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Autore: ladypink88    15/05/2020    8 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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SARAI MIO!

La sveglia suonava implacabile. Una mano spuntava fuori dal letto e goffamente cercava la sveglia con l’obiettivo di fermare il prima possibile quel rumore molesto, ma senza grande successo.
Spazientito dal frastuono il ragazzo afferrò la sveglia e finalmente la spense! “Che palle!” esclamò spazientito, guardò l’ora e si accorse che era già arrivato il momento di alzarsi e di iniziare la giornata.
“Manuuuuuel è tardi, datti una mossaaaaa!” come diavolo faceva sua madre ad essere così energica anche alle 7 del mattino? Che nervi che gli faceva venire quando strimpellava in quel modo!
Noncurante dei richiami di sua madre si alzò, e non appena uscì dalla sua stanza fece un saluto alzando la mano destra e digrignado fra i denti un essenziale “ Giorno, sono sveglio!”.
Anna, la madre di Manuel, era una donna eccezionale : suo figlio semplicemente l’adorava. Era cresciuto abituato alla sua presenza, era stato desiderato, amato, vezzeggiato e coccolato . Sua madre gli aveva dedicato tutto il tempo e le energie possibili, rinunciando anche alla realizzazione professionale per lui.
“ Tesoro, io scappo in ufficio! Ho appuntamento con Roberta per fare colazione, ti avevo avvisato no? “ esclamò mentre stava cercando di infilarsi i tacchi , e inciampando nel mentre.
Manuel fece un cenno di assenso con la testa mentre andava verso il bagno. Sua madre lo investì con un altro fiume di parole che si conclusero con dei saluti e in una porta che si chiudeva di fretta.
Finalmente il ragazzo si ritrovò solo in casa. Uscì dal bagno e andò in cucina dove si ritrovò con la colazione già pronta. Prese posto e iniziò ad addentare il toast che sua madre le aveva lasciato insieme al caffè ancora caldo e al cioccolatino che tanto apprezzava. Piccoli gesti che gli facevano capire quanto sua madre l’amasse con ogni fibra del suo essere.
“E Anna, ho già 22 anni e continui a prepararmi la colazione come se ne avessi 10!” sorrise tra sè e sè  ed in quel preciso istante le venne in mente l’immagine della puffa che esclamava “ Certo, ma le cose andrebbero diversamente se tu ti alzassi un po’ prima al mattino e gliela preparassi tu per una volta la colazione!” “ Ma puffa, già è tanto se mi alzo per andare in università al mattino, figurati se ora mi metto a farle la colazione! Comunque so già cosa stai per dirmi… che sono un…”    “VIZIATO SENZA SPERANZA”.
Chissà forse aveva ragione lei .
 La puffa. L’aveva baciata.
E lei era scappata via.
Chissà come stava. Doveva saperlo.
Si alzò e si disse che doveva muoversi o sarebbe arrivato in ritardo anche quella mattina.
Provava un profondo senso di malinconia, una sorta di malessere interiore che lo intrappolava in un senso di negatività quasi destabilizzante. E che lo bloccava.
Uscì di casa e si avviò verso la stazione . Era immerso dai suoi pensieri quando squillò il cellulare. Era sua madre : “ Manuuuuuuuuuuuuuel! Stai andando in università ? Sei già uscito? “ “ Ehm sì, perché?” “ Devi farmi un favore tesoro, ho lasciato sul mobile di fianco all’ingresso un plico di documenti! Devi tornare a casa, prenderlo e portarlo a casa di Robi dopo le 18 quando finisci le lezioni!Ero di fretta e  mi sono dimenticata di portarlo con me! Si tratta di un documento di lavoro molto importante e  Robi deve lavorarci stasera! Me lo fai questo favore?” “ Va bene mamma, tranquilla! “ la rassicurò Manuel, seppur di malavoglia. “ Grazie tesoro, ricordati! “ .

Manuel era felice che sua madre avesse ricominciato a lavorare.  Non aveva certo dimenticato quanto lei avesse sofferto dopo la separazione dei suoi. E quanto fosse costato a lui cercare di starle vicino mantenendo la sua facciata di ragazzo sereno, quando in realtà si sentiva la terra mancargli sotto i piedi.
A pensarci bene anche in quell’occasione la puffa gli era stata vicino e lo aveva sostenuto .
Fece un sospiro di rassegnazione “Maledizione! Gira e rigira mi viene sempre lei in mente!” Guardò l’orologio e si accorse che con ogni probabilità quella mattina avrebbe perso il solito treno, senza dimenticare il fatto che doveva tornare a casa a prendere i documenti da dare a Roberta.
Solo in quel momento si rese conto che Roberta, oltre ad essere la socia di sua madre, era anche la mamma di Laura. Accidenti, non era certo il momento ideale per passare a casa sua e vederla!
Si disse che quello non era il momento adeguato per farsi pippe inutili! Ormai aveva baciato Laura e se ne sarebbe assunto le conseguenze! Doveva vederla e affrontarla : d’altronde lei non avrebbe potuto scappare per sempre.
Fece dietro front e tornò a casa a prendere i documenti che sua madre gli aveva indicato. Guardò l’orologio e decretò che doveva muoversi se non voleva perdere anche il treno successivo per andare all’università.
 
………………………………………………………………….
 
 
Serena sedeva fra le ultime file dell’aula 110. L’aula del Giudizio.
Da lì avrebbe visto senz’altro quando Manuel sarebbe arrivato. Quel ragazzo aveva davvero uno strano effetto su di lei : le faceva venire il nervoso da un lato e dall’altro non riusciva a non pensare a lui.
Si chiedeva perché fosse sempre così sfuggente con lei. Giusto il giorno prima l’aveva invitato a pranzo per ringraziarlo per gli appunti e lui stava quasi per rifiutare se lei non lo avesse messo spalle al muro, facendogli notare che la sua morettina lo aveva bidonato da un momento all’altro senza neanche avvertirlo.

Quella tipa lì lei la detestava proprio! Si chiedeva cosa ci trovasse Manuel in lei! Ma di sicuro non aveva dubbi, non appena se ne fosse presentata l’occasione, Serena avrebbe preso nuovamente l’iniziativa e questa volta il suo biondino non avrebbe potuto resisterle…. D’altronde nessuno ragazzo le aveva mai detto no, e lui non sarebbe stato certamente il primo!
Diede uno sguardo alla porta d’ingresso, e pensò che forse quel giorno era quello giusto, Manuel faceva il suo ingresso per la lezione di Marketing da solo, senza la ragazzetta odiosa. Serena sorrise tra sè e sè e si disse “Caro Manuel, quest’oggi non mi sfuggirai! Ti accorgerai che non esiste solo quella mocciosetta!”.

ANGOLO DELL'AUTRICE : ORA LA STORIA INIZIA A PRENDERE UNA PIEGA INTERESSANTE.... COSA NASCONDE IL PASSATO DI MANUEL? E CHE INTENZIONI AVRA SERENA? GRAZIE PER LEGGERE E RECENSIRE LA MIA STORIA :)
   
 
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