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Autore: Dante2000    15/05/2020    1 recensioni
Dopo gli eventi di Fortuna, Dante continua il suo lavoro di acchiappa demoni, aiutato da Nero, Lady, Trish e da Giulio, giovane acchiappa demoni dal passato oscuro e misterioso che Dante aveva casualmente conosciuto durante uno dei suoi tanti incarichi. Intanto, dall'inferno pian piano qualcuno sta risalendo per tornare nel mondo umano a cercare vendetta
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Dante, Nero, Un po' tutti, Vergil
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non appena aprì gli occhi,la prima cosa che vide fu un quadro gigantesco appeso nella parete di fronte a dove era distesa. Il quadro raffigurava uno strano essere,scuro in volto,con gli occhi rossi luccicanti ed una spada alquanto grande impugnata nella mano destra. Quegli occhi la fissavano così intensamente che fu assalita quasi dal terrore che quel quadro fosse vivo. - Si narra che il demone Sparda si ribellò contro la sua stessa razza per amore di una donna umana e delle sue due creature gemelle che portava in grembo- La giovane ragazza sobbalzò spostando lo sguardo alla sua destra. - Scusa,non volevo spaventarti. Sono Giulio- La ragazza guardò il giovane ragazzo dalla testa ai piedi con uno sguardo decisamente spaventato. Con un filo di voce tremante riuscì a pronunciare una frase. - Dov'è mia madre?- Lo sguardo di Giulio si fece più cupo di prima. La ragazza capì subito,abbassò lo sguardo e cercò di trattenere le lacrime. Giulio si avvicinò al letto e le parlò a bassa voce,come se avesse paura di ferirla con la minima parola. - Come ti chiami?- - Beatriz, ma tutti mi hanno sempre chiamata Bea- Giulio abbozzò un mezzo sorriso - È un bel nome. Ti ricordi qualcosa di quello che è successo?- Lo sguardo della ragazza si fece sempre più triste e spaesato - No, non ricordo nulla. Ricordo soltanto di essere rimasta nella mia stanza per un po' di tempo,ma non ricordo neanche il perché- Giulio la guardò con un'espressione velata di tristezza. Poi,dopo qualche secondo di pausa,il giovane acchiappa demoni si rivolse nuovamente alla ragazza. - Tu ci credi alla leggenda di Sparda?- La ragazza lo guardò stranita - Non ho mai creduto nei demoni. E se anche fosse vera,dove sono i suoi figli? E sua moglie? E lui stesso che fine avrebbe fatto?- - Ha sacrificato la sua stessa vita per chiudere i demoni nel mondo demoniaco,tenendoli lontani da questo mondo- Entrambi i ragazzi sollevarono lo sguardo. Nero entrò nella stanza con lo sguardo sempre fisso sul quadro. - La leggenda narra che i suoi due figli si diedero battaglia fino all'ultimo sangue per riuscire a mettere le mani sul potere di loro padre - continuò il ragazzo dai capelli argentati - Dante e Vergli,due mezzi demoni con obiettivi diversi. Uno dalla parte del bene,uno dalla parte del male - - Lui è Nero - disse Giulio rivolgendosi a Bea. La ragazza guardò il ragazzo per qualche secondo e domandò - Chi vince tra Dante e Vergil alla fine?- Nero si girò verso la ragazza e la guardò dritto negli occhi - Nessuno. Il male e la brama di potere imprigionarono Vergil nel mondo demoniaco,ma nessuno è stato realmente sconfitto. Finché la brama di potere risiederà il cuore di Vergil,nessuno sarà mai al sicuro - La ragazza abbassò lo sguardo e mormorò a bassa voce - Per essere solo una leggenda fa davvero paura - Giulio appoggiò una mano sulla spalla della ragazza - Seguimi, scendiamo sotto così posso presentarti i miei amici e spiegarti meglio dove ti trovi - La ragazza, inizialmente spaventata, si alzò e decise di seguire i due ragazzi giù per le scale. Appena scesa si trovò davanti due ragazze che discutevano in maniera accessa su chi dovessa mangiare l'ultima fetta di pizza. Ma prima che la ragazza potesse guardarsi intorno, qualcuno le mise una mano sulla spalla facendola sobbalzare in aria. - Ei ragazzina,sta tranquilla, so che sono affascinante ma non puoi pensare di saltarmi addosso senza prima conoscermi - La ragazza lo guardò un po' impaurita - Ignoralo, soffre di manie di protagonismo - disse la ragazza sulla destra che aveva appena vinto la fetta di pizza. - Sono Lady, piacere. La ragazza che ha perso la pizza invece si chiama Trish - Bea cercò di abbozzare un mezzo sorriso e poi rivolse nuovamente lo sguardo verso il tizio che le stava davanti e che continuava a guardarla con un sorriso ironico sul volto. - E tu invece chi saresti? - chiese Bea. - Dante,al tuo servizio -.
   
 
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