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Autore: Nephertiti    12/05/2020    4 recensioni
Mi è stato impossibile resistere alla tentazione di creare una fanfiction “Kylo Ren x reader”.
Cosa succederebbe se la Forza, per qualche misterioso motivo, legasse Kylo Ren a una ragazza qualsiasi della Terra, un pianeta a lui sconosciuto fino a quel momento?
Dovrei aggiungere qualcosa alla trama, ma rovinerei la sorpresa, se vi ho incuriositi, venite a dare un’occhiata!
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Skywalker, Ben Solo/Kylo Ren, Nuovo personaggio
Note: AU, Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ABOUT DESTINY

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LEGENDA

 

T/N: Tuo Nome

T/C: Tuo Cognome

N/A: Nome Amica

C/O: Colore degli Occhi

C/C: Colore dei Capelli

N/P: Nome del Paese/città

N/Z: Nome dello Zio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo XIII

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono trascorse delle ore da quando ti sei chiusa in bagno.
Decidi di uscire, solamente perché stare accovacciata a terra ti causa svariati dolori a gambe e schiena.
Fortunatamente Kylo Ren non è nella camera, così ti abbandoni sulla poltrona, asciugando le lacrime ancora fresche sulle guance.
La porta dell’alloggio si apre e fai per alzarti, pronta a tornare in bagno, ma non si tratta di Kylo, bensì di uno Stormtrooper con un vassoio in mano.
- Greg? -, domandi, e speri con tutta te stessa che sia lui.

 

L’Assaltatore fa un cenno col capo, venendoti incontro.
- Sì, sono io …Ti hanno fatto del male? -, vuole sapere, sembra preoccupato.
Deve aver notato i tuoi occhi gonfi e rossi.
Scuoti il capo e, quando Greg posa il vassoio sul tavolino, ti lanci su di lui, per abbracciarlo.
Lui rimane di pietra, mentre tu quasi scoppi di nuovo in lacrime.
- Mi mancano i miei zii. -, inizi a dire, - mi manca la mia amica, (n/a) e vorrei tornare a casa.
È orribile stare qui, non so cosa vogliano da me e non so neppure se ne uscirò viva!

Greg non sa cosa dire, sempre che tu voglia sentirti dire qualcosa.
Probabilmente hai solo bisogno di sfogarti.
Ti stacchi da lui, scusandoti per il tuo comportamento impulsivo.
Torni a sedere sulla poltrona, non hai fame.

Greg rimane in silenzio, poi fa qualcosa di veramente sorprendente: sfila il suo copricapo.

Finalmente vedi il volto dello Stormtrooper gentile: si tratta di un ragazzo dai capelli rossi, con qualche lentiggine sparsa sulle guance.
Sembra avere diciotto anni o poco meno.
Lo guardi stupita.
- Non devi dirlo a nessuno. -, ti mette in guardia – non sono autorizzato a toglierlo, posso farlo unicamente quando mi trovo completamente solo, nel mio alloggio.
- Non preoccuparti, non dirò nulla -, rispondi – ma… perché lo hai fatto?
Greg si tortura le mani.
- Ho pensato che vedere una persona umana, in carne ed ossa, senza maschere… ti avrebbe fatto sentire meglio.
Sorridi riconoscente.
- Mi è servito, grazie Greg.
- Perché non mangi un po’? -, propone lui.
Prendi il vassoio dal tavolino e siedi sul letto di Kylo, poco importa se lo sporcherai.
- Perché non assaggi?
Greg è sorpreso.
- Oh beh, io non potrei…
- Solo un assaggio!
E così, riesci a corromperlo con una fetta di pane e prosciutto. Non sai dove si riforniscano, ma devi ammettere che il cibo è sempre buono, quanto meno.

Lo Stormtrooper socchiude gli occhi, sembra al settimo cielo.
- Che animale cacciate voi terrestri, per avere quest’ottimo cibo?
Dunque loro hanno un’alimentazione diversa?
- Dei… maiali?
- Non credo che ce ne siano sul mio pianeta natio, o su altri pianeti visitati finora, non ricordo di aver mai mangiato nulla di così buono.
Sei contenta che il ragazzo abbia apprezzato.
- Dovresti assaggiare la cioccolata!
- Cioccolata? -, domanda lui.
Deduci che non abbia idea di cosa si tratti e sei quasi dispiaciuta perché non ha mai avuto l'occasione di assaggiarla.
- Credi che potrei averla insieme al resto, se lo chiedessi?
Greg pare rifletterci su.
- Noi abbiamo l'ordine di nutrirti, ed essendo tu una terrestre, scegliamo alimenti a caso sottratti da alcuni luoghi sulla Terra. -, ti spiega – ma se potessi descrivermi com'è fatta questa… ciocolata, potrei cercarla.

