VI.
Lo baciava, e rideva d’amore
Lo toccava, e rincarava le risa.
Lo prese e non rise più
Aveva taciuto, sviato,
soffocato, cancellato
Infine, aveva urlato d’amore
Nel ticchettio della pendola:
tè, casi, un teschio,
fantastico, aveva mormorato
Di tempesta s’agitavano i sogni
poi note di un violino,
un abbraccio: Sherlock!
Note: Come sempre vi ricordo che gli haiku non sono mai collegati gli uni agli altri, ognuno è un "mondo" a sé.
Ora come ora posso dirvi che sono quasi finiti. Ne ho ancora tre, che però necessitano di un lavoro enorme perché da leggersi così sono bruttini, e uno soulmate!Au che ho scritto per una Challenge, ma per ora pubblico questi e poi si vedrà.
Grazie a chiunque continua a leggere e recensire questa stranissima raccolta.
Koa
Lo baciava, e rideva d’amore
Lo toccava, e rincarava le risa.
Lo prese e non rise più
Aveva taciuto, sviato,
soffocato, cancellato
Infine, aveva urlato d’amore
Nel ticchettio della pendola:
tè, casi, un teschio,
fantastico, aveva mormorato
Di tempesta s’agitavano i sogni
poi note di un violino,
un abbraccio: Sherlock!
Note: Come sempre vi ricordo che gli haiku non sono mai collegati gli uni agli altri, ognuno è un "mondo" a sé.
Ora come ora posso dirvi che sono quasi finiti. Ne ho ancora tre, che però necessitano di un lavoro enorme perché da leggersi così sono bruttini, e uno soulmate!Au che ho scritto per una Challenge, ma per ora pubblico questi e poi si vedrà.
Grazie a chiunque continua a leggere e recensire questa stranissima raccolta.
Koa