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Autore: lmpaoli94    12/05/2020    1 recensioni
Maria Tudor, prima figlia di Re Enrico VIII è scomparsa nel nulla.
Dopo che suo padre aveva deciso di rivederla dopo tanti anni, improvvisamente sembra scomparsa dai suoi luoghi abituali.
Preoccupato, Enrico VIII organizza un piccolo esercito di uomini fidati atti a risolvere la misteriosa questione di sua figlia.
Ma il Re non poteva mai immaginarsi che dietro tutto questo si potesse celare la gelosia del potere…
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anna Bolena, Enrico VIII, Maria Tudor, Thomas Cromwell, Tommaso Moro
Note: OOC, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il Primo Ministro Cornwell, l’amico di vecchia data nonché suo ex cancelliere Tommaso Moro e sua moglie la Regina Anna Bolena erano legati da un filo del destino molto sottile: la vendetta del Re.
Enrico VIII avrebbe cercato sua figlia fino alla fine dei suoi giorni, alla ricerca di una verità che sembrava quasi al limite dell’impossibile.
Anche se il Regno d’Inghilterra era molto vasto, il Re non si perdeva d’animo.
Sapeva che prima o poi sarebbe giunta a lei… In un modo o nell’altro.
Arrivando nella dimora della Regina, Enrico VIII non fece storie, svegliandola all’alba del mattino seguente.
< Anna, svegliatevi immediatamente. >
< Ma… cosa sta succedendo? >
< E’ il vostro Re che ve lo ordina. >
Anna, non capendo la situazione, sembrava quasi immersa in un sogno.
< Allora? Volete che vi faccia alzare con la forza? >
< Voi non avete nessun diritto di farmi questo! >
< Ne ho il diritto eccome. Noi due dobbiamo parlare. >
< Potete almeno aspettare che io mi rivesta? >
< Perché perdere tempo? Vi ho vista nuda molte volte. Avete freddo? >
< E’ la vostra arroganza che mi urta il buonumore. >
< Addirittura siete di buonumore? Perché mai se posso chiedere? >
< Perché era una bellissima giornata… Ma l’avete rovinata voi con il vostro arrivo tempestivo e non programmato. >
< Anna, vi voglio ricordare che siete su un filo molto sottile. Non volete fare la stessa fine di Tommaso Moro, vero? >
< No… certo che no. Che cosa volete? >
< Voglio sapere dov’eravate al momento della scomparsa di mia figlia Maria. >
< Ero qui. A fare le mie faccende da regina e attendendo il vostro arrivo. >
< Un arrivo che non sarebbe mai giunto. >
< Temo proprio di sì… Maestà, se solo voi poteste ascoltarmi… >
< Per che cosa? Per sentire altre bugie sul mio conto? Vi siete messa contro di me e ne pagherete le conseguenze. >
< Perché dovrei… Tanto è inutile discutere con voi. >
< Anna, mi dispiace dirvelo ma devo scortarvi nella Torre di Londra dove verrete rinchiusa per i vostri crimini. >
< Che cosa? State scherzando, spero. >
< Guardie. >
Dopo aver sottratto Anna Bolena sotto lo sguardo attento delle sue dame di compagnia, la Regina non la smetteva di inveire contro il suo sovrano nonché consorte.
< Parleremo nella Torre più alta dove verrete rinchiusa. Insieme a Tommaso Moro e ad un altro ospite che si aggregherà a voi. >
< Maestà, state facendo un errore madornale. >
< Non credo proprio > gli sussurrò il Re < Portatela via. >
Mentre la furia di Enrico VIII continuava ad essere interminabile, il prossimo a farne le spese sarebbe stato il suo Primo Ministro.
< Maestà, ma non dovevo tenerla d’occhio? >
< Certo, Signor Cronwell. Ma ho pensato che era più saggio rinchiuderla nella Torre di Londra dove avrebbe espiato i suoi peccati una volta per tutte. >
< Comprendo le vostre ragioni, maestà. Vostra moglie può nascondere segreti imperscrutabili. >
< Mentre voi? Voi non nascondete niente? >
< Assolutamente no, maestà. Io sono sempre il vostro servo più fedele… >
< Basta con queste lagne. Stanno diventando fastidiose per la mia persona… E comunque il vostro destino è legato a mia moglie e al mio vecchio amico Tommaso Moro. Vi rivedrete tutti in prigione nella Torre di Londra dove il vostro destino verrà interrotto bruscamente dalla vostra morte se uno di voi non confessa per i suoi crimini. >
< Maestà, abbiate pietà… >
< Nessuno ha avuto pietà di Maria quando l’ha rapita sotto la mia supervisione. Nessuno! E tutti coloro che mi stanno intorno pagheranno con la vita. Fosse l’ultima cosa che faccio. Guardie! >
Appena Cronwell fu portato via insieme alla Regina, Enrico VIII aveva creduto che la soluzione era sotto i suoi occhi.
