Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: occhiverdi1972    07/05/2020    3 recensioni
"Perchè lui l' amava perdutamente, al di sopra di tutto, contro ogni umana comprensione, nessuna barriera o ceto sociale avrebbe oscurato tale sentimento, perchè solo lei era l' amore."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Bimbe e bimbi belli, finalmente ecco a voi un nuovo capitolo di "Sogno". Perdonate il ritardo e grazie sempre per il vostro affetto.           
 
Sogno capitolo 122  ❤️
 
- Cosa....? - Andrè sbarrò gli occhi incredulo.
 
 Oscar gli rivolse uno sguardo disarmante: 
 
- Beh...Cristine è una tua amica, ha bisogno di te..Sarebbe giusto andare a darle conforto!
 
Il giovane la scrutò non riuscendo a capire se ci fosse ironia in quelle parole :
 
- Stai scherzando...vero?
 
- Nient'affatto, cosa te lo fa pensare!!? 
 
 Andrè le afferrò gentilmente una mano poi la fissò sorridendo:
 
- Tu...tu mi stai consigliando di andare a Brighton? Da Cristine?
 
- E' quello che ho detto! - sancì lei
 
- Beh...- sussurrò - permettimi di pensare che la tua affermazione sia una provocazione.
 
- Guarda che sono serissima Amore! - sbottò lei
 
- Oscar...Mi permetto di ricordarti che qualche mese fa, ho invitato Cristine qui a palazzo, ed  hai fatto delle scenate di gelosia assurde!!Adesso dovrei credere che tu mi manderesti tranquillamente a Brighton ?
 
Oscar si avvicinò , gli carezzò il viso dolcemente:
 
- Hai ragione ,  ma dimentichi  che era un periodo particolare, ero insicura, avevo subito delle violenze..Lo ammetto, pensare a come l'ho trattata  mi fa sentire male, l'ho accusata ingiustamente, l'ho offesa!
 
- E adesso mi inciti ad andare da lei per sopprimere quei sensi di colpa...?
 
- No! Ti mando da lei perchè so che vorresti andarci, ammettilo Andrè!
 
Suo marito le cinse la vita, la attirò a se , la guardò intensamente .
 
- Hai paura di ammetterlo, vero? - azzardò lei
 
- Oscar...Sai che voglio bene a Cristine, un bene immenso , se potessi...vorrei averla a Parigi. Noi...Noi riusciamo a capirci. Siamo uguali, amiamo con tutta l'anima, riusciamo ad essere fedeli come nessuno!Oserei dire che è la sorella che non ho mai avuto!
 
- Lo sò ..- sussurrò Oscar - ho imparato ad amare anch'io quella fanciulla londinese . Voglio dire...Come si puo' non farlo! Devi andare da lei Amore, sarà distrutta!
 
Andrè si portò una mano ai ricci confuso:
 
- Non lo sò, io...
 
- Andrè...So che vorresti andare!
 
- Si...Si è vero! Vorrei andare da lei ma, ma allo stesso tempo non vorrei lasciarti sola!
 
 
 
Lei si avvicinò, lo baciò dolcemente, poggiò il capo sul suo petto, vagò con lo sguardo fuori dalla finestra:
 
- Potresti rimanere solo qualche  giorno....Per lei sarebbe comunque una dimostrazione d'affetto!
 
- Ci vorra' un'intera giornata di viaggio all'andata ed una al ritorno e  fra quattro giorni dovrei rientrare al lavoro dai De Guillard ! 
 
- Beh...Vuol dire che rimarrai a Brighton solo un giorno..Meglio che niente!
 
Gli occhi di Andrè tradivano il tumulto interiore che stava provando, desiderio di andare e terrore di lasciare.
 
- Oscar...Perchè...Perchè non vieni con me? - sussurrò - sarebbe una buona occasione per visitare Brighton , sai c'è una bellissima spiaggia di pietr..
 
- Andrè...- lo bloccò lei - sai che se venissi con te non sarebbe lo stesso!
 
Lui la fissò dubbioso.
 
- Tu e Cristine avete bisogno di parlare , confidarvi, ed io credo che con la mia presenza fra i "piedi" lei  si tratterrebbe anche dal guardarti
 
Lui sorrise:
 
- Hai ragione , ma...
 
- Va tranquillo amore, io ho fiducia in te, sò che mio marito mi ama!
 
- Oscar...- sussurrò lui commosso - dimentichi un piccolo particolare...
 
- Quale...?
 
- Fersen! - sbottò lui
 
- Cosa c'entra Fersen adesso!!
 
- Nn lo sò, ma...ma potrebbe eludere nuovamente la sorveglianza , tornare a Parigi proprio mentre non ci sono!
 
- Fersen non puo' piu' nuocerci Andrè!!
 
- Non lo sò...Non mi sento tranquillo!
 
- Smettila di preoccuparti di lui! Maria Antonietta ha inviato altre guardie per controllarlo
 
- Si...Hai ragione! - sussurrò
 
- Allora va tranquillo!!!
 
- Sei sicura di volerlo! - Chiese serio
 
- Si...sei mio marito , ma devi fare quel che senti, ricordi...anche tu me lo hai sempre detto lasciandomi libera di vivere come un soldato!
 
- Si....è vero! - sussurrò stringendola e affondando il viso fra i suoi capelli -mi chiedo solo come farò a stare tre giorni senza di te.
 
- Quello me lo chiedo anch'io amore! - sussurrò maliziosa  lei facendo vagare le dita su quella schiena nuda - però...Però magari potremmo fare il pieno di coccole stanotte... - continuo' guidandolo dolcemente verso il letto.
 
Si abbandonarono l'uno fra le braccia dell'altro, Oscar ansimò di desiderio sentendo il calore di quel corpo stupendo sopra il suo, chiuse gli occhi cercando di scacciare il pensiero che ,la notte successiva , a quell'ora, il suo letto sarebbe stato immensamente grande e vuoto.
 
 
 
 
 
 
 
Oscar fissava l'orizzonte dalla finestra della sua camera, Andrè era andato via la mattina presto. Lei si  era trattenuta dal  piangere, sapeva di aver fatto la cosa giusta ma adesso...Adesso senza di lui si sentiva persa.
 
La casa era diventata improvvisamente troppo grande.
 
