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Autore: CatherineC94    14/05/2020    1 recensioni
” Facciamo un brindisi ad Harry, non per dirti che sei il benvenuto, perché lo eri già. Ma per dirti che siamo felici che la sua scelta sia tu” concluse il Signor Weasley. “Si infatti. Tu Charlie sgancia i 50 galeoni.. Puntare su Dean Thomas! Che idea squallida..”esclamò George facendo ridere tutti, mentre Harry si univa a loro tentando di ricacciare le lacrime ed il groppo alla gola che voleva fossero causa del Whisky ma che in realtà lo sapeva bene, erano il risultato delle parole del suo ormai suocero.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
- Questa storia fa parte della serie 'Harry e Ginny..'
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Quel dannato nodo

Quel dannato nodo non voleva proprio venire bene ed Harry, con il passare dei minuti si stava innervosendo. Forse avrebbe dovuto chiamare dei rinforzi, ma onestamente non sapeva proprio chi; la famiglia Weasley era con Ginny e lui, era in quel momento solo al mondo. Impacciato, scoprì che le mani gli tremavano; eppure aveva ucciso una moltitudine di esseri oscuri, aveva salvato il mondo magico ma non sapeva annodare la cravatta nel giorno più importante della sua vita.
Si, quel giorno avrebbe sposato Ginny Weasley; ne avevano passate tante in quegli anni e alla fine di tutto quel cataclisma erano giunti alla conclusione che non potevano vivere separati. Così, avevano finito per prendersi per mano, una sera di qualche mese fa dirigendosi verso la Tana.
 
 
Qualche mese prima
 
La stretta di mano di Harry cominciava ad accusare qualche colpo, le mani iniziarono a sudare e il passo era incerto; Ginny di lato lo osservava curiosa. Proprio così, perché non era una cosa possibile pensare che i suoi genitori avrebbero rifiutato la loro scelta; amavano Harry da quel giorno in cui lo videro atterrare nel loro giardino magro, patito e non avrebbero mai potuto immaginare un altro uomo migliore per la loro unica figlia femmina. Così, si trascinava divertita e felice come non mai; anche lei amava da sempre Harry e quel giorno era stato uno dei più belli della sua vita.
 
 
Arrivati di fronte, Harry rimase impalato di fronte la porta, osservando dalla piccola finestra la Signora Weasley sferruzzare a maglia e il Signor Weasley leggere placido un manuale di radio Babbane; Ginny a quel punto si spazientì, ed aprì la porta trascinandosi il suo ormai fidanzato dentro. “Ginny cara .. non vi aspettavamo che succede?”disse la Signora Weasley guardandoli preoccupata; Ginny alzò gli occhi sorridente mentre Harry imbarazzato fino all’inverosimile balbettava:”Beh ecco, ehm vorremmo parlarvi di qualcosa..”.
Arthur Weasley, comparve da dietro la rivista posando i consunti occhiali di corno sul divano curioso e in attesa; “Signori Weasley, come sapete io e Ginny stiamo insieme da un po’ ed ecco”disse Harry guardandoli serio desideroso che quel supplizio finisse e pure in fretta” Vorremmo.. si, sposarci ecco” concluse teso.
“Signor Weasley mi conosce, sa che io darei la mia vita per Ginny e le prometto che la proteggerò e rispetterò sempre”continuò infervorato, sorpreso della sua stessa audacia; pensò che forse ci aveva preso la mano e avrebbe continuato per ore. Le reazioni successive furono le più disparate; Molly Weasley si alzò ululante di gioia, abbracciando la figlia ed Harry , piangendo e dicendo:” Harry caro non c’era bisogno! Lo sapevamo oh Harry!”; Arthur Weasley invece aveva la stessa espressione di Ron quando, molti anni orsono aveva baciato la sorella dopo la partita di Quidditch.
Eppure, dopo un momento di smarrimento e qualche velata malinconia che ogni padre prova in questi frangenti della vita si alzò, abbracciò sua figlia e diede la mano ad Harry dicendo:” Mia figlia non avrebbe potuto scegliere di  meglio. Ma basta parlare, qua ci vuole qualcosa di forte e una serata fra maschi Weasley”. Così dicendo inviò gufi, chiamò i figli attraverso il camino ed Harry nel giro di mezz’ora si era ritrovato circondato da tutti i maschi di casa Weasley, tranne per Fred, che in quei momenti mancava davvero tanto.
C’erano Bill, con la sua zanna e i capelli lunghi che ammiccava sereno mentre riempiva i bicchieri di Whisky Incendiario; Charlie mezzo brillo, lo guardava sorridente e gli diceva all’orecchio micidiale:” Stai attento a come ti comporti con la mia sorellina, conosco le peggiori razze di draghi al mondo”oppure Ron, il suo migliore amico che sembrava vivere in un mondo tutto suo, fatto di unicorni e cuori rosa dopo aver iniziato una relazione con la loro migliore amica Hermione. Dall’altro capo del tavolo invece George prendeva spudoratamente in giro Percy, che con i suoi modi di fare pomposi gli elencava le gioie e i dolori del matrimonio; “Harry non lo ascoltare, cosa può capire un tizio come lui che parla solo di fondi di calderone! Ascolta me! Il matrimonio è il paradiso della..”inziò a dire  George ilare, ma Harry non seppe mai cosa fosse il matrimonio perché il signor Weasley gli lanciò qualcosa addosso. Harry non l’aveva mai visto così, il volto era un po’ arrossato e gli occhi lucidi; lo guardò e disse con voce limpida:” Facciamo un brindisi ad Harry, non per dirti che sei il benvenuto, perché lo eri già. Ma per dirti che siamo felici che la sua scelta sia tu” concluse. “Si infatti. Tu Charlie sgancia i 50 galeoni.. Puntare su Dean Thomas! Che idea squallida..”esclamò George facendo ridere tutti, mentre Harry si univa a loro tentando di ricacciare le lacrime ed il groppo alla gola che voleva fossero causa del Whisky ma che in realtà lo sapeva bene, erano il risultato delle parole del suo ormai suocero.