Sorridi.
- Si chiama cioccolata, e solitamente è una stecca rettangolare ricavata da semi specifici, semi di cacao. Solitamente è conservata dentro confezioni di plastica ed è di colore nero.
Il giovane ragazzo annuisce e ripete fra sé “cioccolata, rettangolare, di colore nero.”

Quando avete entrambi finito, Greg indossa la maschera e recupera il vassoio.
- Grazie. -, dice.
- Ma no, grazie a te -, gli rispondi – mi hai strappato un sorriso.

Così vi salutate e speri di rivederlo presto.
Oltre a Kylo Ren, lui è l’unico volto familiare su quel pianeta lontanissimo da casa, con la differenza che Greg è di gran lunga più simpatico e gentile, rispetto all’uomo dai capelli neri.
Ma ignori se anche lui abbia ucciso degli innocenti, sebbene quel viso dolce ti fa credere che non sarebbe capace di torcere un capello a nessuno.

Ti stiracchi un po’ e vai in bagno.
Non puoi fare un bagno caldo, non hai notizie di Brontolo, da quando sei lì, ma almeno puoi sciacquarti il viso.
Gli occhi sono ancora un po’ arrossati, ma meno gonfi rispetto a prima.

Senti la porta riaprirsi e immagini sia nuovamente Greg, probabilmente ha dimenticato di dirti qualcosa, o forse non ha portato via la borraccia con l’acqua.
Tuttavia, noti con disappunto, si tratta di Kylo Ren.

Decidi di ignorarlo bellamente, accomodandoti sul letto: non hai intenzione di rivolgergli parola, il tuo sguardo volge verso l’esterno: si posa sul terreno bianco.
Non avresti mai immaginato che potessero esistere altre forme di vita, nella Galassia, figurarsi la neve.
Ricordi che da bambina, l’inverno era la tua stagione preferita e trascorrevi interi pomeriggi a modellare pupazzi di neve con tuo zio (n/z).
Ti piacerebbe poter passare del tempo all’esterno, affondare i piedi in quel soffice manto bianco.
Ma sfortunatamente sei rilegata lì dentro.

Kylo, intanto, non ha detto una parola, ha sfilato la maschera e l’ ha posata sul tavolino, ed ora rimane in piedi, a fissarti.
Non che il suo sguardo ti sia completamente indifferente, ma ricordi ancora le sue parole, il modo in cui ha dichiarato, nel modo più cinico possibile, che non gli importa nulla di te, se non fosse che siete accomunati da un misterioso legame.
- Dobbiamo riprendere la nostra conversazione.
Ti ostini a guardare altrove: che ti torturi pure.

Si schiarisce la voce e avverti il materasso abbassarsi, sotto il peso di Kylo, che ora siede al tuo fianco.

- Sono nato su Chandrila* -, comincia a dire.
Non ti giri a guardarlo, ma ha catturato la tua attenzione.
- Un pianeta ricco di pianure e diviso in piccoli villaggi.
Gli lanci un’occhiata, sinceramente interessata.
- Poi… Luke Skywalker mi ha scelto come suo allievo, quand’ero ancora un bambino, e ho pochi ricordi con i miei genitori.
Ruoti il busto, incrociando infine lo sguardo di Kylo.
- Allievo?
- Luke Skywalker è un Maestro Jedi.
Aggrotti le sopracciglia, ignorando completamente il significato del termine “Jedi”.
- Ricordi quando ti ho parlato di quell’energia che permea ogni cosa, nell’Universo, conosciuta come Forza? E che ci sono degli esseri capaci di percepirla e controllarla?
Annuisci.
- Dunque, i Jedi sono un gruppo di individui sensibili alla Forza, e preferiscono utilizzare solo il Lato Chiaro di essa.
Mentre i Sith, sfruttano il Lato Oscuro.

Non ti è facile seguire il discorso, d’altronde è la prima volta che senti parlare di Jedi, Sith e tutto il resto.

- Perché hai scelto il Lato Oscuro della Forza?-, ti viene spontaneo chiedere.
Come suggerisce anche il nome, immagini che il lato che ha scelto Kylo non comporti nulla di buono.
E le sue azioni ne sono la conferma.

- Il Lato Chiaro della Forza comporta dei limiti: una rigida condotta che non consente ai Jedi di raggiungere il loro massimo potenziale.
Assorbi come una spugna ciò che Kylo ti spiega.
- Un Jedi non può lasciarsi andare, non può dare libero sfogo alle sue passioni e alle sue emozioni. Deve sempre tenere sotto controllo la rabbia e l’odio, e non può bramare un potere più grande. Questo li rende, irrimediabilmente, deboli.

Rimanete qualche istante in silenzio, in modo tale che tu possa elaborare le informazioni ricevute e farti un’idea personale al riguardo.

