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Autore: _L_Black_    02/05/2020    2 recensioni
James e Lily Potter sono morti, lasciando dietro di loro la disperazione e la gioia per una guerra finita.
Ma quella notte, anche un'altra famiglia fu spezzata dai seguaci del Signore Oscuro.
Sirius Black è ad Azkaban e sua moglie brutalmente uccisa dai mangiamorte, lasciando la loro unica figlia in mano agli ultimi parenti rimasti.
Orion e Walburga Black.
Alyssa Black crescerà con gli ideali della purezza, con una voce dentro di lei che urla "libertà" e la voglia di scoprire cosa sia davvero successo quella notte.
La guerra l'aspetta e Alyssa è pronta a combatterla per i suoi ideali.
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Orion Black, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Capitolo 25

Harry a Hogwarts ha finalmente trovato l'amore. Il suo intimo amico Colin Canon dice che Harry è quasi sempre in compagnia di una certa Hermione Granger, una ragazza straordinariamente graziosa, Babbana per nascita, che, come Harry, è una degli studenti migliori della scuola.

Alyssa alzò lo sguardo dal giornale e guardò Harry rosso di rabbia seduto davanti a lei. Quello non era che l'ennesimo articolo della Skeeter su di lui e poteva capire perfettamente come si sentisse Harry, ad ogni articolo gli studenti lo prendevano di mira senza pudore.

-Hai letto la parte dove piango per i miei genitori?!- esclamò Harry.

-Si ho letto, devo dire che lo nascondi bene a proposito- disse ironica.

Harry la fulminò con lo sguardo e Alyssa alzò le mani a mo' di scuse. Era venerdì sera e il martedì successivo ci sarebbe stata la prima prova del Torneo, Harry era con i nervi a fior di pelle e anche Alyssa e Hermione non scherzavano. Avevano passato tutti i pomeriggi in biblioteca e la sera consultavano i libri in Sala Comune, il tutto per aiutare Harry a non lasciarci la pelle.

-Cosa dovrei fare allora?!- borbottò Harry. -Non solo dovrò affrontare una prova di cui non so nulla, ci si mette anche la Skeeter!-

-Hey Potter, sono lacrime quelle che vedo?- esclamò Theodore dal tavolo di Serpeverde.

Alyssa alzò gli occhi al cielo mentre Hermione tentava di calmare Harry, si voltò verso Theodore che la guardò ridacchiando. Erano passate due settimane da quando avevano fatto pace ma era stata troppo impegnata ad aiutare Harry e non era riuscita a passare del tempo con lui. Non che morisse dalla voglia di farlo, aveva paura che se fossero rimasti da soli, Theodore avrebbe aperto una discussione su ciò che era accaduto al San Mungo.

-Ignoralo, Harry- esclamò Alyssa, voltandosi nuovamente verso il ragazzo seduto davanti a lei.

-Ignora, ignora, ignora... Ragazze voi non siete sotto l'occhio di quella maledetta troll!- sbottò esasperato.

-Perdonami ma vorrei ricordarti che la Skeeter parla anche della sottoscritta e la Parkinson non fa altro che dirmi cosa tu ci abbia visto in me- esclamò Hermione, irritata.

-Lascia stare Pansy, lo sai com'è fatta- disse Alyssa sorridendole gentilmente. -Quando eravamo piccole fece piangere Astoria perché le disse che somigliava a un bignè ripieno e adesso guarda la piccola Greengrass com'è diventata carina-

I tre si voltarono verso il tavolo dei Serpeverde, dove Astoria stava chiacchierando con una sua compagna.

-Io lo faccio e anche Harry deve fare lo stesso- disse Hermione, guardando il diretto interessato.

-Sapete cosa dovremmo fare?- disse Alyssa. -Dovremmo chiedere alla McGranitt se possiamo fare un'amichevole di Quidditch tra noi-

-Sarebbe un'ottima idea- rispose Hermione sorridente.

-Sempre se esco vivo dalla Prima Prova- borbottò Harry.

