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Autore: SimonaMak    10/05/2020    1 recensioni
Ariadna è la principessa del regno di Tahon, destinata a diventare regina. Lei si crede responsabile, matura e pronta per governare come una vera sovrana, ma i suoi genitori, Re Hector e la Regina Clarissa, non sono d'accordo: la vedono come una ragazzina ingenua e debole, che non se la sa cavare da sola né può occuparsi del regno. Il loro scopo è farla sposare per poter assicurare al popolo un degno sovrano, che sappia gestire tutto al posto di Ariadna. Ma lei non può accettarlo. Vuole dimostrare a tutti che è forte e indipendente, che nessun altro potrebbe regnare meglio di lei. Cercando di dimostrarlo, si mette nei guai, e viene salvata dalla stessa persona che l'ha minacciata: Killian. La sua presenza non fa altro che ricordarle quanto in realtà abbia bisogno di qualcuno che la guidi, che le insegni a difendersi e a combattere per sé stessa. Il problema, però, è che il misterioso ragazzo dagli occhi verdi, le nasconde un segreto che cambierà il corso delle loro vite e che svelerà altri misteri, fino ad allora mai scoperti. La principessa è stata incastrata.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 20

VENTESIMO COMPLEANNO.

 
Ho passato i dieci giorni più stressanti e avvilenti di tutta la mia vita, senza esagerare! Mettetevi un po’ nei miei panni e immaginate cosa voglia dire sopportare i preparativi per il ventesimo compleanno della futura regina, stabilire ogni singolo dettaglio in modo che sia tutto perfetto e originale. Sì, perché non solo entrerò ufficialmente in società e parteciperò alla politica, ma raggiungerò l’età per regnare. Potrei essere incoronata da un momento all’altro! Beh, sarò avvisata, ovvio, nessuno mi coglierà di sorpresa con un titolo che non mi aspettavo di ricevere, però potrebbe essere tra un mese così come tra una settimana.
Conoscendo i miei genitori, specialmente mia madre, sono certa che non verrà loro in mente di affrettare le cose nonostante ci sia già un uomo al mio fianco che possa diventare Re e prendersi tutto ciò che dovrebbe spettare a me. Ah, e come dimenticare Steon Fevre dal misterioso regno di Harnor che minaccia di distruggerci tutti, specialmente me, e che probabilmente farà irruzione proprio il giorno del mio compleanno? Io spero davvero che si stiano occupando di questo: se potessi dirlo in modo esplicito, farei loro notare quanto io sia in ansia all’idea di ritrovarmi in una situazione in cui potrei morire nell’arco di pochi minuti, se voglio essere generosa con me stessa. Ma certo Ariadna, come puoi pensare che non ci abbiano già pensato? Ci saranno guardie ad ogni angolo, sicurezza senza fine e nessuno potrà farti del male! Quanto sembro patetica?
Il mio nervosismo mi ha indotto a potenziare le lezioni di combattimento con Killian, nonostante in questi giorni qualsiasi altro insegnamento sia stato sospeso per consentire a tutti di porgere la propria attenzione sull’imminente festa. Manco fosse il mio matrimonio! Per loro, forse, è anche peggio!
Non ho chiesto a Dimitri se per caso avesse di proposito spinto me ad andare nelle cucine dove poi avrei incontrato Killian; un po’ mi ha messo a disagio la situazione ma non ho trovato altre motivazioni né sono così stupida da pensare che sia stata una coincidenza. Prima di recarmi nella sala da ballo adibita a palestra, ho deciso di parlargli nella maniera più vaga possibile per capire le sue intenzioni.
-”Principessa, avete bisogno?”- mi ha domandato non appena ho esitato.
-”In realtà sì…com’è che adesso non ti occupi della mia protezione in ogni momento?”-
Questo è cambiato dal mio fidanzamento; infatti non mi sta più alle calcagna e lo vedo di rado rispetto a prima. Sta nel suo e non ho avuto l’occasione di farglielo presente. Non che mi dia troppo fastidio avere la mia privacy, ma ormai mi ero abituata alla presenza fissa di Dimitri.
-”Il Re mi ha suggerito di allentare la mia tutela e così ho fatto, niente di personale ovviamente”- ha subito risposto, accennando un lievissimo sorriso.
-”Mentre…quello che è successo durante la cerimonia…”- ho farfugliato.
-”Il vostro fidanzamento? Sapete che io sono felice se voi lo siete”- ha annunciato con un tono serio.
Lui è forse l’unico, eccezion fatta per Sistiana, che sa realmente come mi sento e cosa voglio non avendo neanche il bisogno di chiederlo. Apprezzo che me lo faccia sapere in tal modo, non è tenuto a farlo e lo stesso mi fa sentire meglio.
-”Mi riferisco alla fine della serata…quando…”-
-”So cosa volete dire. Come vi ho detto, avendo appreso il vostro stato d’animo, ho cercato di alleviare la vostra afflizione incoraggiando ciò di cui avete bisogno”-
Il gelato o Killian? Suppongo sia sempre un passo avanti a me e fosse un modo per farmi capire che, qualsiasi cosa accada o scelga, lui appoggerà sempre la mia felicità.
