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Autore: lmpaoli94    14/05/2020    1 recensioni
Paperon De Peperoni, costruendo la sua fortuna con azzeccati investimenti e sulle sue influenze mondiali, trascorre gli anni della sua vita nel meraviglioso castello di Schwerin in Germania.
Nella sua grandissima dimora ha tutto quello che può desiderare: degli ottimi nipoti e una consolidata salute che non lo mette in pericolo dinanzi a niente.
Ma il suo passato sta per tornare a bussare alla sua porta e la sua fortunata ricchezza sta per essere messa a dura prova a causa di alcuni individui della sua famiglia e non che faranno di tutto per impossessarsene e togliere di mezzo il papero più ricco del mondo.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Per Paperone doveva essere una serata che non avrebbe mai potuto dimenticare nella sua vita.
Tutti i suoi familiari e gli amici più stretti stavano per mettere piede nella sua dimora privata per festeggiare il suo compleanno.
Il papero più ricco del mondo non stava più nella pelle e non vedeva l’ora che la sua serata perfetta potesse cominciare.
Per fare in modo che tutto andasse come voleva proprio il papero, Nonna Papera aveva preparato un menù con i fiocchi talmente lungo da tenere a tavola gli ospiti per quasi tre ore.
Sebbene Paperone credeva che la sua festa piena di orgoglio e felicità non potesse avere alcun intoppo, dovette ricredersi con l’arrivo di uno dei suoi parenti: Gastone Paperone.
< Gastone, sei qui. Entra pure, amico mio. >
Gastone non aveva mai visto Paperone così felice prima d’ora.
Ma sarebbe stato contento anche dopo avergli rivelato la brutta notizia.
< Sono quasi pronto per scendere… Tu invece stai benissimo. Ti sei messo in ghingheri per me? >
< Certo. D’altronde questa è una festa molto importante. Dovevo essere impeccabile. >
< Bravo. Così mi piaci! Devi dirmi qualcosa di molto importante se sei venuto fin qui in camera mia? >
Gastone doveva trovare le parole giuste per iniziare il suo discorso.
< Spero che i miei investimenti siano protetti come ti avevo chiesto. Anche se mi fido molto dei miei parenti, questo non vuol dire che io debba abbassare la guardia. >
< No, gli investimenti vanno bene > rispose con tono lieve Gastone senza convincere minimamente Paperone.
< Che cos’hai, Gastone? Sembra che ti abbiano ucciso qualcuno. Tutto bene? >
< Certo, io sto bene > rispose frettolosamente il papero < Se sono venuto fin qui in camera tua è per parlare della tua situazione sentimentale con Doretta. >
Nel sentire quel nome, Paperone si rabbuiò all’istante.
< Ormai è acqua passata se è questo quello che vuoi saper, Gastone… Non capisco perché te ne interessi? >
< Giusto. Mi preoccupavo solo per te, Paperone. Ultimamente non ti abbiamo visto in banca. >
< Anche se lasciare la mia amata Doretta è stato un grande sacrificio, vedrò di riconquistarla più avanti. Non posso dimenticare mai il suo profumo e la sua dolcezza. >
< Per non parlare quanto ti stava attaccata ai tuoi soldi, paperone. >
< Che cosa vuoi dire con questo? >
< Come non ti sei fidata di lei, io eviterei di fidarmi anche degli altri membri che sono qui invitati a cena. Soprattutto a Cuordipietra. >
< Cuordipietra è qui? Chi l’ha invitato?! >
< Nonna Papera. Questa sera dovevano essere tutti presenti al giorno più importante della tua vita. >
< Veramente ne facevo anche a meno della loro presenza > rispose freddamente Paperone < Adesso sì che dovrò guardarmi bene le spalle da quel tizio. Gastone, spero che non abbia tentato di attaccare i miei affari speculando contro i miei soldi. >
< In verità ha cercato di fare di peggio: alcuni ladri si sono intrufolati nella tua banca cercando di prendere tutto il denaro contenuto… Ma fortunatamente è andato tutto per il meglio e sono stati arrestati. >
< E dunque? Perché quel maledetto è ancora a piede libero? Dovrebbe essere arrestato per associazione a delinquere. Oppure non è più un reato? >
< Cuordipietra è un papero molto potente. È molto difficile che la polizia possa incarcerarlo per un crimine molto grave. >
< E certo. Quel dannato non fa altro che comprare tutti con i suoi soldi da delinquente. Ma non sarà così questa sera. Lo rispedirò malamente a Carcassonne e farò in modo che ci rimanga. >
< Paperone, cerca di ragionare… >
< Ho già fatto abbastanza > rispose duramente il papero < Non voglio che nel giorno del mio compleanno ci siano nemici come quel tipo. O se ne va fuori con le buone, o lo caccerò con le cattive. Parola mia > disse infine Paperone prima di sbattere la sua porta di camera < Che cosa stai facendo qui dentro? Esci immediatamente. Stanno aspettando anche te alla mia festa. >
< Certo. Arrivo subito. >
 
 
Appena Paperone arrivò accompagnato da Gastone nel salone principale, non faceva altro che fissare tutti gli invitati che Nonna Papera aveva pensato per la festa.
