03/05/2020
2 recensioniCome faccio a esserti amica quando non riusciremo mai ad esserlo?
Come faccio a comportarmi come se tu non fossi stata la prima persona che mi abbia fatto innamorare perdutamente e follemente?
Come faccio a guardarti negli occhi e fingere di non provare più niente?
Come faccio a dimenticare quei ricordi, gli anni insieme, le notti indelebili, le confidenze che nessuno sa?
Come dovrei fare per riuscire a non sentire più nulla quando ti guardo?
A non avere le palpitazioni quando mi sei accanto?
A non rimanere in fissa per un tempo indefinito guardando il tuo viso
fino a quando qualcuno è costretto a scuotermi per tornare con i piedi per terra?
A non essere più felice ed esaltata come una bambina quando so che ti vedrò?
Perché dopo tutto questo tempo io sono qui ancora a parlare di te?
A scrivere poesie dedicate a te?
Non faccio altro che fallire provando a dimenticare, cancellare, offuscare.
Ma tutto è così nitido e chiaro, come fosse ieri,
quando ieri non è.
Se solo tu mi confermassi che invece non mi pensi più,
che non ti fa più nessun effetto vedermi,
guardarmi negli occhi, quegli occhi che ti facevano tanto impazzire,
unici e speciali come dicevi tu,
i più belli che avevi visto,
in quegli occhi dove ti perdevi e ritrovavi,
quegli occhi che ti avevano fatto innamorare per il modo in cui ti guardavano
e ancora ad oggi ahimé ti guardano.
Se solo tu mi dicessi che quello che sento non è ricambiato,
che sono pazza ad avere ancora queste reazioni, allora forse piano piano troverei pace.
Ma io lo so e tu lo sai,
ci siamo dentro ogni volta,
completamente e profondamente sommersi
da ciò che non possiamo controllare.
Certi amori lasciati in sospeso,
quelli che non sono mai finiti veramente,
quelli che non puoi far altro che portarli dentro,
non conosceranno mai il sapore della parola "fine".
𝓅𝒾𝓂𝑒𝓎𝓈