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Autore: BeautyLovegood    03/05/2020    0 recensioni
Per sbaglio, ho cancellato tutta la storia da EFP, ma fortunatamente mi sono salvata tutti i capitoli in una cartellina.
Vi ricordo che questo è il primo midquel di Magic, ambientato dopo il capitolo "Primo bacio"
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley, Nuovo personaggio
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- C’è qualcosa di strano in queste foto: non ci sono io!- disse Crowley notando due pagine piene di foto di Magic e Aziraphale insieme.

- Le abbiamo fatte in quella settimana… che siamo stati senza di te. Ho cercato di risollevarle il morale. È stato molto difficile.- disse l’angelo tristemente. Crowley lo guardò con aria colpevole e gli prese la mano per baciarla.

- Mi mancavate tanto anche voi. Vi avrei portato più che volentieri con me, ma Magic era troppo giovane per conoscere i segreti del mestiere di demone.

- Crowley!- esclamò Aziraphale furioso e lasciò andare la mano del marito.

- Angelo, mi conosci da più di seimila anni, dovresti sapere quando scherzo!- disse lui facendogli il solletico sul collo.

- E comunque, anche io non ci sono in molte foto.- disse Aziraphale sfogliando l’album fino alla bellezza di quattro pagine tappezzate di foto di Magic e Crowley. Sorridevano, facevano linguacce e certe attività piuttosto discutibili.

- Oh sì… il mese quasi più bello della nostra vita!- disse Crowley con aria nostalgica.

 

TRE ANNI PRIMA

 

- Devi proprio andare, angelo? Ormai non hai più compiti da svolgere per i piani alti!- disse Crowley stringendo per la vita il suo angelico marito e con la fronte appoggiata alla sua.

- Ho fatto una promessa tanto tempo fa ed è arrivato il momento di mantenerla.- disse Aziraphale fingendosi indifferente alle smancerie del demone, che lo guardava con il broncio.

- Dimmi almeno di che cosa si tratta, per favore. Dev’essere una cosa grossa se devi stare via un mese intero.

- Lo farò quando tornerò, te lo prometto.

- Non voglio che te ne vai…- piagnucolò Crowley e si attaccò alla bocca di Aziraphale per dargli tanti piccoli baci stampo. Lui rise senza staccarsi e finì per posare le mani sul viso del demone per dargli un bacio appassionato, che venne però interrotto da dei finti colpi di tosse da parte di Magic.

- Sarò anche una teenager, ma voi siete pur sempre i miei padri! Un po’ di contegno!- disse con le braccia incrociate.

- Gelosona!- la stuzzicò Aziraphale e si staccò da Crowley per baciare sua figlia sulla guancia.

- Tieni d’occhio Papà Cro, mi raccomando.- le sussurrò all’orecchio e prese la sua valigia beige.

- Sei proprio sicuro di non volere un passaggio, angelo?- chiese Crowley speranzoso.

- No, grazie, amore, rischierei di non lasciarti più.

- Allora, fai buon viaggio, Papà Azi.- disse Magic.

- Grazie, tesoro. Vi telefono appena arrivo. Vi amo.

E Aziraphale uscì dall’appartamento.

- Allora, Magic, che cosa ti va di fare?- chiese Crowley alla figlia come se non avesse appena salutato il marito.

- Devo fare i compiti. Lunedì devo consegnare un tema, mi mancano poche pagine.

- Non ti invidio per niente… be’, che ne diresti di fare un giro quando avrai finito?

- Volentieri!

- Allora, chiuditi in camera e finisci il tuo tema!- disse con un finto tono autoritario, ma Magic ubbidì lo stesso. Nell’attesa, il demone si dedicò alle sue piante, spaventandole più del solito per sfogare la sua tristezza per la partenza di Aziraphale.

Magic uscì dalla sua camera un’ora dopo. Crowley stava per dare una lezione alla sua terza pianta più grande, ma la giovane batté le mani per spostarla alle sue spalle.

- Non toccare Cleopatra, papà!- disse aprendo le braccia per proteggere la pianta dal suo padre demone.

- Da quando dai nomi alle mie piante? E che razza di nome è Cleopatra per un vegetale?- chiese lui furioso.

- Lei è mia amica. Quando sei stato lontano per una settimana, mi sono occupata di lei e di tutte le altre e sono cresciute benissimo, anche se Cleopatra è stata l’unica a fidarsi di me e a non tremare quando venivo a bagnarla.

Crowley fece un respiro profondo per calmarsi. Per quanto fosse geloso delle sue piante, l’amore per sua figlia era più forte.

- Sei fortunata… Cleopatra!- disse alla pianta con un tono ambiguo e Magic batté le mani per farla tornare al suo posto.

- E ora usciamo!- disse battendo di nuovo le mani per cambiare i suoi vestiti, passando dal look da casa ad uno da uscita che fece storcere il naso a Crowley.

- Tesoro, lo sai che ti voglio tanto bene, ma secondo me dovresti apportare delle modifiche al tuo look.

- Dici? E che cosa mi suggeriresti?

- Potremmo andare a dare un’occhiata da Harrods.

La sua risposta fece spuntare un grande sorriso sul volto di sua figlia.

- Sì! Sì! Andiamo da Harrods!- disse felice come una Pasqua. Era da più di un mese che voleva andare a fare shopping al più grande magazzino di Londra e Crowley lo sapeva bene. Così offrì il suo braccio alla figlia come un gentiluomo e lei lo accettò. Raggiunsero Brompton Road in quindici minuti e Crowley miracolò un parcheggio privato per poter lasciare la sua Bentley davanti all’ingresso.

