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Autore: Nefrasca    09/05/2020    1 recensioni
Federica è una ragazza di appena diciotto anni innamorata dell'idea dell'amore: cerca qualcuno che le faccia perdere la testa.
Incontra Eleonora ad una festa e, nonostante la sua altezzosità e supponenza, rimane affascinata dalla sua eleganza, bellezza e dall'alone di mistero che sembra circondarla. Gli eventi della vita porteranno le due ragazze a scontrarsi sempre di più, fino a quando non capiranno di esser più simili di quel che credono.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Guardava il sole che entrava dalla finestra, poi guardò il telefono: nessun messaggio. Sospirò, era depressa. Dopo quello che aveva visto ieri sera Joe non l’aveva né messaggiata e né richiamata, lei aveva fatto lo stesso. Era finita qui? Così?
“Bene ragazzi, per oggi è tutto, ricordatevi di “. La prof non finì mai la frase perché tutti scapparono via al suono della campanella.
 “Fede, andiamo? Dobbiamo muoverci, mio fratello arriverà a momenti”.
Giusto. Dovevano arrivare alla stazione per prendere il fratello di Virgi, presa dal ricordo di ieri sera lo aveva dimenticato.
“Giusto…”
“Foooorza muoviti. Ci saranno anche i compagni della sua band eh!”. Il fratello di Virginia, Enrico, suonava in una piccola band e se gli andava bene ogni tanto andavano a fare qualche serata in qualche pub.
 “Sono troppo depressa per pensare ai ragazzi.”
“Non si è mai troppo depressi per pensare a dei ragazzi! E poi… potresti mettere una storia con qualche amico di mio fratello, in modo da far ingelosire tusachi.”
Per la prima volta da quando aveva parlato voltò la testa e la guardò. Adesso le cose si facevano interessanti.
Arrivarono alla stazione sfinite. Avevano camminato così veloce da avere il cuore in gola e, per certo, l’aria calda di fine primavera non le aiutava. “Eccoli!” seguì il dito dell’amica che puntava ad un gruppetto di ragazzi, tutti abbastanza carini, ma quello che la colpì fu uno. Era il più alto dei ragazzi, aveva delle spalle large e braccia muscolose. Quando si avvicinarono notò che aveva una barba incolta e una sigaretta a lato della bocca carnosa. Aveva solo una maglietta di una band e dei jeans che gli andavano larghissimi, visto che era molto magro. Si ricompose, cercò di aggiustarsi al meglio i capelli e raggiunse l’amica che era già arrivata a gruppo. “Ciao ragazzi, allora? Com’è andata a questo giro?” “Bene Virgi, ma poteva andare meglio” “Che è successo, ma soprattutto- Virginia si girò verso il punto del mio interesse- tu chi sei?”. “Lui è Vittorio è amico di Sal, Vittorio, loro sono mia sorella Virginia e la sua amica Federica”. Il ragazzo porse la mano a Virgi e poi a lei. Quando gliela strinse lo guardò negli occhi. Aveva degli occhi particolari, un misto fra verde e marrone. Virginia cominciò subito a fare moine al batterista, aveva una cotta per lui da sempre, così decise di buttarsi. “Così suoni anche tu?” “Nono io sono solo amico di Sal, ogni tanto li aiuto a smontare ed a scaricare.” Cercò si spostare i capelli di lato ed offrirgli il suo lato migliore. “Quindi cosa fai?” “Studio beni culturali. Tu?” “Quarto anno di liceo, non vedo l’ora di finirlo per iscrivermi all’università e fare la vostra bella vita.” Buttò la sigaretta e sorrise “Credimi, io vorrei che i tempi del liceo non fossero mai finiti, era tutto così semplice”. Vittorio si voltò e vide il sorriso morirgli sulle labbra. Se non fosse stato già pallido di carnagione avrebbe potuto giurare di vederlo sbiancare. Seguì il suo sguardo perso e trovò quello che non avrebbe mai voluto vedere.
