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Autore: bacinaru    03/05/2020    7 recensioni
"Ha perso il segno. Di nuovo.
Illya si schiarisce la voce e torna a concentrarsi sul libro di ingegneria che dovrebbe studiare. Con la matita riesce a sottolineare un altro paio di righe prima che il suo sguardo inizi di nuovo a vagare altrove. Dall'altro lato della stanza, Napoleon giace supino sul suo letto, il volto seminascosto tra le braccia conserte. Lo sente mugugnare qualcosa nel sonno e poi volta la testa nella sua direzione; un paio di riccioli ribelli gli accarezzano la fronte e ne ombreggiano la pelle, lì dove il sole del pomeriggio ne colpisce le punte ancora umide di doccia.
Illya non riesce a smettere di guardarli.
Vorrebbe poterli toccare."

[pre-OT3 || College!AU]
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Gabriella Teller, Illya Kuryakin, Napoleon Solo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Fandom: Operazione U.N.C.L.E.
Personaggi: Napoleon Solo, Illya Kuryakin, Gaby Teller
Coppia: pre-Napoleon/Illya/Gaby
Words: 835
Rating: verde
Contesto: College!AU
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono.






I gatti sono fatti

per essere accarezzati





Ha perso il segno. Di nuovo.

Illya si schiarisce la voce e torna a concentrarsi sul libro di ingegneria che dovrebbe studiare. Con la matita riesce a sottolineare un altro paio di righe prima che il suo sguardo inizi di nuovo a vagare altrove. Dall'altro lato della stanza, Napoleon giace supino sul suo letto, il volto seminascosto tra le braccia conserte. Lo sente mugugnare qualcosa nel sonno e poi volta la testa nella sua direzione; un paio di riccioli ribelli gli accarezzano la fronte e ne ombreggiano la pelle, lì dove il sole del pomeriggio ne colpisce le punte ancora umide di doccia.

Illya non riesce a smettere di guardarli.

Vorrebbe poterli toccare.

Scuote il capo e schiaccia via quel pensiero quasi immediatamente. È sciocco, pensare a una cosa del genere. Napoleon non è un gatto né un orsacchiotto e la sola idea di venir beccato nell'atto gli infiamma le guance di un virulento imbarazzo.

Prova di nuovo a concentrarsi sull'argomento di studio.

«Si può sapere che fine avete...»

Gaby apre la porta di botto e si precipita impettita nella stanza. Si zittisce nel momento esatto in cui adocchia la forma addormentata di Napoleon.

Poi, sotto il suo sguardo esterrefatto, squittisce.

«Oooh, ma tu guarda se non è un angioletto quando dorme» sussurra, sempre con quel tono, un po' troppo acuto, che si riserva di solito ad un cucciolo o a un bebè.

Illya lancia un altro sguardo al suo compagno di stanza, poi lo distoglie altrettanto velocemente con un brontolio irritato e lo punta di nuovo sul suo libro. Ci ha ormai rinunciato, ma almeno è una buona scusa per non incontrare lo scherzo che luccica negli occhi di Gaby.

«Questo non è vero. Vuoi solo prendere in giro Cowboy.»

«Non posso prenderlo in giro se sta dormendo, no?»

Si avvicina al letto di Napoleon. Si ferma ad osservarlo per un istante, mentre contempla un'idea che la porta a sorridere con malizia, e poi fa esattamente ciò che Illya aveva pensato di fare per tutto il pomeriggio: gli passa una mano tra i capelli.

È una carezza leggera, abbastanza attenta da non svegliarlo.

Illya, per l'ennesima volta, non riesce a distogliere lo sguardo: l'immagine delle piccole dita di Gaby tra i riccioli neri di Napoleon gli scombussola lo stomaco.

Si sorprende – e non poco – nello scoprirsi geloso di quel coraggio che a lui, invece, è venuto a mancare.

Dopo un po' Gaby si volta verso di lui con un ghigno stampato sul volto.

Un campanello d'allarme inizia a trillare nella sua testa.

«Gaby no.»

Il ghigno di lei, se non altro, si fa ancora più largo.

