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Autore: Rohhh    06/05/2020    2 recensioni
La ventunenne Ashley, dopo essere stata cacciata via da casa da sua madre ed essersi ritrovata completamente sola in una città a lei sconosciuta, ha riscoperto la serenità che cercava nel suo nuovo gruppo di amici, conosciuto grazie al fortunato incontro con Terence, un ragazzo gentile e premuroso e sua sorella minore Michelle, che le ha offerto una stanza nell'appartamento che condivide con altre tre ragazze. Con un lavoro che le permette di mantenersi gli studi che ha sempre desiderato e la vicinanza delle amiche, tutto sembra procedere liscio per Ashley, ma il ricordo del suo triste passato arriva spesso a tormentarla e l'unico che misteriosamente riesce a darle sollievo da quei pensieri è Matt, un ragazzo odiato dai suoi nuovi amici per motivi non ben chiari e considerato da loro come un vero e proprio nemico da cui stare alla larga. Ashley, nonostante sia conscia della fama del ragazzo nel suo gruppo, in un momento di disperazione e debolezza, finisce per cedere e commettere con lui un errore che la perseguiterà e che presto finirà per pagare caro.
Ma, forse, non tutto ciò che sembra perduto per sempre lo è davvero...
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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Ciao a tutte! 

Ebbene sì, sembra incredibile ma sono qui con un aggiornamento per questa storia, l'ultimo risaliva a più di un anno fa e sono successe varie cose che mi hanno portato lontano dalla scrittura. Sono ancora molto impegnata ma avevo bisogno di scrivere e poi odio lasciare le cose incomplete, soprattutto perché eravate in tante a seguire e mi dispiace immensamente di aver interrotto così bruscamente. Capisco anche chi non avrà più interesse a continuare la storia perché ormai dimenticata ma purtroppo è andata così. 

Questo è un capitolo un po di passaggio ma dopo tutto questo tempo andava fatto per ricollegare il filo e comunque spero vi piacerà. 

Ce la metterò tutta ad aggiornare senza far passare più così tanto tempo e speriamo bene. 

Vi lascio alla lettura e grazie ancora! 


Capitolo 43 - Guardare avanti

 

Melissa infilò rapidamente le scarpe e si chinò per allacciarle, poi prese il suo cappotto beige e la sciarpa bianca dall'appendiabiti e li indossò, buttando un'occhiata veloce all'orologio. 

Era in orario per il suo appuntamento con Luke, non vedeva l'ora di stare con lui, di stringerlo, di assaporare il calore delle sue braccia sul suo esile corpo e  ascoltare il suono della sua voce calda e rassicurante. 

Sentiva il bisogno vitale di assicurarsi che, in quella orribile realtà, avevano ancora la fortuna di potersi ritagliare un angolo sicuro per stare insieme. 

Erano passati due giorni da quando Michelle aveva buttato Ashley fuori di casa senza pietà dopo aver scoperto la sua relazione con Matt, e lei aveva deciso di non vedere il suo ragazzo  per qualche giorno, per fare calmare le acque. 

 La triste sorte che si era abbattuta sulla sua amica all'inizio l'aveva terrorizzata a morte, era stato come spalancare di colpo gli occhi dopo un incubo e capire di non essere più così al sicuro come pensava. 

Non si trattava più di un gioco, la prossima a subire quel trattamento vergognoso sarebbe stata proprio lei. 

Non l'avrebbe permesso, non senza prendere le giuste precauzioni, doveva proteggere sé stessa e anche Luke e muoversi con estrema cautela. 

Aveva già un piano e ne avrebbe parlato quella mattina con lui, sperando che l'appoggiasse.

Si guardò allo specchio per stendere un velo di burro cacao, sistemò la frangia sulla fronte e tirò un lungo respiro per poi fissare la sua immagine riflessa. 

Si vide diversa, forse per la prima volta. 

I suoi occhi verde scuro non erano mai stati così determinati e sicuri, c'era una scintilla nuova che li faceva splendere di coraggio, sentiva scorrerle in corpo un'adrenalina travolgente e quell'espressione perenne da bambina indifesa era finalmente sparita. 

Uscì dalla stanza senza alcuna indecisione, voltò le spalle soltanto per chiudere a chiave e la stava per inserire nella serratura quando all'improvviso avvertì la presenza di qualcuno nel corridoio. 

Non poteva essere Michelle, per fortuna era tornata a casa sua per continuare le vacanze. 

Aveva fatto in giusto in tempo a piombare lì per vendicarsi e rovinare la vita di Ashley di fronte a tutte loro e poi se ne era andata come niente fosse, con un ghigno amaro di vittoria sulle labbra. 

