverante e che non ammetteva alcuna replica.

-Puoi almeno dirmi perché?- le chiese la figlia sospirando in modo rassegnato alla decisione della madre.

 

-Perché gli Uchiha vogliono che sia così-

 

 

 

___

Spazio Autrice

 

Rieccomi con una one-shot fresca fresca scritta in un tipico giorno di quarantena e “sana” ispirazione.

Spero che le dinamiche di questa “folle” famiglia Uchiha vi abbiano rallegrato e fatto sorridere almeno un po’!

Sappiate che in questa one-shot sono pienamente d’accordo con Madara! 

Per chi aspetta l’aggiornamento di “Tutto sotto controllo” non preoccupatevi arriverà a breve.

Alla prossima!

 

  
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