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Autore: genxha    15/05/2020    3 recensioni
Quando tutto sembra perduto, c'è sempre una speranza, magari in due occhi verdi.
Papillon riesce a colpire Marinette, pur senza conoscere la sua vera identità. Toccherà a Chat Noir salvare la ragazza, accorgendosi che forse è qualcosa di più di una semplice amica.
Genere: Azione, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Alya, Luka Couffaine, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Papillon
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Miraculous fanfic'
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Lacrime

Circondato dalle farfalle nel suo covo, Papillon perde il contatto con Marinette, ma percepisce che l'Akuma non è stata catturata "Quel maledetto Chat Noir è riuscito a liberare l'Akuma.. ma perché Ladybug non è intervenuta? Non l'ha catturata!" l'uomo batte il bastone da passeggio sul pavimento "E se avessi... no, mi avrebbe consegnato subito il Miraculous! Allora perché non si è vista?"

 

Chat Noir vede l'orecchino diventare opaco mentre una farfalla viola ne fuoriesce, allontanandosi verso il cielo, ma lui non ci fa caso. I ricordi delle persone che aveva sentito sbiadire pochi istanti prima ricompaiono, più vividi che mai. Suo padre, la scomparsa della mamma, l'incontro con Nino, lui che presta l'ombrello a Marinette mentre le spiega il malinteso della mattina precedente. La vista di Chat Noir è offuscata dalle lacrime che non riesce a trattenere. 

Il corpo di Principessa Solitudine viene avvolto da una nube di fumo viola turbinante, quando si dirada Chat Noir è inginocchiato a terra, il busto di Marinette sulle ginocchia, la testa della ragazza appoggiata sull'avambraccio. L'altra mano le scosta delicatamente la frangia spettinata dal viso. "Marinette?" sussurra l'eroe in nero. Marinette è immobile, braccia e gambe abbandonate, priva di sensi.

 

"Oh no. Principessa!" continua Chat Noir, scuotendo la testa per asciugarsi gli occhi "Svegliati. Per favore" sussurra, accarezzandole la testa "Ti ho fatto questo.. ho fatto del male a tanti amici.. E' solo colpa mia! Mi potrai perdonare? Guardami. Ti prego. Non volevo.... io... io non avevo capito" Marinette non sembra sentirlo, gli occhi gonfi, le palpebre chiuse e arrossate, ancora immobile.

 

"Oh, e questo? Hmmm ha qualcosa di.. di.. familiare... ma anche di nuovo, ed è qualcosa di così potente. Ma non è come prima... hmmmm" dice Papillon fra sé, avvertendo il senso di colpa e la paura di Adrien "Avanti, mia piccola Akuma, sei ancora libera!" ordina, allargando le braccia e sollevando il bastone da passeggio viola.

 

Il viso di Chat Noir è ormai vicino a quello di Marinette, lui la stringe a sé, un groppo alla gola, il cuore che batte all'impazzata, come stretto in una morsa "Marinette, svegliati, fallo per..." Chat Noir deglutisce a vuoto, una lacrima scende lungo la maschera e cade sul viso della ragazza, poi un'altra "Ti prego" le dice, gli occhi fissi sul viso immobile "hmmm" mugugna lei, con una smorfia e muove una mano 

"Principessa.. io... io... io ti..." sussurra Chat Noir

Marinette spalanca gli occhi e ne vede altri due che fissano i suoi. Verdi. Felini. Lucidi di pianto. Sente il viso bagnato, ma le lacrime non sono sue. "Aaaaaah!" grida, la ragazza spaventata, puntella le braccia sul petto di Chat Noir, scostandolo e scalcia per allontanarsi, perdendo una scarpa, il cuore a mille, confusa e leggermente stordita.

Nessuno dei due nota l'Akuma allontanarsi, priva di un bersaglio.

Chat Noir sobbalza "Marinette! Finalmente!" sbotta, e puntellandosi sulle ginocchia getta le braccia al collo della ragazza, stringendola in un abbraccio, il peso che gli gravava sul petto diventare meno opprimente. 