Sbuffò , la nave doveva già essere salpata,immagino' il suo uomo che guardava l'orizzonte con i suoi splendidi capelli al vento e sospirò angosciata.
 
Fissò la sua uniforme lavata e stirata in attesa del suo rientro a Versailles , si avvicinò , la sfiorò, poi un pensiero le balenò in testa, forse rientrare qualche giorno prima al lavoro l'avrebbe aiutata a non pensare troppo a suo marito lontano.
 
Indossò l'uniforme e galoppò verso la Reggia.
 
 
 
 
 
- Comandante!! non vi attendevamo che fra qualche giorno, come mai questo ritorno anticipato? - esclamò Victor vedendola avanzare
 
Oscar abbozzò un mezzo sorriso mentre Girodelle stava dritto davanti i suoi soldati.
 
- Riposo tenente! - ordinò  liberandolo dal saluto militare, poi si avvicinò a lui :
 
- Ammetto di avere avuto un pò di nostalgia! - sussurrò piano
 
Victor sorrise :
 
- Dite pure che  senza il vostro maritino vi annoiate  -osò 
 
Oscar sbarrò gli occhi.
 
- Come fate a sapere che... - immediatamente però seguì un pensiero lontano - ma certo....vi ha avvisato Andrè, vero?
 
- Conoscete bene vostro marito vedo....! Si...Andrè mi ha fatto recapitare una lettera stamattina. Mi informava del suo allontanamento per qualche giorno e mi raccomandava di...
 
- Di tenermi d'occhio nel caso Fersen dovesse rifarsi vivo!
 
- Esattamente! - sorrise Victor
 
Oscar sorrise, il suo dolce maritino anche da lontano sapeva come proteggerla.
 
- Bene...- sorrise  - Allora non devo spiegarvi nulla...piuttosto...! mi merito una parata di saluto, no..?
 
- Ricevuto comandante ! - esclamò Victor rimettendosi sull'attenti - avverto immediatamente i soldati!
 
Girodelle si avviò verso la caserma. Il Comandante     Oscar doveva tenere il cervello impegnato, si prospettava proprio una bella giornatina!
 
 
 
 
 
- Bene ...- sussurrò Oscar diretta a Victor a fine giornata salendo sul cavallo -  Sono molto soddisfatta !
 
- E come non potreste...! - rispose lui sarcastico.
 
La giovane lo fissò gelida:
 
- Era ironia quella che sentivo nella vostra voce tenente?
 
Victor tornò serio:
 
- Scusatemi Comandante.
 
- Dite Girodelle...ho forse stancato i miei uomini?
 
- A parte la parata, l'allenamento, la marcia e...
 
- Basta! Tacete! ho capito...! - sorrise- andate pure a casa !
 
- Comandante io...Sarei lieto di fare la strada con voi...- sussurrò
 
- E magari accompagnarmi fin a Palazzo jarjayes!
 
- Beh...Vostro marito è stato chiaro, devo proteggervi!
 
Oscar sorrise :
 
- E ditemi...Quali pericoli potrei incontrare sulla via verso casa..?
 
- Beh..non si puo' mai dire!
 
Oscar capì che il Tenente non avrebbe mollato ed in verità l'istinto di protezione che Andrè aveva dimostrato per lei, la riempiva d'orgoglio.
 
- E sia ! - sussurrò varcando il cancello.
 
Victor la seguì contento.
 
Procedevano da un bel pò verso palazzo jaryajes fianco a fianco quando Victor osò :
 
- Comandante...scusate se mi permetto ma cos'ha portato Andrè a Brighton? 
 
Oscar sospirò:
 
- La sua amica sta male, ha bisogno di lui, cosí l'ho convinto ad andare!
 
Girodelle sbarrò gli occhi:
 
- voi...voi avete mandato vostro marito a consolare un'altra donna?
 
- Si! - ammise Oscar - Cristine è piu' di una sorella per Andrè!
 
- Non lo metto in dubbio ma so anche  che è una bella donna e loro...
 
- Victor...Avete mai sentito parlare di una qualità che si chiama fiducia? - esclamò glacialmente
 
- Si comandante!
 
- Bene...io ho fiducia in mio marito . Sò che Cristine Sanders è bella e saggia ma sò anche che ne lei , ne mio marito farebbero qualcosa di inappropriato!
 
Victor sorrise , la guardò ammaliato:
 
- Sapete Comandante...invidio l'amore che vi unisce, anch'io vorrei trovare una donna che mi ami con tale fiducia.
 
Lei sorrise :
 
- La troverete Victor, siete un uomo leale , ve la meritate !
 
Girodelle sorrise grato per quell'attestazione di stima del suo comandante.
 
Arrivarono finalmente davanti il palazzo , Oscar si girò a fissarlo con gratitudine :
 
- Adesso potete andare Victor, sono al sicuro! - sorrise
 
Girodelle la fissò, il sorriso gentile rendeva ancora piu' bello quel viso d'angelo.
 
- Buonanotte Comandante - sussurrò - prima di vederla varcare il cancello.
 
 
 
 
 
 
 
- La verità è che non avrei mai dovuto lasciarti andare! - sbottò Cristine arrossendo.
 
Andrè inclino' la testa fissandola dubbioso :
 
- Che cosa stai dicendo...?
 
- Che non avrei mai dovuto permetterti di tornare in Francia.
 
- Cristine....! - André era sconvolto, inebetito, senza parole.
 
- Eravamo felici. Avevamo ritrovato noi stessi, ammettilo Andre! Ricordi le nostre notti stretti sul letto a parlare? Le nostre risate? Lo ricordi Andrè? - sbottò fra le lacrime.
 
- Si... Ma...
 
- Ma poi Alain è tornato a Brighton ed io... Io ho rovinato tutto. Ma non questa volta, non adesso!
 
Si avvicinò pericolosamente fissandolo con intensità.
 
Andrè si sentì morire, fissò quegli occhi e quel seno prosperoso che si abbassava e rialzava seguendo il ritmo della respirazione.
 
Poi lei allungò una mano, la poggiò su quel torace. André sentì quel calore irradiarsi attraversando la stoffa della camicia.
 
Le cinse la sottile vita con un braccio  e la attirò a sé baciandola con passione.
 
Il bacio fu sconvolgente Cristine affondò le dita fra quei capelli ritrovando il sapore dei mesi passati:
 
- Andrè...Andrè...- mugugnava fra i baci!
 