Le due ragazze si guardarono e sospirarono all'unisono. Il morale di Harry era a terra e nonostante provassero di tutto per farlo star meglio, qualcuno lo importunava con l'ennesima battutina sarcastica e lui tornava al punto di partenza. D'un tratto Theodore e Blaise si alzarono dal tavolo di Serpeverde e si avvicinarono al loro, i tre Grifondoro li guardarono scettici mentre Theodore prendeva posto proprio accanto ad Alyssa. La ragazza potè notate la spilla "POTTER FA SCHIFO" sulla sua toga e storse il naso.

-Fattelo dire, Potter- disse Theodore mentre prendeva il bicchiere di Alyssa. -Diggory è sicuramente più sveglio di te, se non ci lasci le penne alla prima ce le lascerai alla seconda di prova- disse prima di prendere un sorso di succo di zucca.

Blaise scoppiò a ridere mentre Alyssa guardava il ragazzo di fianco a lei, non riconoscendo più il bambino timido che era anni prima.

-Ma sono sicuro- continuò. -Che avrai un funerale degno del bambino sopravvissuto-

-Adesso basta, Theo- esclamò Alyssa irritata. -Stai esagerando-

Theodore si voltò verso di lei e bevve un altro sorso di succo prima di avvicinare pericolosamente il viso a quello della ragazza. Alyssa arrossì e il ragazzo ridacchiò prima di portare le labbra all'altezza dell'orecchio. -Stai arrossendo-

Il ragazzo si alzò dal tavolo e assieme a Blaise uscì dalla Sala Grande, mentre Alyssa rimase a guardarlo.

-Non mi aspettavo che Nott fosse così maleducato- esclamò Hermione, guardando Alyssa.

-Chissà perché io lo immaginavo- disse Harry irritato.

-Già- mormorò Alyssa. -Torno in Sala Comune ragazzi-

***

La Sala Comune dei Serpeverde era semivuota, Draco e Vincent erano seduti su uno dei divani mentre al tavolo, Daphne e Pansy chiacchieravano davanti a un libro aperto. Theodore e Blaise si andarono a sedere sul divano opposto a quello degli amici, il giovane Nott si allentò la cravatta e sospirò guardando il fuoco. Si stava comportando da stronzo con Alyssa e lo sapeva bene, il problema era che ogni volta che vedeva la ragazza parlare con Potter il nervosismo si impossessava di lui. In più ormai faceva comunella con i gemelli Weasley e cosa che ancora non capiva, alle volte parlava con Viktor Krum. Era come se tentasse di non rimanere da sola con lui per non parlare di quello che era successo tra loro al San Mungo.

Ci era arrivato finalmente, aveva capito che agli occhi di Alyssa lui non era indifferente, gli era bastato vederla arrossire ogni volta che si avvicinava a lei. Eppure, la ragazza non voleva parlarne.

-Dovevate esserci poco fa- esclamò Blaise ridacchiando. -Adoro l'ironia di Theodore, davvero-

Draco si mise più comodo sul divano e fece segno a Blaise di continuare.

-Potter continuava a lamentarsi della Prima prova e così gli ho detto giusto due paroline- disse Theodore, ghignando.

Draco ridacchiò e Vincent fece altrettanto mentre il fuoco accanto a loro continuava a scoppiettare indisturbato.

-Ma i vostri genitori verranno a vedere la prima prova?- chiese Vincent.

-Mio padre mi ha detto di si- rispose Theodore. -Verrà con Orion Black-

Al suono di quel nome Pansy e Daphne si voltarono verso di loro, sia Theodore che Blaise le guardarono con fare interrogativo mentre le due gli si sedevano vicino.

-Cosa c'è? Orion Black è un argomento che vi interessa?- chiese Draco, sarcastico.

Daphne gli scoccò un'occhiataccia mentre Pansy lo ignorò.

-Lo sapete che Orion non si fa più vedere tanto alle cene delle nostre famiglie?- disse Pansy.

-Papà mi ha detto qualcosa al riguardo, ma che ci vuoi fare Pansy? È anziano e da quando è morta sua moglie lo vedo un po' tra le nuvole- esclamò Theodore.

