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Autore: Meggy the Witch    14/05/2020    2 recensioni
Dunque… il mio passato? Ormai lo sanno tutti. Segreti? Ho rubato la biancheria intima a Rey. Ah, sì giusto, ho anche ucciso Snoke,... come dimenticarlo. Droghe? sì, mi sono fatto di qualcosa qualche volta con gli altri Rens… Alcolici? Be', potrei avere qualche problema a riguardo. Oh, insomma! Perché tanto scandalo? Cosa vi aspettate che io sia? Una sorta di principe azzurro senza macchia? No, diamine! Sono il Leader Supremo!
-ALERT: non considera i fatti avvenuti in "The rise of Skywalker"-
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Generale Hux, Kylo Ren, Nuovo personaggio, Rey
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La Jakku che mi lasciai alle spalle non era la stessa che mi aveva accolto all’arrivo.
L’intero clan criminale di Saji stava crollando sotto le accuse di alto tradimento nei confronti del Prim’Ordine e quello di Rinvin era troppo sotto l’occhio del governo per riuscire a riparare i danni subiti. Jakku si stava affacciando finalmente alla legalità.
Ed era tutto (o quasi) merito mio!
Era giunto il momento di concedersi una vacanza rilassante su Naboo…
-C’È ACQUA OVUNQUE! OVUNQUE!-
-L4 CHIUDI QUEL DANNATO RUBINETTO!-
…nemmeno il tempo di crederci.
Io e il capitano Lair rientrammo nella graziosa cucina di villa Amidàla lasciandoci dietro una pista di orme bagnate. L4 era ancora chino sul lavabo.
-Trovato il tubo rotto?- chiese.
-NO!- gli urlammo in coro.
Nonostante la villa fosse disabitata da diversi anni, non era mai mancata una manutenzione regolare dei vari impianti e del giardino e apparentemente sembrava tutto in ottime condizioni.
Appunto… solo apparentemente: qualche tubatura che portava l’acqua in cucina doveva essere rotta, così che quando si apriva il rubinetto del lavello non scendeva un filo d’acqua, in compenso però si allagava la piccola terrazza vicino. L’unica consolazione era che su Naboo era piena estate e faceva talmente tanto caldo che l’acqua evaporava abbastanza in fretta.
L4 parve prendersela.
-Direi che qui sto perdendo tempo. Vado a finire di mettere a posto le altre cose, prima che arrivi la misteriosa friendzonatrice. Vi ho messo degli accappatoi sul tavolo.-
La sera prima, passato il momento di allarme, non ero riuscito a sfuggire alla curiosità di L4 e Lair riguardo la mia uscita con Rey. Così gli raccontai che avevo invitato la “misteriosa friendzonatrice” su Naboo, ovviamente senza rivelare chi fosse. Erano talmente entusiasti che avevano insistito per darmi una mano a rendere presentabile la villa, almeno per accogliere dignitosamente l’ignota ragazza.
Non avevo nemmeno una vaga idea di a che ora potesse arrivare Rey. Speravo solo di fare in tempo a dare una sistemata almeno alle stanze principali che avremmo usato e a cacciare via L4 e Lair.
-L’ho trovato!- udii la voce del capitano provenire dal terrazzo.
Si era infilata in quella che fino ad un attimo prima avevamo pensato fosse l’apertura di un condotto dell’areazione un po’ grande: dietro la graticola però si nascondeva una ristretta stanza piena di tubature. Lair si era in qualche modo arrampicata su un fascio di tubi.
-È rotto in questo punto. Mi passi il nastro isolante nella casetta degli attrezzi.- mi ordinò dall’alto.
Incredibile. Era riuscita ad arrivare fin là in alto senza nemmeno togliere l’armatura cromata.
-Certo…- mi girai in cerca della cassetta nell’acqua accumulata sul pavimento.
La asciugai un po’ prima di aprirla.