I tre sospettati sarebbero morti per sua volontà.
Ma sarebbe bastato per riavere sua figlia una volta per tutte?
 
 
Appena tutti e tre si riunirono, Enrico VIII scrutò i loro sguardi.
< Era da tanti anni che non mettevo piede qua dentro > sussurrò guardandosi attorno < Devo dire che le prigioni sono molto peggiorate. Come ci si sente a vivere qui? >
< Come dei criminali della peggior specie > fece Anna Bolena disprezzante < Cosa che non sono io. >
< Tacete, Anna. Non siete nelle condizioni di attaccarmi. >
< Allora uccideteci tutti! Tanto è quello che farete! >
< Sicuramente. Vi meritate il peggio per i vostri crimini. >
< Maestà, se solo ci potreste ascoltare… >
< Solo se avete riferimenti su Maria potrò darvi udienza, altrimenti la vostra condanna di morte è segnata per domani alle nove del mattino… Ormai è inutile prolungare le vostre sofferenze, anche se avevo pensato di torturarvi molto lentamente. Ma non ho il tempo né il gusto di farlo. >
< Voi siete mentalmente instabile, maestà. >
< Avete il coraggio di mancarmi di rispetto anche in questa maniera? Voi e la vostra famiglia perderete tutto, Anna Bolena. I traditori verranno bruciati al rogo o con la testa mozzata mentre la folla festeggerà sopra i cadaveri. >
< Potete anche ucciderci tutti. Ma questo non riconsegnerà mai vostra figlia Maria. >
< Non m’interessa. La mia vendetta arde dentro di me e non c’è niente che possa bloccarmi. Sono come un fiume in piena che non conosce fine. >
< La vostra pazzia sarà la vostra rovina. Ascoltateci una volta per tutte > rispose Tommaso Moro disperato.
< Adesso basta! Non voglio più sentirvi parlare! >
Più Enrico VIII era scosso, più la sua pazzia diventava pericolosa.
Continuava a prendere a pugni il muro della prigione, fino a rendere le sue nocche ricoperte di sangue.
< Mi avete ridotto come un rinnegato e un miserabile. Ma pagherete… Pagherete tutti! >
< Nessuno vi aiuterà maestà. Ormai siete da solo. >
Improvvisamente, anche Anna Bolena aveva qualche schizzo di pazzia.
< Nessuno vi rispetta perché siete un avido e un tiranno. Vi meritate quello che state passando. >
< Anna, non osate sfidarmi. >
< Perché altrimenti che cosa mi farete? Picchiatemi! Violentatemi! Uccidetemi se volete! Tanto se la mia vita è giunta al termine, meglio fermare le nostre più profonde sofferenze. Per sempre. >
< Non rivedrò mai più Maria… Il tutto perché sono stato un pessimo padre. >
< Su questo potete contarci, maestà. L’avete ripudiata da quando vostra moglie non vi concedeva il divorzio e avete riposto la vostra rabbia su Caterina e su vostra figlia. Siete una crudele persona che merita di morire come noi. >
Anna, con fare incredibile, stava mettendo il suo sovrano con le spalle al muro in questo gioco di psicologico.
< Maestà, non ascoltate le parole di questa maledetta > Fece Tommaso Moro mentre si asciugava il viso < Io voglio aiutarvi con le mie residue energie che mi restano. Abbiate almeno pietà di me. >
< E’ troppo tardi, Moro. Questo è quello che succede quando si disubbidisce agli ordini. Uno di questi criminali te l’ha fatta sotto il naso… Oppure siete voi il colpevole? >
< Maestà, non fare mai una simile cattiveria a voi. >
< Magari allora siete tutti e tre… I complici per un rapimento perfetto. Le tre cariche più alte dello stato contro di me… >
< Perché avete pensato solo a noi tre? Non potete pensare ad altri sudditi o ad altre persone di alto rango vicino a voi? >
< L’ha fatto, moglie. Infatti come tutti i miei sudditi, anche loro stanno pagando. Vengono torturati proprio qui, in questa torre. Se mettete le vostre orecchie sui muri, potrete sentirli. >
< Non ci teniamo ad ascoltare grida di dolore impuro. >
< Anche se i muri strideranno dalla disperazione la mia rabbia non si placherà molto presto… Lei è ancora là fuori. Me lo sento. >
Nel mentre Enrico VIII continuava a godere delle disgrazie altrui, a Thomas Cronwell venne un’idea che avrebbe potuto salvarlo.