La mano di Melissa si fermò a mezz'aria con la chiave in mano, la brunetta sentendosi osservata sollevò la testa molto lentamente e intravide dei capelli biondi che coprivano in parte un buffo pigiama con il muso di un panda. 

Era Beth. 

Sospirò di sollievo, lei era innocua. 

La guardò in viso, la sua coinquilina aveva un'aria terribilmente mesta, era stretta nelle spalle, quasi a volerci scomparire, e giocherellava nervosamente con qualche lunga ciocca ondulata. 

"Ehi Melissa" mormorò, la sua voce di solito cristallina era ridotta a un soffio. 

"Sei tu Beth" disse di rimando lei, riprendendo a chiudere la porta per poi avviarsi nel corridoio senza soffermarsi troppo, tutta presa dalla fretta di raggiungere il suo amato. 

"Senti, volevo chiederti… hai notizie di Ashley?" domandó timidamente la ragazza, abbassando lo sguardo, quasi si sentisse in parte colpevole per quello che era successo due sere prima. 

Melissa si fermò, lanciò un'occhiata alla cucina che si intravedeva di fronte a lei, dove Colleen stava seduta al tavolo, con la testa sorretta da un braccio e gli occhi annoiati fissi sul telefono. 

"Sta bene" rispose senza aggiungere alcun particolare, fredda e lapidaria. 

Luke l'aveva rassicurata in proposito, Ashley era al sicuro a casa di Matt e non doveva preoccuparsi per lei. 

"Ma…dove sarà finita? Avrà trovato un posto sicuro dove stare?" continuò a chiedere Beth, con apprensione, le mani giunte sul petto. 

Non era cattiva, voleva bene ad Ashley ma la rivelazione di quella sera l'aveva spiazzata e non era riuscita a muovere un muscolo, anche solo per chiederle per quale motivo si fosse tenuta tutto dentro. 

"E dove vuoi che sia? - la voce di Colleen risuonó improvvisa, spezzando la tensione che si era creata nell'aria, le due ragazze si voltarono contemporaneamente verso di lei - è da lui, no?" aggiunse diretta, senza distogliere lo sguardo dallo schermo del suo cellulare. 

Non aveva fatto nomi ma entrambe capirono subito a chi si stesse riferendo. 

"Intendi da...da" balbettó Beth, portandosi una mano a coprire la bocca, aveva quasi paura di pronunciare quel nome che aveva creato così tanto scompiglio nella loro tranquilla casa, Melissa invece si limitò ad ascoltare, attenta. 

"Si, intendo da Matt - intervenne Colleen, togliendola dall' imbarazzo - lui di sicuro sarà corso ad aiutarla… lo conosco. È innamorato di lei, farà di tutto per proteggerla " continuó seria, senza fare una piega e senza guardare le sue coinquiline. 

Sembrava distratta, come se il discorso non le importasse per nulla, ma il suo sguardo nascondeva una sfumatura diversa.

Non c'era cattiveria, né odio. 

Adesso il quadro era più chiaro, la misteriosa ragazza di cui Matt si era innamorato era la loro Ashley e, per quanto fosse delusa dal comportamento della sua coinquilina e da tutte le bugie che aveva raccontato per proteggere quella storia, in un certo senso non riusciva ad avercela con lei. 

"È assurdo, ci pensate? Ashley e Matt insieme e noi non ce ne siamo mai accorte. Ma come cavolo è successo? Michelle non l'ho mai vista così arrabbiata!" esclamò Beth, ancora scossa dalla scenata della loro amica. 

Colleen fece spallucce, Melissa abbassò la testa. 

Il fatto che Ashley non si fosse confidata nemmeno con lei all'inizio l'aveva ferita ma dopo aveva capito. 

Probabilmente Ashley era la prima a non aver accettato i suoi sentimenti così sbagliati, chissà quanto aveva sofferto da sola nel tentativo di reprimerli perché le circostanze non la lasciavano libera di provarli. 

"Avrebbe potuto dircelo, magari avremmo capito. E pensare che una volta li ho beccati insieme per strada, sembrava stessero litigando. Solo adesso ho capito che fingevano per non farsi scoprire. Chissà da quanto andavano avanti con quella relazione" disse Colleen, scuotendo la testa con aria pensierosa. 

Melissa trattenne il fiato e strinse forte i pugni, poi esplose. 