- Ti voglio Cristine...ora...adesso! - sbottò lui eccitato spogliandola di botto!
 
- Noooooo! - la voce di Oscar rieccheggiò per la stanza deserta, balzò a sedere sul letto, sudata, sconvolta, il respiro ansante e il sangue che scorreva incontrollato nelle vene.
 
Un incubo, era solo un terribile incubo.
 
Si portò una mano alla fronte scostando i capelli madidi di sudore:
 
- Sono stata una stupida! - sbottò fra sè - una stupida, una totale stupida! Non avrei dovuto convincerlo ad andare, non avrei dovuto!
 
Un'ondata di nausea la investì, si alzò avvicinandosi alla bacinella dell' acqua, si sciacquò il viso, poi appoggio' le mani sul comò, si fissò al grande specchio, cercò di riacquistare l'autocontrollo, sorrise :
 
- Andrè mi ama, Andrè non lo farebbe mai! Sei solo una sciocca Oscar! - si disse.
Tornò a letto, abbracciò il cuscino del marito e cercò invano di dormire.
 
  
 
 
Charlotte seduta in giardino sorseggiò il liquido caldo , poi fissò il cielo limpido e sgombro di nubi . Il suo pensiero corse all'incontro della notte prima con Florence , lì...sul balcone della sua camera.
 
Ripensò alla splendida parure che lui , ignaro di tutto aveva offerto al cavaliere mascherato.
 
Florence...Il bel Florence.
 
Sospirò affranta , affranta e colpevole , colpevole perchè ogni pensiero , ogni frase, tutto durante il giorno la portava col pensiero a lui , ed era sbagliato...Tremendamente sbagliato , anche perchè lei era legata a Max.
 
- Buongiorno signorina DE Guillard!
 
Charlotte sbarrò gli occhi sentendo quella voce alle sue spalle .
 
Immaginazione o altro..?
 
Si girò piano , il bel Florence stava dritto e sorridente dietro di lei .
 
- Perdonatemi se vi ho spaventato . Vostro padre mi ha detto che avrei potuto trovarvi qui e...
 
- Non preoccupatevi - sorrise alzandosi.
 
Il giovane si avvicinò piano, Charlotte sentì il cuore accelerare anche perchè un venticello a favore le portò il suo bel profumo alle narici.
 
Respirò a fondo mentre quegli stupendi occhi scuri la fissavano , il giovane si mosse avvicinandosi , poi con fare galante le prese la mano fra la sua e ne baciò il dorso.
 
- Buongiorno Florence! - sussurrò lei  ritirandola  - cosa...Cosa...ci fate qui? - chiese .
 
- Beh...Devo dire che avevo immaginato un altro tipo di accoglienza, ma...Va bene lo stesso! - sorrise  portando leggermente la testa indietro e mostrando i perfetti denti bianchi.
 
Solo allora Charlotte si accorse di esser stata un pò sgarbata .
 
- Scusatemi è che...Che non mi aspettavo di vedervi qui a quest'ora del mattino- sussurrò.
 
- In realtà...Sono venuto per parlare  con vostro padre, ma prima...Prima volevo conferire con voi ! - sussurrò
 
- Prego!- esclamò lei con cortesia - indicando la sedia di fronte  - posso offrirvi una tazza di cioccolata?
 
- Si, grazie! - sussurrò il giovane .
 
Attese che Charlotte si sedesse per prima, poi prese posto di fronte a lei .
 
Con mani tremanti la giovane gli versò la cioccolata nella tazza , poi gliela porse.
 
Lui ringraziò , ne bevve un sorso , poi tornò a guardarla con i suoi penetranti occhi.
 
- Vi starete di certo chiedendo di cosa sia venuto a parlare con vostro padre.
 
Charlotte sorrise :
 
- In effetti si...Me lo sto chiedendo! 
 
- Ecco...Io, come promesso, sono venuto ad annullare la mia proposta di matrimonio! - sbottò con un sorrisetto beffardo.
 
Charlotte non seppe spiegarsi  perchè si sentì così delusa.
 
Calò un silenzio tombale .
 
Un silenzio durante il quale il bel Florence fissò la splendida giovane che le stava di fronte  alla ricerca di una reazione.
Reazione che non arrivò.. 
Lei rimase ferma, imperturbabile.
 
Florence allungò una mano a cercare la sua:
 
- Ve lo avevo promesso Charlotte. Siete libera adesso! Libera di vivere la vostra storia con Robespierre!
 
Charlotte scattò sbarrando gli occhi e cercando di ritirare la mano.
 
Florence gliela trattenne con forza:
 
- Co...Come fate a saperlo ? - sbottò lei
 
- State tranquilla!Non ha importanza ,voglio che voi sappiate che non  ne farò parola con vostro padre!- specificò lui - tengo troppo a voi per mettervi nei guai.
 
Una lacrima scese furtiva dagli occhi di Charlotte e lei non seppe dire se fosse delusione o vergogna .
 
La mano di Florence allentò la stretta , si allungò verso il suo viso:
 
- Non piangete, vi prego!Dovreste essere contenta...Nessun matrimonio, nessuna costrizione!
 
- Cosa...cosa direte a mio padre? Che giustificazione darete?
 
- Dirò semplicemente che mi sento troppo giovane per un tale impegno.
 
- Grazie! - sussurrò lei .
 
Florence si alzò:
 
- Bene...adesso...Adesso devo andare ! - sussurrò triste .
 
Charlotte sia alzò a sua volta .
 
Gli occhi  chiari incontrarono quelli scuri  .
 
- Vorrei chiedervi solo un favore Charlotte , solo uno...
 
- Ditemi!
 
- Se fosse possibile io...Vorrei chiedervi di non cancellarmi dalla vostra vita! Vorrei continuare ad essere il vostro amico, vorrei poter passare del tempo con voi!
 
- Che senso avrebbe! - sbottò lei - voi...voi asserite di amarmi ed io non voglio che...
 
- Preferisco soffrire da amico che da estraneo..
 
Charlotte abbassò gli occhi , si chiese cosa volesse invece  lei.
 
Florence la destabilizza,  e frequentarlo avrebbe significato albergare nella piu' totale confusione , ma non seppe dire di no.
 
-E sia...!- sussurrò fissandolo.
 
Florence le strinse la mano grato.
 
