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Autore: nique_j    13/05/2020    6 recensioni
“Tutto questo baccano per un foglio di pergamena”
“Questo non è un semplice foglio di pergamena. E tu devi promettermi di non farne parola con nessuno”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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La notte in cui Lily Evans giurò solennemente a James Potter di non avere buone intenzioni 
 
 
Era una classica serata come tutte le altre, all’interno della Sala Comune di Grifondoro. 
I numerosi studenti che vi si erano rintanati dopo il consueto banchetto serale si stavano, ad uno o ad uno, ritirando nei loro dormitori, man mano che la notte dolcemente iniziava a calare. 
Solo qualche Grifondoro non aveva la minima voglia di andare a letto così presto, ed era così ogni sera. I Malandrini erano infatti sempre gli ultimi ad andarsene, e i primi a disturbare la quiete comune, come sempre. 
Quella sera – come tutte le sere – fu Remus Lupin il primo a chiamare i compagni e ad incitarli a levare le tende, ricordando che avrebbero dovuto trascorrere in biblioteca tutto l’indomani per una lenta e noiosissima ricerca sull’analisi dei rapporti  tra maghi e folletti.
E sempre come ogni sera, fu Peter il primo ad alzarsi dal divano sul quale era sprofondato qualche ora prima – divano che ci mise qualche ora a tornare nella sua forma originaria, re imbottendosi da solo – e a seguire il saggio amico. 
 
Il solito guastafeste, Lunastorta!” 
 
Sirius Black parlò, mettendosi in bocca una delle Cioccorane che aveva appena scartato, e dopo aver appallottolato velocemente l’involucro, lanciò la pallina addosso a Remus Lupin, che lo colpì debolmente sul petto per poi cadere per terra. 
Lupin sbuffò, borbottando qualcosa che assomigliava ad un “io domani mattina non vi tirerò giù dal letto un’altra volta per trascinarvi di peso in biblioteca quindi arrangiatevi”, e augurando la buonanotte ai due, salì velocemente le scale andando verso il dormitorio dei maschi. 
 
“Felpato, credo che sia il momento che te ne vada anche tu”
“E perché, mio caro Ramoso?”
“Perché Lily Evans si sta alzando e sta venendo qui e io ti vorrei gentilmente fuori dai piedi”
 
Sirius si accorse che lo sguardo dell’amico era puntato da una decina buona di minuti sulla figura esile di Lily, che si trovava dall’altro capo della stanza. 
Da buon amico quale era – anche se controvoglia, perché lui di sonno non ne aveva proprio – fece un cenno d’assenso con il capo e balzando in piedi, si ritirò anche lui in dormitorio. 
 
“Divertitevi”
 
Furono le ultime parole che James sentì, in lontananza ormai. Perché in quel momento ogni singola cellula del suo corpo era focalizzata su quella ragazza meravigliosa che gli si era appena avvicinata, sedendosi sulle sue gambe sulla piccola portoncina rossa.
 
Buonasera, Signorina Evans”
“Buonasera, Signor Potter”
“Anche Lei da queste parti?” 
“Si dà il caso che la Sala Comune non è poi così grande, non sarebbe stato semplice evitarti questa sera”
 
James scoppiò a ridere, prima di posare dolcemente le sue labbra su quelle della rossa che, da qualche settimana, poteva finalmente chiamare la sua ragazza.
Lily schiuse dolcemente le labbra e il bacio si fece sempre più intenso. 
Le loro lingue iniziarono a toccarsi, dapprima timidamente, poi sempre più violentemente. 
Le mani di James immerse tra i lunghi capelli rossi di lei, le braccia di Lily attorno al collo di James. 
E all’improvviso, accadde qualcosa. 
Perché James sentì la stretta di Lily farsi sempre più forte, attirandolo più verso di sé, e perché nello stesso istante sentì un morso di Lily sul labbro inferiore. Perché le braccia di James erano scese sulla schiena di lei e la presa sul suo corpo si faceva sempre più stretta.
Rimase quasi stordito infatti, quando la vide staccarsi velocemente da lui. James le rivolse uno sguardo interrogativo. Era completamente in balia di quel bacio che sembrava aver dimenticato ogni cosa, persino dove si trovassero. 
 
“Non possiamo, qui”
 
Lily si stava guardando attorno. Nonostante la Sala Grande fosse deserta, sapeva che quello non sarebbe stato il luogo ideale per fare qualsiasi cosa avessero in mente di fare in quel momento.
James continuava a fissarla. 
Perché lei portava sempre quello spicchio di razionalità all’interno della loro relazione? Se fosse stato per lui, i vestiti di Lily si sarebbero già trovati a terra e l’ultima preoccupazione per lui sarebbe stata quella che qualcuno avrebbe potuto coglierli in flagrante. 
 