-”Infatti ne avevo bisogno, davvero. Ti ringrazio”-
Il ghiaccio dei suoi occhi, come sempre quando mi guarda, si è riscaldato sentendo le mie parole: stava per avanzare la mano verso di me, con un gesto di conforto ma poi si è fermato improvvisamente.
-”Non dovete ringraziarmi. Solo vi chiedo di fare attenzione: vi aspettano conseguenze e reazioni per ciò che avete scelto che non vi piaceranno. Ma in fondo voler raggiungere la propria felicità ha sempre un prezzo da pagare. Voi siete disposta ad affrontarlo?”-
Più che altro, ne sarò in grado?
Le sue parole mi hanno raggelato il sangue oltre ad avere scatenato l’angoscia che ho cercato di sopprimere. Non l’ha detto come un rimprovero o un avvertimento pauroso, ma come se lui capisse più di chiunque altro e sapesse cosa avrei dovuto fronteggiare. Da un lato mi sono sentita sollevata all’idea che non rimproverasse i miei sentimenti o che non avesse avvertito i miei genitori di quest’altra minaccia. Sì, perché tradire il mio futuro sposo e farlo soprattutto con un dipendente, avrebbe minacciato non solo la mia posizione ma anche la loro. Io devo essere l’esempio, non posso permettermi di sbagliare o ingannare così il mio popolo. È una sineddoche, la parte per il tutto: se imbroglio i reali e il mio compagno, è come se stessi imbrogliando l’intera Tahon.
-”Farò tutto ciò che è in mio potere affinché io possa essere felice”- gli ho detto.
Mi è sembrato soddisfatto dalla risposta e dopo aver sfiorato la mia spalla, come non aveva fatto in precedenza, se n’è andato. Parlare con lui è sempre un toccasana per la mia saluta mentale e psichica; mi fa riflettere molto su vari aspetti che tendo a occultare a me stessa.
In seguito, ho posto fine all’attesa di Killian per la lezione di difesa e mi ha accolto con il suo solito sorrisetto. Come sempre, indossava la tenuta da combattimento che mette in risalto la sua corporatura e, dopo quello che è successo tra noi, non posso evitare di pensare ai nostri momenti di intimità in cui ho visto le sue doti fisiche.
-”Ce ne hai messo di tempo. Hai incontrato il tizio?”- ha indagato.
Purtroppo ha dovuto sopportare, così come me, la presenza quasi ossessiva di Christopher a palazzo. È stato per la maggior parte del tempo con mio padre, nel suo studio; immagino che ora sappia meglio di me i problemi del regno e come risolverli quando sarà incoronato. Sono un po’ invidiosa, il Re avrebbe dovuto fare con me questi incontri. D’altronde, io sono l’erede al trono!
Per il resto, non ho passato molto tempo con il mio promesso: pare che adesso sia troppo occupato a soffiarmi la reggenza per instaurare un legame amoroso con la presunta fidanzata.
-”No no, oggi sono tutta per te”- gli ho detto a bassa voce, stiracchiandomi.
-”In realtà lo sei sempre”- ha ammiccato con arroganza.
Avrei voluto contraddirlo, ma in fondo il mio cuore è suo ormai e non posso fare a meno di rivolgere la mia attenzione su di lui ogni volta che è nei paraggi.
Ho cominciato a schivare i calci e i colpi diretti allo stomaco; sono diventata molto brava durante questi sei mesi e riesco persino a rispondere con forza, spiazzandolo. Ho abbassato la testa, sono scivolata di lato per evitare che mi centrasse e gli ho sferrato un pugno sul petto rigido; ha incassato il colpo con una smorfia, non senza prendermi dal polso e farmi rivoltare.
-”Oh, l’allieva vorrebbe superare il maestro?”- mi ha bisbigliato all’orecchio mentre era di spalle.
Allora con il braccio l’ho spinto dal collo lateralmente per fargli perdere l’equilibrio e la presa su di me; adirato e con un luccichio di sfida, mi ha colpita alle gambe per farmi cadere e si è premurato di tenermi la testa in modo da non sbatterla per terra.
-”Una delle mie posizioni preferite”-
Con il suo ghigno vittorioso, si è avventato sul mio collo per riempirmi di baci che in un altro momento mi avrebbero fatto perdere la testa, ma volevo vincere. Con le ginocchia l’ho spinto via in modo che rotolasse di fianco e finissi io per sovrastarlo.
-”Io preferisco di più questa”- gli ho detto a fior di labbra.
Mi ha preso con violenza dalla nuca per sopprimere la distanza che separava le nostre bocche e mi ha divorata come solo lui sa fare.
-”Potrebbe entrare chiunque”- ho cercato di informarlo prima che potesse degenerare la situazione.
