ABOUT
DESTINY
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
T/C:
Tuo Cognome
N/A:
Nome Amica
C/O:
Colore degli Occhi
C/C:
Colore dei Capelli
N/P:
Nome del Paese/città
N/Z:
Nome dello Zio
Capitolo
XIII
Sono
trascorse delle ore da quando ti sei
chiusa in bagno.
Decidi di uscire, solamente perché stare accovacciata
a terra ti causa svariati dolori a gambe e schiena.
Fortunatamente Kylo Ren non è nella camera,
così ti abbandoni sulla poltrona, asciugando le lacrime
ancora fresche sulle
guance.
La porta dell’alloggio si apre e fai per
alzarti, pronta a tornare in bagno, ma non si tratta di Kylo,
bensì di uno
Stormtrooper con un vassoio in mano.
- Greg? -, domandi, e speri con tutta te
stessa che sia lui.
L’Assaltatore
fa un cenno col capo, venendoti
incontro.
- Sì, sono io …Ti hanno fatto del male? -,
vuole sapere, sembra preoccupato.
Deve aver notato i tuoi occhi gonfi e rossi.
Scuoti il capo e, quando Greg posa il vassoio
sul tavolino, ti lanci su di lui, per abbracciarlo.
Lui rimane di pietra, mentre tu quasi scoppi
di nuovo in lacrime.
- Mi mancano i miei zii. -, inizi a dire, -
mi manca la mia amica, (n/a) e vorrei tornare a casa.
È orribile stare qui, non so cosa vogliano da
me e non so neppure se ne uscirò viva!
Probabilmente hai solo bisogno di sfogarti.
Ti stacchi da lui, scusandoti per il tuo
comportamento impulsivo.
Torni a sedere sulla poltrona, non hai fame.
Finalmente
vedi il volto dello Stormtrooper
gentile: si tratta di un ragazzo dai capelli rossi, con qualche
lentiggine
sparsa sulle guance.
Sembra avere diciotto anni o poco meno.
Lo guardi stupita.
- Non devi dirlo a nessuno. -, ti mette in
guardia – non sono autorizzato a toglierlo, posso farlo
unicamente quando mi
trovo completamente solo, nel mio alloggio.
- Non preoccuparti, non dirò nulla -,
rispondi – ma… perché lo hai fatto?
Greg si tortura le mani.
- Ho pensato che vedere una persona umana, in
carne ed ossa, senza maschere… ti avrebbe fatto sentire
meglio.
Sorridi riconoscente.
- Mi è servito, grazie Greg.
- Perché non mangi un po’? -, propone lui.
Prendi il vassoio dal tavolino e siedi sul
letto di Kylo, poco importa se lo sporcherai.
- Perché non assaggi?
Greg è sorpreso.
- Oh beh, io non potrei…
- Solo un assaggio!
E così, riesci a corromperlo con una fetta di
pane e prosciutto. Non sai dove si riforniscano, ma devi ammettere che
il cibo
è sempre buono, quanto meno.
- Che animale cacciate voi terrestri, per
avere quest’ottimo cibo?
Dunque loro hanno un’alimentazione diversa?
- Dei… maiali?
- Non credo che ce ne siano sul mio pianeta
natio, o su altri pianeti visitati finora, non ricordo di aver mai
mangiato
nulla di così buono.
Sei contenta che il ragazzo abbia apprezzato.
- Dovresti assaggiare la cioccolata!
- Cioccolata? -, domanda lui.
Deduci che non abbia idea di cosa si tratti e
sei quasi dispiaciuta perché non ha mai avuto l'occasione di
assaggiarla.
- Credi che potrei averla insieme al resto,
se lo chiedessi?
Greg pare rifletterci su.
- Noi abbiamo l'ordine di nutrirti, ed
essendo tu una terrestre, scegliamo alimenti a caso sottratti da alcuni
luoghi
sulla Terra. -, ti spiega – ma se potessi descrivermi
com'è fatta questa… ciocolata,
potrei cercarla.
