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Autore: McGonaogall_Sister    05/05/2020    2 recensioni
What IF/ seguito di "Pamela Radcliffe e il Professore di Pozioni"
La vita da Professore non è come ce la si immagina: tra le lezioni fuori dal comune e i pettegolezzi tra insegnanti, la vita dall'altra parte della barricata riesce, però, ad infondere in Pamela una serenità che non si era aspettata e a regalarle qualche avventura.
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"Le profezie, come sai, sono una materia complessa e delicata e per quanto non mi sia chiaro fino in fondo il significato di ciò che hai visto, è senza dubbio vero che alcune coincidenze meritano attenzione."
- Albus Dumbledore
"Siete pregata di non cercare di invadere il mio spazio mentale né da lontano né da vicino."
- Severus Snape
"Com’è la prima impressione dall’altra parte della barricata?"
- Filius Flitwick
"Oh, cara, da che mondo è mondo le situazioni complicate sono sempre le migliori! Un po’ di difficoltà mette pepe, come nel purè di patate voraci."
- Pomona Sprite
"Nella mia esperienza, chi è tanto caparbio e sciocco da rifiutare un amore disinteressato e tenace, presto o tardi se ne pente."
- Minerva McGonagall
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Hermione Granger, Minerva McGranitt, Pomona Sprite, Severus Piton | Coppie: Draco/Harry, Remus/Sirius
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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L'angolo dell'autrice
 
Ci siamo quasi :)
Prima di tornare alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, però, c’è da passare l’estate. Non tutti hanno la sfortuna di viverla chiusi al numero quattro di Privet Drive, e vedrete che Pamela sa sfruttare i mesi di libertà.
 
Buona lettura, e fatemi sapere cosa ne pensate ;)
 
 
Per due mesi Pamela aveva goduto la libertà di avere qualche soldo da parte, nessuno a cui rendere conto e delle buone letture nello zaino. Era partita appena una settimana dopo essere tornata a casa da Hogwarts, il tempo di ascoltare i racconti degli zii, sentirsi sanguinare il cuore al matrimonio di Daniel e poi aveva messo qualche vestito, i libri, il trespolo di Sniff, un paio di taccuini, Charm con tutto il trasportino, una tenda, il beauty-case e poche altre cosette utili nello zainetto ed era partita. Aveva volato sopra la manica fino a Bruxelles, lì aveva incontrato una comunità di maghi e streghe che vivevano insieme in una piccola comunità. Erano persone meravigliose che vivevano seguendo ritmi rigidi di meditazione e pratiche, mischiando i principi di Eckart Clark con quelli della magia sessuale: la mattina si riunivano in cerchio parlando dei sogni della notte, meditavano e mangiavano qualcosa di leggero, poi meditavano nuovamente e poi uno di loro al giorno proponeva una pratica invitando chi voleva a seguirlo. Nei giorni in cui Pamela era stata da loro avevano fatto dei massaggi dopo essersi spogliati nudi. Un’altra volta avevano ballato, sempre nudi. Poi si ritrovavano di nuovo in cerchio, parlavano con gli stessi principi del co-ascolto di quello che avevano provato, cenavano e poi a sera si spegnevano le luci, si adibiva il salone con cuscini e coperte e ognuno viveva ciò che voleva. Pamela aveva passato la prima sera a chiacchierare con una strega sulla sessantina, Monique, della sua vita, dei tre figli che aveva avuto con un mago, prima di capire che forse i maschi non le interessavano poi tanto. Aveva lasciato il marito, si era innamorata di una sua amica con cui era finita male, e ora era lì, e dopo anni aveva ritrovato il piacere di giacere con gli uomini, senza perdere la voglia di farlo con le donne. Era stata una bella chiacchiera, poi un uomo era venuto, molto gentile, e aveva chiesto a Monique se aveva voglia di fare l’amore. Lei aveva detto di sì e si erano appartati in un angolo. Pamela si era sdraiata a terra, lasciando libera la percezione, e immergendosi nell’energia che aveva riempito la sala, tra corpi che si toccavano e anime che si abbracciavano. La sera dopo aveva fatto l’amore con Alain e Monique.
Era ripartita tra molti abbracci e grandi saluti, con la sensazione di essere rimasta lì per mesi.1