Era vero, Orion Black era decisamente cambiato dalla morte di Walburga e, per quanto lo volesse negare, anche Alyssa non era più la stessa.

-Già, l'anno scorso durante Difesa Contro le Arti Oscure ho sentito la Black parlarne con la sua amichetta del cuore. Pensa che aveva quasi deciso di non tornare a Hogwarts per non lasciarlo solo- spiegò Daphne. -Un po' mi dispiace per lui, quando le nostre madri ci portavano dai Black per farci giocare con Alyssa il signor Black ci faceva sempre quell'incantesimo, te lo ricordi Pansy? Trasfigurava i bicchieri in fiori per poi regalarceli-

Pansy annuì sorridendo appena. -Già, piansi un sacco quando mia sorella lo trasfigurò nuovamente in un bicchiere-

-Voi andavate da Alyssa a giocare?- chiese Theodore sconcertato.

Le due ragazze annuirono.

-Si, abbiamo passato pomeriggi interi al numero dodici di Grimmauld Place. Non lo sai perché quando c'eri tu preferiva giocare con te- esclamò Daphne mentre Pansy annuiva.

Theodore non rispose e inevitabilmente la sua testa vagò tra ricordi.

-Ma perché stiamo parlando di queste cose?!- disse Theodore irritato.

-Era un semplice argomento di conversazione, mio caro Theodore- disse Daphne. -Non eri tu quello che non perde occasione per parlare di qualsiasi cosa riguarda la Black?-

-Non sempre mia cara Daphne- ribattè il ragazzo con tono ironico.

La ragazza lo guardò e Theodore ripensò al bacio che si erano dati durante l'estate, alla festa a casa dei Malfoy. Avevano preso una bottiglia di firewhiskey dalla riserva di Lucius e già ai primi sorsi l'alcool la testa aveva iniziato a girare. Era capitato, eppure si era sentito terribilmente in colpa subito dopo.

Il discorso cadde quando la porta della Sala Comune si aprì e Astoria entrò di corsa nella stanza per poi andarsi a sedere accanto alla sorella.

-Bignè che vuoi?- chiese Daphne, guardandola.

-I ragazzi di Durmstrang!- esclamò la piccola Greengrass irritata, ignorando il nomignolo che sua sorella le aveva dato. -Uno non mi lascia in pace!-

-Stai scherzando spero, hai tredici anni! Dimmi chi è che gli faccio un discorsetto!- esclamò Daphne irritata.

Theodore guardò la minore delle Greengrass e ridacchiò, ricordandosi cosa gli aveva raccontato Alyssa riguardo al ragazzo di Durmstrang.

-La Brown ha lo stesso problema- disse Draco.

-E tu che ne sai della Brown?- chiese Pansy sospettosa.

Draco la guardò ma non rispose subito e Theodore lo guardò interrogativo, lui che aveva sempre la risposta pronta in quel momento era rimasto ammutolito.

-L'ho vista imprecare contro di lui l'altro giorno fuori dalla sala dei trofei- disse con fare indifferente, spostando lo sguardo sul fuoco.

***

Il martedì non tardò ad arrivare. La tensione aleggiava tra i tavoli in Sala Grande, gli studenti delle scuole straniere avevano le loro bandiere e festeggiavano il proprio campione, così anche i ragazzi di Tassorosso, dove un Cedric Diggory maneggiava la sua colazione senza realmente mangiarla. Alyssa e Hermione erano sedute accanto a Harry, avevano passato tutto il giorno prima ad insegnargli un incantesimo di appello e solo quando furono soddisfatti lasciarono l'aula. Le due ragazze a dir la verità erano molto tranquille, Harry era stato bravo il giorno prima con l'incantesimo e secondo loro aveva ottime possibilità di darsela a gambe ma il diretto interessato aveva la stessa espressione dell'altro campione di Hogwarts.

-Vedrai che andrà tutto bene- disse Hermione dopo l'ennesimo studente che si era fermato per augurare buona fortuna a Harry.