< E come se non bastasse, ci sono pure le mie due sorelle: Ortensia e Matilda. >
< Perbacco, sono invecchiate moltissimo > fece Gastone senza farsi sfuggire niente di poco carino < Hai visto come si sono ridotte? >
< Già. Sono due cadaveri. Ma questo non è quello che mi interessa. Portami subito da Cuordipietra Faredoro. >
< Sì, paperone. >
Mentre il ricco papero cercava di tenersi alla larga da tutti i suoi parenti e conoscenti, vide che il suo acerrimo nemico era impegnato in una conversazione con Amelia, la presunta strega nonché sua sorellastra.
< Che ci fa quella donna nel mio castello? >
< Paperone, io non l’ho invitata… >
< Staranno confabulando alle mie spalle. Questo è sicuro. >
Rimanendo a distanza di sicurezza, Gastone e Paperone poterono sentire tutto quello che Amelia e Cuodipietra avevano da dirsi.
< Adesso che alla nostra causa si sono unite anche le sorelle di Paperone, questa notte faremo il grande colpo di rubare tutti i suoi soldi e tutti i suoi possedimenti grazie all’aiuto insperato di una donna che per molto tempo è stato vicino a quello spilorcio. >
< Già. La biondina in questione è un’ottima pedina per la riuscita del nostro piano. Dopo i nostri ripetuti fallimenti, è giunta l’ora che quel papero si scavi la fossa da solo senza neppure un centesimo. >
Sentendo con quale astio stavano parlando di lui, Paperone non ce la faceva più a rimanere da parte, cogliendo nel sacco i due criminali.
< Buonasera a tutti voi > fece paperone con tono serio cercando di tenere a freno la sua rabbia < Allora, non mi fate gli auguri di buon compleanno? >
< Paperone… Non ti aspettavamo in questo piccolo salotto. Pensavamo che eri insieme agli altri invitati > fece Amelia smorzando un sorriso.
< Hai pensato male, mia cara… Di cosa stavate parlando di bello? >
< Oh, niente. Parlavamo di quanto fosse bello il Vesuvio e tutta la città di Napoli. Se non ci sei mai stato, te lo consiglio vivamente, Paperone. >
< Peccato non averne tempo, Amelia… Soprattutto quando devo vedermi le spalle da due traditori succhiasoldi come voi. >
< Come, prego? >
< Pensavate davvero che non avrei mai scoperto i vostri subdoli piani? E adesso ditemi: chi sarebbe così vicino a me da conoscermi appieno? >
Nel sentire la domanda, Amelia e Cuordipietra rimasero in silenzio mentre il loro viso diventava sempre più pallido.
< Allora?! Rispondete! >
< Paperone, allora sei qui > fece Ortensia piombando nel salone all’improvviso < Ti abbiamo cercato ovunque io e Matilda. >
< Sì. Dammi un bacio, fratello mio. >
Mentre le due sorelle tenevano occupato Paperone, Amelia e Cuordipietra colsero l’opportunità per fuggire.
< Sei un vile traditore, Gastone… Credi davvero che io non sappia che dietro tutto questo ci sei tu? sarai pure un abile doppiogiochista, ma ancora non sai contro chi ti sei messo > fece Faredoro con tono rude < Dovrai sdebitarti enormemente se non vorrai che la tua vita sia appesa ad un filo. Mi sono spiegato? >
< Lasciami andare, maledetto > rispose Gastone liberandosi della stretta < Tra poco le guardie del castello saranno qui e tu Amelia sarete solo un lontano ricordo. >
< Non credo proprio, mio caro. Torneremo qui prima o poi… e lo faremo da vincitori. >
Una volta che Paperone si liberò della stretta delle due sorelle, si precipitò verso Gastone inveendo contro di lui per non aver fermato quei malviventi.
< Non saranno più un problema, Paperone. Te lo prometto… Adesso che hanno lasciato definitivamente il castello possiamo tornare alla tua festa. Come se niente fosse successo. >
< Non credo che finirà così, Gastone. La devono pagare. In un modo o nell’altro. >
Ma Paperone non poté fare niente al riguardo a causa della loro scomparsa improvvisa.
Amelia e Cuordipietra Faredoro avevano tagliato tutti i loro conti con lui, e il complice misterioso doveva lavorare bene nell’ombra se volevano avere una possibilità per arrivare al loro denaro.
< Gastone ci ha traditi impunemente > fece Cuordipietra < Quel maledetto… >
< Non dovevamo fidarci di lui > disse invece Amelia < Il suo sgarbo non deve rimanere impunito. >
< E non succederà, Amelia > mormorò il complice misterioso < Lasciate fare a me. Mi metterò in contatto con quell’inetto e cercherò di tenerlo sotto scacco contro la sua volontà. Con le sue influenze, arriveremo ai soldi e ai possedimenti di Paperone, anche se ci dovesse volere molto tempo.
Da questo momento il nostro piano riparte da zero e dovremmo lavorare nell’ombra se vogliamo che il nostro piano abbia successo. >
< Come abbiamo fatto finora > fece Amelia sbuffando.
< Dovremmo essere molto più bravi di adesso, altrimenti saremo tutti spacciati. Qualche domanda? >
< No… Nessuna. >
< Bene. Tornate alle vostre vite di sempre. Vedrò di mettermi in contatto con Gastone in modo da fargli perdere la testa… letteralmente. >
   
 
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