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Autore: KuraiChan    05/05/2020    0 recensioni
1890 periodo delle grandi migrazioni verso gli Stati Uniti. Lovino e Feliciano, due fratelli provenienti dalla Sicilia, stanno per intraprendere il viaggio che cambierà per sempre le loro vite. Gli incontri che faranno li aiuteranno ad uscire dallo stato di miseria del quartiere di Harlem o li porteranno sempre più vicini ad una vita di soli stenti e miseria?
Genere: Drammatico, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Allied Forces/Forze Alleate, Bad Friends Trio, Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Nel corso dei mesi, Lovino, aveva imparato a tollerare Gilbert; a volte lo trovava addirittura simpatico. Strano eh?

Ad ogni modo aveva completamente dimenticato l'enorme bugia che aveva raccontato su di lui i primi giorni ed era sicurissimo che tutti l'avessero dimenticata, ma non fu così. 
In qualche modo era giunta fino ai capi che avevano seriamente parlato per settimane per decidersi sul da farsi, Gilbert era un'ottimo lavoratore,
si faceva sempre in quattro per aiutare gli altri ma se ciò che si diceva era vero, se davvero era scappato dalla Germania perchè aveva ucciso qualcuno 
allora la faccenda era seria abbastanza da costargli il posto.
Fu proprio quella mattina, quando lui, Antonio e Lovino raggiunsero la miniera, che Jonathan Watson chiamò Gilbert nel suo ufficio e gli comunicò la sua decisione.
Il tedesco non la prese affatto bene, tuttavia uscì con la testa bassa dall'ufficio per non creare problemi e non dar credito a quelle voci, prese le sue cose guardando Lovino e Antonio senza proferire parola e si congedò, cosa avrebbe fatto adesso? Cosa avrebbe detto a Ludwig? 
La sua fortuna fu non avere abbastanza denaro per andare a comprarsi da bere, si accese una sigaretta incamminandosi verso casa in cerca di un'idea che potesse aiutarlo a riottenere il proprio posto di lavoro, non sospettava nemmeno che dietro quell'immensa calunnia ci fosse uno dei suoi unici amici. 
Se anche glielo avessero detto probabilmente non ci avrebbe nemmeno creduto

Intanto al quartier generale degli Stati Uniti d'America Alfred aveva rogne più grandi da pelare, dopo la sua lite con Arthut e Françis la situazione si era aggravata al punto che aveva dovuto implorare i due di perdonarlo ed aiutarlo in un qualsiasi modo, aveva applicato severe leggi e controlli per gli addetti al porto di Ellis Island: chi non rispettava determinati criteri, nonostante avesse viaggiato per mesi o settimane, veniva immediatamente rispedito nel posto da cui era venuto, se non si avevano 50 centesimi per la tassa di ingresso si veniva mandati indietro e se non si era in grado di lavorare e provvedere a se stessi, con alcune eccezioni ovviamente, si veniva mandati indietro. 
Gli Immigration Acts che Alfred aveva fatto nel corso di quegli anni erano serviti a ben poco; aveva certo sistemato la situazione per un po' e fatto da toppa a quell'enorme problema ma questo continuava a persistere.

"I really don't know what to do!"

Disse, un pomeriggio, all'inglese. La sua voce era stanca, esasperata, si capiva benissimo che la sua frustrazione aveva raggiunto il livello massimo, alcuni immigrati erano stati mandati in Inghilterra e in Francia ma questo non aveva dato alcun conforto all'americano perchè ogni giorno giungevano in porto nuove navi, nuove persone bisognose, reietti, assassini, criminali, povera gente. Come potevi decidere chi mandare via e chi no? Nonostante le leggi che aveva fatto le persone trovavano il modo di entrare anche in modi meno leciti, nonostante le leggi lui stesso si sentiva un bastardo per aver imposto una tassa di ingresso e dei test di intelligenza, se non eri intelligente abbastanza tornavi a casa... come aveva potuto partorire un'idea del genere? Era disumana e crudele eppure era il solo mezzo che aveva per far si che il suo paese non crollasse sotto il peso di quella situazione che diventava ogni giorno peggiore. Decise che sarebbe andato presto nei quartieri più in crisi per vedere con i suoi occhi ciò che stava accadendo.

***

Quando Feliciano sentì il rumore delle chiavi che giravano nella toppa non si aspettava certo di veder spuntare Gilbert, nessuno di loro tornava prima delle 19 e quindi cominciò a porsi delle domande, Ludwig sollevò il viso dal suo libro osservando il fratello maggiore che per non farlo preoccupare gli sorrise teneramente spiegandogli che per quel giorno erano al completo e lui non serviva, non voleva dirgli la verità anche perchè ancora non ci credeva nemmeno lui. In quella calunnia, dovete sapere, c'era un piccolo fondo di verità; ovviamente l'italiano non lo sapeva quando l'aveva detta, lui aveva solo inventato una bugia per far cacciare il tedesco. 
Correva l'anno 1889, Gilbert era impiegato in una fabbrica dell'acciaio a Berlino, nonostante lavorasse era difficile mantenere se stesso e un fratello minore ancora incapace di lavorare e ciò lo spinse a rubare del denaro dall'ufficio del suo supervisore, quando fu scoperto scoppiò una lite tra lui e il supervisore e in preda alla rabbia colpì l'uomo alla testa uccidendolo, era stato un incidente, non voleva certo farlo ma fu questo evento a spingerlo a fuggire dalla Germania e cercare rifugio negli Stati Uniti insieme al minore.
I sensi di colpa lo logoravano ancora nonostante fosse passato un'anno; non lo aveva mai confessato a Ludwig quindi non capiva come la cosa fosse venuta fuori e giunta alle orecchie del suo nuovo capo.

"Ich komme wieder."*

Disse il giovane tedesco a se stesso mentre cercava una soluzione a quell'enorme problema, non sapeva però che quello era solo l'inizio, un'enorme e terribile burrasca incombeva su tutti loro e presto la loro pace giornaliera sarebbe stata interrotta, i malintesi si sarebbero moltiplicati e tra lui e Lovino si sarebbe creato un abisso di diffidenza e odio che nemmeno lo spagnolo avrebbe potuto appianare. 


* "Ritornerò"

Angolo della pazza:
WOOOOW non aggiornato da un bel po'. 
Mi dispiace tanto essere così scostante gente 
purtroppo non riesco a dedicare alle FF abbastanza tempo, non quanto vorrei.
Grazie mille ancora a chi mi segue e a chi mi ha aiutata a crescere e migliorare nel 
corso di questi anni. Siete splendidi, il capitolo è un po' cortino ma segna la metà 
della storia e l'arrivo delle tematiche più pesanti e drammatiche. 
That's all. Baci
Kurai Chan.

 

 

   
 
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