Illya a quel punto sa di non poter fare nulla per fermarla e così torna a far finta di leggere. Nel peggiore dei casi, può sempre dichiararsi innocente nel perpetuare il reato che Gaby è così maliziosamente pronta ad eseguire.


Napoleon si sveglia con un sospiro scontento.

Illya gli lancia una sguardo in tralice. Lo osserva mentre si mette seduto, si passa una mano tra i capelli e poi sugli occhi. Sembra allora accorgersi della loro presenza, entrambi seduti sul letto e con un libro diverso tra le mani.

«Buongiorno, Napoleon. Dormito bene?»

Non c'è traccia di esitazione nel tono della ragazza e Napoleon non sembra sospettare nulla di strano.

«Come un bambino» le risponde con un sorriso. Si alza poi per andare in bagno – non ci resta mai a lungo, in condizioni meno che perfette - e passa un intero minuto prima che Illya lo senta annaspare inorridito, un suono che si sente forte e chiaro nel silenzio d'attesa che è calato nella stanza.

«Sul serio, Teller? Davvero maturo da parte tua!»

Esce dal bagno con un dito d'accusa puntato contro Gaby e un asciugamano bagnato nell'altra mano con cui cerca di strofinarsi via la faccia.

«Che c'è? Io penso che ti donano, sai?»

Gaby si sta divertendo un mondo e Illya, che fino a quel punto aveva tentato di ignorare tutto e tutti, non può trattenersi dal lanciare un altro sguardo al volto di Napoleon: un paio di baffi e un nasino nero gli colorano la pelle accaldata.

È adorabile.

«Peril! Almeno avresti potuto provare a fermarla!»

Illya torna a nascondersi dietro il suo libro, mentre sente le guance infiammarsi.

«Non preoccuparti, Cowboy. Tua faccia non può peggiorare più di così» borbotta nel tentativo di mimetizzare il proprio imbarazzo.

Napoleon lo guarda storto e torna a strofinarsi il volto con l'asciugamano. L'inchiostro, però, è piuttosto testardo.

«E' indelebile? Hai usato l'inchiostro indelebile, Gaby?» chiede, una nota di malcelata disperazione nella voce.

Gaby, a questo punto, non ci prova nemmeno a non ridere e Illya si lascia contagiare, sentendo le proprie labbra guizzare all'insù in un sorriso divertito.

Pensa allora che forse, adesso, una carezza potrebbe anche fargliela.

Così, per prenderlo in giro: i gatti dopotutto sono fatti per essere accarezzati.

E se a farlo ci ha pensato per mezza giornata, con o senza baffi, Gaby e Napoleon non hanno davvero bisogno di saperlo.





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Note d'autore: come potete vedere ho provato ad adottare una formattazione del testo leggermente diversa. L'ho vista utilizzare spesso da altri e mi è sempre piaciuta un sacco, quindi volevo provare per vedere come va. Vi piace? Si legge più facilmente? Spero di sì u.u

Comunque, qualche piccolo appunto sulla shot. Essa appartiene allo stesso universo di Rimanderemo a domani tutti i perché (anche se non è necessario averla letta per capire questa) e a questo punto penso posso confermare di star provando a creare una sorta di serie. Sì, lo so, in questa fic non combinano nulla, di nuovo. È che sto ancora tastando il terreno e voglio provare a creare qualcosa di un po' più elaborato prima di fargli farecerte cose.

Comunque penso sia il caso di darvi un paio di piccole informazioni di background. Sia questa che la shot precedente sono ambientate durante il primo anno di college di tutti e tre. Quindi, per rigor di logica, Illya e Gaby hanno qui entrambi la stessa età. Napoleon invece è un anno più grande. Ha perso un anno alle superiori per un motivo che spero di riuscire a svolgere in un'altra shot.

Per ora è tutto. Purtroppo non ho molta esperienza con i progetti un po' più complessi (mi limito di solito a piccole flash e oneshot) e ammetto di avere un po' paura di non combinare nulla. Poi però mi sono detta che a provarci non mi costa niente a parte l'autostima e così eccomi qui.

Sperando che la shot vi sia piaciuta, alla prossima! Baci.



  
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