< Maestà, avete provato a controllare in altre celle di questa torre? >
< Come, Cronwell? Che state dicendo? >
< Magari il colpevole ha nascosto vostra figlia dietro ad alcuni muri nascosti di questa prigione. Esaminando la piantina, ce ne sono molte… Ma se per caso uno di questi nascondigli non fosse segnato? >
Sentendo quelle parole, Enrico VIII divenne ancora più pallido.
< Voi forse mi state dicendo… >
< Maestà, voi siete l’unico che conosce tutti i nascondigli di questo posto. Non ricordate un posto abbastanza probabile dove il colpevole avrebbe potuto nascondere vostra figlia? >
< In realtà un posto c’è… Guardie! >
Richiamando alcuni uomini mentre stavano torturando i prigionieri, Enrico VIII gli ordinò di scovarla dietro l’ultimo corridoio della Torre.
< Maestà, quel punto della torre è chiuso da secoli. >
< E voi riapritelo! Alla svelta! >
Mentre le guardie della torre videro che il sentiero era stato riaperto in precedenza, sentirono alcuni pianti che attirarono la loro attenzione.
< Una donna si cela qua sotto. Dobbiamo scovarla alla svelta. >
Ritornando a Thomas Cronwell, Enrico VIII fu molto meravigliato della sua idea.
< Signor Cronwell, se mia figlia è nascosta dove avete detto voi, la mia riconoscenza sarà impagabile. >
< Lo spero di cuore, maestà. >
Il Re dovette attendere altri minuti prima che le guardie tornarono in superficie mentre scortavano una figura magra, sporca e malnutrita.
Mentre stava pulendo il suo viso dal fango, Enrico VIII fu fiero di poter riabbracciare sua figlia Maria.
< Maria… sei viva… >
< Maestà… >
Non riuscendo a contenere la sua felicità, il Re l’abbracciò prima di ordinare alle sue guardie da bere e da mangiare per sua figlia.
< Tesoro mio, dovresti fare un ultimo sforzo: chi ti ha condotto in quel postaccio? >
Mentre gli occhi di Maria si dipingeva tutto il suo dolore, la donna inquadrò nella colpevole la sola che realmente la odiava: Anna Bolena.
< E’ stata Anna a farvi questo? >
< Sì, padre. Mi ha rapita in piena notte mentre mi aveva addormentato... Non ricordo come ero giunta nelle profondità di questo posto… Vedevo solo il buio e sentivo solo il rumore del mio pianto. È stato davvero terribile. >
Enrico VIII fissava sua moglie con tale odio che si riversò contro di le stringendogli le mani intorno al collo.
< Perché! Perché l’avete fatto?! >
< Voi non mi vedevate più come prima… E l’unico modo per vendicarmi era colpire vostra figlia. >
< Non avreste dovuto. Morirete per questo! >
Mentre Thomas Cronwell e Tommaso Moro rimasero inermi a fissare tanta crudeltà, la Regina Anna fu strozzata con tutta l’energia che il Re Enrico VIII aveva in corpo.
< Maestà, cos’è successo? > domandò una guardia al ritorno con viveri e acqua.
< Gettate mia moglie nel luogo dov’era rinchiusa mia figlia. Immediatamente! >
< Subito, maestà > rispose la guardia con la paura di finire proprio come la sua sovrana.
Mentre il povero Re ricominciava a vivere da quel giorno, riconobbe immediatamente che la sua follia era andata ben oltre la sua ragione.
< In poco tempo tornerà la pace com’è giusto che sia > fece Thomas Cronwell mentre stava lasciando la prigione accompagnato dal sovrano, da Maria e da Tommaso Moro.
< Bene. Non voglio che si parli più di questa storia. Ormai Anna Bolena è un capitolo che non riguarda più le nostre vite. Sono stato chiaro? >
< Come volete voi, maestà. Il vostro volere non verrà mai infranto. >
   
 
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