E così i mesi erano passati e si era ritrovato la mattina del  suo matrimonio nel giardino della Tana; avevano deciso che si sarebbero sposati lì, il luogo che dopo Hogwarts per Harry era stato sinonimo di casa e amore; dopo la festa sarebbero andati a Godric’s Hollow, nella loro nuova casa pronta ad accoglierli . Da qualche parte c’era Ginny, sicuramente magnifica e ad Harry di nuovo le mani iniziarono a sudare; in quei momenti avrebbe voluto che ci fossero i suoi genitori, il suo padrino, Remus e naturalmente il Professor Silente. Se chiudeva gli occhi, poteva immaginare Sirius Black saltare impacciato e nervoso quanto lui, e suo padre e sua madre sorridenti che forse emozionati come i signori Weasley lo avrebbero accompagnato all’imbocco della sua nuova vita. Poi ci sarebbero stati Remus e Tonks con il piccolo Teddy, felici e sorridenti; il Professor Silente sapeva che non sarebbe stato di meno, il suo sguardo penetrante quel giorno sarebbe stato di felicità Harry ne era certo. Ricacciò ancora una volta le lacrime e il profondo senso di tristezza aprendo gli occhi e tornando alla realtà, vedendosi davanti la barba simile a un groviglio di rovi di Hagrid.” C’avevo ragione, questo qua si deprimeva solo !”tuonò il guardiacaccia, guardando al suo lato. C’era Ron, che sorridendo spazientito afferrò i lembi della cravatta dell’amico e aggiustandola disse:”Per le mutande di Merlino Hagrid, non ne sbagli una amico”. Entrò a ruota Hermione, fasciata da un elegante abito color prugna tutta sorridente dicendo: “E’ il momento Harry”. Così, come un automa si alzò ed uscendo dalla sua tenda ed  il cuore si gonfiò di commozione; fuori lo aspettavano la Professoressa McGranitt,il Professor Lumacorno e gli altri professori di Hogwarts; per non parlare dei suoi compagni di casa e non. Neville Paciock, Luna Lovegood, Dean Thomas, Seamus Finnegan e molti altri ancora; c’erano Alberforth Silente, Andromeda Tonks col piccolo Teddy fra le braccia e davvero molti altri ancora che il giovane dall’emozione non seppe distinguere.
Arrivato al podio, ancora ebbro di tutto quell’affetto ed amore che non pensava di meritare, vide ancora una volta il piccolo tizio che celebrò il funerale di Silente; si fermò sospirando ed alzò gli occhi rimanendo un po’ inebetito.
Fu un attimo, e poté giurare di aver visto nell’area più remota della Tana un gruppo di persone che lo salutavano; c’era un uomo con i capelli tutti in disordine che stringeva una donna dai capelli rossi che festante rideva, mentre tre uomini, uno con gli occhi grigi , l’altro con lo sguardo dolce e color del miele assieme ad un altro con i capelli rosso fuoco facevano un tifo da stadio. In fondo, vide un largo sorriso nascosto in parte da una folta barba bianca; fu un momento, ed Harry col senno di poi pensò che la sua fosse solo immaginazione. Ma forse, dopo tutto quello che aveva passato,l’unica cosa che gli era rimasta era l’amore e quindi ciò che aveva visto non era poi così astratto.
E ne gli occhi di Ginny, che bellissima avanzava verso di lui, c’era così tanto amore che promise a se stesso e a tutti loro, alzando lo sguardo, che l’avrebbe amata con tutto se stesso e per il resto dei suoi giorni.
   
 
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