- Allora, Magic, che cosa dice Papà Aziraphale quando vai a fare shopping?

- Quello che comprerai oggi, ti dovrà durare per almeno un anno.- disse Magic imitando la voce del suo papà angelo.

- Esatto, ma io sono il papà alla moda e scatenato, perciò non pensare a Mister Guastafeste e… buttati! Mmm, questa mi è uscita male…

I due passarono l’intero pomeriggio a provare vestiti in ogni reparto. A Magic piacevano soprattutto i capi colorati, mentre Crowley rimaneva fedele al nero. La maggior parte dei vestiti che provavano sarebbero stati bocciati da Aziraphale, ma si divertivano troppo per pensare ai suoi giudizi. Alle cinque, si fermarono alla gelateria per fare merenda. Erano stremati e sotto le loro sedie c’erano quattro enormi sacchetti pieni di vestiti e scarpe.

- Ti stai divertendo, tesoro?- chiese Crowley mentre mangiava una coppa di gelato al cioccolato e rhum.

- Sì, molto! Direi che sono a posto fino al cambio di stagione. Papà, posso farti una domanda?

- Certo!

- Papà Azi mi ha raccontato molte volte come voi due vi siate conosciuti, ma non ho mai sentito la tua versione. Me la racconteresti, per favore?

Magic non aveva tutti i torti. Quando era piccola, Aziraphale le raccontava qualche volta la storia di e Crowley ma con troppe parti edulcorate.

- Ormai hai quindici anni, direi che sei grande a sufficienza per sapere come sono andate veramente le cose tra di noi, ma sappi che non ti dirò proprio tutto tutto tutto! Ho una reputazione anche io!

- Va bene. Avanti, sono tutt'orecchi.- disse Magic dopo aver addentato una ciliegia del suo gelato all’amarena.

Crowley raccontò tutta la storia per filo e per segno, ma tralasciò la vera ragione per cui Aziraphale era stato arrestato ai tempi della Rivoluzione Francese, preferiva tenere intatta la storia del ladro di crêpes e si pentì di aver raccontato la parte del 1941 quando era entrato in Chiesa camminando come un imbranato ballerino di tip tap che aveva urgente bisogno di un gabinetto perché Magic rischiò di soffocare dalle risate con il suo gelato.

- Ti dirò, all’inizio non ero d’accordo a scambiarmi il corpo con tuo padre, ma è stato buffo avere i capelli biondi per qualche ora, ma se fosse stato per me, avrei bruciato il suo papillon! Non l’ho mai sopportato!- disse Crowley stringendo il cucchiaio con aggressività che rischiò di spezzarsi come se fosse fatto di legno.

- Comunque, dopo esserci riscambiati i corpi, abbiamo pranzato insieme al Ritz, poche ore dopo siamo diventati una coppia… e un anno dopo, è capitata la più grande magia della nostra vita: tu.

Magic arrossì emozionata e posò una mano su quella di Crowley.

- Papà Azi finisce sempre la storia così.

Crowley abbassò gli occhiali e le fece l’occhiolino.

- Lo so.

 

TRE SETTIMANE DOPO

 

Aziraphale rientrò in casa cercando di non fare rumore. Voleva fare una sorpresa a suo marito e sua figlia, ma li trovò sul divano con la televisione accesa sul film horror Saw. Sul tavolino c’era una scatola della pizza vuota, un bicchiere di vino rosso e uno di Coca-Cola vuoti. Magic dormiva sulle gambe di Crowley con la testa posata su un cuscino, mentre Crowley guardava il film con aria annoiata. Aziraphale schioccò le dita per spegnere il televisore. In questo modo, il demone poté vedere il riflesso di suo marito sulle schermo spento.

- Angelo. Sei tornato.- disse a voce bassa. Aziraphale si sedette vicino a lui e lo baciò con tenerezza.

- Mi siete mancati tanto.- disse dopo aver baciato anche la fronte di Magic. Crowley prese sua figlia in braccio come una principessa, la portò in camera sua e la posò nel letto.

- Anche tu ci sei mancato. Ma non dovevi tornare alla fine del mese?- chiese dopo aver rimboccato le coperte a Magic.

- La mia missione è finita prima del previsto. Adesso ti racconto.

Crowley gli impedì di parlare spingendolo verso il muro per baciarlo.

- Scusa, angelo, lo so che mi avevi promesso di raccontarmi tutto della tua missione, ma sono in astinenza di noi due da troppi giorni e ho un gran bisogno di recuperare. Domani penderò dalle tue labbra, te lo prometto, ma adesso voglio solo godermele fino in fondo.- disse mentre spogliava suo marito. Lui schioccò le dita, sicuro di aver fatto apparire dei tappi nelle orecchie di Magic per non farle sentire i loro gemiti e le loro urla di passione.

- Va bene, amore. Anche io ho bisogno di recuperare il nostro tempo.

 

PRESENTE

 

- Ah Satana, che stupenda notte che fu quella dopo aver passato tre settimane tra il locale, i compiti di Magic, i suoi bisogni da femmina, lo shopping e le sue amiche!- disse Crowley soddisfatto.

- Sì, è vero, anche se non hai mantenuto la promessa di farmi raccontare la mia missione.- disse Aziraphale un po’ offeso.

- Be’, allora, visto che siamo quasi arrivati alla fine dei ricordi, puoi parlarmene anche adesso, angelo.- disse Crowley tenendo semiaperto.

- Dunque...

  
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