-”Non finisce qui, bambolina mia”-
E in effetti non è finita lì. Perché durante questi dieci giorni infernali che mi hanno separata dal mio compleanno, Killian ha fatto di tutto per rimanere da solo con me. Mi ha soffocata di baci, carezze e attenzioni che non saranno mai abbastanza per placare il nostro bisogno di stare insieme, anche solo per pochi secondi.
Un giorno, mentre ero intenta a scrivere la lista degli invitati sotto la coordinazione dell’ancella di mia madre, lui era poggiato sullo stipite della porta e mi osservava con una veemenza che mi ha fatto rivolgere lo sguardo sui suoi vibranti occhi verdi. In quel preciso istante, sembrava che mi stesse comunicando i suoi sentimenti: ho avvertito trasporto, urgenza, impeto. Assecondavo le sue occhiate e cercavo io stessa di rispondere, dimostrandogli che lui è il mio posto nel mondo.
È capitato di ritrovarci nel gazebo del giardino, seduti sulla nostra panca a leggere ciascuno un libro diverso. Ad un tratto ha intrecciato la sua mano alla mia, mi ha rivolto quell’espressione che ormai associo all’amore e il mio cuore accelerava ogni secondo di più, quasi temesse di scoppiare da un momento all’altro. Volevo dirgli quanto per me quel contatto fosse diventato un’esigenza e Killian, come se mi avesse letto nel pensiero, mi ha stretta più forte.
-”Anche solo attraverso questa pressione superficiale sulla tua dolce mano, percepisco svanire gli ostacoli che vi sono nel mio cuore quando tenta di accostarsi al tuo”-
Ogni parola che dice, la marca con enfasi, come se fosse qualcosa di talmente profondo da doverlo imprimere dentro di me. Mi ha lasciata senza fiato, faticavo a respirare a causa dell’intensità di ciò che aveva espresso.
Nasconde molti significati: io lo vedo, in certi momenti, come si ombreggia il suo viso, si incupisce, e ciò mi fa paura. Mi preoccupo che possa decidere di lasciar perdere, che non ne valga la pena. Quando diventa riflessivo e si isola tra i suoi pensieri, non mi dà pace l’idea che io non riesca a decifrarli.
Gli ostacoli che vi sono nel mio cuore quando tenta di accostarsi al tuo: questa frase conferma che dentro di lui emergano sensazioni contrastanti, le quali cercano di frenare i suoi impulsi e sentimenti nei miei confronti. Mi chiedo se si tratti della sua intenzione di proteggere me e i doveri che ho verso il mio popolo; non vorrei mai si sentisse in colpa o in errore per aver scelto di palesare ciò che prova. Prima aveva scelto di non essere egoista, allontanandomi da lui e fingendo che fosse solo un gioco. Non posso biasimare la scelta che aveva preso, forse riguardano questo i suoi tormenti interiori. Ecco, tormenti. Sento che qualcosa lo stia torturando dall’interno: nel mio caso sono i sensi di colpa, ma nel suo? Non riesco a parafrasare le sue afflizioni. Se da un lato si mostra sereno e soddisfatto al solo sfiorarmi di sfuggita, dall’altro è come se gli costasse più del dovuto.
Io come lui non riuscivo ad immaginare di potermi riavvicinare a Killian, non potevo nemmeno ammetterlo a me stessa che volevo stare con lui poiché sarebbe stato impossibile da gestire e realizzare. Adesso, invece, non riesco neanche a ricordare cosa significhi stargli lontano. Forse la cosa giusta sarebbe stata sopprimere la fiamma delle emozioni prima che si tramutasse in fuoco ardente.
Adesso non c’è modo di sedare l’incendio.


 
*


I miei genitori hanno deciso che la festa di compleanno non si terrà nel castello. Sospetto che ciò dipenda dal fatto di prevenire un attacco da parte del regno nemico capeggiato da Steon. Re Hector, invece, l’ha rigirata sull’originalità, in modo che non ci riducessimo a fare sempre lo stesso nella sala da ballo. Sono d’accordo per entrambe le cose e l’idea di cambiare aria mi elettrizza parecchio. Fortunatamente mi hanno dato voce in capitolo nel scegliere la location: ho sempre desiderato di festeggiare su un mega yacht, lussurioso ma allo stesso tempo medievaleggiante, sull’Oceano Atlantico. Per raggiungerlo, ogni ospite avrà a disposizione un’imbarcazione illuminata da lanterne e un traghettatore personale. È l’unione perfetta tra antico e moderno: abbiamo fatto allestire il mega yacht in modo che fosse talmente luminoso da intravedersi a miglia di distanza; decorazioni che riprendono il bronzo scintillante del mio vestito a sirena; palloncini a elio alti dieci metri con il numero venti; tavoli da buffet lunghissimi e stracolmi di cibo; sfarzo e brillantini dappertutto; fiori laccati riposti in ogni angolo; delle fontane di cioccolato accompagnate dalla frutta; piramidi di champagne e una statua di ghiaccio a forma di corona.
