Sgattaiolare fuori dalla stanza delle necessità, approfittando della famiglia riunita, era l'idea geniale, che avrebbe salvato il fondoschiena ai gemelli che l'avevano materializzata ad Hogsmeade e che le avrebbe permesso di partecipare alla battaglia. 
Due occhi verde smeraldo la incrociarono ammonendola, e lei si dovette fermare accanto a quell'idiota a cui apparteneva il suo cuore
-Non intrometterti Harry- sbottó fulminandolo
-Ginny è pericoloso-
-È pericoloso per me, quanto per te e per gli altri! Io non me ne starò a casa, aspettando di sapere se Voldemort vi ha uccisi tutti o meno-
-Beh grazie per la fiducia, sei di conforto- rispose piccato
-E non provare a fare la vittima- ribatté stizzita prima di guardarlo con più dolcezza di quella che avrebbe voluto -Sai meglio di me che hai bisogno di aiuto questa notte-
-Ma vorrei non avere il tuo di aiuto, vorrei che tu fossi al sicuro e vorrei non preoccuparmi di come stai- le disse con una serietà disarmante
-Pensavo avessi capito che io non sono una persona da proteggere e tenere al sicuro, Harry. Pensavo avessi capito che io voglio combattere, che non sono codarda e che conosco fatture, davanti alle quali anche Voldemort arriccerebbe il naso-
-Ginny-
-Ti amo Harry, ma devi smetterla di tentare di salvarmi la vita. Non ho bisogno dell'ennesimo fratello protettivo- disse indicando con un cenno le proprie spalle -Ora col tuo permesso, io me la svigno- disse secca, dirigendosi con ampie falcate verso la porta
Harry avrebbe voluto contraddire Ginny, facendole notare che il naso di Voldemort non poteva arricciarsi, perché era abbastanza deforme e minuto. Avrebbe voluto dirle che la amava anche lui, che amava il suo coraggioso e il suo caratterino. Avrebbe voluto fare tante cose, ma la paura di perderla prese il sopravvento
-Bill- chiamò in un sussurro il fratello maggiore che non aveva avuto e che lo aveva protetto per settimane a Villa Conchiglia
Quando lui lo fissó interrogativo, gli indicó Ginny con un cenno e lui annuì, prima di scuotere il braccio della madre e far fare a lei, la parte peggiore. Perché tutti i fratelli Weasley temevano Ginny, e nessuno di loro avrebbe osato tirarle un tiro mancino simile
-GINNY- urlò la signora Weasley quando lei stava salendo le scale


Harry Potter sapeva che essere sopravvissuto a Voldemort, non lo rendeva incolume dalla furia della fidanzata. Quindi quando rientrò in sala grande, non si stupì del fatto che lei era rimasta seduta e non lo avesse abbracciato come il resto dei presenti. Ron, al quale aveva spiegato la breve divergenza di opinioni, lo incitó con uno sguardo, seppur consapevole che sua sorella avrebbe rischiato di far fare la figura dell'idiota, al suo migliore amico, di fronte a centinaia di persone che lo consideravano un eroe.
Nessun componente della famiglia Weasley era a conoscenza dei trascorsi tra Ginny e il salvatore del mondo magico. Bill lo sospettava, George forse aveva intuito qualcosa, Percy e Charlie invece erano a casa di rado, quindi non avevano idea di ciò che fosse accaduto. Molly e Arthur, erano rimasti fermi alla cotta della figlia, decisamente non ricambiata dal loro figlio acquisito. Eppure nessuno si sorprese, quando dopo aver tentato di parlarle in maniera amichevole, Harry si ritrovò steso al suolo.
-Ti avevo avvisato Harry James Potter, non devi provare a salvarmi la vita- erano state le sue parole, prima che gli porgesse una mano, lo aiutasse a tirarsi sú e poggiasse le sue labbra sulle sue