"Facile ragionare così per noi. Avrebbe dovuto, avrebbe potuto… giudichiamo sempre tutto ma non ci mettiamo mai nei panni degli altri, questa è la verità! - sbottó all'improvviso, Beth e Colleen si ammutolirono e strabuzzarono gli occhi, non l'avevano mai sentita parlare a voce alta e così risoluta - e cosa avrebbe dovuto fare, quindi? Venire da noi e dirci che Matt la faceva stare bene per delle ragioni che solo loro due conoscono? Che forse cominciava a provare qualcosa per lui? Pensate davvero che la reazione di Michelle sarebbe stata diversa? E voi..che avreste fatto? - continuó con quelle domande incalzanti, rossa in viso e tremante perché per lei era una lotta con sé stessa trovare il coraggio di parlare a quel modo - pretendiamo che le persone ci rivelino tutto della loro vita ma noi, invece? Noi quante volte ci interessiamo agli altri? Avete mai chiesto ad Ashley perché spesso fosse così silenziosa o triste? Sapete per caso quale è il suo passato e che cosa ha dovuto affrontare prima di arrivare qui? Ci aspettiamo che gli altri ci confessino tutto senza prenderci il disturbo di cercare di comprendere noi per primi chi abbiamo di fronte." concluse,  con le ultime energie, la voce affannata e il respiro corto per la fatica. 

Stava meglio, la nuova Melissa le piaceva, avere il coraggio di dire ciò che pensava senza vergognarsene, era stancante ma meraviglioso allo stesso tempo. 

Beth assunse un'espressione desolata mentre Colleen diventò pensosa. 

Le sue parole avevano colpito nel segno. 

"Hai ragione, non sappiamo niente di Ashley e io non le ho mai chiesto seriamente come stesse e di questo mi sento molto in colpa. In realtà…il fatto è che…non fraintendetemi per quello che sto per dire ma.. Matt non si è mai comportato male con nessuno di noi, lo odiamo da sempre come riflesso ma… Michelle non ci ha neanche spiegato bene i motivi per cui dovremmo farlo"  fece notare debolmente Beth, torturandosi le mani. 

Si sentiva di colpo stupida, manovrata verso una catena di odio che non le apparteneva. 

Colleen conosceva le vere ragioni di Michelle, si schiarì la voce poi mosse la sedia per alzarsi, facendola stridere sul pavimento. 

" Di solito si odia perché qualcuno ci ha fatto del male…a volte anche per amore." mormorò misteriosa, mentre passava a fianco alle sue due coinquiline, lasciandole con quell'enigma da risolvere. 

"Io vado" pronunciò di fretta Melissa, con altro nella testa al momento a cui pensare. 

Beth strinse tra le mani la stoffa morbida del suo pigiama, poi seguì con lo sguardo l'amica, i suoi occhi celesti quel giorno non riuscivano a essere allegri come al solito. 

"Melissa, aspetta! - la chiamò prima che la ragazza richiudesse la porta alle sue spalle - se senti Ashley dille che la saluto…e che mi dispiace" sussurrò, gli angoli della sua bocca si piegarono in su, abbozzando un timido sorriso. 

Melissa annuì, sorrise anche lei poi sparì dietro la porta, lasciando la casa in un silenzio profondo. 


Le palpebre di Ashley si sollevarono a fatica, le dovette sbattere più volte prima che la visione del mondo attorno a lei diventasse nitida. 

Quei pochi secondi che erano necessari per riportarla dall'incoscienza beata del sonno alla dura realtà erano i più belli, era un tempo brevissimo in cui poteva ancora credere che tutto fosse come prima, che niente fosse cambiato. 

Poi accadeva, il mondo prendeva forma e colore e la sua memoria si metteva in moto, condannandola a ricordare ogni istante. 

Sospirò, un dolce calore la avvolgeva e non erano solo le coperte le responsabili. 

Il suo viso poggiava su qualcosa di diverso dal cuscino, era adagiato morbidamente sull'incavo del collo di Matt, i due giacevano ancora abbracciati dalla notte prima. 

Ashley mosse lentamente il suo braccio destro, quello che cingeva il petto del ragazzo addormentato, il palmo della sua mano si spostò lasciandogli una dolce carezza mentre lei sollevava la testa tanto quanto le bastava per mettere a fuoco il volto del suo compagno. 

Era leggermente girato dalla parte opposta, l'espressione serena, i lineamenti distesi e meno spigolosi, immerso nel sonno sembrava un' altra persona, era di una bellezza quasi irreale. 

Su uno zigomo si poteva ancora vedere chiaramente il segno bluastro di un livido, quello che si era beccato la sera prima per difenderla dalle offese che i suoi ex amici le avevano simpaticamente rivolto alle spalle. 

La fronte di Ashley si contrasse a quel ricordo, mosse le dita e, munendosi di una delicatezza estrema, accarezzò quel punto e continuó fino alle labbra, ferite anch'esse per la stessa ragione. 

