Ok stavolta è
meglio che eviti di vaneggiare come mio solito... questa è la mia prima
(e credo anche unica) ff su The Summit di Lee Young-Hee e quindi non sono
padrona di I-Tan (anche se mi piacerebbe molto... *ç*) e non scrivo a
scopo di lucro. Che posso dire di sta cosa? Niente di particolare dato che
è estremamente corta e in più tutti mi odieranno dato che ho un
debole per I-Tan... (Non che non mi piaccia Saezz eh! Però io sono
attratta dai casi particolari).
Non è un
granché ma avevo bisogno di scriverla per giustificare il comportamento
di I-Tan nei volumi 6-7... povero piccolo ç___ç (anche se non
avrebbe dovuto essere così esagerato).
Buona lettura!
(sempre che qualcuno abbia il coraggio di leggerla)
Non ho motivo di esistere
senza di te
-Sei tu la parte
sbagliata. Sei tu che hai creato il fango in cui siamo adesso! Allora
perché fai questo...? Perché non riesci a fare che questo, I-tan?
Perché sei così crudele anche con te stesso? Perché riduci
in poltiglia... Perfino la tua vita...? –
“Perché
non ne ho bisogno. Non mi serve un motivo. Sarebbe una vita in cui non ci sei
tu..."
(The Summit - Volume 07)
Cosa aveva provato
esattamente quando aveva visto Moto, il suo Moto, baciato da un tizio
qualunque, una persona che probabilmente non lo conosceva come lo conosceva
lui? Difficile dirlo... si era sentito tradito, arrabbiato, invidioso, ma
più di tutto si era sentito stupido. Si, si era sentito
irrimediabilmente stupido perché non aveva fatto la cosa che voleva fare
da anni... avere Moto solo per sé.
Si era illuso che Moto l’avrebbe aspettato, si era illuso che era ancora
troppo ingenuo per essere adescato da delle persone... ma si era sbagliato.
Quel... quel ragazzo glielo aveva preso. Anzi no, glielo aveva rubato. Avrebbe
voluto ucciderlo ma sapeva che prima doveva parlare con Moto. Doveva, ne aveva
la necessità.
Cosa aveva ottenuto nell’aspettare? Niente... era molto meglio se
dimostrava all’altro quando ci teneva... quanto lo amava, quanto lo
voleva solo per sé... sempre accanto.
E quindi appena ne aveva avuto l’opportunità l’aveva cercato
di avere, lo aveva provato a forzare... Perché lo voleva solo per
sé, solo con sé, per sempre.
Ma adesso Moto lo odiava, non l’avrebbe mai perdonato, glielo aveva detto
quando l’aveva incontrato mentre lo seguiva silenziosamente gironzolare
con un altro tizio che probabilmente lo voleva per sé. Come avrebbe
fatto senza di lui? Come? Era caduto in un baratro tremendo, non poteva
immaginare, non voleva, immaginare la sua vita senza di lui. Sapeva che
ne sarebbe morto, sarebbe morto di certo senza di lui… Oppure si sarebbe
ucciso pensando a quello che aveva fatto, a come aveva fatto in modo che
Moto lo odiasse.
Era perfettamente consapevole che era colpa sua, solo sua, se Moto
adesso lo odiava. Eppure si ostinava a riversare tutta la rabbia che provava
verso quel ragazzo che glielo stava lentamente portando via, se non
l’aveva già fatto. E si feriva perché era meglio
così, perché da solo lui non era nessuno e non era niente.
Non era niente senza Moto, non aveva nulla per cui valesse vivere senza di lui.
Avrebbe aspettato il suo perdono e, se proprio l’altro non glielo avesse
concesso, come era lecito da parte sua, beh… In quel caso sarebbe morto
di sicuro… Perché Moto era la sua unica ragione per esistere, era
il suo motivo per continuare quello schifo di esistenza.
Fine
Fine di sto
schifo… xD
Non mi aspetto
commenti anche perché il solo leggerla è un affronto
all’opera originale.
By athenachan