La stringe, forse troppo, ignorando le sue proteste. "C-Chat noir! C-Co-Cosa cavolo stavi facendo? Lasciami, Chat Noir! E d-dove s-ono?" fa Marinette, irrigidendosi. Sente le guance diventare rosso fuoco. 

Chat Noir la lascia andare subito, accucciandosi accanto a lei, pronto a difendersi "Scu... scusami!" arrossisce anche lui e si porta una mano dietro la nuca, toccandosi il collo "ehm... ecco... sei stata akumizzata! Ehm... stai bene?" Marinette annuisce "Ah si l'Akuma... Ma l'ho liberata da dove stava... e..." con il dorso dell'altra mano si asciuga una lacrima, sperando che lei non lo notasse. Marinette l'ascolta a malapena, mentre scatta in piedi "Akumizzata? Io? Ma... Dov'è Ladybug? L'ha catturata?" si tocca il lobo dell'orecchio, un sospiro di sollievo sentendo l'orecchino "e.. e... e... oh" la ragazza porta l'altra mano alla bocca, ripensando agli ultimi ricordi che ha di quel pomeriggio. La sua stanza, la disperazione, l'Akuma.

"Non so dove sia Ladybug, ma tu sei sicura di star bene?" prova a spiegarle Chat Noir, intanto Marinette si guarda attorno,  poi lo guarda fisso "G-g-grazie, Chat Noir! Sto... si, sto bene. Ora devo... " distoglie gli occhi da lui, rimettendosi la scarpa che aveva colpito l'eroe in nero "Devo and..." Un tonfo sulle scale della scuola li fa voltare entrambi.

I due ragazzi spalancano gli occhi, sorpresi e sollevati "Ladybug?" quasi urlano, in coro, l'uno per la felicità, l'altra per la sorpresa. 

"In carne ed ossa. Scusate il ritardo. Ho sistemato tutto!" l'eroina in rosso fa una riverenza, poi guarda Marinette "Stai bene? Micetto... " Chat Noir non riesce a impedirsi di sorridere, mentre Marinette cerca di riprendere fiato, incredula.

"Che accidenti è successo?" la blocca Chat Noir, una smorfia sconcertata sul viso, ma un paio di bip l'interrompono: I'impronta sull'anello inizia a lampeggiare, lui guarda il miraculous, poi guarda Ladybug e Marinette "ehm. Mylady, non sai quanto sono contento di vederti, ma mi sto per ritrasformare. Ti aspetto tra un'ora alla Basilica del Sacrée Coeur." Chat fa una pausa, poi la fissa negli occhi azzurri "Dobbiamo parlare. A tra poco."  sposta gli occhi verdi su Marinette "Ciao Marinette, e scusami per poco fa, non... non... volevo spaventarti". Chat Noir le saluta con un cenno e si allontana, quasi saltellando, finalmente sollevato.

"C-Certo.." riesce a dire Marinette, gli occhi sempre più spalancati fissi su Ladybug, che le fa l'occhiolino. "Vieni, ti accompagno a casa" le dice Ladybug, offrendole il braccio e facendo roteare lo yo yo, lanciandolo verso il terrazzo della pasticceria. Marinette mette un braccio sulle spalle di Ladybug, lei le circonda la vita col suo, un salto e le due ragazze arrivano sul tetto. 

Ladybug, alzando i pollici, fa cenno agli agenti di polizia che la situazione è sotto controllo, poi si gira ed apre la botola per la camera di una impietrita Marinette, che si lascia accompagnare all'interno. Marinette è ancora immobile, in piedi accanto al letto che la guarda stupefatta, poi con la coda dell'occhio vede Tikki fare capolino da dietro la toletta. La Kwami le fa un cenno di assenso con la testa. "Ora devo andare" le dice Ladybug "Stammi bene e stai attenta alle akuma! Ciao!" Saluta Marinette con un cenno e prima che lei possa dire qualcosa, Ladybug è già sparita.

Finalmente Marinette si riscuote, stringe i pugni per non farsi prendere di nuovo dal panico e dice, a voce un tantino troppo alta "Tikki! Dopo mi spiegherai perché" una pausa "Vero?" conclude, secca, schioccando un'occhiataccia alla Kwami.  "Ora... dobbiamo prendere un'Akuma! Tikki! Trasformami!"

   
 
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