Adesso che il gran giorno è arrivato non sto più nella pelle; il peggio è passato, cioè tutta l’organizzazione che ha fatto impazzire l’intero palazzo, e non vedo l’ora di stare insieme ai miei amici. L’unico motivo per cui non essere contenti è che dovrò stare con Christopher e non con il ragazzo che realmente vorrei al mio fianco. I dipendenti sono invitati quindi ci sarà, ma dovrà osservarmi da lontano senza poter intervenire. Sistiana mi ha portato un buffet di torte squisite per colazione e con un abbraccio mi ha augurato buon compleanno.
-”Sono troppo eccitata! Chissà che regali riceverai e cosa succederà durante la serata!”- non ha fatto che agitare le braccia, segno della sua euforia.
-”Sono curiosa anche io! Spero solo che vada tutto per il meglio e che possa divertirmi”- ho incrociato le dita.
-”Cosa potrebbe andare storto? Ogni cosa sarà perfetta, vedrai”-
Per un attimo non ho pensato al fatto che basterebbe pochissimo per rovinare tutto. Solo gli invitati sanno l’esatta ubicazione del mega yacht, per cui non dovrebbe essere facile raggiungerci e iniziare una vera e propria battaglia. E se ci facessero affondare? Ecco, per poco non mi viene un attacco di panico. Magari dovremmo festeggiare sulla terra ferma…
Ma no, Ariadna, respira profondamente e immagina la tua festa: tu che balli spensierata, mangi senza ritegno, ridi insieme agli amici, baci Killian…beh, la mia immaginazione ha esagerato, sì.
-”Il tuo fidanzato avrà in mente una sorpresa fantastica!”- mi ha colpito con il gomito maliziosamente.
-”Tipo che si sposerà con mio padre dato che passa tutto il suo tempo con lui”- ho ridacchiato.
Non mi dispiace in effetti, altrimenti dovrei starci insieme io e mi sentirei davvero a disagio se penso che lo sto tradendo con un altro. Oh cielo, ma perché ci ho pensato? Ora i miei sensi di colpa non faranno che divorarmi per il resto della mattinata.
Non ho raccontato alla mia amica ciò che sto combinando perché so con certezza che non approverebbe mai questo colpo basso; ho paura che mi possa giudicare male nonostante io me lo meriti. Non ho bisogno che qualcuno mi faccia notare il mio errore e forse è un atteggiamento da ottusi ma…sentirselo dire da lei che è così importante mi farebbe morire.
-”Io non ci giurerei”- ha affermato Sistiana, un attimo prima che qualcuno bussasse alla porta.
Con il cuore in gola, sono andata ad aprire e ho trovato il mio fidanzato con un sorriso smagliate pronto a sollevarmi entusiasta e fare una giravolta con me tra le sue braccia.
-”Buon compleanno tesoro”-
Mi sono venuti i brividi sentendo quel nomignolo e ho avvertito gli occhi bruciare dal senso di colpa.
Prima che potessi schivarlo, mi ha preso dalle guance e mi ha stampato un bacio sulle labbra.
Non posso evitare di pensare che se non fosse successo mai niente con Killian, probabilmente mi sarei pure affezionata a Christopher nella maniera giusta e avrei apprezzato questi gesti da “innamorati”. Non posso incolpare il primo, né posso far ricadere la colpa su di me poiché i sentimenti non si possono controllare. Mi dispiace soltanto di non aver dato nemmeno una possibilità al duca e so quasi per certo che non ne avrò occasione in futuro.
-”Volevo essere uno dei primi a vederti oggi. Anche con la camicia da notte sei stupenda”-
Mi sono girata verso la mia dama di compagnia guardandola con gli occhi spalancati, mentre lei mi ha riservato un’espressione piacevolmente sconvolta.
-”Ti ringrazio, mi fa piacere…”-
Non solo è stato imbarazzante quel momento ma ogni volta che guardo negli occhi Christopher, rivedo riflesso il mio tradimento e mi ricordo quanto io sia ripugnate a causa del mio amore per Killian. Per tale motivo cerco di evitarlo il più possibile, per sfuggire ai rimorsi della coscienza. Siamo stati un po’ insieme, non appena mi sono cambiata, e mi ha raccontato delle attività curricolari insieme a mio padre e di come si trovi bene in sua presenza. Stanno diventando amici e la cosa mi preoccupa non poco.
Inoltre, prima della festa ho incontrato per le scale anche l’oggetto delle mie trasgressioni. Eravamo troppo in vista e non ha potuto neanche sfiorarmi ma con il suo sguardo mi ha trasmesso le stesse emozioni di un abbraccio amorevole.
-”Buon compleanno, mia principessa”- mi ha sussurrato prima di andare via e far finta di nulla.
Il regalo più bello sarebbe stato poterlo ringraziare senza timore che mi vedessero avvinghiata a lui.


Una volta raggiunto lo yacht attraverso l’imbarcazione reale, illuminata da tre lanterne, realizzo quanto impegno abbiano messo per realizzare ciò che avevo immaginato. Il Re mi ha detto che il loro regalo di compleanno è proprio il panfilo (yacht), che potrò utilizzare a mio piacimento. Che figata!