Sorridi.
- Si chiama cioccolata, e solitamente è una
stecca rettangolare ricavata da semi specifici, semi di cacao.
Solitamente è
conservata dentro confezioni di plastica ed è di colore nero.
Il giovane ragazzo annuisce e ripete fra sé
“cioccolata, rettangolare, di colore nero.”
- Grazie. -, dice.
- Ma no, grazie a te -, gli rispondi – mi hai
strappato un sorriso.
Oltre a Kylo Ren, lui è l’unico volto
familiare su quel pianeta lontanissimo da casa, con la differenza che
Greg è di
gran lunga più simpatico e gentile, rispetto
all’uomo dai capelli neri.
Ma ignori se anche lui abbia ucciso degli
innocenti, sebbene quel viso dolce ti fa credere che non sarebbe capace
di
torcere un capello a nessuno.
Ti
stiracchi un po’ e vai in bagno.
Non puoi fare un bagno caldo, non hai notizie
di Brontolo, da quando sei lì, ma almeno puoi sciacquarti il
viso.
Gli occhi sono ancora un po’ arrossati, ma
meno gonfi rispetto a prima.
Tuttavia, noti con disappunto, si tratta di
Kylo Ren.
Non avresti mai immaginato che potessero
esistere altre forme di vita, nella Galassia, figurarsi la neve.
Ricordi che da bambina, l’inverno era la tua
stagione preferita e trascorrevi interi pomeriggi a modellare pupazzi
di neve
con tuo zio (n/z).
Ti piacerebbe poter passare del tempo
all’esterno, affondare i piedi in quel soffice manto bianco.
Ma sfortunatamente sei rilegata lì dentro.
Non che il suo sguardo ti sia completamente
indifferente, ma ricordi ancora le sue parole, il modo in cui ha
dichiarato,
nel modo più cinico possibile, che non gli importa nulla di
te, se non fosse
che siete accomunati da un misterioso legame.
- Dobbiamo riprendere la nostra conversazione.
Ti ostini a guardare altrove: che ti torturi
pure.
Si
schiarisce la voce e avverti il materasso
abbassarsi, sotto il peso di Kylo, che ora siede al tuo fianco.
Non ti giri a guardarlo, ma ha catturato la
tua attenzione.
- Un pianeta ricco di pianure e diviso in
piccoli villaggi.
Gli lanci un’occhiata, sinceramente
interessata.
- Poi… Luke Skywalker mi ha scelto come suo
allievo, quand’ero ancora un bambino, e ho pochi ricordi con
i miei genitori.
Ruoti il busto, incrociando infine lo sguardo
di Kylo.
- Allievo?
- Luke Skywalker è un Maestro Jedi.
Aggrotti le sopracciglia, ignorando
completamente il significato del termine “Jedi”.
- Ricordi quando ti ho parlato di
quell’energia che permea ogni cosa, nell’Universo,
conosciuta come Forza? E che
ci sono degli esseri capaci di percepirla
e controllarla?
Annuisci.
- Dunque, i Jedi sono un gruppo di individui
sensibili alla Forza, e preferiscono utilizzare solo il Lato Chiaro di
essa.
Mentre i Sith,
sfruttano il Lato Oscuro.
Non
ti è facile seguire il discorso,
d’altronde è la prima volta che senti parlare di
Jedi, Sith e tutto il resto.
-
Perché hai scelto il Lato Oscuro della
Forza?-, ti viene spontaneo chiedere.
Come suggerisce anche il nome, immagini che
il lato che ha scelto Kylo non comporti nulla di buono.
E le sue azioni ne sono la conferma.
-
Il Lato Chiaro della Forza comporta dei
limiti: una rigida condotta che non consente ai Jedi di raggiungere il
loro
massimo potenziale.
Assorbi come una spugna ciò che Kylo ti
spiega.
