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Autore: iosonoelle2000003    04/05/2020    0 recensioni
Dal testo:
Dannazione! Tooru non la smetteva di ridere dall’altra parte del telefono. E Hajime non sapeva neanche come ci era finito in quella situazione!
Era, come sempre, tutta colpa del Capitano, che quel giorno si era impuntato come un bambino viziato sul volere un particolarissimo fiore di bosco che non si trovava in nessun fioraio di tutta la zona.
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IwaOi :D
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Prompt: "Uno dei due si perde nel bosco" (preso dal Generatore casuale di prompt di Fanwriter.it)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hey! Mi dispiace per voi se vi siete imbattuti in questa ff scritta di getto su una delle mie OTP di Haikyuu! Amo alla follia la IwaOi! However, ci tengo a precisare che questa è la prima ff che pubblico in assoluto, quindi siate clementi please!
p.s. Ho preso liberamente ispirazione dal Generatore Casuale di Prompt di Fanwriter.it; il prompt è "Uno dei due si perde nel bosco".


Dannazione! Tooru non la smetteva di ridere dall’altra parte del telefono. E Hajime non sapeva neanche come ci era finito in quella situazione!
Era, come sempre, tutta colpa del Capitano, che quel giorno si era impuntato come un bambino viziato sul volere un particolarissimo fiore di bosco che non si trovava in nessun fioraio di tutta la zona. Aveva quindi chiesto ad Hajime se avesse voluto andare con lui il giorno seguente a raccoglierne alcuni nel boschetto vicino casa loro, ma egli, e ora si malediceva per questo, aveva deciso proprio di quel periodo di voler finalmente dichiararsi al suo migliore amico. Quella che gli si presentò davanti era una fantastica opportunità di fargli una sorpresa! Purtroppo, però, non aveva messo in conto le sue pessime abilità nell’orientarsi, e quindi ora si trovava in chiamata con Shittykawa perché non riusciva a trovare la strada per ritornare a casa, e quest’ultimo stava cercando di capire dove si trovasse il migliore amico, tra le lacrime per le troppe risate.
E come se tutto ciò non bastasse, si stava facendo sera ed iniziava a fare freddo, nonostante quella fosse stata una mite giornata di maggio. Dannazione!
“Iwa-chan! C-come sei finito in questa situazione?” riuscì a singhiozzare Tooru fra le risate. “Il grande asso della Seijo che si fa battere da un comune boschetto?”
“Shittykawa, zitto e cammina. Sto congelando.” E detto ciò gli attaccò i telefono in faccia.
Dovettero passare solo pochi minuti prima che la chioma castana di Tooru facesse capolino da un albero a pochi metri da Iwaizumi. Oikawa prese la rincorsa e balzò sulle spalle del suo asso, dato che non l’aveva visto arrivare.
Bakakawa che diavolo hai in quella stupida testa che ti ritrovi?!”
“Rude Iwa-chan! Volevo solo farti uno scherzetto!” disse passando da un broncio infantile alla faccia furba tipica dell’alzatore.
Iwaizumi odiava quando si comportava da bambino infantile, ma nonostante ciò non ne poteva fare a meno, perché quello era il suo bambino infantile. E quando pensò questo, le sue gote si fecero leggermente più rosee del solito.
“Iwa-chan, ora finalmente puoi spiegarmi perché eri qui a quest’ora? Dovevamo venirci domani insieme...” la sua faccia sembrava quasi triste a quel pensiero.
“Affari miei Shittykawa. Ora taci e inizia a camminare.”
Ci fu un momento di silenzio e poi...
“Iwa-chan, guarda che stai andando dalla parte sbagliata-”
Hajime allora cambiò repentinamente strada e “Muoviti Bakakawa!”
E così s’incamminarono verso casa.
*
Dopo dieci minuti di camminata i due si trovarono di fronte a casa di Oikawa, la prima sulla strada venendo dal piccolo bosco, seguita subito dopo da quella di Iwaizumi.
L’alzatore stava per aprire la porta, quando si girò e chiese tutto d’un fiato all’altro: “Iwa-chan domani andiamo lo stesso insieme al boschetto?” , quasi come avesse paura che il suo Iwa-chan non volesse stare con lui. Hajime non ce la fece, non resistette a quella visione. Tooru insicuro era uno spettacolo più unico che raro.
“Shittykawa, oggi sono andato al boschetto per raccogliere quei fiori che tanto desideravi; volevo farti una sorpresa, dato che, sai... sei sempre tu quello a sorprendermi, che sia con un’alzata perfetto, o con un’attenzione particolare e inaspettata. E purtroppo, anche se cerco ormai da anni di non darci troppo peso, mi rendo conto solo adesso di essere stato uno sciocco a non dirti tutto ciò che provavo molto prima!” e mentre diceva questo tirava fuori da dietro la schiena uno di quei piccoli fiorellini di bosco che a quanto pare Oikawa desiderava tanto. L’alzatore lo fissava con occhi sgranati, e la sua bocca era rimasta fissa nel formare una O.
Dannazione Shittykawa! Se ti rendesse felice, andrei con te nel bosco anche tutti i giorni!”
Tooru era senza parole. Era una dichiarazione quella che sentiva uscire dalle labbra di Iwaizumi? Cavolo, non credeva possibile che la sua cotta dai tempi dell’asilo ora sembrasse ricambiarlo.
“Sai Iwa-chan, a me quei fiori neanche piacciono più di tanto...” Hajime iniziò ad abbassare leggermente la testa fino a fissare il fiore dalle tonalità violacee nella sua mano. Lo sapeva, Oikawa ha tutte quelle ragazze che gli girano sempre intorno... come potrebe mai- “In realtà, li ho solo visti su un sito qualche giorno fa, ed ho pensato fossero la scusa perfetta per passare un po’ di tempo con il ragazzo di cui sono innamorato ormai da anni.”
La testa di Iwaizumi si rialzò così velocemente che ad un certo punto temette di essersi rotto il collo, dato l’inquietante crack prodotto da esso.
“Questo vuol dire che...”
“Già Iwa-chan, ti amo.”
E detto questo le parole non servirono più. Hajime prese il viso di Tooru con una mano e se lo portò leggermente in basso, dove fece coincidere le loro labbra in un bacio prima lento e calcolato, per la paura di fare qualcosa di sbagliato, poi man mano meno casto e più “di pancia”. Hajime affondò le dita nei capelli morbidi di Oikawa, come desiderava fare da molto tempo ormai. L’altro mugolò in risposta.
Ad interromperli fu la luce che si accese in casa di Tooru che segnalò la presenza di un’altra persona. I due si staccarono frettolosamente; l’alzatore aveva un sorriso ebete, gli occhi persi e i capelli scombinati, l’asso invece sembrava quello di sempre, come se non fosse appena stato scoperto a limonare col suo migliore amico dalla madre del suddetto.
Dopo un veloce saluto a questa, che ritornò in camera sua intimando solo ai due di non fare troppo rumore (non si è accorta di nulla, per fortuna), Iwaizumi rivolse nuovamente il suo sguardo a Tooru, che fortunatamente sembrava essersi ripreso un poco.
“Iwa-chan, dato che abbiamo capito che la natura non è il nostro forte, che ne dici se domani ci vediamo in centro per un gelato?”
“Come... un vero appuntamento?”
“Sì, qualcosa del genere...”
Hajime gli sorrise e fece per girarsi e proseguire verso casa sua quando si sentì afferrare la mano.
“Iwa-chan... mi lasceresti quel fiore, per favore?”
   
 
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