- Non credo che questi Jedi di cui mi hai parlato siano deboli -, esclami all’improvviso. – dici che la loro fragilità risiede nel dover controllare le loro emozioni. Ma non è forse questo che li rende forti?
È molto più facile lasciarsi travolgere dalle passioni umane, da emozioni quali rabbia, odio paura…
Ciò che è veramente difficile, è saperle controllare, non lasciarci accecare da esse.
Kylo ti osserva inebetito.
Ne sei sicura: devi aver fatto vacillare, per un brevissimo istante, i suoi ideali.

- L’odio per Luke Skywalker, per i miei genitori, per le menzogne con cui sono stato cresciuto, mi hanno reso più forte!-, sbraita di colpo.
Ignori perché provi tanto odio per il suo vecchio Maestro e per i suoi genitori, devi aver toccato un tasto dolente.

- La gente trema anche solo a pronunciare il mio nome.
Non riesci a fare a meno di pensare che si sia alterato poiché, in fondo, sa che hai ragione.
- È questo che ti fa sentire appagato? L’idea di essere temuto?

Scatta in piedi e tu di riflesso, solleva la mano, e tu chiudi gli occhi, preparandoti a subire un qualche tipo di tortura.
- Ho deciso di parlarti di me, affinché tu possa fare lo stesso, non per avere un tuo giudizio.
Lo fissi a testa alta, senti le guance andare a fuoco e non solo per il vostro battibecco, piuttosto perché vi separano pochi centimetri.
- Perché si, sono soddisfatto di quello che sono diventato -, continua Kylo – e non sarà un’insulsa terrestre a farmi cambiare idea.
La tua mano si muove prima che tu possa ragionare con lucidità: il suono dello schiaffo echeggia nella stanza.

Non è solo l’appellativo “insulsa”, che ha fatto scaturire quello schiaffo, ma anche le parole crudeli che ha usato in precedenza e per il suo orgoglio smisurato, che lo rende cieco, tanto da non riconoscere che, qualsiasi sia l’obiettivo che sta perseguendo, non lo porterà di certo al potere, ma solo alla distruzione di se stesso.

Tuttavia, svanita l’adrenalina del momento, realizzi di aver appena schiaffeggiato un assassino dotato di poteri sovrannaturali, che potrebbe mettere fine alla tua vita in qualsiasi istante.
Kylo si avvicina maggiormente, se possibile, e tutta la tua audacia scompare definitivamente.
Ti chiedi come riusciate ad essere così vicini, senza che i vostri corpi si tocchino.

Gli occhi di Kylo sembra vogliano scavarti nell’anima, mentre l’aurea che lo circonda ti incute timore.
Deglutisci e fatichi a sostenere il suo sguardo.
- I- io… - balbetti, tentando di stemperare la sua furia: sei quasi certa che non uscirai viva da quella situazione.
Perché ti sei concessa un gesto così stupido?

Credevi che non ci sarebbero state delle conseguenze?
Che potessi farlo rinsavire, mettendo fine alla sua brama di potere, con un sonoro schiaffo?
Più volte la vita ti ha insegnato che non esiste il bene in chiunque: alcune persone sono crudeli e sono destinate a rimanere tali.

Nonostante ciò, contro ogni aspettativa, Kylo non ti infilza con la sua spada laser, ma abbassa lo sguardo sulle tue labbra e, stavolta, per un periodo troppo lungo per dubitare che l’abbia fatto realmente.
Lo vedi chinarsi, ti supera di parecchi centimetri e il tuo cuore minaccia di esplodere: sai perfettamente cosa sta per fare e dovresti allontanarti, respingerlo… Qualsiasi cosa!
E non provare quella strana euforia mista ad impazienza…
Impazienza, si: anche tu vuoi dannatamente baciarlo.

La porta dell’alloggio si spalanca all’improvviso, tu fai un balzo indietro per lo spavento, mentre Kylo rimane immobile ad osservarti.
- Signore, il generale Hux richiede la sua presenza. -, annuncia uno Stormtrooper.
- Sarò da lui in un momento.-, risponde Kylo, senza staccarti gli occhi di dosso.
D’altro canto, tu non riesci a sostenere il suo sguardo, così giochi nervosamente con una ciocca di capelli, come nulla fosse.
Come se voi due non foste stati in procinto di baciarvi.

- Quando torno usciremo all’esterno e continueremo fuori le nostre conversazioni. -, annuncia il moro.
Sollevi lo sguardo, sorpresa.
Lui sembra impassibile, come se quello sia stato un ordine, eppure quella proposta ti ha -positivamente- colpito.
- D’accordo.
Kylo fa un cenno col capo, poi indossa la sua maschera ed esce dalla stanza, seguito dall’Assaltatore.

Senti lo stomaco in subbuglio e sai che non è per via di ciò che hai mangiato.
Un piccolo sorriso affiora sul tuo volto, mentre ti lasci cadere sul letto.
Che ti sta succedendo?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

* Chandrila: ho appreso questa informazione utilizzando questo sito:  https://starwars.fandom.com/it/wiki/Kylo_Ren

   
 
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