Lei, ancora. Camminava ridendo e scherzando con le sue amiche. Sembrava leggermente diversa da ieri sera. Non per il trucco ed i tacchi, visto che le sembrava molto bella anche con quei jeans a vita, una maglietta e le scarpe da ginnastica, ma sembrava più umana. Per un secondo Federica credette di vedere tutto in slow-motion. Prima Eleonora camminava con le sue amiche, ridendo e scherzando, poi guardò verso di lei e il sorriso le morì sul viso ed ebbe la stessa espressione di Vittorio. In questi pochi secondi Vittorio si era fatto e riacceso un’altra cartina; lei sorrise di nuovo e avanzò verso di loro, mente il suo gruppetto di amiche si lanciavano sguardi furtivi.
“Quindi a cosa vorrai iscriverti una volta finito il liceo?” Vittorio le aveva parlato, ma non la guardava come prima, fissava per lo più il pavimento.  “Oh ancora non lo so...”
“Ciao ragazzi! Da quanto tempo come state?!” la voce squillante di Eleonora le arrivò come uno schiaffo. Si rigirò a guardarla, stava salutando il batterista con due bacetti, sotto lo sguardo di disappunto di Virginia.
“Ehi da quanto tempo Elè, come ti va?” “Tutto bene voi?”, lo sguardo di Eleonora andò dritto su Vittorio che adesso la guardava indifferente. Cosa succedeva? Cosa voleva dire quella situazione? Cercò di attirare l’attenzione di Virginia con lo sguardo, ma era troppo presa a guardare male la nuova arrivata.
“Verrete anche voi?” La domanda di Vittorio la colse di sorpresa.
“Cos..”
“Certamente che verremo anche noi! Non ci perderemo mia una festa del genere!” Virginia aveva prontamente risposto alla domanda.
“Benissimo, così saremo veramente in tanti- commentò Eleonora- verrò anche io e vi porterò un po' di gente ci vedremo lì, Sal mandami la posizione. Ci si vede”. Così dicendo Eleonora si girò e se ne andò seguita dalle sue amiche che non avevano smesso di guardarsi furtivamente.
“Mi fa piacere che verrete all’evento”. Vittorio era tornato normale e aveva ripreso a parlarle.
 “Virgi, Fede è mamma dobbiamo andare aiutatemi a portare le casse”
“Allora ci si vede lì”, così salutandola aggiunse un occhiolino e Federica ancora per una volta in quella giornata aveva dentro di sé un misto di emozioni che non riusciva a decifrare.
Salì in macchina e rispose educatamente alla madre di Virginia ed Enrico, ma un bip dal suo telefono la distrasse. Lo guardò. “Victor_1 ha iniziato a seguirti”. Sorrise, forse non tutti i mali vengono per nuocere.
 
“Che cazzo di stronza che è! Ma chi cazzo si crede di essere! Ma glieli tiro io i capelli a quella cazzo di…” “Fede ci sei?” “Sì sì” “Che fai attaccata al telefono? Non dirmi che già stai cercando quel ragazzo..” Virginia strappò il telefono da mano dell’amica. “Che fai riddamelo, stavo vedendo” “Ohoh, facciamo progressi! Ti ha iniziato a seguire lui” “Dammi il telefono scema” “Vediamo un po' com’è questo Victor” “Virginia ridammelo!” Ma niente Virginia si era tolta le scarpe e stava saltando da un letto all’altro della sua camera, non aveva mai capito perché ne avesse due visto che il fratello aveva una camera tuta sua e lei non riusciva a starle dietro. “Oh”, il sorrisetto malizioso e compiaciuto di Virginia le morì sul viso. Divenne furiosa. “Che cazzo di guaio hai combinato?! Hai messo mi piace ad un post vecchio? Manco l’avevo iniziato a seguire!” Le strappai il telefono dalle mani e vidi. Un posto dell’estate del 2017. C’era Vittorio che sorrideva in un selfie con un cantante ed affianco… “E’ l’unica foto che hanno insieme, forse sono solo amici e si sono fatti la foto insieme…”. Andò più giù e vidi. Nessun’altra foto insieme, tranne due, entrambe in cui c’erano sia lei che Sal, ma gli hashtag erano inequivocabili. Le mostrò a Virginia che la guardò con uno sguardo complice. “EEEEEENRICOOOOO VIENI SUUUUUBITO QUI!”.  “Stavolta ti ucciderà” – disse ridendo. “Seh come se fosse abbastanza forte. ENRICOOOO”. Il fratello di Virginia aprì sbattendo la porta della stanza pochi secondi dopo “Cazzo ti urli cogliona?!” “Ci servi”, Virginia le prese il telefono da mano e mostrò la foto al fratello. “Che sai?” “Questi sono Eleonora e Vittorio, qui è quando stavano insieme”. Tutto spiegato.  Ecco perché gli sguardi e lo strano comportamento di Vittorio quando l’aveva visto. “Stavano insieme? Quando si sono lasciti?” “Cazzo ne so, è una cazzo di storia complicata, fossi in voi mi farei i cazzi miei” “Ma tu non sei noi, così puoi dirci tutto oppure…- la sua amica prese dalla tasca il telefono del fratello. Era una cavolo di ladra, quando glielo aveva preso? “ Okay, allora invio un messaggio a, come si chiama quella a cui sbavi dietro, ma devi fare il sostenuto?” Enrico chiuse gli occhi come se fessure, guardando molto male la sorella. “Sei una stronza. Okay. Vi dico quello che so. Vittorio, Salvatore ed Eleonora si conoscono da quando sono bambini. Per un periodo di tempo quando andavano alle superiori erano inseparabili, poi Eleonora e Vittorio si fidanzarono, anche se tutti ci aspettavamo si mettesse con Sal. Sono stati insieme un po' di anni, poi quando Vittorio è andato a studiare fuori non ce l’hanno fatta e si sono lasciati.” “E perché dovevamo farci gli affari nostri? E perché tutti credevano che si mettesse con Sal? E la conosci Eleonora?” “Scusatemi, ma non mi farò fare un interrogatorio dalla mia dolce sorellina”
Federica sbloccò il telefono del fratello e prese a digitare velocemente un messaggio, sempre saltellando da un lato all’altro in modo da non poter esser presa. “Okay, quindi mi basta premere invio per rovinarti la scopata” “Ferma- Enrico mi superò e si mise di fronte la sorella, doveva tenerci a questa ragazza per esser così sotto scatto-Okay, okay. Pensavamo che si mettesse con Sal perché sembravano andare molto d’accordo e sembravano stare bene insieme, invece in un’estate è cambiato tutto. Eleonora la conosco di vista, qualche volta è venuta alle nostre feste con Vittorio e Sal, ma non ci ho mai scambiato più di qualche parola” “Quindi non sai con chi altro è stato fidanzata? Tipo nel 2015…” “Nel 2015 stava ancora con Vittorio, si sono messi nel 2014, più o meno”. Al liceo era tutto più facile, era questo il senso della frase di Vittorio? Era tutto più facile perché stava con lei?
 “Da quanto si sono lasciati?” “Boh che ne so un anno e mezzo credo, ma- approfittò della distrazione della sorella per riprendersi il telefono- questi non sono cazzi vostri, come ho detto prima.” Fece per andarsene, ma si bloccò. “Fede, ti ho visto come guardavi e che parlavi con Vittorio, fossi in te lascerei stare.” “Perché?”. Cosa c’era? Non era abbastanza bella o intelligente come Eleonora? Certo che lo era, era anche migliore. Avrebbe mostrato a tutti che lei era migliore di quella stronza che si faceva tutti. “Niente di che, solo… non farti incasinare okay?”, detto questo lasciò la stanza e lasciò le due migliori amiche sole.
“Che voleva dire?”guardò Virginia che si era stesa a pancia in su sul letto facendo penzolare la testa fuori
“Boh, secondo me ha una cotta per te da sempre” fece spallucce Virginia. Afferrò un cuscino e glielo buttò in faccia. “Cazzo dici scema”. “Aspetta un secondo.” Virginia si tirò a sedere sul letto. “Se stanno insieme dal 2014 e la foto con Joe è del 2015 vuol dire che.” Annuì. “Che erano solo amici al momento della foto. Sì.” “Bene, visto, adesso puoi contattare Joe. “Mh non so, lui non si è fatto sentire e poi...” “Ah beh poi adesso c’è Vittorio. Beh. Che aspetti? Segui o no?”. Andò sul suo profilo e premette il pulsante.
Che cazzo di giornata incasinata.

   
 
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