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Autore: Biblioteca    13/05/2020    2 recensioni
In un diario, un'anonima protagonista racconta una brutta esperienza.
Perseguitata da incubi e in particolare da un mostro (che appare anche fuori di essi), convinta di non poter trovare conforto nè in famiglia nè con la terapia condotta dal dottor Callisto, si butta tra le braccia di ASIM, un guru del web che ha le sue stesse visioni e che dipinge ossessivamente immagini di quello e altri mostri.
Ma quando il lavoro di "purificazione" inizia, la protagonista capisce che qualcosa non va e inizia a sospettare che forse il mostro e il guru non sono nemici ma alleati.
Nasce così una nuova teoria della cospirazione che sconvolgerà definitivamente il precario equilibrio della ragazza.
(Storia in via di pubblicazione su Wattpad: https://www.wattpad.com/908112403-mostro-7-dicembre-2019)
Genere: Angst, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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13 maggio 2020
Oggi io e Callisto ci siamo salutati. A quanto pare mia madre lo ha chiamato e gli ha fatto una piazzata dopo il mio tentativo di suicidio. E lui stesso si è scusato per aver ignorato certi segnali durante la terapia.
Non gliene faccio una colpa: ci siamo incontrati poche volte in verità, e con questa storia delle videochiamate capire certi stati d’animo era più difficile.
Ovviamente la scelta finale spetta a me: mi ha detto che se desideravo continuare una terapia scegliendo un altro dottore posso dirgli chi ho scelto e Callisto potrà dirgli (o dirle) cosa ha funzionato e cosa è andato storto nella nostra terapia. Non si fa spesso, anche per via della storia del segreto professionale, ma se capitano fatti particolarmente gravi durante la stessa terapia alcune informazioni posso essere fornite. A quanto pare il mio tentativo di suicidio rientra in una di queste gravità.
Altrimenti posso anche rinunciare a svolgere una terapia psicologica: sono maggiorenne, posso scegliere io cosa fare. A quanto pare non sono stata ritenuta da TSO. Ma io ho già deciso che chiederò aiuto perché è inutile nascondersi, io sto male. Sto male con gli altri e con me stessa, e non solo perché mi vedo comparire in giro una creatura che non dovrebbe esistere. Il mio malessere viene da più lontano, è come se vivessi il presente nella prospettiva del mio passato, di ogni singola cosa che ho fallito o che semplicemente non è andata bene. E questo non è giusto. Così facendo mi sto rendendo conto che non ho né un presente né un futuro e forse anche per questo spesso divento ossessiva nelle cose che sul momento mi appassionano o emozionano in qualche modo. Come la storia del Mostro.
Ho spiegato questa idea a Callisto, ho promesso che avrei cercato con attenzione a chi rivolgermi e che glielo avrei comunicato e alla fine l’ho salutato, per sempre.
La nostra ultima chiamata è stata, penso, la prima veramente sincera.
Ammetto di aver avuto piuttosto paura a confidarmi con lui, sia perché il suo atteggiamento di positivismo assoluto non mi corrispondeva, sia perché sentivo che se avessi detto qualcosa di più su certe cose mi avrebbe dato dei consigli che non avrei seguito. Per ASIM ad esempio già aveva mostrato avversione quando lo avevo presentato come un semplice “maestro di scrittura online”; se avesse saputo per quale motivo vero lo contattavo, si sarebbe messo a dire in mille modi diversi di non frequentarlo più.
Cosa che comunque ho intenzione di fare.
Avevo maturato questa decisione due giorni prima che Billy mi chiamasse, la sua telefonata è stata solo la gocciolina finale che ha fatto traboccare un vaso già pieno. Forse addirittura già traboccante.
Anche perché in quei giorni, dove non sono uscita di casa e ho continuato ad essere una specie di zombie anche dentro, ho provato più volte a sentirlo e ASIM si è sempre negato, ogni volta con una scusa diversa.
Ad un certo punto è arrivato a dirmi: “Non ci crederai mai, ma sono più occupato in quarantena che prima”, seguito da uno smile.
Non so perché ma quell’improvvisa presa di confidenza, dopo non avermi nemmeno chiesto come stavano andando le cose, mi ha fatto letteralmente salire il sangue agli occhi. Ho deciso lì che sarebbe finita, anche se non l’ho voluto ammettere a me stessa.
Comunque ho cominciato togliendo tutti i salvataggi fatti sul blog, il mi piace alla pagina di facebook, il seguito alla pagina instagram… via via che cancellavo mi sono resa conto di come il suo mondo fosse diventato anche il mio, di come mi ero sovrapposta a tutto quello che diceva: le pagine sul cibo sano, sugli oggetti futili, sulle pratiche di pulizia del corpo e della casa. Mi sono seriamente spaventata di vedere a che livello era arrivata la mia ossessiva ricerca e di come si era spostata dal Mostro ad altro. Che intanto era in piedi vicino al computer a osservarmi.
Poi quando ho finito e lui è andato via, ho scoperto che stavo già meglio. Ma solo dopo la chiamata di Billy mi sono davvero ripresa. Ho anche sentito Alice.
Mi sono in parte confidata con lei, parlandole anche di ASIM. E anche lei, come Callisto e Billy, mi ha espresso delle perplessità sul suo metodo.
Ovviamente non le ho detto tutto, non le ho parlato del Mostro.
Comunque sono riuscita a ottenere un ultimo incontro con ASIM.
Voglio guardarlo in faccia (sempre su uno schermo, ma meglio di nulla) porgli giusto le ultime domande, quelle che voglio fargli da un sacco di tempo, chiedergli la stramaledetta ricevuta di pagamento delle sedute e poi salutarlo per sempre.
Spero che così la mia ossessione per lui e per la sua visione del mondo venga definitivamente spezzata.
 
C’è una cosa che ancora non capisco: perché mi sono ossessionata a tal punto con lui? Rileggendo quanto ho scritto (ormai posso farlo, dopotutto non sono più paziente di Callisto) mi rendo conto che anche se ho detto cose che hanno senso, la storia del “vivere sempre nel passato” in questo caso non basta.
C’è dell’altro. Scritto così sembra quasi una questione di innamoramento ma non è così. Io ho sempre provato un senso di soggezione verso ASIM. Ero arrivata a sentirmi inquietata da alcuni suoi atteggiamenti. E questo con l’amore non c’entra nulla. Tanto meno con l’innamoramento, dove anche il più psicopatico tra gli psicopatici può essere visto come un santo.
Qui è il contrario: c’era una visione iniziale a distanza di santità, poi però ecco che arriva la soggezione e la paura di non essere abbastanza all’altezza per avere le risposte che cercavo, che scatta proprio quando l’incontro si fa più ravvicinato. Che ripeto, io cercavo solo risposte. Se uno come Callisto si fosse mostrato più disponibile a credere alla mia storia del Mostro piuttosto che consigliarmi subito alla prima visita di farmi la camomilla per dormire meglio, avrei probabilmente seguito Callisto e ASIM non lo avrei minimamente calcolato.
Prima puntavo alle risposte, poi gradualmente LUI si è sovrapposto. Diventando peraltro la mia prima fonte di malessere. Ma quando uno ti dice che è nel vivere appieno la sofferenza che si racchiude il senso dell’esistenza, quella persona può davvero farti di tutto, anche violentarti, e tu resterai lì immobile accettando tutto pur di avere una risposta.
 
È una presa di coscienza terrificante questa che ho appena fatto.
Spero di riuscire a chiudere questa storia al più presto.
Il 20 maggio lo vedo e questa storia finirà.

 
  
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