Nastro isolante? C’erano di sicuro dei materiali più idonei per riparare un tubo. Insomma, non mi sembrava proprio la cosa più adatta... ma che diamine?!
Mentre frugavo nella cassetta trovai a mia sorpresa una piccola bustina quadrata di un brillante colore rosso.
-Perché c’è un preservativo nella cassetta degli attrezzi?- realizzai.
Il capitano Lair dall’alto dei tubi non parve stupirsi troppo.
-L4 li sta posizionando in punti strategici della abitazione, di modo da facilitarle il recupero in caso di necessità con l’ignota ospite.-
Quindi li stava spargendo in giro per l’intera villa…
Abbandonai la cassetta e rientrai nella cucina in cerca di L4. Lo ritrovai mentre saliva le scale verso il piano superiore, tendendo in bilico diverse scatole piene di contraccettivi.
-L4, cosa stai facendo?!-  gli mostrai il preservativo.
Mi degnò di un misero sguardo prima di tornare a concentrarsi sulle vertiginose scale.
-Un favore.-
UN FAVORE?!
Cercai di mantenere la calma.
-No, L4, ti ho già spiegato che io e lei siamo qui solo ed esclusivamente per studiare la Forza. Non ho intenzione di farmela.-
-Sicuramente…-
-Sono serio.-
L4 appoggiò gli scatoloni al gradino a metà scala.
-Va bene. Mi hai convinto. Ma perché hai fatto quindi portare qui da Coruscant tutti i regalini che avevi deciso di rivendere, se non hai intenzione di provarci?-
Io… non lo sapevo!
-Potrebbero tornarle utili.- raggirai.
Dai, qualcosa poteva davvero servirle…
-Chissà per quanti motivi può tornare utile un completino sexy.- cigolò, riprendendo l’arrampicata sulle scale.
-L’ho messo nell’armadio della stanza degli ospiti con gli altri vestiti, se mai dovesse servire.- aggiunse.
Maledetto.
-Almeno togli i preservativi da ovunque tu li abbia nascosti. Se lei dovesse accidentalmente trovarli, potrebbe pensare che sia un pervertito.-
-Se già non lo pensa.- replicò.
Promisi a me stesso che prima o poi avrei smontato pezzo per pezzo quel dannatissimo droide.
Tubo della cucina a parte, non sembrava esserci nient’altro di rotto nella villa.
Dovevo solo aspettare Rey.
Raggiunsi L4 e Lair sulla balconata più vicina all’ingresso, affacciata sul bellissimo panorama da cui si ammirava il lago.
-Bene, grazie per l’aiuto. Ora potete andare a godervi le vostre vacanze.- li invitai ad andarsene.
Non mi pareva appropriato farli restare nella villa con me e Rey; mi sembravano una presenza del Prim’Ordine troppo invadente, così avevo affittato per loro una casetta molto carina nella capitale, dove speravo potessero rimanerci senza creare troppi problemi.
Inoltre non volevo che scoprissero chi fosse la “misteriosa friendzonatrice”.
Né L4, né il capitano però parvero intenzionati ad andarsene subito.
Si scambiarono un’occhiata.
-Possiamo conoscere la ragazza?- osò L4.
-No.-
-Nemmeno una fugace presentazione?- riprovò Lair.
-Neanche.-
Anche a dire chi fosse, come avrei spiegato l’intera vicenda?
Era più semplice tenerli all’oscuro di tutto.
-Non ha molta scelta…- obiettò il capitano. -…intravedo da qui una figura femminile in avvicinamento sul sentiero principale. Il soggetto però è troppo lontano per essere indentificato.-
Indicò oltre la balconata, verso il piccolo boschetto che precedeva la villa.
La riconobbi immediatamente, con uno zainetto sulle spalle come bagaglio e quegli abiti semplici di colore bianco e beje decisamente insoliti per i coloratissimi Naboo. Rey stava camminando allegramente lungo il vialetto che costeggiava il lago, con lo sguardo distratto verso alcune campanule decorative.