Vedo arrivare gli invitati e l’oceano è puntinato di luci le quali vengono verso di noi; uno spettacolo a dir poco strabiliante. Adoro il vestito che hanno fatto su misura, lungo e attillato fino alle caviglie per terminare ampio, tipico stile a sirena. Il bronzo è caratterizzato da mille luccichii e brillanti incastonati sul corpetto che contorna perfettamente il seno, fino a sotto il bacino per rendere l’abito raffinato e ingioiellato. La mia corona è in pendant, così come le scarpe fin troppo alte per i miei gusti. Per la prima volta sono contenta di portare i capelli acconciati in maniera diversa: Margareth li ha attorcigliati in una treccia larga in cui sono incastrati dei diamanti al posto dei fermagli. Il trucco è meno leggero del solito, con un rossetto scuro che evidenzia le mie labbra. Mi sento davvero carina, anche se non proprio comoda con questo vestito super stretto lungo tutto il corpo.
Anche i miei genitori sono elegantissimi e mia madre ha deciso di lasciare sciolti i suoi capelli stupendi, il che la rende più giovane e bella. Il Re è lo sfarzo vivente, specialmente la corona che potrebbe pesare più della sua testa; ha accorciato la barba e pure lui sembra ringiovanito. Forse si sentono minacciati dal tempo poiché la loro figlia ha ormai vent’anni. Con rammarico penso a quanto tutto passi in fretta, con una volata di vento che trascina con sé ogni attimo di vita.
Man mano gli ospiti ci raggiungono e poi si inchinano per farmi i loro auguri, porgermi i doni e meravigliarsi della location perfetta. Feliksa Powell si spinge persino ad abbracciarmi, nonostante il nostro rapporto sia sempre stato occasionale e ultimamente ancora più raffreddato.
-”Dovrai dirmi chi ti ha fatto il vestito, ne voglio uno simile tra due anni!”- mi gira intorno con ammirazione e un pizzico di invidia.
Lei ha un abitino corto rosso acceso, non tra i miei modelli preferiti ma le sta bene.
Il restante gruppo di ragazzi a stento mi augurano buon compleanno: da un po’ si sono allontanati da me e non so di preciso il motivo. Hethel Belting solitamente sta sempre con noi più grandi pur di sentirsi presa in considerazione ma di recente passa il suo tempo con quelli della sua età e non mi considera più di tanto. Anche Stevan e suo fratello Donovan non si avvicinano se non per i convenevoli, cosa inaspettata da parte del primo, il quale trova sempre un motivo per chiacchierare a causa del suo essere logorroico. Cosa è successo con esattezza? Non che sia sconvolta da questo ma da un lato mi dispiace.
Mi rallegro non appena vengono da me Nevena e Morgan, gli unici veri amici che sono rimasti al mio fianco fin dall’inizio dei tempi e lo rimaranno qualsiasi cosa accada, potrei metterci la mano sul fuoco.
-”Sei una principessa”- mi stritola indiscretamente il ragazzo.
-”Ah-ah divertente”-
E’ elegantissimo nel suo completo nero che riprende l’oscurità dei capelli e risalta, invece, la luminosità degli occhi. Più cresce, più si fa affascinante e si riempie di peli sul viso, marcando la sua virilità.
-”Ti voglio bene tesoro, tanti auguri”- fa lo stesso Nev, quando la regina Clarissa non guarda dalla nostra parte.
Indossa uno splendido abito blu scuro firmato, più stretto del solito poiché si è messa in testa che deve perdere qualche chilo e adesso si sente meno a disagio con le sue forme.
Noto che i due sono venuti insieme in effetti, ma non ho nessuna novità sull’andamento del loro rapporto. Alla fine, la mia amica mi ha raccontato tutto quello che è accaduto con la sua calma, il tempo di metabolizzare, e io le ho detto ciò che sapevo sulle intenzioni di Morgan. Lui stesso poi gliene ha parlato, spiegandole che avrebbe provato a capire i suoi sentimenti. Durante la serata li osserverò e se riuscirò a parlare singolarmente con uno dei due, estrapolerò informazioni.
-”Voi siete troppo belli, ricordatevi di chi è la serata”- li prendo in giro.
Mi affianca Christopher, tenendomi un braccio intorno ai fianchi e sorride ai miei amici.
-”Ragazzi, che piacere vedervi!”-
Strano, non li ha mai interpellati se non per qualche secondo e per convenienza; temo voglia ingraziarseli per fare colpo su di me, aiuto.
-”Ah sì?”- assottiglia gli occhi Morgan e subito Nevena gli dà una gomitata.
-”Anche per noi!”- si sbriga a sorridergli.
Mi piacerebbe che andassero subito d’accordo ma purtroppo non funziona così. So che la rossa lo reputa un ragazzo intrigante e lo approva come mio fidanzato, mentre Morgan fa più fatica ad accettarlo specialmente dopo aver saputo a chi appartiene il mio cuore.