-Mhmh, preferirei rivedere il Basilisco- borbottò il ragazzo mentre rigirava il cibo nel piatto.

-Ah te l'ho sempre voluto chiedere- esclamò Alyssa. -Ma quindi è vero che durante il secondo anno hai combattuto contro il Basilisco?-

Harry annuì ma non continuò a parlare oltre, era troppo impegnato ad autocommiserarsi. Dal tavolo di Serpeverde Malfoy e Theodore erano impegnati a chiacchierare con la loro combriccola e dalle occhiate che lanciavano a Harry, Alyssa aveva intuito di cosa stessero parlando. Al tavolo dei professori erano seduti solo Vitious e Piton, segno che gli altri insegnanti stavano preparando la prima prova che ci sarebbe stata di li a poco. Quando ormai avevano quasi terminato la colazione, la McGranitt e la Sprout entrarono in Sala Grande quasi di corsa, la prima si avvicinò a loro mentre la seconda andò da Cedric.

-Harry vieni, tutti i campioni devo o riunirsi nella tenda- esclamò la McGranitt. Il tono della sua voce tradì la sua preoccupazione.

Harry annuì e si alzò dal suo posto per poi seguire la professoressa fuori dalla Sala Grande. Hermione e Alyssa rimasero sole a finire la colazione, la preoccupazione era palpabile ma nessuna delle due voleva parlarne.

-Io guardo la prima prova con Ronald- esclamò Hermione, guardando l'amica. -Vieni anche tu?-

-Mi sono già messa d'accordo per vederla con i gemelli e Lavanda- rispose Alyssa sorridendole. -In più viene mio nonno a guardarla, dovrei andare a salutarlo-

-Allora ci vediamo dopo- disse con un sorriso tirato.

-Ce la farà, Hermione- la rassicurò Alyssa prima di uscire.

***

Lavanda e Alyssa si erano avventurate nel parco del castello, dove i gemelli Weasley le avevano precedute per poter far scommettere le persone sul torneo. Si erano messi in testa di finanziare il loro Tiri Vispi Weasley in qualsiasi modo e le scommesse durante il torneo era un ottimo espediente per far soldi. Le due ragazze ci avevano provato a dissuaderli da questa scelta ma i gemelli erano stati irremovibili.

Uno steccato circondato da delle tribune erano state fatte comparire durante la notte, gli spettatori esterni erano già arrivati e stavano aspettando che la McGranitt desse loro la possibilità di salire su alle tribune. Appena arrivate, Lavanda fece segno ad Alyssa di guardare accanto alla tribuna della giuria. La ragazza guardò nel punto indicatole e sbiancò quando vide i gemelli provare a convincere il signor Nott e suo nonno a scommettere sulla prima prova. Corse verso di loro seguita da Lavanda e si mise in mezzo ai due gemelli, che si voltarono a guardarla confusi.

-Hey Black finalmente, ti stavamo aspettando- esclamò Fred.

-Ragazzi- disse Alyssa con voce calma. -Ai signori non interessa scommettere sulla prima prova-

-Li conosci, Alyssa?- chiese suo nonno, guardandola con fare indifferente.

Alyssa annuì con indifferenza, Lavanda salutò cordialmente i due uomini davanti a loro mentre i gemelli li guardavano confusi più di prima. Alyssa si rese conto del loro sconcerto e indicò suo nonno.

-Fred, George, vi presento mio nonno- disse con voce orgogliosa. -Orion Black- poi indicò l'uomo accanto a Orion. -E lui è Julius Nott, il padre di Theodore-

Fred e George sbiancarono quando si resero conto con chi stavano parlando. Gli porsero la mano tentando di riprendere un minimo di dignità ma da come Orion li stesse guardando, era evidente che ormai non avrebbero avuto più un buon rapporto con lui.

-Ragazzi è il caso che andiamo a trovare posto nelle tribune per gli studenti- esclamò Lavanda.

Fred e George non se lo fecero ripetere due volte, salutarono e scapparono da li assieme a Lavanda. Alyssa li guardò andar via e si voltò nuovamente verso i due uomini, suo nonno la fissava con il suo sguardo accusatorio mentre il signor Nott la guardava come se nulla fosse.