Aveva raggiunto la Foresta Nera dove aveva preso i contatti con un’altra comunità che viveva immersa tra gli alti alberi, in un villaggetto di vecchie case in pietra, coltivando il proprio cibo, andando in bagno in una piccola fossa scavata oltre l’orto, estate e inverno. Quattro capre e una dozzina di galline vivevano in uno stato più o meno armonico con i gatti e i cani, passeggiando placidamente sulle strade di terra battuta. Nessun animale veniva mangiato, solo le uova venivano raccolte, questi erano i rigidi dettami di vita. Pamela non voleva nemmeno immaginare in cosa consistessero i pasti invernali, ma d’estate, tra l’orto e le erbe selvatiche, non c’era da lamentarsi. In un forno a legna, ogni giorno, un mago sulla trentina, biondo, panificava ricavando farina da quasi qualsiasi cosa immaginabile. I grossi pani caldi e profumati sembravano possedere la capacità di nutrire più di una bistecca. Pamela se ne era innamorata al primo sguardo. Del pane e del panificatore, di nome Max.
Rimase con loro una settimana e per una settimana si godette la più dolce e romantica storia d’amore che un’estate possa regalare. Tra gli alberi e i prati, alla ricerca dei punti dove il fiume creava grosse pozze e ci si poteva bagnare, passava tutto il tempo in cui non lavorava per la comunità a fingere di voler imparare il tedesco dalle labbra di Max. Con lui si sentiva libera, libera davvero per la prima volta. A lui piaceva che lei potesse vedere i suoi pensieri, trovava che rendesse tutto più semplice, e infatti Pamela sapeva tutto della donna che lo aveva lasciato un anno prima, ma di cui ancora era innamorato. Sapeva che poteva essere solo per quella settimana e lo aveva accettato subito. Quella settimana sembrò durare un battito di ciglia, ma fu intensa come fosse durata per mesi.2
 
Ripartita dalla Foresta Nera, si prese qualche tempo per visitare le capitali: Parigi, Madrid, Lisbona, Roma. Poi in Grecia trovò una strega, una certa Elestoria, che cercava di ritrovare gli antichi riti orgiastici Eleusiaci. Con un piccolo gruppetto di altre tre streghe ricercavano i livelli più alti degli stati alterati di coscienza attraverso l’uso di erbe bruciate nei braceri, o di farine lasciate fermentare in grandi anfore di coccio e poi impastate in pani dal sapore acidulo. Nessun maschio era ammesso nella casa e ogni mestruo veniva salutato come un evento e il sangue donato alla terra. Durante i pleniluni, sotto gli effetti delle allucinazioni, ballavano per ore o facevano l’amore sui grandi scogli piatti a strapiombo sul mare, in ogni caso sempre raggiungevano un’estasi sfrenata che richiedeva almeno una giornata di totale riposo in cui a malapena uscivano dalle stanze. Nei noviluni, invece, piantavano semi che poi si trasformavano nelle piante che ornavano i balconi e le aiuole intorno alla casa. Pamela restò nella loro casa per un ciclo lunare completo. Le benedirono il ventre, la portarono a bagnarsi in una cala dove nuotavano le tartarughe marine, la chiamavano sorella. Prima di partire Elestoria la prese da parte e con aria molto seria le disse: “Hai un grembo fertile, presto partorirai una vita nuova, ma non sarai madre. Se lo sarai un giorno, sarà lontano, troppo lontano per i miei occhi.”3
Pamela ringraziò, non fece domande ma annotò le parole con cura accanto a quelle della Trelawney.
 
1.  Per immaginare questa comunità mi sono molto liberamente ispirata al lavoro portata avanti da Alexia Vartman, il cosidetto New Tantra (se siete curiosi trovate delle interviste online di quando ancora si faceva chiamare Alex). Questo il sito, visitabile dai maggiori di diciotto anni per evidenti motivi. https://www.thenewtantra.com/

2. Qui mi sono ispirata a tutte quelle bellissime realtà sparse per il mondo che cadono sotto il nome di ecovillaggi. In Italia c’è tutto un ribollire di comunità che stanno cercando un nuovo rapporto con la natura. In Italia esiste una rete sotto cui si sono riunite (https://ecovillaggi.it/) ma, se volete il mio parere, quelli che preferisco sono i Piumani: non hanno (ancora) una loro struttura, ma in compenso hanno cuori enormi. Qui parlano di loro ;)  https://www.italiachecambia.org/2018/02/piumani-siamo-meglio-e/

 
3. Anche chiamati Misteri Eleusini: https://it.wikipedia.org/wiki/Misteri_eleusini

4. 
In questo caso mi sono ispirata moooooolto liberamente al Goddess Movement, alle Tende Rosse, a tutte le mille varianti dei cerchi di donne (non illudetevi, in genere sono molto meno divertenti e passano il tempo a cercare di benedirvi il grembo XD) 
 
 
 
   
 
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