-Non possiamo uscire dalla villa, senza esseri notati. L’ingresso è solo uno.- mi fece notare L4 con tono soddisfatto.
No, no, no, non potevo presentargliela!
O almeno, non così… dal nulla!
-Non sono sicura dell’utilità di questa informazione, ma pare che la ragazza abbia una certa preferenza per le infiorescenze di colore azzurro.- mi mise al corrente il capitano, continuando ad osservare Rey.
Ad ogni modo uscendo l’avrebbero incrociata e riconosciuta.
-L4, Lair…-
Mi fissarono in attesa.
-… va bene. Ve la presento. Ma giuratemi che manterrete segreto tutto ciò che vedrete e che rimanderete qualsiasi tipo di domanda a dopo questi dieci giorni.-
Tanto valeva fargliela conoscere.
Il capitano si portò una mano al petto.
-Giuro solennemente che l’identità della ragazza non sarà diffusa da parte mia e che tale informazione rimarrà riservata nella maniera più assoluta.-
L4 rimase un attimo basito dal giuramento eccessivamente formale del capitano.
-Giuro che non dirò niente a nessuno e che non venderò nessun gossip a Supernova o ad altre riviste.- la fece semplice.
Bene.
Li feci attendere sulla terrazza e andai incontro a Rey.
Aveva già raggiunto il cancello di ingresso, nascosto tra i pini marittimi e qualche cipresso. Si stava arrampicando su un piccolo affioramento roccioso che costeggiava il viale, intenta a raggiungere dei fiorellini azzurri. Tra i capelli teneva già annodati altri fiori dello stesso colore.
Rimasi immobile sul cancello d’ingresso ad ammirare l’eleganza nei suoi movimenti, la dolcezza con cui colse i fiori, la semplice felicità nel suo sguardo e il bagliore e la sorpresa nei suoi occhi quando si accorse di me.
-Ben!- mi saltellò incontro felice.
Era davvero strano pensare che quella era solo la terza volta che ci incontravamo dal vivo, senza la Forza che ci mettesse in contatto.
-Ciao.- le sorrisi.
Non avevo idea di come comportarmi.
Abbracciarla? Nah, sarei stato troppo invasivo. Chiederle come stava? Banale. Come era andato il viaggio? Troppo formale.
-Questo posto è stupendo!- risolse tutto Rey. –Ci sono un sacco di piante! E animali sulle piante che cantano! E le persone sono così gentili! Una signora a cui ho chiesto informazioni mi ha pure regalato un dolcetto!-
Era la felicità fatta persona.
Così sorridente e con i fiori in testa, era la creatura più graziosa che avessi mai visto.
“Diglielo!” pensai tra me e me.
-Sì, i Naboo sono molto accoglienti.- commentai invece.
Niente commenti carini fraintendibili.
La invitai ad entrare nel giardino. Rey con l’umore alle stelle mi saltellò a fianco lungo il vialetto d’ingresso.
-Hai fatto un buon viaggio?- optai per l’opzione informale.
-Sì, abbastanza…-
Si interruppe improvvisamente.
-Ben, ma è bellissima!- gli occhi le brillarono dall’emozione. -Avevo sentito dire che villa Amidàla era meravigliosa, ma non avrei mai immaginato così tanto!-
Rimase affascinata da una minuscola costruzione in muratura che fungeva da portineria.
-Ehm,… Rey, quella è la portineria.- le rovinai l’atmosfera gioiosa.
Le indicai l’enorme reggia alle nostre spalle.
-Quella è la villa.-
Spalancò gli occhi dalla sorpresa.
-Wow.- si limitò.
Ridacchiai d’istinto.
-Non sapevo che le ville fossero… così.- si giustificò.
Come facevo a non provarci per dieci giorni con una ragazza così?!
Era bellissima in ogni sua espressione.
Intanto ci avvicinammo alla balconata dove L4 e Lair ci aspettavano.
Bloccai Rey prima che risalisse i gradini.
