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Autore: lmpaoli94    06/05/2020    1 recensioni
Paperon De Peperoni, costruendo la sua fortuna con azzeccati investimenti e sulle sue influenze mondiali, trascorre gli anni della sua vita nel meraviglioso castello di Schwerin in Germania.
Nella sua grandissima dimora ha tutto quello che può desiderare: degli ottimi nipoti e una consolidata salute che non lo mette in pericolo dinanzi a niente.
Ma il suo passato sta per tornare a bussare alla sua porta e la sua fortunata ricchezza sta per essere messa a dura prova a causa di alcuni individui della sua famiglia e non che faranno di tutto per impossessarsene e togliere di mezzo il papero più ricco del mondo.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nel mentre la famiglia di Paperone vagava per le strade della Germania come degli umili poveracci a cui non era rimasta nemmeno la dignità, a Paperino venne in mente un’idea che avrebbe potuto salvare sia lui che tutti i membri della famiglia.
< Devo avvertire immediatamente Paperina di tutto quello che è successo. >
< E come pensi di fare? Non abbiamo nessun mezzo per metterci in contatto con lei. >
< Lo so bene… Per questo devo tornare alla svelta al castello di Schwerin. Lì potrò scrivergli una lettera a mandarla grazie ad uno dei messaggeri che è rimasto fedele alla nostra famiglia. >
< No zio, è troppo pericoloso > fece Gaia.
< Ha ragione nostra sorella. Così Amelia avrà un pretesto per ucciderti. >
< Che lo faccia pure. Io non ho paura di lei > ribatté coraggiosamente Paperino.
< Cerchiamo di usare la ragione > replicò Nonna Papera < Paperino, è bello che tu cerchi di salvarci in tutti i modi, ma la vita è una sola e non puoi sprecarla in questo modo. >
< Se non facciamo qualcosa alla svelta, moriremo di freddo e di fare. Non lo capisci, Nonna? >
< Se solo Paperone o Archimede Pitagorico fosse qui… >
Nel dire il suo nome, Qui e tutti gli altri non si erano resi conto che mancava all’appello proprio un membro della sua famiglia.
< Archimede Pitagorico! Ma dove diavolo è finito? >
< Non è qui con noi > fece Gaia < E se fosse rimasto nel castello? >
< Oh no. Dobbiamo andarlo a salvare immediatamente > fece Paperino muovendosi per tornare subito al castello.
< Paperino, aspetta! Veniamo con te! > fecero i suoi nipoti.
< No, ragazzi. Voi dovete badare a vostra sorella e a vostra nonna. Io ce la farò da solo. >
< Ne sei sicuro? >
< Fidatevi almeno una volta di me: ce la farò. >
Dopo aver salutato la sua famiglia, Paperino riuscì a tornare alle pendici del castello di Schwerin mentre il fiato stava per mancargli a causa della lunga corsa che aveva fatto.
Muovendosi con circospezione nelle mura del castello, Paperino riusciva a ricordare tutti i passaggi segreti che costituivano l’edificio e che usava per sfuggire alle sgridate di sua nonna o di suo zio Paperone.
“Passando di qua arriverò dritto al salone principale… E’ davvero strano vedere il castello così vuoto e buio. Non c’è una guardia nelle vicinanze. E se fossero in una parte del castello nascosti? Non posso pensarci in questo momento.”
Vedendo l’entrata principale di Schwerin, Paperino adocchiò la carrozza di Paperina che stava per arrivare a palazzo.
“Oh no! Questa non ci voleva!”
Con la paura che imperversava nelle sue piume, decise di seguire Paperina all’interno del castello.
“Perché non c’è nessuna guardia all’entrata del castello? Che sta succedendo?”
< Paperina, perché il castello è così buio? > domandò la sua dama di compagnia.
< Non lo so… Forse la famiglia di Paperino non si trova presente a corte… Però tutto questo buio non mi convince per niente. >
Nel mentre l’aria stava diventando più fredda e pesante, la dama di compagnia di Paperina decise che era venuto il momento di darsela a gambe.
< Paperina, questo potrebbe essere una trappola. >
Vedendo una sagoma oscura accorrere verso di loro, Paperina emise un grido strozzato.
< Ssh, fate silenzio. Sono Archimede Pitagorico, un parente di Paperino. >
< Come, scusi? >
< Purtroppo non ci siamo mai presentati. Fidatevi di me e ascoltate le mie parole: Amelia, una vecchia nemica della nostra famiglia, si è impossessata del castello cacciando Paperino e tutta la sua famiglia. Vi pregherei di lasciare immediatamente questo posto prima che tutti noi veniamo scoperti da quella strega. >
< Eccovi tutti riuniti qua! >
La voce perentoria di Amelia risuonò nell’aria come un giudizio.
< Pensavate davvero di non venire scoperti? Archimede, non ho pensato a t quando ho cacciato tutta la tua famiglia. Mi dispiace… Ma possiamo rimediare in questo momento. >
< E lei chi è? Dove si trova Paperino? >
< E cosa vuoi che ne sappi, bellina? Questa non è più la dimora della famiglia dei paperi più potente d’Europa. Io e altri compari ci stiamo appropriando delle sue ricchezze mentre il capo di tutta la famiglia non c’è. >
< Ditemi subito dove si trova Paperino, altrimenti… >
< Carina, non sei nelle condizioni di minacciarmi. Adesso lascia immediatamente questo posto prima che la mia furia diventi incontenibile. >
< Non me ne andrò finché non saprò… >
< Signorina, la prego. Faccia come dice Amelia. Ne va della nostra incolumità. >
< Ascolta quel grassone matematico. Sta dicendo delle parole molto sagge che salveranno la tua inutile vita. >
< No… Io non mi arrenderò in questo modo. >
Prima che la situazione diventasse irrimediabilmente problematica, Paperino uscì allo scoperto.
