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Autore: Blue_Wander    04/05/2020    2 recensioni
"Ti odio così tanto che non vedo l'ora di vedere il giorno in cui ti rovinerai con le tue stesse mani. E ti strapperò quei meravigliosi occhi. [...] La vita vera non è come nelle favole. I principi non si innamorano delle fanciulle del popolo, non rinunciano alla loro vita agiata per una donna, non si fanno mettere i piedi in testa da qualcuno solo perché nei suoi occhi è riflesso il bene più puro o il male più oscuro. [...] Però, mia mortale nemica, non c'è cosa peggiore di conoscere i sentimenti di una persona e non poter farci nulla comunque."
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Seokjin/ Jin, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sulla strada delle ombre

 

Jungkook osservò come le ragazze ritornate al castello aiutavano i feriti con degli unguenti e delle bende pulite. Subito dopo spostò la sua attenzione su Veral che medicava alcuni graffi di Yoongi, per poi guardare Kerasi e Seyun intente a parlare con Lahab e gli altri soldati delle originarie truppe del Regno del Fuoco. Tutto sembrava così pacifico.

Si avvicinò al corpo sgocciolante di Lapislazzuli ancora disteso sul pavimento, attratto da qualcosa che brillava all'altezza del cuore. Il principe si piegò e vide la brillantezza di una gemma che gli riportava alla mente il cielo notturno attraverso il corpo ormai incolore. Il vero lapislazzuli stava incastrato nel corpo del mostro e sembrava che fosse proprio quello il suo cuore, simbolo pulsante della vita.

-C'è qualche problema?- chiese qualcuno che gli fece alzare lo sguardo. Quando vide che si trattava dello stesso ragazzo che aveva trovato con Veral si tranquillizzò. -Siete il principe di Zamek se non vado errato. Il vostro valore è conosciuto in tutto il continente, siete molto apprezzato.- si inchinò.

Jungkook vide Yoongi e Namjoon scambiarsi sguardi confusi, a quanto pare non la pensavano allo stesso modo. -Mi conosci bene.- fece un piccolo sorriso, beandosi dei complimenti e burlandosi di proposito dei due ragazzi davanti a lui. Di norma Jungkook era sempre molto umile, ma quella situazione lo divertiva. -Ma al contrario io non so nulla di te. Come ti chiami?

-Tamir.- rispose, sorridendo appena. -Ero molto fedele al precedente re e ora farò lo stesso con il suo erede.

Il principe sorrise e aprì la bocca per dire qualche parola gentile nei confronti di Yoongi per la prima volta, ma qualcosa lo bloccò. Veral stava camminando verso il cadavere quasi interamente liquefatto e mise entrambe le mani nell'acqua che componeva il corpo della creatura, stringendo la gemma tra i palmi. Alzò lo sguardo sul principe, percependo di essere osservata. -Dobbiamo rimetterla al suo posto, nel palazzo del Regno dell'Acqua.

-No.- nella stanza rimbombò quella voce ormai fin troppo conosciuta. Chi si stava muovendo smise di farlo e chi parlava si interruppe bruscamente nel mezzo del discorso. -No.- ripeté. Veral spalancò gli occhi e Jungkook si mosse verso di lei, il suono veniva chiaramente dalla gemma che la ragazza aveva tra le mani. Nonostante non fosse troppo lontano da lei, il principe non riuscì ad avvicinarsi di più.

C'era uno spirito che stava venendo proiettato dalla stessa pietra. Era proprio come la creatura che avevano affrontato, però quello che vedevano era umano. Lo confermavano la pelle rosea, gli occhi verdi e i capelli biondo cenere. Dall'abbigliamento antico sembrava che fosse in vita da una quantità indescrivibile di tempo.

Lo spirito guardò gli occhi di Veral e la castana si sentì in soggezione. Anche se Lapislazzuli aveva cambiato forma e non era più un mostro, non riusciva a fidarsi completamente di lui. Tuttavia non ne capiva il motivo. Lui fece un piccolo inchino e le sorrise, comprendendo la situazione. -Vi ringrazio.- si guardò intorno. -Mi avete reso libero dalla mia punizione.

-Punizione?- Kerasi aggrottò le sopracciglia.

Lapislazzuli la guardò. -Il lapislazzuli mi aveva trasformato in un mostro, ma ora sono libero.- fece una pausa e riguardò Veral negli occhi. -Non dovete portare le gemme ai castelli. Potrete farlo solo quando avrete sconfitto Opale, altrimenti l'animo che la pietra rappresenta prenderà il possesso di uno di voi e la storia si ripeterà.

-Ma se sono così pericolose, non basterebbe semplicemente distruggerle?- chiese Seyun, facendo voltare immediatamente lo spirito verso di lei.