 
 
 
 
Cristine si apprestò  a varcare la soglia di casa. Si era alzata presto, dopo una notte insonne  e ne aveva approfittato per fare una passeggiata in giardino. L'aria fresca del mattino le piaceva, la rivitalizzava naturalmente.
 
Varcò la soglia di casa decisa a salire in camera e gettarsi sul letto  a rimuguinare su quanto stupida era stata a dare nuovamente fiducia ad Alain .
 
Appena entrata nel grande salone Lizzy la bloccò :
 
- Dove sei stata sorellina? Ti ho cercata dappertutto!
 
- Ero a fare una passeggiata in giardino ! - rispose lei triste.
 
Lizzy si stampiglio' in viso un sorrisetto beffardo .
 
Cristine la fissò :
 
- Perchè mi guardi a quel modo?- sbottò
 
- Perchè sono sicura che fra due minuti sarai la persona piu' felice del mondo  - esclamò lei facendo ondeggiare  i fluenti boccoli biondi.
 
- Huhmm...Ne dubito!
 
- Scommettiamo? - asserì Lizzy - c'è una persona che ti aspetta di là - continuo' agitando la mano verso la grande sala .
 
Cristine la guardò in malo modo :
 
- Una persona che mi aspetta? - lo stupore lasciò il posto al terrore - no...no ti prego! Non dirmi che è Alain! Non dirmi che lo hai fatto entrare . Per me quell'uomo è morto, non voglio vederlo!!Mandalo via! - sbottò
 
- Devo ammettere che sei sempre bellissima tesoro, anche quando sei alterata!
 
Cristine si bloccò , quella voce, quella inflessione virile e dolce al contempo, si girò piano e sbiancò.
 
Fermo accanto lo stipite della porta , statuario , con quegli occhi di giada fissi su di lei , il sorriso gentile e quegli stupendi capelli corvini, c'era Andrè!
 
Indossava un vestito scuro che gli dava un fascino particolare.
 
Cristine rimase a fissarlo come in trance:
 
- A..Andrè! Ma...Ma non è possibile , sto sognando, non...
 
- No tesoro, non sogni affatto...!
 
Occhi verdi fissi nei suoi.
 
Era lui, era reale!
 
- Vieni qui tesoro...! - sussurrò il giovane allargando le braccia.
 
Cristine si catapultò sul suo petto , lo strinse affondando il viso fra quei ricci  corvini e scoppio' dopo lunghi giorni in un pianto liberatorio.
 
Andrè la strinse a se colmo d'affetto per quella dolce creatura  che stava soffrendo 
 
- Andrè...Andrè.......Perchè di nuovo? Perchè? ! - piangeva Cristine inzuppandogli la giacca.
 
Andrè le carezzò le spalle, i capelli, poi la guardò nei grandi occhi arrossati:
 
- Sta tranquilla tesoro , adesso ci sono io con te . Tornerai a sorridere tesoro, te lo giuro.
 
 
 
 
 
 
 
Cristine inzuppò di lacrime la giacca di Andrè, poi si asciugò gli occhi, lo fissò scompigliandogli i capelli:
 
- Moretto...sei ancora piu' bello di quanto ricordassi, il matrimonio ti fa bene!
 
- Già..- asserì lui arrossendo - sono molto felice! 
 
Cristine si guardò intorno :
 
- E...e tua moglie dov'è? Voglio farle le mie congratulazioni -esclamò pensando fosse nell'altra stanza .
 
- Beh...In verità Oscar è a Parigi. Sono solo!
 
- Cosa...? - lei sgranò gli immensi occhi chiari stupita
 
- Si...Sono solo!
 
- Ma...
 
-È Oscar che  mi ha convinto a venire da te, non che non lo avrei voluto , intendiamoci.... sai che ti vorrei ogni giorno vicino a me ! - sussurrò dolcemente.
 
Lei lo fissò ancora piu' confusa:
 
- Oscar ti ha lasciato venire da me ...da...Da solo? Perdonami ma....
 
- Lo sò- sussurrò lui - dopo come ti ha trattato l'ultima volta  era proprio quello che non ti saresti mai aspettata.
 
- Già...- sussurrò lui -
 
- Beh...Mia moglie ha capito che sei un tesoro di ragazza!
 
Cristine lo abbraccio':
 
- Grazie! Grazie per essere qui, Oscar mi ha fatto un grandissimo regalo!
 
Si spostarono in giardino, si sedettero uno accanto all'altro.
 
Andrè la osservò, Cristine era ancora piu' donna di come l'aveva lasciata , era di una bellezza sconvolgente malgrado l'aria triste.
 
- Ti va di...di dirmi come ti senti? - esordì prendendole le mani.
 
- In realtà...Non lo so, è...è tutto strano , in questi giorni di pena tremenda non sono nemmeno riuscita a versare una lacrima, sono stata apatica...come bloccata, ed ora....Ora ti ho praticamente inzuppato la giacca!
 
Risero cercando di sdrammatizzare, poi Cristine incatenò gli occhi chiari a quelli del suo fedele amico e parlò con una pena immensa :
 
- Un figlio con un'altra donna...Ti rendi conto Andrè...? un figlio!
 
Lui la strinse fra le braccia , lei rimase stretta a lui , parlò con voce tremolante :
 
- Sostiene  di non avermi tradito e che...che quel rapporto risale al periodo in cui non stavamo insieme .
 
- Gli credi...? - domandò Andrè a bruciapelo
 
- Non lo so e...e anche se Alain avesse detto la verità io...io non posso vivere così Andrè...Non posso!
 
- Hai ragione ! - sancì lui - adesso devi solo reagire all'ennesima batosta. Ti conosco e so' che ce la farai. Io sono qui . Sono sempre con te, anche se...Se rimarrò solo un giorno , spero che tu comprenda....!
 
Cristine lo fissò dolcemente , gli carezzò il viso con quel tocco lieve e delicato :
 
- Ma certo che comprendo Andrè, è già tanto che tu sia qui. La tua Oscar mi ha fatto un grandissimo regalo. Però...però ho l'intenzione di sfruttare al massimo il tempo che ci rimane . Intanto ti accompagno nelle tue stanze , sarai stanco , credo che un bel bagno ti rimetterà in sesto!
 
Andrè sorrise, Cristine lo conosceva bene .
 
Le porse il braccio cavallerescamente e si avviò con lei dentro casa.
 