< Paperina! Sono qui! >
Vedendo il suo amato accorrere verso di lei, paperina tirò un sospiro di sollievo.
< Paperino, che cosa significa tutto questo? >
< Ti spiegherò più tardi. >
< Paperino, sono contento di vedere che stai bene > mormorò Archimede stringendolo come una polpetta.
< Adesso però lasciami, Archimede. Dobbiamo riunirci alla nostra famiglia. >
< Ma che bel quadretto familiare > fece Amelia con ghigno malefico < Lasciate che interrompa la vostra felicità. Sarei molto più contenta di ora. >
Mentre le nuvole oscure diventavano minacciose sopra le loro teste, Paperina fece montare la sua dama di compagnia e gli altri due paperi sulla sua carrozza per sfuggire alle intemperie di Amelia.
< Ahahah e questo è solo l’inizio. Presto io e gli altri nemici di Paperone potremmo regnare incontrastati sui suoi terreni e sulle sue ricchezze. >
 
 
Una volta in salvo, Paperina si radunò insieme a tutta la famiglia di Paperino molto lontano da Schwerin.
< Qui saremo al sicuro > replicò Paperina tirando un sospiro di sollievo.
< Finalmente stai bene, Archimede. Ho temuto molto per la tua salute > fece Nonna Papera < Anche se inizialmente non avevo notato che non c’eri. >
< Nessun problema, nonna… E poi lo sapevi che non potevo rimanere lontano dalla tua cucina. >
< Mi dispiace caro, ma dovrai rimanerci lontano per un bel po’… Non abbiamo scorte per sopravvivere alcuni giorni e tu dovrai mangiare molto meno. >
< Oh no! Non dirmelo. >
< Purtroppo Nonna Papera ha ragione: nessuno può ospitarci e proteggere in qualche modo. Siamo obbligati a morire di freddo di fame. >
< Mi duole sapere che non hai pensato a me, Paperino > replicò adirata Paperino < In fondo sono la tua fidanzata, e posso aiutarti grazie ai miei possedimenti e ai miei beni. Ricordi del mio castello di Dover? >
< Paperina, non pensavo… >
< Già, è il tuo primo problema: non pensare. Tu e tutta la tua famiglia rimarrete nella mia dimora fino a quando tutta questa situazione n0on si sarà sistemata. >
< Davvero? Ne sei sicura? >
< Mai stata più sicura prima d’ora, tesoro mio. >
Nel sentire le parole di Paperina, la famiglia di Paperone non poté che essere grata alla loro benefattrice.
< Che dio ti benedica, mia cara > rispose Nonna Papera a nome di tutti.
< Sapevo che Paperino aveva scelto una giovane ragazza tanto buona quanto bella > fece Gaia con il suo sorriso dolce.
< Paperina, io non so davvero come sdebitarmi… >
< Aiutami con i vostri bagagli. Fortunatamente viaggio sempre con la carrozza più grande che io disponga, altrimenti sarebbe stato un brutto guaio. Muoviamoci alla svelta: arrivare a Dover sarà più difficile di quanto posiamo immaginare. >
Nel mentre stavano sistemando i loro bagagli, una spia immersa nell’ombra aveva assistito a tutta la loro conversazione.
< Mia Signora, la famiglia di Paperone sta per partire alla volta di Dover, la residenza di Paperina. >
< Grazie mille… Adesso puoi andare > replicò Amelia con tono grave < Ebbene Paperino e la sua famiglia pensavano di fuggire e di nascondersi in un angolo di paradiso come Dover? Allora forse non conoscono le mie arti magiche: appena arriveranno sulle coste dei Paesi Bassi, onde altre più di cinque metri gli impedirà il loro accesso verso il mare aperto, bloccandoli contro il loro volere. Non riusciranno mai a salvarsi e le mie spie saranno sempre pronti ad attentare contro la loro vita. Una volta per tutte…
La stirpe dei paperi reali finirà molto presto.
Ho atteso questo momento da tanti anni e finalmente la mia vendetta e quella della resistenza che per an ni abbiamo vagato nel buio della debolezza e dell’infamia di essere rinnegati, presto tornerà a splendere definitivamente… Spia! >
< Mi ha fatto richiamare, mia signora? >
< Non perder di vista Paperino e la sua famiglia. Voglio essere aggiornata mediante tutti i suoi spostamenti. >
< Scriverò una lettera ogni volta che avanzeranno verso una terra straniera. >
< Avvertimi quando arriveranno sulle coste dei Paesi Bassi. Sono stata chiara? >
< Perfettamente, mia Signora. >
< Adesso puoi andare e vedi di non deludermi. Ho piena fiducia in tutta la tua squadra. Adesso che fate parte del mio volere, voglio testare la vostra fedeltà. >
< Non se ne pentirà, mia signora. Parola mia. >
Una volta rimasta da sola, Amelia continuò ad inveire contro la famiglia dei paperi e ad avvertire Cuordipietra Faredoro della sua stabilità a Schwerin scrivendogli una lettera.
La situazione a Schwerin è in totale sotto controllo.
Spero che anche lei e gli altri nostri compagni stiate movendo i passi per l’inizio del nostro impero.
Ci rivedremo una volta che il piano A sarà concluso.
Amelia
   
 
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