Quando tutti mi hanno salutata e onorata con le loro attenzioni, cominciamo a mangiare come se non ci fosse un domani. Per la prima volta durante una cerimonia ho appetito e sono grata che i camerieri ci preparino il piatto così che non dobbiamo servirci a buffet come gli altri. È informale questa soluzione ma smorza l’eleganza della serata: alla fine è pur sempre una festa di compleanno e renderla esageratamente imperiale mi soffocherebbe.
Le pietanze a base di pesce sono squisite: spaziano dai semplici primi con i gamberi, vongole e pescespada, a quelli più raffinati come spaghetti alle alghe dulse e wakami, alici e sesamo; riso venere con code di mazzancolle; tantissimi tipi di pesce arrostiti, marinati e in crosta; fagottini di porri, salmone e robiola; scampi e cognac; onigiri; pesce persico; baccalà con fonduta di formaggio svizzero; crema di capesante.
Si sente quanto sia fresco il cibo e di ottima qualità; ogni piatto è curato nei dettagli e vi è anche uno showcooking in cui lo chef mostra come gratina le ostriche.
Riesco a saziarmi in fretta e il venticello fresco dell’oceano mi fa rabbrividire piacevolmente. Mi soffermo a guardare le onde che si infrangono a ridosso del mega yacht e mi lascio cullare dal leggero movimento. A distanza, mi fiancheggia Killian e segue la direzione del mio sguardo; non incrocia il suo con il mio quando decido di guardarlo di sottecchi e il mio cuore urla di disperazione nel non poterlo nemmeno sfiorare per sbaglio.
È divino con il completo grigio scuro che evidenzia la sua corporatura generosa e lo rende più autoritario di sempre. Vorrei scostargli i riccioli che gli ricadono sui suoi meravigliosi occhi, i quali si sforzano di non incrociare i miei.
-”E il mare mi fa da donna-schermo, come faceva Dante per nascondere e preservare l’oggetto del suo reale interesse”-
Lo sussurra in modo che solo io possa sentirlo e nonostante il mio sguardo insistente, lui non cede e continua a rivolgerlo verso l’oceano. Non riesco a trattenere una lacrima che sfugge lungo la mia guancia a causa di ciò che ha detto. La sua voce è così profonda, cantilenante; faccio per dire qualcosa ma Christopher si pone nel mio campo visivo, nello lo spazio che mi separa dal mio poeta.
-”Tutto bene amore?”- mi domanda, leggermente preoccupato.
Trasalisco e noto Killian serrare i pugni, spiandoci con la coda dell’occhio.
-”C-certo”- balbetto, sorridendo.
-”Sembrava stessi piangendo”-
Mi carezza la guancia umida, con un’espressione perplessa e impotente. Leggo nel mare delle sue iridi incomprensione perché dovrei essere la ragazza più felice del mondo in questo momento.
-”No, sono solo emozionata. È tutto così bello”-
-”E tu sei la più bella”-
Fa per avvicinarsi alle mie labbra e presa di soprassalto lo abbraccio, per evitare che mi baci. Esamino Killian, il quale per un millesimo di secondo ricambia l’occhiata, prima di andarsene dall’altra parte del panfilo.
-”Vieni con me, apriamo le danze”- Christopher mi porge la sua mano e mi conduce al centro dell’attenzione.
In mio onore, hanno chiamato una band indie famosissima per suonare dal vivo. È un bene che abbiano cambiato il repertorio classico e da cerimonia, preferisco di gran lunga questo genere anche per i balli lenti.
Il mio fidanzato mi stringe a sé per condurmi sulle note di una splendida canzone degli Indipendence Style direttamente da Londra.
Non so dove sia andato Killian e cerco di non pensarci perché sennò mi sentirei sprofondare più del solito. Sento gli occhi di tutti puntati addosso e man mano le coppie ci raggiungono per danzare con noi. Di sfuggita noto Morgan e Nevena fare lo stesso, seppur distanti tra loro.
-”Mi dispiace se in questi giorni non sono stato molto presente ma d’ora in poi penderò dalle tue labbra, promesso”- mi bisbiglia il mio cavaliere.
Ciò mi preoccupa non poco: se la situazione fosse diversa, ne sarei stata contenta poiché è un modo per conoscerci meglio e affezionarci. Adesso l’idea mi terrorizza.
-”Non preoccuparti, lo capisco”- cerco di persuaderlo.
-”No, davvero, voglio stare con te più tempo possibile”-
Stavolta non posso sfuggire ad un suo bacio, sempre delicato e casto. Quasi sembra un gesto meccanico, come se non avesse l’intenzione di approfondire. Forse è meglio così, altrimenti mi sentirei in maniera peggiore nei confronti di Killian, seppur non abbia senso il mio ragionamento.
Finito il ballo con lui, raggiungo la mia migliore amica che finalmente si trova da sola vicino la fontana di cioccolato.
-”Morgan?”- indago.
-”E’ andato a parlare con la dark, Iv”- mi informa, infastidita.