-Simpatici vero?- disse Alyssa, per stempiare la tensione.

-Simpaticissimi-

-Estremamente simpatici-

Alyssa scoppiò a ridere nel sentire il loro tono piatto ma dovette subito smettere, quando incrociò lo sguardo di suo nonno.

-Come mai non guardi la prima prova con Theodore?- chiese Orion, guardandola.

-Ormai ha i suoi amici, signor Black- disse la voce inconfondibile di Theodore, dietro di lei. -E anche io ho i miei, giusto Alyssa?-

La ragazza si voltò a guardarlo, trovandolo con quella sua espressione strafottente che da settimane a quella parte adornava il suo viso. Accanto a lui Draco e Blaise sorridevano angelici a suo nonno e a Julius.

-Avete scommesso?- chiese Theodore, guardandoli.

-Assolutamente no- disse Orion. -E neanche voi dovreste-

-Non lo farei mai- rispose Theodore, mentre i suoi amici annuivano.

-Beh allora io vado- disse Alyssa, quando vide Lavanda farle segno dalla tribuna di salire. -Ora possiamo entrare-

La ragazza non attese che le rispondessero e corse verso la tribuna dedicata agli studenti di Hogwarts.

-Va tutto bene tra voi?- chiese Julius a suo figlio.

Theodore sorrise sarcastico. -Va tutto alla perfezione-

***

Gli spalti erano pieni, trovare un posto fu senz'altro arduo per Lavanda e i suoi amici. Si sedette accanto a Lavanda, mentre i gemelli stavano chiudendo le ultime scommesse in attesa che la fatidica prima prova iniziasse. Da li si poteva vedere bene il luogo dove aveva parlato con suo nonno e ringraziò la sua amica per averla salvata da una morte certa. Quando aveva visto Fred e George parlare con suo nonno per convincerlo a scommettere credeva che sarebbe morta li seduta stante.

-Ti ho vista in difficoltà e ho pensato di salvarti- le disse Lavanda, facendole l'occhiolino.

-Ti adoro- le rispose Alyssa, abbracciandola.

Lavanda ridacchiò ma smise subito, quando degli uomini portarono all'interno dello steccato un drago che non aveva l'aria di divertirsi. Guardò le tribune e fece per sputar fuoco ma i guardiani riuscirono a calmarlo. Anche Alyssa, nonostante sapesse già di cosa trattava la prima prova, le venne un colpo vedendo una creatura del genere e si chiese seriamente se un semplice incantesimo di appello avrebbe aiutato Harry. Fred e George si sedettero subito accanto a loro, eccitati per lo spettacolo che stava per iniziare. Dalla tribuna della giuria, Ludo Bagman si alzò.

-Benvenuti a questa Prima Prova del torneo Tremaghi- i presenti applaudirono e non appena smisero, Bagman continuò. -Un uovo d'oro. È ciò che i campioni devono assolutamente prendere per passare alla prova successiva! Sarà facile? No, dovranno combattere contro un drago per poterlo prendere. Ogni campione ha un drago diverso contro cui dovrà vedersela per poter andare avanti- la tensione era nell'aria e Bagman se ne beò prima di continuare. -Facciamo entrare il primo campione, che se la vedrà contro il Grugnocorto Svedese, prego entra Cedric Diggory!-

La folla applaudì e gli studenti di Tassorosso intonarono un canto inventato appositamente per il loro campione.

-Meno male che la pozione invecchiante non ha funzionato- esclamò Fred deglutendo.

-Ben detto gemello- disse George.

La prova di Cedric andò bene, sicuramente la soffiata di Harry gli aveva dato una bella mano e se la cavò con qualche graffio sul volto sorridente dopo aver preso l'uovo d'oro. Gli uomini incaricati di occuparsi dei draghi portarono via il Grugnocorto Svedese mentre altri facevano entrare nell'arena un altro drago.