Matt si animó appena per il lieve solletico che quei gesti gli procurarono ma non fu abbastanza per svegliarlo. 

Ashley prese un lungo respiro, il suo torace si espanse contro quello di Matt, al quale era ancora unito, e non le servì guardare sotto le lenzuola per rendersi conto che erano entrambi completamente nudi. 

Avvertiva la dolce sensazione della pelle di lui a contatto con la sua, le loro gambe ancora intrecciate, il calore reciproco che si scambiavano. 

Scosse un po' la testa, sorridendo. 

Non c'era verso, sembrava quasi destino quello che la sospingeva verso di lui, senza altra scelta. 

Ricordó ogni secondo della notte appena trascorsa, i gemiti, i sospiri su quel letto morbido, le carezze e la cura con la quale si erano finalmente amati. 

Era la seconda volta che stavamo insieme, ma la prima che facevano davvero l'amore. 

Non poteva più negarlo. 

Il tempo però purtroppo non si era fermato, magari avesse potuto farlo e invece scorreva inesorabile e lei aveva una marea di cose da fare, prima fra tutte cercarsi uno straccio di casa per ricominciare da sola e rimettere insieme ciò che rimaneva di quel disastro . 

A fatica e cercando di fare più piano che poteva, si staccò da Matt e si mise a sedere, il lenzuolo scivolò giù, lasciandola esposta fino alla vita, la differenza di temperatura la colpì subito e per riflesso si portò un braccio attorno al seno, come a proteggersi e riscaldarsi. 

Si allungó fino a raggiungere il telefono per vedere che ore fossero, ma quel movimento troppo brusco finì per svegliare il biondo accanto a lei. 

Come colta in flagrante si immobilizzó, perdendosi a osservare il sorriso stupendo che si aprì sul volto del ragazzo. 

Sembrava così tranquillo, come se fosse bastata una notte sola a cancellare completamente il brutto incidente del giorno prima. 

"Buongiorno" le disse sornione, stropicciandosi gli occhi.

"Buongiorno Matt" fece lei, un po' imbarazzata per quella scena così assurda. 

Erano passati in un baleno dal condividere attimi fugaci a dormire insieme sotto lo stesso tetto. 

Lui la guardò, così bella nella sua naturalezza del mattino, con le curve sensuali del suo corpo nascoste appena dalle braccia e i capelli un po' scompigliati e si sentì in pace col mondo. 

"Che ci fai già alzata, torna qui sotto, fa freddo fuori" le fece notare, cingendole i fianchi e trascinandola dolcemente di nuovo accanto a lui. 

Ashley si ribellò con davvero poca convinzione, era difficile resistere a quegli occhi e alla dolce sensazione di averlo accanto. 

Si ritrovò a pochi centimetri dal suo viso, la stanza ancora in penombra rendeva l'atmosfera più rilassante e intima. 

Sbuffó debolmente, racchiudendogli il viso con le mani. 

"Ho troppe cose da fare, Matt. Devo alzarmi per forza" si lamentò, anche se il suo corpo la spingeva in direzione opposta e pareva fare il contrario di ciò che diceva. 

Matt sorrise, avvicinò le labbra alle sue e le unì in un lieve bacio, poi le sfiorò con la lingua per approfondirlo ed Ashley si sentì attraversata da milioni di brividi che la spinsero a ricambiarlo, le dischiuse e si lasciò andare, finché i baci si moltiplicarono e fecero scoppiare un incendio, com'era prevedibile. 

"Così sei ingiusto però" gli soffió tra un bacio e  l'altro, dando la possibilità al ragazzo di dedicarsi al suo collo mentre le mani sfioravano i seni e scendevano sempre più giù. 

"Andiamo, cosa può esserci più urgente di questo?" chiese in maniera retorica, con un braccio circondó i fianchi di Ashley e la spinse contro di lui, la pancia della ragazza sfiorò il suo addome e la fece avvampare di piacere, rubandole un gemito che non fu capace di reprimere. 

Avevano così tante volte soffocato le loro voglie che adesso sembrava dovessero recuperare il  tempo perduto ogni volta che se ne presentava l'occasione. 

"Beh, tante cose ad esempio…Ehm, ad esempio…" balbettó Ashley a fatica, sospirando, la sua mente era talmente annebbiata dal piacere che non riusciva nemmeno ad articolare una intera frase di senso compiuto. 

Chiuse gli occhi per concentrarsi su quelle sensazioni, d'istinto allargò le gambe e circondó i fianchi di Matt, lui ne apprifittó e in un attimo le fu sopra e quando Ashley lì riaprì si trovo di fronte il suo viso tentatore. 