Non fraintendere. Io ti voglio, James Potter. Ma …”
 
Furono quelle parole che fecero venire a James un’idea grandiosa. Balzò in piedi, rischiando di farla cadere, dal momento che metà del suo corpo si trovava sopra di lui. 
 
“Stai qui, Lily. 
Non ti muovere.
Mi giuri che non ti muovi? 
Torno subito. 
Stai qui ok? 
Non ti muovi vero?”
 
E dopo essersi assicurato per la centesima volta che Lily non si sarebbe mossa, iniziò a correre su per le scale del dormitorio.
Quando tornò correva ancora, i capelli scuri sembravano più arruffati di quando se ne era andato, e aveva il fiatone.
Si posizionò davanti a Lily che, molto incuriosita e anche un po’ spaesata, cercava di capire cosa stesse succedendo. 
James le mostrò ciò che teneva in mano, mentre un sorriso malandrino gli si disegnava sul volto. 
 
“Tutto questo baccano per un foglio di pergamena”
“Questo non è un semplice foglio di pergamena. E tu devi promettermi di non farne parola con nessuno”
 
Lily lo guardava sempre più incuriosita. Quel ragazzo aveva sempre avuto una fervida immaginazione. Lily non sapeva mai cosa aspettarsi da lui, ed era la cosa che più le piaceva della relazione con James, anche se il fatto di non sapere cosa lui avesse in mente per la maggior parte del tempo spesso la destabilizzava. 
Lo vide tirare fuori la bacchetta e la appoggiò delicatamente sul foglio ingiallito, sussurrando qualcosa. 
Gli occhi di Lily si spalancarono quando vide che sul foglio stavano iniziando a disegnarsi sottili linee di inchiostro nero, tracciando quella che sembrava …
 
“Una mappa?”
 
James non perse tempo, si limitò a guardarla mentre un sorriso gli si dipingeva sul volto, e si protese in avanti per prenderla per il polso trascinandola fuori dal buco del ritratto. 
Il castello sembrava vuoto, deserto. Ogni tanto, James controllava la mappa e procedeva a zig zag tra i corridoi, la bacchetta davanti a sé per illuminare il loro cammino. 
Dopo qualche minuto, si fermò fuori da un’aula, anch’essa deserta.
Lily tirò fuori la bacchetta e anticipando James, fece scattare la serratura della porta, chiudendola poi dietro di loro. 
James le si avvicinò dolcemente, come poco prima in sala comune, le scostò una ciocca di capelli dal viso per metterglieli dietro l’orecchio e sussurrarle qualcosa.
 
“Con questa, se qualcuno dovesse trovarsi nei paraggi lo sapremmo subito”
“Che cos’è, esattamente?”
“Pensavo di non averti fatto fare tutta questa strada per discutere su un semplice foglio di pergamena”
 
 Ma Lily si allontanò leggermente da lui, giusto per alzare lo sguardo e puntarlo dritto negli occhi scuri del ragazzo, incrociando le braccia al petto.
James sbuffò e in quel momento capì che doveva per forza risponderle, altrimenti sarebbe finita male.
 
E’ una mappa di Hogwarts. L’abbiamo disegnata noi. Ti dice in tempo reale dove si trovano tutte le persone all’interno del castello. 
Ora confiscala, va bene. Denunciami pure, lo so che può essere considerato un oggetto illegale ma io ….”
 
Non riuscì a finire la frase però, perché sentì le labbra morbide di Lily su di lui. Non indugiò nemmeno un secondo, e si buttò a capofitto sulla sua bocca, per continuare quel contatto che poco prima si erano trovati forzati a dover interrompere.
 
“Se pensi che io voglia confiscarti una cosa del genere sei completamente fuori strada”
 
La rossa si staccò leggermente dalle sue labbra, per poi rifondarcisi sopra nuovamente, spingendolo contro uno dei numerosi banchi vuoti, prendendolo per la cravatta allentata. Sentiva il suo corpo caldo contro al suo, e con le mani tremanti gli slacciava la camicia, provocando in James una serie di brividi che sicuramente non erano causati dal tocco freddo delle dita di lei.
 
Giuro solennemente di non avere buone intenzioni, James Potter”
 
 
Fatto il misfatto. 
 
 
 
Angolino dell’autrice
Ok dovrei fare davvero tremila cose. 
Come per esempio studiare per gli esami che ho tra meno di un mese, fare ricerche per la tesi e altre cose molto più produttive.
Però alla fine mi ritrovo sempre con la pagina Word aperta a la voglia di pubblicare qui.
È un po’ di tempo che mi balenava nella mente una James / Lily, ma non mi era ancora arrivata la giusta ispirazione. Ieri però – mentre correvo lol – nella mia mente ha iniziato a prendere forma la frase del titolo, e da lì è nato tutto il modo spontaneo. 
Fatemi sapere come sempre che cosa ne pensate, please.
 
Love u
Un bacio 
Nique. 
  
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