 
 
 
 
Andrè si immerse nell'acqua tiepida, sospirò mugugnando , era una sensazione meravigliosa!
 
Immerse completamente la testa  per riemergere qualche secondo dopo.
 
Si insaponò con cura capelli e corpo, poi si sciacquò velocemente. Aveva tutta l'intenzione di non sprecare un solo secondo e di passarlo con Cristine dandole tutto il supporto di cui aveva bisogno.
 
Il suo pensiero corse poi alla sua Oscar, la sua splendida moglie.
 
Chissà cosa stava facendo. Al solo pensiero ogni fibra del suo essere si terse eccitata, sarebbe stato bello averla li, fra le sue braccia  fra schiuma ed acqua.
 
Sospirò cercando di placare il suo desiderio:
 
- Tornerò presto amore! - sussurrò.
 
 
 
 
 
 
 
Charlotte era seduta in giardino a respirare l'aria fresca, Lizzy si avvicinò:
 
- Hai visto sorellina, ti avevo preannunciato che avresti avuto una piacevole sorpresa!
 
- Già...stavolta avevi ragione Lizzy - sussurrò lei fissando il giovane viso della sorella.
 
- Dì un pò, come mai il bel moretto è arrivato fin qui a Brighton, non dovrebbe essere in luna di miele?- sussurrò con un sorriso sornione.
 
- Risparmiati immagini di inutili intrighi  Lizzy , io ed Andrè ci vogliamo bene, nient'altro che bene incondizionato!
 
- Bah...Peccato sorellona! Grandier è un uomo molto dolce  e...Ti sarai accorta che è ancora piu' affascinante di quando è andato via! - sussurrò -  non dirmi che non lo hai notato!
 
Cristine sbuffò alzando gli occhi al cielo:
 
- Certo che l'ho notato  sorellina, la vista mi funziona benissimo!
 
- Ohhhh...Stai ammettendo che il moretto è ancora piu' attraente!
 
- Beh...Io non ho mai asserito che non lo fosse , ma ti conviene stargli alla larga, anche perchè è un uomo sposato!
 
- Cercherò di fare questo sforzo! - scherzò - e comunque sei stata una stupida a lasciartelo sfuggire
 
Cristine scosse la testa e sorrise :
 
- Sparisci monella! - le intimò poi scorgendo Andrè che si avvicinava.
 
Lizzy alzò le spalle , poi si mosse percorrendo il vialetto, incrociò Andrè e gli rivolse un sorriso malizioso, poi prosegui'.
 
Andrè raggiunse Cristine , aveva dipinta sul viso un'aria divertita:
 
- Gli sguardi della tua sorellina non cambieranno mai! - esclamò il giovane
 
- Già...E' una ammaliatrice nata e tu dovresti capire che sei un pericolo ambulante moretto
 
- Ehhh...Sto cominciando a prenderne atto! - scherzò
 
- Finalmente!! Meglio tardi che mai!
 
- Pensa che ho accompagnato il padre della mia alunna ad acquistare un cavallo tempo fa, e mi sono ritrovato un frustino, maneggiato da un'affascinante fanciulla, fra i gioielli di famiglia!
 
- Hahahah! - Cristine rise a crepapelle - Spero tu abbia fatto il bravo! - sussurrò guardandolo torvo.
 
- Si...sono stato bravissimo! In questo siamo simili tesoro, io non riuscirei mai a tradire!
 
- Già...! - boccheggio' triste.
 
Andrè le sorrise dolcemente:
 
- Scusami, non avrei dovuto dirlo...
 
- No...è la verità moretto, Alain è  diverso da noi, inutile negarlo! - sussurrò - comunque sia.... pensavo saresti andato a riposare dopo il bagno!
 
- beh...Pensavi male! Sono venuto a Brighton per stare con te, non certo per dormire!
 
- Sei un tesoro Andrè Grandier!!- sussurrò -  Mi sento felice oggi, mi sento bene quando sei vicino a me!
 
Andrè le prese le mani fra le sue :
 
- Cristine....- il suo tono era serio quando parlò - Perchè non vieni in Francia con me? A palazzo jarjayes c'è tanto spazio, potremmo stare insieme, chiacchierare e...
 
- Andrè...- lo bloccò lei - io e te ci vogliamo bene, un bene pazzesco ed io ti giuro che ...che non ci penserei due volte, mi piacerebbe poter passare piu' tempo con te, ma inevitabilmente ti creerei problemi con tua moglie ed è l'ultima cosa che vorrei fare!
 
- Ti assicuro che Oscar...
 
Lei gli sorrise, gli carezzò il viso :
 
- Possibile che abbia accettato che ci vogliamo bene  ma...Ma come donna innamorata  è normale che sia gelosa. Credimi...Sorgerebbero problemi .
E' bello che tu ti preoccupi per  me  ma...Hai la tua vita adesso  ed io, io non voglio rovinarla . Io ce la farò, vedrai!
 
Andrè fissò la splendida creatura che aveva di fronte e pensò che aveva ragione, inevitabilmente Oscar ne sarebbe stata gelosa. 
 
- Rimango sempre affascinato dalla tua innata saggezza tesoro. Sei una persona straordinaria Cristine Sanders.
 
Lei arrossì :
 
- Beh...Forse lo sono, forse no, ma intanto , dal momento che ho solo un giorno da passare con te , voglio godermelo!
 
- Sono d'accordo! - sancì Andrè - devi dirmi solo cosa ti piacerebbe fare!
 
La giovane finse di scervellarsi, poi sussurrò :
 
- Io direi di iniziare con una salutare passeggiata sulla spiaggia, una bella sfida con la spada, fare una sosta per il pranzo e cavalcata pomeridiana , cena e saluti finali! Credi di poter reggere Moretto? - scherzò.
 
- Ci puoi giurare tesoro!- sussurrò lui baciandole cavallerescamente il dorso della mano.
 
 
 
 
 
Oscar vagava per i corridoi di Versailles, aveva dormito poco la notte scorsa, il letto le era sembrato  immensamente vuoto e quell'incubo fatto inoltre, l'aveva gettata nello sconforto. Di sicuro Andrè era già a Brighton chissà come doveva esserne felice Cristine.
 
Oscar sorrise ripensando ai cattivi pensieri che la sua gelosia le faceva fare , proprio per non pensare si era nuovamente recata a Versailles quella mattina.
 
