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Autore: La Koaletta    03/05/2020    3 recensioni
Raccolta di dieci flashfic su nove cose che Fred scopre e conosce su Hermione, dopo un anno di osservazioni... e una cosa che scoprirà solo dopo averle sapute.
I. Lo caccerà nei guai – Probabilmente era annoiato, o la Granger era semplicemente diventata più bella con l’arrivo del suo quinto anno.
II. Era terribilmente acida e noiosa – “Hai quasi ucciso uno studente! Ti pare il modo?”
III. Passava sveglia la notte – Possibile che non dormisse mai?
IV. Era una Nata Babbana – “Scusa, è che, Granger, sei diventata il mio passatempo preferito.”
V. Aveva un gatto insopportabile – “È blu! Grattastinchi è diventato blu!”
VI. Non le piaceva il Quidditch – “Potrei iniziare a tifare Serpeverde.”
VII. Lo distingueva da George – “Da quand’è che sai riconoscere che lui è Fred?”
VIII. Sapeva infrangere le regole – “Me ne vado e l’unica cosa a cui pensi sono i MAGO! Sei proprio un tipo, Hermione.”
IX. Le era mancato – “Sì, ma mi piace dare fastidio solo a te.”
X. Si era innamorato di lei – “Non ti ho più dato il famoso gioco gratis.”
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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V.

Aveva un gatto insopportabile

 

“Fred… Weasley… dimmi che non sei stato tu!”

Con il passare del tempo, il ragazzo aveva iniziato a capire una cosa su Hermione Granger, forse la più fondamentale di tutte: era piuttosto suscettibile. A volte, si era colpevolmente ritrovato a pensare che fosse fin troppo bella, quando si arrabbiava – gli occhi castani s’illuminavano di un bagliore saettante, le guance s’imporporavano tutte, e più che arrabbiata gli sembrava innamorata.

Fred, però, era l’unico a dover ancora capire che quando il Prefetto Grifondoro s’infiammava d’ira, era meglio lasciarla stare. L’aveva vista più volte sgridare – come una madre insopportabile costretta in un corpo di ragazzina – suo fratello e Harry, eppure non si sapeva proprio spiegare perché quei due se la dessero a gambe ogni volta. Era così divertente stuzzicarla quando era su tutte le furie, scappare sarebbe stato noioso!

“Buongiorno anche a te, Granger. Potresti essere più chiara? Voi cervelloni avete la strana abitudine di parlare per sottintesi!”

Ci provò davvero, a reprimere un sorrisino impudente, ma l’espressione allucinata di Hermione gli fece perdere ogni buon proposito – gli aveva piantato addosso uno sguardo alterato, ferma in piedi con una quantità esagerata di libri stretti al petto, e sembrava essere davvero convinta di aver acquisito potenza solo grazie alle loro posizioni: lei troneggiante, lui stravaccato sulla poltrona sgualcita.

“Povero Grattastinchi! Lo so che sei stato tu!”

“Non solo parli per sottintesi, aggiungi pure un linguaggio in codice… senti, Granger, come si dice nella tua lingua da secchioni che sei bella quanti ti arrabbi?”

Fred si abbandonò a una risata scanzonata, osservandola da sotto le ciglia lunghe con fare malandrino. La ragazza, per tutta risposta, divenne ancora più rossa, e iniziò a boccheggiare e ingoiare a vuoto: “Tu… tu… smettila!”.

“Di fare?”

Da dietro le gambe di Hermione si affacciò il gatto insopportabile che, un’ora prima, aveva testato superbamente la pazienza del gemello Weasley. Lei fu immediatamente distratta dalla comparsa di quella bestia fastidiosa, e si accovacciò sul pavimento per dargli una carezza sgraziata, gli occhi velati di compassione.

“È blu! Grattastinchi è diventato blu!”

“Aspetta, è il tuo gatto?”

Per qualche motivo, Fred non riusciva a impedire alle sue labbra d’incresparsi in un sorriso canzonatorio – forse perché, tra tutti i gatti che avrebbero potuto infastidirlo quel mattino, era stato proprio quello della sempre meno anonima Granger. E poi, chi diavolo chiamava un gatto Grattastinchi?

Al “sì” disperato della studentessa, che continuava a torturare il pelo di Grattastinchi come se delle carezze potessero eliminare la tinta blu, Fred pensò bene di rassicurarla. “Tranquilla, Hermione, l’effetto della pozione dura solo qualche ora!”

“Lo sapevo… lo sapevo che eri stato tu! Io… tu… tu sei…”

“Affascinante, spiritoso, bello. Mentre quel gatto ha preso proprio tutto dalla padrona, è insopportabile!”

È vero, era insopportabile, ma chi avrebbe trovato divertente fare degli scherzi a un gatto amabile?

Di certo non lui.

   
 
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