-Se lo faceste anche il regno affiliato alla gemma andrebbe distrutto.- rispose, secco. Quella volta si rivolse a Yoongi e si inchinò. -Vostra maestà, mi dispiace per tutti i guai che ho causato. Mi avete combattuto come un vero re e avete dimostrato il vostro valore. Non posso rimediare alle mie colpe e il mio tempo sta per finire, ma posso fare almeno qualcosa per rendervi onore.- non disse altro e sorrise a Veral che ancora lo guardava con la stessa espressione incredula. Poi, svanì così com'era arrivato.

Yoongi si sentì improvvisamente addosso qualcosa di pesante. Si toccò la testa: la corona di suo padre era finalmente posata sul capo del suo legittimo proprietario. Guardandosi intorno vide i presenti inchinati al suo cospetto e, ancora una volta, udì quelle parole dalle voci di tutti. -Lunga vita al re.

 

-Siete sicuro di non voler rimanere, vostra maestà?- chiese Sikari, mentre alle sue spalle Lahab e Tamir gli stavano dietro, inginocchiati in segno di rispetto. -Il vostro posto è qui, ad Ignogan. Voi siete il re.

Yoongi non gli sorrise ma il suo tono solitamente apatico sembrava più dolce di quanto ci si potesse aspettare da lui. -Proprio perché lo sono sto andando via.- rispose, ormai seduto sul suo cavallo. Alle sue spalle i suoi compagni di viaggio stavano chiacchierando su qualcosa che riguardava la loro prossima tappa. -Ignogan è salvo adesso e questo è ciò che conta, ma se non fermiamo la radice di questo male i problemi potrebbero tornare ancora una volta.

-Vostro padre avrebbe detto lo stesso.- si intromise Lahab. -Vedo lui nei vostri occhi. Vi ringrazio a nome di tutti, mio sovrano.

Yoongi annuì con il capo. -Sikari, prenditi cura di mia madre mentre sarà in carica. Assicurati che non le accada nulla.

-Signore.- quella volta fu Tamir a parlare, alzandosi in piedi. -Vorrei farvi presente che la strada più breve per arrivare a Tachyta è inaccessibile.- catturò l'attenzione di Yoongi, che lo incitò a continuare. -Ho sentito alcuni soldati di Lapislazzuli informarlo che la strada è stata cosparsa di mine e altre trappole per non permettere ai vostri alleati di passare. Ovviamente non posso essere sicuro che questa informazione sia vera, ma il mio consiglio è quello di prendere la via di Karilin, il Regno dell'Ombra. Come sicuramente saprete è un regno confinante sia con noi, sia con il Regno del Tempo, ma non ci sono mai stato e non sono a conoscenza dei suoi pericoli.

-Ti ringrazio, ne parlerò con gli altri.- rispose per poi salutarli, avvicinandosi successivamente agli altri che lo aspettavano.

Riuscì a scorgere un po' del discorso che stavano facendo le ragazze. -La regina Adara è stata molto gentile a permettere a tutti noi di lavarci e di cambiare i nostri vestiti.- disse Kerasi, abbassandosi la gonna. -Ma questo è un tantino troppo corto per i miei gusti.

Le altre due risero e Seyun le sfiorò un braccio. -Sono di un tessuto molto pregiato e la tinta è permanente e costosa. Mi chiedo perché li abbia dati a noi che li rovineremo sicuramente.

-Sono davvero bellissimi e adoro il fatto che si assomiglino tutti ma che non siano uguali.- continuò la minore tra le tre, seduta dietro la schiena di Namjoon. -E poi trovo che l'abbinamento dei colori sia proprio perfetto per indicare Ignogan.

Yoongi aggrottò le sopracciglia, già stanco di quella conversazione apparentemente così frivola, affiancando Jungkook con il proprio cavallo. I ragazzi stavano parlando di come organizzarsi per la notte e il re decise di spiegare loro la situazione, facendo presente ciò che Tamir era stato in grado di riferire prima di ritirarsi all'interno del castello. Una volta finito vide l'espressione dubbiosa di Namjoon e gli parve strano perché lui era stato il primo a voler finire tutto il più in fretta possibile. Il passare da un altro regno avrebbe voluto dire una probabile battaglia con una nuova gemma pericolosa. Yoongi comunque non ci diede molto peso, Namjoon gli era sempre parso un tipo un po' strano.

Jungkook si rivolse al re, portandosi una mano al mento. -Non ne so molto su Karilin, ma c'è una leggenda che narra di un uomo al suo confine con Tachyta. Lui è chiamato “Il Guardiano” ma nessuno sa chi sia davvero e dicono sia scomparso anni fa a causa dell'innalzamento dei muri.

Il generale si precipitò a rispondere. -Il Regno dell'Ombra è pieno di mostri, quindi potrebbero averlo catturato o potrebbe essersela data a gambe. Ma questo Guardiano dovrebbe avere qualche potere magico?