Guardo dalla loro parte ma sembra tutto normale e non credo ci sia da preoccuparsi. Anche se fosse, questa volta non posso intromettermi come ho fatto con Gwenna.
-”Ma tra voi due?”- la incoraggio.
Ormai sono diventati la mia distrazione, come una soap opera o una serie tv che purtroppo non posso vedere spesso alla televisione.
-”Dopo avermi detto che vuole provare a vedere se funziona, è stato un po’ distaccato. Oggi quando è venuto a prendermi, all’improvviso mi ha baciata e tra l’altro stava mettendo la mano sotto il vestito ma dovevamo sbrigarci. Adesso è di nuovo freddo con me. Io non lo capisco Aria, cosa ho fatto di sbagliato?”-
Vedo come si stia trattenendo per non scoppiare a piangere e mi si spezza il cuore sapere che non posso fare nulla per aiutarla. Potrei chiedere al diretto interessato però non vorrei nemmeno intromettermi. Dice di non volerla illudere né prendersi gioco di lei, allora per quale motivo si comporta così?
-”Magari vederti in questo modo gli ha scatenato varie emozioni e ora si è allontanato perché non vorrebbe che pensassi subito in positivo”-
Sarebbe l’unica soluzione possibile: se non lo conoscessi, avrei già pensato al peggio.
Ad un tratto mio padre attira l’attenzione di tutti e si pone al centro.
-”Gentilissimi ospiti, siamo ossequiati per avervi qui con noi a festeggiare la principessa Ariadna. Ufficialmente, entra in società e diventa erede al trono di Tahon. Farà parte del governo reale e il suo ruolo politico è più che mai evidenziato.
Figlia mia, ti auguro di continuare ad essere determinata e degna del tuo titolo come già sei, in grado di affrontare ogni pericolo e prendere le decisioni più difficili. Il popolo sa da sempre che può contare su di te, sei un pilastro per la società e non potrà esserci sovrano migliore. Mi fido del tuo buon senso e della tua caparbietà; sono orgoglioso della donna che sei diventata. Tantissimi auguri, possano l’amore e la fortuna sempre accompagnarti.”- detto ciò alza il calice di champagne invitando tutti a fare lo stesso.
Le sue parole mi hanno commossa; non ha mai affermato niente del genere, neanche in privato, con tale convinzione e onore. Probabilmente è stato un discorso dettato dalla circostanza ma so che il Re non dice mai niente senza crederci davvero. A questo punto non importa se il trucco non è più perfetto a causa delle lacrime che scendono senza timore. Mi avvicino a lui e lo stringo in un abbraccio, grata della fiducia e dell’incoraggiamento riposti in me. Sapere che abbia cambiato idea, che mi veda matura e responsabile, capace di cavarmela da sola, è tutto ciò che posso desiderare.
Peccato che, a causa di ciò che sto facendo con Killian, io non mi meriti più questi elogi. Ormai sono un’imbrogliona, una traditrice e ho perso la dignità di essere la futura regina del il regno di Tahon.
-”E vorrei anche io rivolgere delle parole a mia figlia – comincia mia madre, stupendomi – Nonostante non lo dica spesso, sappi che sono felice di come sei cresciuta e fiera dei valori che ti caratterizzano. Buon compleanno”-
Il suo augurio mi ha stravolta del tutto. Non mi aspettavo minimamente che prendesse la parola, figuriamoci dirmi una cosa così bella. So che in cuor suo mi vuole bene, nonostante me lo dimostri ben poco, ma sentire nella sua voce l’orgoglio di una madre mai espresso prima d’ora, non ha prezzo.
La guardo meravigliata e speranzosa che il nostro rapporto possa ricucirsi con il tempo; mi rivolge un debole sorriso per poi brindare.
-”Viva la principessa Ariadna”- gridano in coro gli invitati.
-”Viva la principessa Ariadna”- conferma Dimitri.
Me lo ritrovo al mio fianco, inaspettatamente. Per la prima volta in tutta la mia vita lo abbraccio davanti a chiunque. Non mi importa niente che ci vedano, io voglio bene a quest’uomo in modo indissolubile e non ho avuto l’occasione di incontrarlo per tutto il giorno.
-”Tanti auguri”- mi dice, una volta che mi sono distaccata.
È più raffinato del solito: non ha la divisa azzurra e argentata ma uno smoking sofisticato che lo fa sembrare più grande e serio di quanto già non sia.
-”Mi dispiace se ti ho abbracciato ma…”-
-”Non preoccupatevi, lo apprezzo. Spero solo non vi rimproverino”- mi sorride.
Si devono solo azzardare! Guardandomi intorno constato che i miei genitori stanno parlando con Edmond ed Elara De Vrie, per cui non credo ci abbiano fatto caso.
L’atmosfera è così tranquilla e pacifica: in sottofondo gli Indipendence Style suonano una canzone rasserenante, la quale accompagna i festeggiamenti e le risate degli ospiti; con piacere, noto come nessuno abbia interrotto il ricevimento in maniera brusca per attaccare la mia famiglia e parte dei sudditi di Tahon. Sono stata fin troppo paranoica durante questi giorni e finalmente posso godermi il mio giorno.