- Comandante , di nuovo qui?
 
La voce di Girodelle la fece girare di botto.
 
- Salve Tenente ,non avevo granchè da fare a casa oggi! - sorrise.
 
- E naturalmente non avrete granchè da fare nemmeno domani! - scherzò Victor.
 
- Per l'appunto!
 
- Bene, sarete felice di sapere che le guardie sono già ai loro posti, come al solito è tutto sotto controllo! - sbottò
 
- Bene...- asserì
 
Un capogiro la travolse inatteso, Oscar aprì il palmo della mano reggendosi al muro!
 
Victor scattò in avanti:
 
- Comandante, state bene?
 
La fissò , era pallida, troppo pallida!
 
Oscar alzò lo sguardo verso di lui :
 
- Si...Va tutto bene! Sarà...sarà che come al solito non ho fatto colazione! - sussurrò.
 
- Comandante, per favore sedetevi un pò! - esclamò preoccupato.
 
Oscar alzò le spalle, lo guardò glacialmente:
 
- Tenente vi ho detto che....- Poi inaspettatamente si portò una mano alla bocca.
 
- Oscar...! 
 
- Ohhh...- sbottò lei  - lasciandolo in asso e uscendo verso un balconcino.
 
Victor la segui', la trovò con la testa addossata ad un muro, respirava a fondo cercando di riprendersi.
 
- Comandante, come state? Cosa vi sentite!? 
 
Oscar avrebbe voluto ammonirlo
ma il viso di Victor seriamente preoccupato la sciolse dalla responsabilità    del suo ruolo.
 
- State tranquillo, sto bene , mi gira un pò la testa ed ed ho un pò di nausea. Passerà vedrete!
 
- Comandante...Io...penso che quel che avete possa essere sintomio di qualcosa di piu' serio!
 
- Pensate che sia come l'ultima volta? State tranquillo, non ho nessuna voglia di lasciarmi morire, non adesso che sono finalmente felice!- rispose lei
 
- Non intendevo quello ma...ma vi prego, tornate a casa e riposatevi!
 
- Non siete nella posizione di darmi ordini! - sbottò lei alterata.
 
- Diamine Oscar! - sbottò lui  perdendo la pazienza - siete un ottimo comandante e vi rispetto , ma siete piu' cocciuta di un mulo a volte!
 
- Tenente! Vi ricordo che state parlando ad un vostro superiore! - sbottò lei irata
 
- Già...ma sto parlando anche ad una persona a cui tengo ed anche a costo di farmi fare un rapporto vi dirò quel che penso.
 
- Tenente!
 
- Potreste aspettare un figlio, ci avete pensato o no...?
 
Oscar sbarrò gli occhi,fissandolo stupita e confusa, il viso di Victor si addolcì
 
- Scusatemi ma...ma state tornando dalla luna di miele, potrebbe essere che....no...? - sussurrò imbarazzato.
 
Oscar lo fissò prendendone coscienza solo in quel momento.
 
- Voi...voi pensate che...?
 
- Certo, potrebbe essere!
 
- Si...in effetti!
 
- Vi prego, non rischiate Comandante, tornate a casa!
 
Oscar era già con la testa fra le nuvole, felice, incredula, spiazzata .
 
Un figlio...si...poteva essere.
 
Ripensò alle sue regole mensili, in verità erano in ritardo di qualche giorno.
 
- Vi prego Oscar, sò quanto volevate quel figlio quando eravate sola, immagino quanto lo desiderate adesso che siete felicemente sposata. Non rischiate, vi prego! Andate a casa, assumerò io il comando!
 
oscar sorrideva, lo sguardo perso nel vuoto :
 
- Si...si Victor avete ragione! - sbottò non riuscendo a nascondere la felicità.
 
Girodelle ringraziò il cielo, forse l'aveva convinta.
 
- Io...io adesso vado a casa ! - sussurrò nervosa - voi...voi assumete il comando!
 
- State tranquilla, andate a casa e riposatevi, chiederò ad una delle nostre guardie di scortarvi nel caso vi sentiste male durante il tragitto.
 
Oscar starnamente annuì, si avviò, poi si girò a fissarlo, sorrise :
 
- Tenente...grazie! -sussurrò
 
- Dovere Comandante! - rispose Victor.
 
Poi la guardò andare via ,in silenzio.
la sua Oscar, la donna che aveva sempre amato forse...era già una mamma. Quel pensiero  gli intenerì il cuore.
 
 
 
 
 
 
Cristine e Andrè intanto si godevano il loro tempo insieme , passeggiarono a lungo per la lunga spiaggia costellata di pietre bianche, rientrarono dopo qualche ora , si allenarono un pò con la spada finchè la servitu' non annunciò che il pranzo fosse pronto.
 
Andrè ebbe così modo di rivedere Mister Sanders che era appena rientrato da uno dei suoi viaggi.
 
- Che Piacere riavervi alla nostra tavola Grandier! - sussurrò benevolo
 
- Il piacere è tutto mio Mister Sanders ! - sussurrò gentilmente.
 
- Sò che vi siete sposato da poco!
 
- Si, ho sposato Oscar François de Jarjayes ..- sussurrò fiero
 
- Il comandante della guardia reale?
 
- Si !- asserì
 
- Se non sbaglio era..Era la vostra donna prima che arrivaste a Brighton!
 
- Si...
 
- Avete sposato il vostro primo amore allora! Tanti auguri! - sussurrò alzando il calice gioioso
 
la Signora Sanders, lizzy e Cristine si unirono al loro brindisi.
 
- Sono contento che voi siate felice Grandier, siete un bravo ragazzo, al contrario di qualcun altro! - esclamò guardando Cristine con aria torva e riferendosi volutamente ad Alain. 
 
- Vi prego padre! - sussurrò lei a disagio trattenendo a stento una crisi di pianto, la mano di Andrè che strinse la sua nascosta dall'orlo della tovaglia la calmò però all'istante
 
Il genitore si chetò, cambio' volutamente discorso:
 
-Cosa fate adesso a Parigi? - chiese
 
- Faccio l'insegnante ai figli di una famiglia di nobili.
 
l'uomo sorrise :
 
- Quanto vi fermate qui da noi?- chiese
 
Cristine ed Andrè si guardarono :
 
- Ecco...Teoricamente sarei ancora in luna di miele!
 