-Rey,…- abbassai la voce -…ho promesso a due amici che ti avrei presentata a loro. Non ti preoccupare, tra poco se ne vanno. Dovevano solo aiutarmi a sistemare la villa.-
L’ultima cosa che avrei voluto era che si sentisse a disagio per colpa di quei due.
-Va bene.- rispose distrattamente, mentre osservava il ficus che si arrampicava lungo le colonne che sorreggevano la tettoia sopra la balconata.
Avanzai di qualche gradino e sbirciai oltre la parapetto decorato; L4 e Lair stavano bisticciando tra loro.
-…dubito che la Forza sia efficace come contraccettivo…- stava cigolando il droide.
-L4!- sbiascicai.
Si zittirono all’istante.
Avanti.
Era il momento. Non era così difficile.
Inspirai profondamente. Il caldo torrido ed umido di quel pianeta sembrava essere drasticamente aumentato.
Feci cenno a Rey di seguirmi e con molta calma avanzai, gradino dopo gradino, passo dopo passo fino a ritrovarmi di fronte alle facce allibite di L4 e Lair.
-Rey, ti presento L4T6, il mio droide segretario e il capitano Lair.- tentai con una classica presentazione.
-E lei invece è… Rey.-
Venni investito dallo sguardo sconcertato dei due.
-Lieta di conoscervi!- esordì tranquillamente Rey.
-Lieto anch’io.- commentò velocemente L4.
-Sì, anch’io.- si limitò Lair.
Cadde un silenzio tremendamente imbarazzante.
Dannazione!
Sapevo che non dovevo presentargliela senza una dovuta spiegazione!
-Ehm, Kylo perché non mostri a miss Rey la bellissima camera degli ospiti che le abbiamo preparato?- smorzò L4.
-Mentre noi ce andiamo… - si spinse verso i gradini Lair.
-Sì, infatti…- aggiunse il droide.
Non potevo lasciarli andare via così.
-Sì… Rey inizia pure ad accomodarti…- le feci un chiaro segno di entrare nell’edificio.
-Va bene…- iniziò a guardarsi intorno spaesata. –Lieta di avervi conosciuto.-
Colse subito l’invito a lasciarmi da solo con i due e sparì velocemente dalla terrazza, entrando nella prima porta che vide.
Mi sentivo in imbarazzo.
Non avrei dovuto presentargliela.
Cosa avrebbero fatto ora?
Presi dal senso del dovere, mi avrebbero denunciato per tradimento nei confronti del Prim’Ordine.
E a chi mi avrebbero denunciato? Alla massima autorità della galassia, ovvero a me stesso?
-Ammetto che avevo già il vago sospetto che si trattasse di un membro sovversivo, viste tutte le manovre militari dell’ultimo periodo decisamente neutre nei confronti della resistenza.- confessò il capitano. –Certo, non immaginavo così… tanto sovversivo.-
Ah sì?
L4 era visibilmente scioccato.
-Come ho fatto a non capirlo prima?! Con tutte le volte che hai parlato di lei da ubriaco!-
Cosa?
-Posso rimangiarmi la parte in cui ho giurato di non vendere niente a Supernova?- cigolò.
-Ma… no!-
Dopotutto non sembrava l’avessero presa così male.
-Che ne dite se ne riparliamo tra dieci giorni?- proposi.
-Sì, meglio. Avremo sicuramente materiale più sostanzioso da vendere alle riviste, vero?- commentò L4 in tono malizioso.
-Sparisci.- gli ordinai.
-Non studiate troppo.- aggiunse ironica Lair mentre procedeva lungo il vialetto.
CAPITANO?! Non me lo sarei mai aspettato da lei.
Li osservai appoggiato alla balaustra mentre se ne andavano sogghignando.
Tutto sommato era andata bene: era meglio rischiare di finire al centro del gossip galattico, piuttosto che essere giudicato come traditore del Prim’Ordine.