Yoongi ignorò la sua domanda, anche se Jungkook stava per rispondergli. -Passare da Karilin vorrebbe dire rischiare di venire catturati e metterci in gioco ancora di più.

-Cosa?- domandò Seokjin che fino a quel momento era stato in silenzio. -Vuoi dire che non possiamo solo passare nei suoi territori e andarcene dritti a Tachyta?

Namjoon scosse il capo. -Non credo possa funzionare. Per Ignogan c'era qualcuno disposto a lottare come Yoongi e la regina madre, ma tutti gli altri Regni sono sotto assedio da molto più tempo. In fin dei conti Lapislazzuli per quanto ha governato indisturbato? Un paio di settimane? I nemici che risiedono nelle altre città non saranno inetti come lo era lui e sicuramente saranno più forti, molto più preparati alla guerra.

-Dovremmo lasciare qui il cavallo con le provviste e portare il necessario nelle nostre tasche.- rispose Yoongi, annuendo alle parole del generale. -Se davvero Karilin è così pericolosa non possiamo permetterci distrazioni.- fece una pausa lunga per accertarsi che le ragazze stessero ancora parlando. -In più penso sia molto più saggio lasciare al mio castello Veral. Potrebbe farsi male nel venire con noi o essere catturata di nuovo. È stata fortunata qui, ma non avrà la stessa occasione due volte.

Namjoon annuì, ma Jungkook scosse il capo. -La ragazza viene con noi.- il più giovane vide che il generale stava per lamentarsi ma lo precedette. -Vi spiegherò i miei motivi quando saremo da soli.

I quattro uomini si guardarono, ascoltando le risate delle ragazze che parlavano con Latifya e Saneu, arrivate lì per salutare e ringraziare la minore del gruppo.

Ciò che veniva dopo li spaventava.

 

I loro cavalli stavano camminando da ore ormai e sembrava che la sabbia sotto gli zoccoli cominciasse nuovamente a trasformarsi in terra. Il caldo afoso tipico della regione del fuoco stava pian piano scemando e all'avanzare del tempo sembrava che stesse calando una notte prematura.

-Da quanto tempo stiamo andando avanti così?- chiese Kerasi. -Siamo partiti questa mattina presto, perché ora sembra così buio?

-Nella regione dell'ombra non c'è luce.- spiegò Namjoon. -Non è sempre stato così, si dice che Luskin abbia privato solo Karilin della benedizione della luce.

Kerasi vide Seokjin annuire. -Questo perché Karilin ci ha negato il suo buio e ora la luce che produciamo non ha più la possibilità di creare le ombre all'interno della città di Luskin.

-Intendi dire che ve le ha...rubate?- chiese Veral, marcando l'ultima parola e guardando il maggiore del gruppo pensarci un po'.

-In realtà non è proprio così. Diciamo che ogni ombra che dovrebbe essere proiettata dalla nostra luce prende forma nella città di Karilin e diventa uno di quei mostri di cui parlava Namjoon questa mattina.- fece una pausa per sospirare. -Per questo motivo avrei preferito non passare all'interno della città.

-C'è però una cosa che fa al caso nostro.- si intromise Yoongi. -Ignogan ha permesso a Karilin di usare il suo fuoco per illuminarne le strade. Questo ci farà guadagnare alleati.

Il resto del viaggio fu silenzioso. Tutti notarono che la terra su cui stavano viaggiando aveva cominciato a diventare rocciosa e che in lontananza si stagliava una sorta di catena montuosa avvolta in una strana nebbia. Più si avvicinavano e più diventava buio e indefinito, riuscendo ad orientarsi solo grazie alle cime delle montagne colme di piccole illuminazioni rossastre.

Ognuno di loro era assorto nei propri pensieri e pensava a ciò a cui stavano andando incontro. La magia era sparita dal loro continente molti secoli prima, quindi come aveva fatto Karilin ad animare delle semplici ombre? In più Seokjin aveva detto che quei mostri erano comparsi solo dopo aver tolto l'oscurità a Luskin, quindi come potevano essere stati loro a cacciare via il Guardiano al confine? Oltre che non era ben chiaro il motivo per il quale Karilin volesse, di sua spontanea volontà, riempirsi di quelle creature spaventose. Vista così non aveva proprio alcun senso, almeno non lo aveva secondo la loro logica.

Seokjin indicò che tra le montagne erano presenti dei vecchi sentieri che li avrebbero condotti all'interno della città, protetta dalle alte vette piene di paesi limitrofi, sempre parte della regione dell'ombra.

Il gruppo tornò a fare silenzio e l'unica cosa udibile fu il costante passo dei cavalli.