-Ragazzi ma quello non è vostro fratello Charlie?- chiese Alyssa, indicando un ragazzo dai capelli rossi che faceva entrare il secondo drago.

-Si, i draghi vengono tutti dall'allevamento in Romania dove lavora- le spiegò George.

-Ben fatto Diggory, adesso facciamo un grande applauso a Fleur Delacour, che se la vedrà contro un Gallese Verde- esclamò Bagman.

Fleur se la cavò meno bene rispetto a Cedric ma ce la fece ugualmente. Accanto a loro i gemelli si sentirono male quando la videro cadere.

-Povera stella- commentò Lavanda, facendo ridere Alyssa e la ragazza seduta davanti a loro.

Fleur uscì vittoriosa dalla staccionata e si andò a sedere accanto a Cedric sulla tribuna della giuria.

Poi toccò a Krum, che se la vide contro un Petardo Cinese e riuscì a cavarsela meglio dei primi due, prendendo l'uovo in soli dieci minuti.
Dalla tribuna di Durmstrang i ragazzi cantavano "Krum ni kara da mechtaem".

-Complimenti, Krum. E adesso un grande applauso a Harry Potter, che se la vedrà contro l'Ungaro Spinato!- disse Bagman, applaudendo assieme agli spettatori.

-Per tutte le cavallette, proprio il più difficile gli doveva capitare!- disse George mentre applaudeva assieme agli altri.

Harry entrò nell'arena, l'Ungaro Spinato lo guardava minaccioso mentre il ragazzo afferrava la propria bacchetta. -Accio Firebolt!-

Le tribune caddero nel silenzio mentre attendevano che la scopa chiamata da Harry arrivasse. Alyssa strinse con forza la mano dell'amica e lanciò un'occhiata a Hermione, seduta qualche fila avanti a loro. Anche lei, come Ron, era col fiato sospeso.
La scopa arrivò e Harry ci salì sopra di corsa, andando contro al drago.

-Ma è pazzo!- urlò Lavanda.

-È un diversivo- disse Alyssa. -Come quando nel Quidditch un cacciatore si butta contro la squadra avversaria e l'altro segna-

-Ma Alyssa, questo non è Quidditch, quello li sputa fuoco- le fece presente, Fred.

Harry fece in modo che il drago lo seguisse ad ogni suo passo, gli volò attorno salendo sempre di più e la creatura lo seguiva come fosse incantato. Provò a sputar fuoco ma Harry fu più veloce e riuscì ad evitare la fiamma. Quando fu abbastanza in alto scese in picchiata, il drago non se lo aspettò e fu troppo lento, Harry aveva già afferrato l'uovo.

-Otto minuti, ci ha messo solo otto minuti!-

Gli studenti di Grifondoro urlarono di gioia, Alyssa abbracciò Lavanda mentre tutti intonavano "Harry il nostro campione è". Saltellavano di gioia tutti e quattro abbracciati, cantando insieme agli altri loro compagni di casata. Alyssa incrociò lo sguardo di suo nonno e gli sorrise mentre urlava assieme agli altri.

Era fatta.

***

-Per Harry hip hip-

-Urrà!-

-Hip hip-

-Urrà!-

Un boato accolse Harry nella sala comune. I gemelli avevano organizzato tutto nei minimi dettagli, un tavolo imbandito, burrobirra e anche un angolo dedicato agli alcolici. Più passava il tempo con i gemelli e più scopriva cose che la sorprendevano. Avevano un giro tutto loro per far entrare gli oggetti di contrabbando a scuola e solo in quei giorni se ne era accorta.

Avevano messo un giradischi con le Weird Sisters e la Sala Comune era diventata una sala da ballo. L'uovo era stato posizionato sul camino come un trofeo e per qualche ora Harry si era lasciato andare assieme agli altri dimenticandosi di essere un campione di Hogwarts. Alyssa era accanto al tavolo delle bevande e chiacchierava con Ginny della prova appena terminata, poco lontano da lei Lavanda e Fred ballavano insieme.

-Mia sorella ti sta importunando?- chiese George, avvicinandosi a loro.