- Oh...e...e cosa vi ha portato ad interromperla per venire qui a Brighton!? 
 
Andrè fissò Cristine , lei fece cenno di parlare liberamente:
 
- Io...io sapevo che Cristine non sta attraversando un bel periodo e...e volevo manifestarle il mio affetto!
 
Tutti a tavola si guardarono stupiti, poi Lizzy salvò il momento imbarazzante:
 
- Siete un uomo dai sani principi Grandier, la vostra gentilezza vi fa onore! - sussurrò
 
- Puo' darsi...- sancí lui - ma Cristine e la vostra famiglia merita la mia dedizione e gratitudine! - rispose.
 
Mister Sanders fissò Cristine, poi Andrè, poi ricambiò volutamente discorso :
 
- Come vanno le cose a Parigi? So' che c'è mal contento fra il popolo. La Regina non gode piu' della benevolenza di una volta!
 
- Già...- sussurrò Andrè.
 
- Se mai dovesse esserci una rivolta vostra moglie sarebbe in prima linea ! - esclamò
 
- In effeti si , anche se dubito che la lealtà che contraddistingue mia moglie la porterebbe ad alzare le armi sulla povera gente, io evito accuratamente di affrontare tale argomento con lei ma....Spero che Oscar non sia mai messa davanti a questa scelta! - asserì preoccupato.
 
 
 
 
 
 
 
Oscar balzò giu' dal cavallo ed entrò in casa euforica .
 
- Bambina...Già di ritorno?- esclamò Nanny correndole incontro.
 
Oscar le afferrò le mani, la fissò contenta :
 
- Manda qualcuno a chiamare il dottore, per favore!
 
- Cosa succede bambina, stai male?
 
- No, poi ti spiego...fà quel che ho detto! - esclamò
 
Nanny si precipito' ad avvisare una ragazza della servitù mentre Oscar, felice salì verso le sue stanze.
 
 
 
 
 
 
 
- Allora dottore, ditemi!!! - sussurrò la giovane con il cuore in gola , richiudendosi la camicia.
 
Il dottore Lassone si tirò su gli occhiali , la fissò :
 
- Bene madamigella , io credo che i segni di una possibile gravidanza ci siano tutti.
 
Oscar lo fissò felice :
 
- Dite davvero dottore?
 
- Beh...La nausea, la spossatezza , il seno che fa male alla pressione , le regole mensili in ritardo...Si..credo che potrebbe essere...Però...
 
- Però...?- Oscar lo fissò preoccupata .
 
- Ecco..vorrei ricordarvi di quanto siete rimasta delusa l'ultima volta, non vorrei che...che fosse qualcos'altro!
 
- Mah...Dottore...l'ultima volta ero debole, debilitata , adesso...Adesso sto bene e sono piu' felice che mai!
 
Lassone la fissò, sorrise debolmente :
 
- Attendiamo qualche altro giorno...- consiglio'
 
Oscar abbassò le braccia delusa :
 
- Va bene!
 
- Suvvia madamigella...! Non ho detto  che non ci sia nessun bambino!
 
- Ma non avete detto nemmeno che ci sia !- sbottò glaciale.
 
- Tornerò fra due giorni, intanto riposatevi e fate una vita regolata.
 
- Si, senz'altro dottore  - sussurrò lei .
 
Lassone salutò ed uscì dalla stanza , Oscar fissò fuori dalla finestra delusa .
 
- Bambina mia....- la voce di Nanny la fece girare di botto.
 
La vecchina entrò :
 
- Posso...Posso sapere perchè hai chiamato il dottore, stai male?
 
Oscar sorrise, le prese le mani fra le sue :
 
- Nanny..Ti pregherei di non parlarne con nessuno - ecco...Ho un pò di nausea e pensavo che...che forse...
 
- Ohhh...! - Nanny si portò una mano alla bocca incredula - forse c'è un piccolino in arrivo?
 
Oscar abbassò le braccia :
 
- In realtà il dottore non si è pronunciato. Sostiene che sia meglio attendere qualche altro giorno.
 
Nanny la fissò, poi sorrise :
 
- Sta tranquilla bambina mia, se già non c'è un piccolino, ci sarà molto presto. Tu ed Andrè avete tutta la vita davanti!
 
- Spero tu abbia ragione ! - sussurrò Oscar triste.
 
 
 
 
 
 
 
- Mi dispiace per poco fa a pranzo ..- sussurrò Andrè - inevitabilmente le domande che mi ha fatto tuo padre lo hanno portato a farti la predica per Alain!
 
.- Oh...Non fa niente! - sussurrò Cristine - Mio padre non ha mai visto di buon occhio De Soisson, e non ha tutti i torti visto i problemi che da'. In realtà ha sempre sperato che tu ed io ci mettessimo insieme!
 
- Davvero? - Andrè si stupì di quell'affermazione .
 
- Si..., ha sempre avuto una stima incontrollata per te!
 
- Oh...ovviamente la cosa mi fa piacere! - sussurrò divertito
 
Cristine lo fissò , poi sospirò rassegnata :
 
- I rimproveri di mio padre me li merito, mi merito anche i tuoi "Te lo avevo detto!" Sono stata una stupida!
 
- No, - sorrise - sei solo stata un'inguaribile innamorata! - sancì
 
Cristine alzò ironicamente gli occhi al cielo:
 
- "Un'inguaribile innamorata"...Suona un pò come un triste presagio. Spero di guarire presto!
 
- Ohh...Guarirai, vedrai!
 
Risero insieme come ai vecchi tempi, poi Andrè segui' un pensiero lontano:
 
- Ti andrebbe di accompagnarmi in città ? Potremmo prendere un thè insieme e poi...poi vorrei comprare un pensiero per la mia dolce mogliettina.
 
- Ma certo! Vado a cambiarmi! - sussurrò Cristine contenta.
 
 
 
 
 
 
 
Oscar si sdraiò a letto, era un caldo pomeriggio assolato, ma le parole del dottor Lassone l'avevano gettata nella disperazione piu' nera.
 
Si sfiorò la pancia piano, immediatamente il sorriso le tornò sulle labbra, ne era sicura , quel bambino era già dentro di lei e quell'esserino meritava ben altro che la sua tristezza.
 
Si alzò, si sciacquò il viso ed uscì fuori .
 