 

Ormai erano completamente al buio, lasciandosi alle spalle la nebbia e le montagne, arrivando ad un terreno duro e roccioso ma appiattito alla ben in meglio dalla mano dell'uomo. La città era illuminata da delle lanterne in cui bruciava una fiammella che non si sarebbe mai spenta. Tutto era fatto con la pietra e con il legno, portando le vie del regno ad essere nettamente diverse dal palazzo che era stato costruito sull'unica montagna lasciata all'interno della città.

I sette stavano avanzando verso uno dei punti più vicini al centro, superando delle casse aperte contenenti della frutta.

-Pensate che dovremmo prenderne un po'?- chiese Namjoon. -Non abbiamo portato via molto dal castello e non possiamo far morire di fame i cavalli.

Kerasi si girò di scatto verso di lui. -Non essere sciocco! Rubare è un reato e tu dovresti saperlo meglio di chiunque.- Veral rise leggermente per come la ragazza era riuscita a mettere a tacere il fratello maggiore. -Fai attenzione piuttosto, questo buio mi mette i brividi.

Un urlo fu vicino a squarciare i timpani dei presenti. Jungkook e Yoongi si guardarono in faccia, voltandosi per controllare che cosa stesse accadendo alle loro spalle.

Veral era stata catturata da un'ombra dalla forma di un disgustoso cane deforme su due zampe che la teneva stretta chiudendole la bocca. Gli occhi bianchi sembravano quelli di uno spettro e il sorriso lo rendeva più macabro di quanto già non fosse.

Il principe cercò di intervenire ma non riuscì neanche a muoversi, mentre Namjoon era quasi pietrificato. Yoongi era arrivato con un balzo davanti a quella creatura mostruosa brandendo la propria ascia, tagliando in due il corpo semitrasparente dell'aggressore della minore, facendo attenzione a non ferirla, tagliandole alcune ciocche dei capelli castani. Il biondo vide con la coda dell'occhio Namjoon tornare indietro per riprenderla sul cavallo, ma glielo impedì.

-È meglio se la porto io adesso.- disse solo, scendendo per aiutarla a salire per poi posizionarsi davanti a lei, intimandole di tenersi forte.

Jungkook lo affiancò. -Ma come hai fatto a tagliare in due un'ombra?

-Credo siano le armi.- spiegò Seokjin. -Una normale lama non avrebbe mai potuto farlo. Forse è per questo che Runard le nascondeva nel seminterrato.

-Vuoi dire che non c'è modo di combatterle se non con queste?- chiese Kerasi, mentre Seyun teneva stretta la propria arma sotto al nuovo mantello beige.

Il moro scosse la testa. -Il fuoco li tiene lontani, ma...- non fece in tempo a terminare la frase. Il re e il principe che guidavano la fila si erano fermati. Sbirciò oltre i due reali e intravide due figure femminili. La prima era più alta e visibilmente più grande e brandiva due coltelli affilati; stava sorridendo ma non sembrava sincera, come se stesse fingendo. La seconda, al contrario, aveva un'espressione seria e impugnava una katana dal manico decorato. Non riuscì a guardarle troppo bene perché il buio falsava tutti i colori, ma sembrava che la maggiore tra le due avesse la pelle leggermente più scura e questo accantonò la sua iniziale idea di parentela tra i due individui che gli stavano davanti.

-Mi piacciono molto le vostre armi.- disse la più alta, continuando a sorridere. -Potreste darcele?

Veral si strinse a Yoongi e Namjoon si fece rosso di rabbia. -Chi diavolo vi credete di essere?- sbottò. -State parlando a due delle più alte cariche di Zamek ed Ignogan. Sapete qual è la pena per il furto?

Kerasi scosse la testa ricordando che poco prima lui stesso voleva rubare, poi però guardò meglio le due ragazze. -Seyun.- la chiamò sottovoce. -Tu hai girato molto, sai chi sono?

La ragazzina ci pensò. -Potrebbero essere le sorelle Krach.- fece una pausa per guardarle meglio. -Sono due ragazze che vivono rubando, ma dubito che siano davvero imparentate. In ogni caso sono molto temute.

La più alta ricominciò a parlare. -Vedo che la nostra fama ci precede. Ora, ve ne prego, potreste darci quelle armi senza opporre resistenza?

Jungkook tirò fuori la spada dalla fodera e la puntò contro l'altra ragazza che, a sua volta, lo minacciò con la katana. -Fai un altro movimento brusco e sarà l'ultimo della tua vita.- gli sussurrò abbastanza forte da essere sentita solo da lui.

Namjoon e Kerasi scesero dai propri cavalli, pronti a difendere la vita del loro protetto. -Fatti da parte.- la rossa minacciò la ragazzina davanti a se. -Non mi farò problemi ad ucciderti se torcerai un capello al principe!

La nebbia li avvolse e nessuno vide più nulla.

  
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