-Semmai sei tu che la importuni- ribattè Ginny. -Ormai per parlare con te basta che cerco lei o Lavanda-

-Che vuoi farci sorellina, siamo amici. Giusto Black?- chiese George mentre le metteva un braccio attorno alle spalle.

Alyssa annuì e sorrise a Ginny. -Confermo, amici-

Ginny scosse il capo e andò a parlare con Hermione e Ron. Quest'ultimo aveva fatto pace con Harry ed era finalmente tornato a comportarsi normalmente.

-Tieni Black- disse George, porgendole un bicchiere.

-Cos'è?- chiese mentre prendeva il bicchiere.

-Firewhiskey- le spiegò George. -Sei stata così impegnata con Harry in questi giorni, hai bisogno di rilassarti un po'-

Alyssa guardò George e poi il bicchiere, ripensò a quelle settimane trascorse tra la biblioteca e la Sala Comune a studiare possibili strategie, ripensò a Theodore e al suo modo di fare strafottente. Non ci pensò oltre e bevve.

-E quindi io dico no, perché lui si comporta così- esclamò Alyssa mentre sonnecchiava sul divano.

Erano passate circa due ore da quando la festa era terminata ed erano rimasti solo loro quattro. Fred, George, Lavanda e Alyssa. Quest'ultima era alticcia, il firewhiskey le era piaciuto ma dopo qualche bicchiere aveva iniziato a vaneggiare, perciò George le aveva dovuto togliere la bottiglia dalle mani.

-Forse perché gli da fastidio che tu parli con tutti meno che con lui- le rispose Fred.

Lavanda annuì alle parole dell'amico mentre Alyssa lo fulminò con lo sguardo e puntò il dito contro di lui.

-Parlo con chi... Voglio!- disse minacciosa.

I tre scoppiarono a ridere e Alyssa fece il broncio. -Vorrei solo capire se gli piaccio o no-

-Chiediglielo- propose George.

-Ma sei matto?! E poi che succede se le dice di no?!- disse Lavanda guardandolo sconvolta.

-Se non gli piaccio bevo- piagnucolò Alyssa e fece per allungarsi a prendere la bottiglia di firewhiskey, che si trovava sul tavolo ma Fred fu più veloce e la tolse.

-Non pensavo potesse piacerle il firewhiskey- disse Lavanda, guardando l'amica sconcertata. -Tra l'altro dovevi toglierlo prima-

-Vorrei solo che s'innamorasse di me- sussurrò Alyssa prima di addormentarsi sulla spalla di George.

ANGOLO DELL'AUTRICE

FINALMENTE! Vi giuro che è stato difficile scrivere questo capitolo a causa della mancanza di ispirazione. Per questo dovreste arrabbiarvi con Netflix per aver messo Love101 nel loro catalogo. Arrabbiarvi ringraziarlo, perché proprio in questa serie tv ho visto l'incarnazione di Theodore, sembrava uscito dalla mia fan fiction. Detto questo passo a dirvi alcune cose riguardante la storia:

1 - la scorsa volta mi sono dimenticata di dirvi che il laboratorio e la storia di Bertha Mantle è totalmente inventata da me. Al San Mungo non c'è nessun laboratorio ma secondo me era una cosa che poteva tranquillamente starci.

2 - Nel capitolo Padre e Figlio ho sbagliato, scrivendo che Cygnus era il fratello di Orion. In realtà è fratello di Walburga ma ho confuso i due coniugi.

3 - Questo capitolo (finalmente eh). Allora non so se vi ho sorpresi con il bacio tra Daphne e Theodore (penso di si), volevo dire che nella mia fan fiction vorrei dare ciò che manca nel libro, ossia le prime esperienze degli studenti. Sto parlando di amore ma anche di alcol, insomma tutte le cose che alla fin fine abbiamo provato tutti noi. Non voglio farla cadere in un giro di alcol, sesso e Weird Sisters ma comunque vorrei dare la possibilità ai personaggi di provare cose nuove.

Detto questo, fatemi sapere cosa ne pensate.

Al prossimo capitolo,
_L_Black_

  
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