- Un Jedi non può lasciarsi andare, non può
dare libero sfogo alle sue passioni e alle sue emozioni. Deve sempre
tenere
sotto controllo la rabbia e l’odio, e non può
bramare un potere più grande.
Questo li rende, irrimediabilmente, deboli.
È molto più facile lasciarsi travolgere dalle
passioni umane, da emozioni quali rabbia, odio paura…
Ciò che è veramente difficile, è
saperle controllare,
non lasciarci accecare da esse.
Kylo ti osserva inebetito.
Ne sei sicura: devi aver fatto vacillare, per
un brevissimo istante, i suoi ideali.
Ignori perché provi tanto odio per il suo
vecchio Maestro e per i suoi genitori, devi aver toccato un tasto
dolente.
Non riesci a fare a meno di pensare che si
sia alterato poiché, in fondo, sa che hai ragione.
- È questo che ti fa sentire appagato? L’idea
di essere temuto?
- Ho deciso di parlarti di me, affinché tu
possa fare lo stesso, non per avere un tuo giudizio.
Lo fissi a testa alta, senti le guance andare
a fuoco e non solo per il vostro battibecco, piuttosto
perché vi separano pochi
centimetri.
- Perché si, sono soddisfatto di quello che
sono diventato -, continua Kylo – e non sarà
un’insulsa terrestre a farmi
cambiare idea.
La tua mano si muove prima che tu possa
ragionare con lucidità: il suono dello schiaffo echeggia
nella stanza.
Non
è solo l’appellativo
“insulsa”, che ha
fatto scaturire quello schiaffo, ma anche le parole crudeli che ha
usato in
precedenza e per il suo orgoglio smisurato, che lo rende cieco, tanto
da non
riconoscere che, qualsiasi sia l’obiettivo che sta
perseguendo, non lo porterà
di certo al potere, ma solo alla distruzione di se stesso.
Kylo si avvicina maggiormente, se possibile,
e tutta la tua audacia scompare definitivamente.
Ti chiedi come riusciate ad essere così
vicini, senza che i vostri corpi si tocchino.
Deglutisci e fatichi a sostenere il suo
sguardo.
- I- io… - balbetti, tentando di stemperare
la sua furia: sei quasi certa che non uscirai viva da quella situazione.
Perché ti sei concessa un gesto così stupido?
Credevi
che non ci sarebbero state delle
conseguenze?
Che potessi farlo rinsavire, mettendo fine alla
sua brama di potere, con un sonoro schiaffo?
Più volte la vita ti ha insegnato che non
esiste il bene in chiunque: alcune persone sono crudeli e sono
destinate a
rimanere tali.
Lo vedi chinarsi, ti supera di parecchi
centimetri e il tuo cuore minaccia di esplodere: sai perfettamente cosa
sta per
fare e dovresti allontanarti, respingerlo… Qualsiasi cosa!
E non provare quella strana euforia mista ad
impazienza…
Impazienza, si: anche tu vuoi dannatamente
baciarlo.
- Signore, il generale Hux richiede la sua
presenza. -, annuncia uno Stormtrooper.
- Sarò da lui in un momento.-, risponde Kylo,
senza staccarti gli occhi di dosso.
D’altro canto, tu non riesci a sostenere il
suo sguardo, così giochi nervosamente con una ciocca di
capelli, come nulla
fosse.
Come se voi due non foste stati in procinto
di baciarvi.
Sollevi lo sguardo, sorpresa.
Lui sembra impassibile, come se quello sia
stato un ordine, eppure quella proposta ti ha -positivamente- colpito.
- D’accordo.
Kylo fa un cenno col capo, poi indossa la sua
maschera ed esce dalla stanza, seguito dall’Assaltatore.
Un piccolo sorriso affiora sul tuo volto,
mentre ti lasci cadere sul letto.
Che ti sta succedendo?
*
Chandrila: ho appreso questa informazione
utilizzando questo sito: https://starwars.fandom.com/it/wiki/Kylo_Ren