Tutti consideravano normale la sua stranezza

 
 
 
 
 
1. Collana di Fiori
 
Era giunta la primavera a Hogwarts e, nonostante gli esami imminenti, molti studenti avevano deciso di studiare all’aperto.
Luna era sdraiata sul prato coperto di fiori, ricordava quando, da piccola, portava dei mazzolini alla sua mamma, che era sempre felice di riceverli.
Per l’arrivo della primavera decise di cambiare e si tolse la collana di tappi di burrobirra.
Prese il filo che legava i tappi e ci fissò, con un incantesimo, fiori di ogni tipo, così da avere una collana variopinta.
Stranamente, alle compagne piacque l’idea, al contrario delle altre dette ‘strambe’, e la pregarono di fare anche a loro le collane.
 
 
 
 
 
2. Cioccorana balzellante
 
Luna sedeva all’interno di uno scompartimento dell’espresso di Hogwarts, in compagnia di Neville. Era passato il carrello dei dolci e quest’ultimo aveva comprato un sacchetto di Cioccorane.
Luna ne scartò una e aspettò.
“Non ti piacciono?” chiese Neville, deluso.
“Questa no.” rispose, allontanando la Cioccorana dalle altre.
Il compagno la guardò curioso, pronto per ascoltare di qualche suo strambo animale.
“Non è buona, non ha saltato.” spiegò lei.
Neville decise di provare a scartarne una, la tenne in mano e pochi secondi dopo saltò sul vetro, vicino a Luna.
“Questa è buona!” esclamò la ragazza. Acchiappò la Cioccorana e gliela consegnò.
 
 
 
 
 
3. Una normale sciarpa
 
Gli spalti erano gremiti di studenti in attesa della finale di Quidditch, Grifondoro contro Serpeverde. Tre quarti della tribuna erano occupati dai colori rosso e oro, mentre solo un quarto da quelli verde e argento, ma si facevano sentire intonando ‘Weasley è il nostro re’.
Luna era tra i tifosi dei Grifondoro, ma non aveva il cappello a forma di leone che ruggiva a ogni punto, non aveva la collana di tappi di burrobirra, non aveva gli orecchini che -diceva- tenevano lontano i Gorgosprizzi, aveva solo la sciarpa di Grifondoro.
Era assolutamente normale.
Per questo tutti la fissavano.
Ormai, tutti consideravano normale la sua stranezza.