Raggiunsi Rey nella stanza in cui si era rifugiata: una biblioteca piuttosto grande che per qualche misterioso motivo si trovava all’esterno dell’edificio principale. Rey era intenta ad osservare incuriosita un ritratto di mia nonna Pàdme, in vesti di regina, al di sopra di un elegante caminetto.
Sentendo la porta aprirsi, distaccò lo sguardo dal dipinto. Diede una rapida occhiata alla terrazza.
-Non sembrava che mi aspettassero...- commentò una volta constatato che se ne fossero andati.
Uscì dalla biblioteca e si appoggiò alla balaustra della terrazza, ammirando l’immenso lago.
-No, di sicuro no. Ma non preoccuparti. Manterranno segreto che tu sei qui.-
Soprattutto L4 che aveva intenzione di rivendere quella storia a caro prezzo alle riviste di gossip. Avrebbe impedito in qualsiasi modo che anche il più misero sospetto potesse trapelare.
-Devi fidarti molto di loro.- commentò.
Feci spallucce.
Non avevo mai osato ammetterlo, ma in fondo volevo bene a quei due. Erano le uniche persone di tutto il Prim’Ordine che potevo considerare come… amici? Certo che suonava strano.
I cavalieri di Ren alla fine erano solo compagni di bevute, Hux era un ripiego per i compagni di bevute e l’unica altra persona con cui non discutevo solo di politica galattica era il senatore Bruss, con cui ogni tanto parlavo anche dei suoi vigneti su Corellia e della relativa produzione di spumante. Nessuna di queste poteva considerarsi amicizia. Con L4 e Lair invece era… diverso.
-Be’…sì.- mi lasciai andare per un attimo.
Al solo pensiero di avere degli amici sentii un sorriso disegnarsi istintivamente sulla faccia.
-Mi sembrano simpatici.- sorrise Rey in fine.
Per qualche minuto di totale silenzio rimase in fissa contemplazione sui riflessi del lago.
-È davvero meraviglioso qui.- ammise dopo un po’ con lo sguardo ancora perso nel panorama. -Questa terrazza è davvero… fantastica! Da questa parte si vede il lago…-
Si girò dalla parte opposta e indicò verso gli scalini.
-…e dall’altra parte si vede ancora il lago!-
Oh.
Non lo avevo notato.
-Penso sia stata fatta apposta…-
Cosa ne sapevo?! Non avevo pensato di prepararle una spiegazione storica e culturale sulla villa!
-Anche quella laggiù fa parte della villa?-
Indicò incuriosita un’altra balconata sotto di noi che si affacciava a pochi metri sopra il lago.
-Sì, se non sbaglio dovrebbe essere quella che si vede dalla stanza degli ospiti… quella che abbiamo preparato per te.-
O si affacciava dall’altra parte?
Mi girai verso la parte opposta del terrazzo cercando di ricordarmi la complessa planimetria di quel posto.
-Una stanza per me?!- esclamò sorpresa.
Feci per voltarmi verso di lei.
-Cosa pensavi... REY!-
Si stava calando con inspiegabile grazia fino alla balconata sottostante, aggrappandosi alle rocce sporgenti del pendio.
-Cosa stai facendo?!-
Sollevò lo sguardo innocuo verso l’alto.
-Vado sull’altro terrazzo.-
-Ma c’è il sentiero apposta…-
Sarebbe anche bastato entrare dentro l’edificio e fare le scale!
Non mi sentì e arrivò fino al balcone.
-Dai, vieni!-
Era così ripido! Già mi vedevo rotolare dritto nel lago.
Però sarei sfigurato tantissimo agli occhi di Rey se avessi optato per le scale…
Sospirai, scavalcai la balaustra e mi calai per il dirupo.
“Questa è l’ultima volta che mi lascio convincere.” mi promisi “L’ultima!”

-Curiosità: per la planimentria di Villa Amidàla mi sono ispirata a quella di Villa del Balbianello (Lenno) sede di alcune riprese di ep. 2: L'attacco dei cloni.-
   
 
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