Prima della torta, è tempo di aprire i doni e sono davvero curiosa di sapere cosa c’è in serbo per me: marche di tutti i tipi, Chanel, Louis Vuitton; borse Birkin di Hermès tra le più costose al mondo; profumi; gioielli preziosi da varie parti del mondo e di firme illustri. Nevena e Morgan mi hanno regalato un viaggio da fare insieme a loro durante il periodo natalizio alle Cascate di Iguazù in Argentina al confine con il Brasile, per poi visitare la Patagonia; sto per urlare di gioia ma devo avere un contegno se voglio sembrare regale. Sanno quanto volessi andarci e hanno scelto un periodo perfetto perché sarà estate quando da noi vi sarà l’inverno.
-”NON VEDO L’ORA”- urlo loro nell’orecchio, mentre li stritolo forte a me.
È assolutamente il regalo più bello di tutti perché potrò stare con i miei migliori amici, seppur seguita da qualche guardia, e si tratta del mio posto preferito nel mondo. Connubio perfetto.
Il mio fidanzato mi porge una scatolina quadrata con dentro un bracciale d’oro intrecciato, gli tendo il polso e me lo faccio agganciare da lui.
-”Grazie, è bellissimo”- sorrido timidamente.
Mi dà un bacio sulla fronte e lascia spazio agli altri di mettersi di fronte a me mentre apro i loro regali. Mi hanno donato persino un cavallo di razza, un telescopio astronomico e uno schermo da 120 pollici, più grande di un cinema! Non potevo chiedere di meglio anche se avessi provato a pensarci.
Ci sono talmente tante lettere e biglietti che mi risulta difficile leggerli tutti, ma uno in particolare attira la mia attenzione perché è una pergamena imbottigliata: perfettamente in tema! È persino bagnata e ciò fa viaggiare la mia fantasia, immaginando che l’abbiano pescata nell’oceano e che arrivi da un’isola deserta.
Dopo aver aperto il tappo, srotolo la pergamena con delicatezza prima che si strappi e mi accorgo odori di lillà.
-”Leggi ad alta voce, mia cara”- mi suggerisce Re Hector.
La scrittura mi sembra familiare.


I miei più sentiti auguri, principessa Ariadna,
probabilmente ti chiederai chi è il mittente di questa lettera. Sono solo un vecchio amico di famiglia.
Non potrei essere più contento di sapere che hai compiuto vent’anni! Questo strabiliante evento ti rende ufficialmente l’erede al trono di Tahon.
Splendido, non è vero?
Peccato solamente che i programmi prevedano altro per tutti voi, per te.
Ho provato a far ragionare tuo padre ma, ahimé, non è andata come speravo. Pertanto, mi rivolgo direttamente a te; hai la fama di essere molto intelligente e giudiziosa, per cui rifletti bene alle mie parole:
se non rinuncerai alla corona, dovrai dire addio al regno di Tahon e a tutta la tua famiglia.”


Smetto di leggere poiché mi sta mancando il fiato. Se ho capito bene, si tratta di una lettera da parte di quel pazzo maniaco di Steon. Sento raggelarmi il sangue e alzo gli occhi per incrociare lo sguardo di mio padre. È bianco come un fantasma, temo che possa svenire da un momento all’altro e i suoi occhi supplicano pietà. Tutti gli invitati sono confusi e presi alla sprovvista; Christopher è furioso, i miei amici sono preoccupati. Dimitri mi affianca come a sorreggermi perché a quanto pare anche io dall’esterno sembro in preda al panico più totale e non sono più in grado di proferire parola. Ho la vista appannata e mi rendo conto di singhiozzare: ma devo sapere cos’altro dice la lettera.
Strofino la mano sugli occhi e mi affretto a leggere nella mia mente:


Non sono sicuro che Hector te ne abbia parlato, so quanto sia codardo. Ma fidati di me, ha commesso un terribile atto che gli costerà ciò che ha di più caro.
Io e Harnor raderemo al suolo quello che avete costruito con tanti sacrifici e sangue. In questo caso, ne spargeremo molto: quello della tua gente, il tuo. So che sei più responsabile di tuo padre e saprai scegliere ciò che è più giusto.
Non odiarmi per questo; se conoscessi la verità, so che capiresti…si tratta di giustizia.
PS. come puoi notare, non vi è successo nulla oggi. Devi sapere che siete salvi solo perché l’ho deciso io. Conosco l’ubicazione dello yacht, avrei potuto procedere questa sera stessa ma non l’ho fatto! Vedila come un ultimo atto di pietà prima che io possa sterminare la vostra famiglia e il vostro amato popolo.
Steon Fevre”


Faccio appena in tempo a confermare l’emittente del messaggio che la mia testa comincia ad oscillare paurosamente, i miei occhi si rovesciano all’indietro e il buio inghiotte l’ultima briciola di felicità rimasta.

 
   
 
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