Era troppo. 

"Al diavolo!" esclamò, arrendendosi all'evidenza e mandando a quel paese gli impegni, le catastrofi e tutto ciò che di orrendo esisteva al di fuori di quello che era diventato il loro nido d'amore. 

Lo baciò intensamente, circondó il suo bacino e gli permise di entrare in lei per ricominciare quella danza in cui si donavano piacere e amore reciproco, fino a sentirsi una cosa sola. 

In fondo, non c'era niente di meglio che iniziare la giornata in quel modo.

Quando entrambi furono appagati e totalmente ubriachi l'uno dell'altra, si separarono, accaldati e col respiro corto. 

"Adesso devo proprio andare!" sentenzió Ashley dopo aver ripreso fiato e lucidità e stavolta Matt non riuscì a trattenerla. 

"Di già?" si lamentò, sollevandosi col busto. 

"Matt! Se rimaniamo a letto insieme finiremmo per ricominciare, abbiamo troppi arretrati - scherzó lei, mentre raccattava i vestiti e abbandonava definitivamente le lenzuola - vuoi passare la giornata a fare sesso fino a stasera?" 

"Non mi sembra una cattiva idea!" replicò il biondo, beccandosi un cuscino in faccia. 

"Dai, smettila, sii serio! Vado a fare una doccia ed esco!" lo informò rapida mentre sgattaiolava in bagno. 

Matt si stiracchió le braccia e recuperó a sua volta i suoi vestiti, li indossò e si affacciò in corridoio. 

"Poco fa non hai finito la frase, cos'è che devi fare di così importante?" domandó davanti alla porta chiusa del bagno, da cui sentiva già provenire il rumore dell'acqua corrente. 

Aveva proprio una gran fretta. 

"Cercare casa per esempio? O ti sei dimenticato che sono praticamente una senza tetto al momento!" gli rispose a voce alta, cercando di superare il fracasso della doccia. 

"Ti ho detto che non c'è nessuna fretta, puoi restare qui quanto vuoi!" ribatté Matt, Ashley rimase in silenzio per un po', poi aprì la porta avvolta in un grande asciugamano e con i capelli bagnati. 

"Matt sei fin troppo gentile ma te l'ho detto. Ho bisogno di stare sola, di ritrovare me stessa." gli spiegò, abbassando lo sguardo e facendosi seria. 

Lui annuì soltanto. 

Ebbe l'impressione che più si avvicinava ad Ashley e più lei provava a ripristinare le distanze, come aveva sempre fatto. 

Chissà se sarebbe mai riuscita a lasciarsi alle spalle il resto e a capire finalmente che lui la amava ormai irrimediabilmente. 

"Grazie" sussurrò lei, poi gli baciò le labbra velocemente e si diresse in camera. 

"Ci vediamo più tardi! Augurami buona fortuna! Trovare una casa decente a buon prezzo qui è più difficile che andare sulla Luna. E stavolta non ci sarà nessuna Michelle o Terence ad aiutarmi" disse quando fu pronta, precipitandosi a indossare il cappotto e prendere la borsa al volo. 

"Buona fortuna, allora - le sorrise Matt - e stai attenta, non esitare a chiamarmi se dovessi avere bisogno, hai capito?" le raccomandó serio, posandole le mani sulle spalle. 

Ashley dapprima sussultó al pensiero di ciò che era successo a Matt. 

La casa era un rifugio sicuro in cui potevano essere se stessi senza temere altre conseguenze, ma fuori era un campo minato, prima o poi avrebbero dovuto affrontare gli altri, soprattutto Terence, con cui Ashley era decisa a parlare. 

Abbassò lo sguardo e vacilló solo un attimo, poi si soffermó sul volto ferito di Matt, gli racchiuse una guancia con la mano. 

Doveva essere forte per lui. 

"Tranquillo, andrà bene" lo rassicuró, sorridendogli per poi salutarlo e sparire dietro la porta. 

Matt rimase fermo e assorto qualche momento, poi il suono del cellulare lo riscosse. 

C'era un messaggio e il mittente era Luke. 

"Allora oggi pomeriggio uscita a quattro? Che ne dite, eh?" recitava, il tutto farcito da una serie di faccine sorridenti. 

Matt sospiró pesantemente e si massaggió le tempie. 

Il suo amico non cambiava mai ma forse un po' di positività e normalità era quello di cui avevano bisogno. 

E poi Ashley sarebbe stata contenta di rivedere Melissa, non si erano più viste da quella sera. 

Abbassò gli occhi e velocemente digitó la risposta. 

 
  
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