Camminò piano , a lungo, fra i sentieri assolati , il profumo dei fiori e l'erba verde.
 
Aprì le braccia e sorrise felice , poi si distese sul prato  e si crogiolò al sole .
 
- Vedrai tesoro! - sussurrò lisciandosi il ventre - amerai il tuo papà  come lo amo io! E' impossibile non amarlo!
 
Sorrise felice e si chiese cosa stesse facendo il suo Andrè.
 
 
 
 
 
- Hai scelto benissimo moretto! - esclamò Cristine uscendo dal negozio al braccio di Andrè  - sono sicura che alla tua Oscar il regalo piacerà tantissimo.
 
- Speriamo!- sussurrò il giovane .
 
Si fermarono a comprare del thè :
 
- E' una selezione delle migliori miscele ! voglio regalarla ad Oscar ! - sussurrò Cristine contenta, fu quando uscì dal piccolo bazar però che il sorriso le si spense sulle labbra.
 
Andrè la fissò preoccupato, Cristine si era fermata di botto.
 
- Tesoro ...Stai bene?  - sussurrò preoccupato .
 
Fu seguendo la traiettoria del suo sguardo che capì.
 
Di fronte a loro , nascosto dalla vista della gente che passava Alain, cingeva la vita ad una ragazza riccia  e la baciava con passione.
 
- Cristine...Quella...Quella donna con Alain è...
 
- Si...è la madre di suo figlio! - sbottò lei .
 
- Huhmmm..- sussurrò Andrè - perdonami ma non mi pare sia...una passione passata! -aggiunse con una punta di crudeltà.
 
Una lacrima sfuggì dagli occhi di Cristine:
 
- Mi ha mentito, è ovvio, di sicuro andava con lei mentre stava con me! - sancì triste
 
- Cristine...tesoro...! - sussurrò Andrè carezzandole il viso .
 
Lei alzò le spalle , si asciugo' le lacrime :
 
- Non preoccuparti Andrè , Non ho intenzione di soffrire ancora per lui . Voglio imprimere questa immagine nella mia mente  per ricordarla in eterno. Alain De Soisson per me è morto!
 
Rimase a fissarli fiera ed altera mentre i due, ignari dei loro sguardi continuavano a slinguazzarsi imperterriti.
 
- Tesoro...dai..Torniamo a casa - sussurrò Andrè trascinandola via .
 
Il pomeriggio passò tranquillamente , arrivò l'ora di cena , poi i due ragazzi si avviarono in giardino a guardare le stelle.
 
- Ricordi, lo facevamo sempre Andrè...Rimanevamo ore con la testa in su'!
 
- Come potrei scordarlo! - sussurrò lui teneramente.
 
- E così...Così la nostra giornata insieme è finita!
 
- Già...! - sospirò lui
 
Cristine si avvicinò, poi titubò un attimo, alla fine si lasciò sopraffare dal sentimento, lo abbracciò forte:
 
- Non vorrei mai lasciarti andare!- sussurrò teneramente
 
Andrè la fissò, la scostò gentilmente , le carezzò il viso piano:
 
- Io ci sarò sempre , anche se sarò lontano.
 
Lei annuì , poi si allontanò di qualche metro.
 
- Sei un tesoro! - sussurrò.
 
- Anche tu , dolce fanciulla londinese
 
Cristine lo fissò, I ricci idratati e fulvi alla luce della luna sembravano ancora più folti.
 
Andrè la fissava von quel sorriso dolce che gli aleggiava naturalmente sul viso, mentre gli occhi verdi indugiavano sul suo vestito rosa:
 
- Ti sta bene questo colore! - azzardo' poi.
 
Cristine sorrise:
 
- Davvero? In realtà oggi ho indossato questo vestito per la prima volta. È un colore che ad Alain non piace. È rimasto a lungo nell'armadio!!
 
Andrè constato'che fosse inimmaginabile pensare che a Cristine potesse star male qualcosa. Riusciva a valorizzare tutto, anche uno straccio vecchio.
 
- Alain non ha capito nulla! - sussurrò dolcemente.
 
- Grandier... Grandier... - esclamò lei scrollando la testa - sono io che non ho capito nulla! Forse essermi fedele è dura! Magari... Non lo so... Sbaglio in qualcosa!
 
- Ma cosa dici!!? Tu sei fantastica in tutto. Sei la perfezione fatta persona, sei bella dentro e fuori! - sbottò sincero.
 
Cristine sorrise:
 
- Che bella cosa hai detto!! - sussurrò maliziosa - talmente bella che adesso... Adesso ho un gran desiderio di baciarti Moretto! - Continuò avvicinandosi.
 
Andrè sudo'
 
- Non.. Non puoi! - esclamò - sono sposato !
 
- Huhmm scommettiamo che riesco a fartelo fare? - lo sfidò quindi lei avvicinandosi pericolosamente.
 
Andrè sudò :
 
- Non ..non credo che...
 
- Dai...Non fare il timido - sussurrò lei maliziosa.
 
Andrè rimase di sasso, non riuscì ad alzarsi e sfuggire , Cristine si abbassò, Andrè vide la sua bocca carnosa avvicinarsi, sentì il suo profumo , chiuse gli occhi arrendendosi.
 
- Hahahahah! - sbottò Cristine divertita baciandogli la fronte
 
Il giovane aprì gli occhi , sospirò di sollievo.
 
- Oddio Andrè...Pensavi davvero che sarei stata capace di farlo? - esclamò 
 
- Beh...sai com'è!! Non si sa mai!
 
- Però non saresti scappato!
 
- Oh...si che l'avrei fatto!
 
- Non mentirmi, sei rimasto fermo!
 
- Ti dico che non ci saresti riuscita, fidati!
 
- Chissà perchè non ci credo!
 
- Non ti avrei baciato Cristine...!
 
Lei si avvicinò , disgraziatamente la scarpetta  cozzò contro un sasso, si ritrovò sbilanciata in avanti , Andrè, seduto a bordo panchina si ritrovò instabile , cadde con le spalle per terra , il caldo corpo di Cristine sul suo.
 
Lei ansimo', il corpo di André sotto il suo era fuoco bollente. Girò il viso piano e si ritrovò quegli occhi fissi sui suoi, perse totalmente il controllo , si abbassò incontrando quelle splendide labbra....
   
 
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